Una nuova minaccia incombe sui Nove Regni, e Thor si trova costretto a chiedere l’aiuto dell’unico uomo di cui sa che non potrà mai fidarsi, di quel fratello ormai da tempo perduto, e che adesso attende paziente il suo momento, rinchiuso di nuovo nei sotterranei di Asgard. Ma questa volta il Dio degli Inganni dovrà fare i conti con qualcosa di totalmente inaspettato, e forse scoprirà che voltare le spalle a tutto non è così semplice, se hai qualcosa da perdere.
Dal cap.2: Abbie pensò con un nodo allo stomaco che adesso Thor si ritrovava nella stessa situazione di allora: a dover disperatamente dipendere da Loki, sapendo che questi non aspettava altro che un'occasione per tradirlo di nuovo, e compiere la sua vendetta. Sollevò gli occhi a guardarlo e Thor, come se avesse seguito il corso dei suoi pensieri, la fissò con una luce determinata nello sguardo. “Se cercherà di tradirmi di nuovo, quando lo farà, lo ucciderò” le disse, la voce vibrante di minaccia.
Nota: la storia si svolge dopo la fine di The Dark World (non tiene in considerazione né Ragnarok, né Infinity War)

L'ultima trovata del dio degli inganni, stavolta, è davvero terribile.
Costringere Sigyn a sposarlo facendo leva sulla disperazione della ragazza, trascinandola con sé in una serie di intrighi politici e oscure vicende che la condurranno fino a Jotunheim. Ma niente è come sembra quando c'è Loki di mezzo, nemmeno un accordo politico.
“È Loki, zia.” [...] Una frase capace di condensare, solo ripetendo il nome del suo futuro marito, l’essenza stessa di tutti i problemi, le incertezze e le complicazioni che quell’uomo beffardo si tirava dietro e in cui avrebbe finito per trascinare anche lei.
La ragazza fuggì il suo sguardo. “Devo sposarlo. Non ho scelta. È un non lo so,” cedette. “Credevo che i matrimoni tra persone di rango dovessero avvenire per interessi politici, più che per amore.”
Dal cap. 5: Loki, dietro di lei, l’ammirò soddisfatto, mentre le sue dita eleganti le sfioravano la vita stretta, cui l’abito presto avrebbe aderito come una seconda pelle. Alla ragazza sfuggì un sussulto [...] “Delusa? Hai sposato il dio dell’inganno, del resto. Che ti aspettavi?"

Loki, Dio dell'inganno, principe di Asgard, dall'infanzia alla fine della sua storia
Un modo per raccontare la sua vita, tra missing moments e eventi canonici
Il mio primo vero tentativo di partecipare al Writober

La prigione dove Odino ha rinchiuso Loki è una cella asfissiante priva di finestre. Costretto in una forzata inattività ma niente affatto piegato, il dio degli inganni affida i suoi pensieri più oscuri a delle lettere. Il destinatario? Thor, l’avversario di una vita, il compagno d’avventura prediletto, il fratello con cui ha condiviso ogni cosa. Carteggio estorto dal tonante cui Loki accetta di piegarsi solo per raggranellare qualche beneficio in più. Perché gli obiettivi del dio degli inganni potrebbero incrociarsi ancora con il destino di Asgard, e nessuna cosa è per sempre, neanche nelle prigioni sotterranee degli Aesir.
Dal cap. 1: Dimmi, Thor, dov’erano mentre il ferro nemico ti lacerava la cotta di maglia, penetrava nella tua carne, tagliava i tuoi muscoli? Dov’erano i tuoi fratelli di sangue, così nobili e valorosi, che siedono ai banchetti accanto a Odino, che chiamano le loro armi mai macchiate di sangue nemico con nomi inutili e altisonanti? Quante volte saresti morto, figlio di Odino, se non ci fossi stato io a gridare, parare, pensare?

I Five-0, Steve, Danny, Chin e Kono, ormai sono una famiglia, una vera Ohana.
Steve e Danny oltre che a essere colleghi sono anche amici, il loro rapporto si è consolidato nel tempo, c'è sempre stato feeling tra loro, nonostante l'inizio burrascoso fatto di pallottole ed inseguimenti.
E poi c'è Grace, che farà unire maggiormente il suo papà Danno e l'ormai Zio Steve.

