[AoKaga - Aomine/Kagami]
"La prima volta che il professore aveva consegnato loro i libri aveva richiesto che, in qualche modo, ci lasciassero sopra il loro nome o un segno di riconoscimento – nella maniera più discreta possibile. Aomine aveva aperto la copertina, con tutta l'intenzione di scribacchiare da qualche parte sulla prima pagina il suo cognome, ed era stato sorpreso dal fatto che qualcuno avesse già segnato il libro come proprio."

Cinque volte in cui Stiles cerca di far sorridere Derek ed una in cui ci riesce.

C'è qualcosa di diverso fra Derek e Stiles. Cosa attrae precisamente Derek verso Stiles e Stiles verso Derek? Per capirlo bisogna percorrere la storia dall'inizio!

Se vi era una cosa che Stark ricordava vividamente, quella era il suo primo sogno erotico, la prima volta che si era svegliato nel cuore della notte accaldato ed eccitato, con la fronte imperlata di sudore ed il pigiama appiccicato alla pelle.

Cosa fareste se vi foste innamorate del vostro migliore amico? Beh Donghae non si è mai fatto questa domanda, fin'ora. E adesso che se n'è accorto non sa proprio dove sbattere la testa. Per fortuna che ad aiutarlo ci sono i fratelli più pazzi del mondo.
[EunHae riferimenti a KangTeuk]

Erano passati due anni dall’ultima volta che si erano visti. In quel lasso di tempo ne erano successe di cose e, Law poteva vedere i segni tangibili sul corpo di Kidd e, quest’ultimo poteva vederli nel viso del moro consumato.

« Non osare mai più! »
« DEREK! »
Il cuore gli schizzò in gola mentre, appoggiato al muro di quell'angusta stanza, si era sentito ringhiare dal nulla.
« Che diavolo stai facendo? »
Derek, che aveva saggiamente deciso di uccidere definitivamente Stiles, si era arrampicato e dalla finestra della camera del ragazzo era entrato in casa. Quando era arrivato alla fine della scala il suo istinto omicida era stato spodestato dalla perplessità. Osservò l'acqua che albergava tranquillamente in mezzo piano terra e, seguendo il suo profumo, trovò Stiles abbandonato contro un muro, gli occhi chiusi ed il capo abbandonato contro la parete solida, mezzo nudo.
[Smut!Sterek]

| UKUS |
Era andato a trovare America, per l’ennesima volta. In quel periodo continuava a viaggiare lungo l’oceano Atlantico, avanti e indietro, giusto per vedere se quella peste del suo little angel stava bene e se aveva bisogno di qualcosa. Era cresciuto, rispetto al loro primo incontro, forse lo stava facendo anche troppo velocemente, ma non poteva essere altrimenti. Quando ti ritrovi in un’era di grandi imperi o cerchi di metterti in pari, o crolli nel tentativo.
Alfred si stava comportando bene, tutto sommato. Non aveva bisogno di un eccessivo controllo, riuscendo spesso a cavarsela per conto proprio, ma Arthur non poteva fare a meno di preoccuparsi per quel piccoletto, fin troppo forte per la sua giovane età.

L'allarme era scattato rapidamente nelle loro teste e ora non c'era più una via di fuga dalla verità e da tutto il suo peso: erano innamorati l'uno dell'altro.
Eppure, rimanevano intrappolati nella rete di quella bugia dove non volevano ammettere i loro sentimenti.

Scott sapeva benissimo cosa sarebbe successo da quel momento in poi, aveva avuto molto tempo per impararlo. Vide quindi l'amico dimenarsi a terra, come una tartaruga impazzita riversa sul dorso, cercando di alzarsi per poi seguire Derek in cucina.
Scott sapeva, ed infatti le urla lo raggiunsero poco dopo facendogli storcere il muso in quello che doveva essere un sorriso ma sembrava più una smorfia di dolore, chiuse quindi gli occhi e la scena di cui sentiva solo i dialoghi si dipanò nella sua mente come un film.
[Sterek]

Per Stiles, furono i sessanta minuti più lunghi della sua vita, e mentre continuava a bombardare Scott, e anche Derek, di messaggi che non trovavano risposta, i meccanismi del suo cervello si muovevano impazziti sospinti dalle mille ipotesi che vorticavano senza freni nella sua testa sovraccarica. Al primo squillo della campanella fece uno scatto degno di un primatista e si catapultò fuori dalla scuola senza salutare nessuno e ignorando le urla di Lydia e Allison che lo chiamavano intimando di aspettarle. Ci mise un terzo del tempo normale ad arrivare a villa Hale. Parcheggiò la macchina e si avviò a passo militare verso la porta, era sul punto di aprire quando un urlo proveniente dall'interno lo paralizzò.
[Sterek]

Che si tratti dell'affascinante Kim Himchan o del carismatico Bang Yongguk, a volte le cose vanno male anche ai più fighi ed è allora che si trovano a ubriacarsi.
Himchan pensa che gli sia andata di lusso, a dire il vero: per essere uno incontrato al pub e rimorchiato senza sforzi Yongguk è anche troppo perfetto.
E forse lo sarebbe davvero... se solo non fosse per quella sorpresa dai capelli riccioluti, le mani paffute e l'altezza d'un vaso da giardino.
.  .  .
[ BangHim ]

Lui era piccolo e molte volte si sentiva così immaturo rispetto al leader, sei anni erano tanti e forse al più grande pesavano particolarmente, non era mai riuscito a dargli di più di qualche semplice bacio o carezza, si sentiva tremendamente piccolo ed insicuro, ed anche se Yongguk non glielo aveva mai fatto pesare magari adesso si era stancato di aspettarlo, di far uso di tutta la sua pazienza quando lui diventava immaturo, o di fargli da balia in alcuni momenti, forse cercava qualcuno di più simile a lui, sarebbe stato sbagliato?

Un capitano e un pescatore vivevano felici su una locanda vicino al mare.
Finché l'ombra dell'Inquisizione non si stese su di loro. E il mondo si riempì di cenere.
[Seguito di "Rosa de los Vientos"]

Nessuno ormai voleva più avere a che fare con il sottoscritto, ci avevano provato in tanti, forse tutti, ma avevano rinunciato dopo poco tempo vedendo il mio totale rifiuto nei loro confronti.
Mi ero allontanato da loro e loro non avevano fatto niente per fermarmi.
Non abbastanza, comunque.
E tutto a causa sua.
"Dove sei tu, adesso?"
[EunHae♥]