Bussa alla tua porta dopo quelli che ti sono sembrati secondi troppo, troppo brevi.
Vi scambiate saluti e formalità privi di importanza, inudibili sotto il rombo nelle tue orecchie. Poi un’affermazione infrange quel vetro, l’ultima tua protezione.
“Dovreste togliervi la veste.”

1. Road to Hell - MayWard, Philinda
[Partecipa alla "SummerBingoChallenge" indetta sul gruppo Facebook "Hurt/Comfort Italia"]
2. It's where my Demons hide - MayYo, Philinda
Se si fossero trovate in una qualunque altra circostanza, in un qualunque altro momento – prima del Framework, prima dello spazio, prima di Tahiti – Elena era sicura che l’unica cosa che avrebbe ottenuto sarebbe stato un muro impossibile da scavalcare, il quale non ci avrebbe messo molto a farla desistere dal suo intento, e sarebbe andata bene così. Ora, però, rimaneva solo qualche mattone e il sospiro esausto di May fu ciò che bastò per far capire all’Inumana che non esisteva più alcuna difesa.
[Partecipa all' "Hurt/Comfort Advent Calendar 2019" indetto sul gruppo Facebook "Hurt/Comfort Italia"]

Fable! AU La Bella e la Bestia
1882: Nel tentativo di rintracciare il padre disperso, la giovane Sigyn incappa in una leggenda vecchia di mille anni: una maledizione antica impossibile da spezzare che parla di dèi immortali e di antiche vendette.
“Una vita per una vita,” le ripeté l’ingannatore piegando leggermente il capo di lato. “Non sai a che stai rinunciando. Il tuo sacrificio è inutile, doloroso, francamente stupido,” sentenziò a denti stretti. […] “Io sono il dio del caos e degli inganni. Sono il mostro delle fiabe che vengono raccontate ai bambini, sono la bestia che ha sconvolto Asgard e Midgard e tutti i Nove Regni. Resterò qui fino al Ragnarok.” […] Si riscosse, un lampo divertito gli attraversò lo sguardo. “E sia. Questa è la mia prigione e, d’ora in poi, sarà anche la tua. Accetto lo scambio.”
La storia della Bella e la Bestia come non l’avete mai letta.
[ ♦ Storia Vincitrice del contest Villains against Heroes indetto da missredlights sul forum di EFP, a pari merito, e Vincitrice del Premio "Miglior Hero" ♦ ]

Phil odia che Melinda indossi i suoi vestiti, specie la sua maglia di Captain America. Eppure, questa volta, potrebbe essere per una buona causa.

Sullo sfondo delle prime rivolte contadine antifeudali, si snoda la vicenda che ha per protagonisti Anna e Antonio. Come i rivoltosi si ribellano alle ingiustizie della società del tempo, allo stesso i due protagonisti, sono alle prese con una personale rivolta contro i propri destini segnati dagli errori, dalle incomprensioni e dalle scelte avventate del passato. La giustizia riuscirà a trionfare o prevarrà l'arroganza della sorte?

A volte serve allontanarsi da chi si ama per diventare più forti e a volte, perdere qualcuno che si è sempre dato per scontato, può portare a fare chiarezza sui propri sentimenti.
Però non è detto che si sia ancora in tempo per tornare indietro.
Ambientato subito dopo la fine della sesta serie.

[Final Scene 3x10 - FitzxSimmons / MelindaxCoulson]
"Vi guardate di nuovo, guardate in faccia i vostri errori e tenete tra le braccia il prezzo del fallimento.
Avete disperatamente bisogno di loro, non potete immaginare una vita senza di loro, eppure sapete che non potrete mai averle.
Le amerete sempre, ed il loro cuore apparterrà a qualcun altro.
Dovreste arrabbiarvi, dovreste maledire chiunque e mollare tutto quanto ma non lo fate, perché sapete che l’unico motivo per cui siete ancora vivi – per cui avete lottato – è proprio quell’amore.
Il loro amore."
(Una quasi Drabble uscita dopo gli sguardi finali tra Coulson e Fitz, mentre stringono a sè la persona a loro più cara)