Lungo la rotta per Laugh Tale la Sunny finisce vittima di un fenomeno atmosferico catastrofico che la costringe a un’imprevista deviazione su un’altra isola, un luogo apparentemente dimenticato dal resto del mondo. A Drakul Mihawk, messosi sulle tracce di Zoro per un motivo preciso che non intende rivelare, tocca la stessa sorte.
Nami è l’unica che può riportare tutti indietro, e la consapevolezza di avere più vite e sogni nelle sue mani ne mette a dura prova il raziocinio.
No spoiler: eventuali fatti e avvenimenti riferiti a un arco temporale successivo a Wano, così come luoghi e oggetti, sono tutti inventati da me. Citazione interna modificata il 21/11/23 per inizio nuovo arco narrativo:
"Spesso" Nami deglutisce, ha la gola arrochita, "mi chiedo quale sia il mio posto nel mondo, se ne ho davvero uno, o se sono soltanto..."
(uno sbaglio.)
C'è sempre un senso di liberazione dietro l'ammissione della paura. E di sollievo. Ma quando si tratta di se stessa lei e il coraggio viaggiano spesso su rette parallele.
Zoro non le chiede spiegazioni, si fa bastare quella confessione a metà. "Qualunque cosa ti stia capitando, resti sempre Nami."

“Si suppone, in quelle poche storie che venivano raccontate quando vestivo i panni di un’Oiran, che chi soffre per amore provi soprattutto rabbia, rancore e gelosia, ciò che è stato il motore per le peggiori storie d’amore che abbia mai sentito venir narrate. E il che sarebbe stato anche incline a me stessa. E invece no. Sono sconsolata e gioiosa, insieme, come tante altre inspiegabili complessità della vita.”
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Personaggi:
Hiyori - Zoro - Nami.
*Spoiler dagli ultimi episodi - fine saga di Wano.

“Non poteva non darle sui nervi quell’atteggiamento maschilista, e, per questo, non poteva non raccoglierne la provocazione. Pensava che se fosse stato quell’uomo ad estenuarla, a sfinirla più del dovuto, non avrebbe potuto farlo più nessun altro.
Quell’altro…”

1. La conta dell'atrocità - Dieci, venti, trenta milioni, moltiplichiamo per tre, che ne dici, tesoro?
A volte, nei momenti più impensati, senti ancora la voce di Arlong nella tua testa e la spalla brucia come se te la stesse mordendo a sangue.
2. Abbastanza - Nami si ruba tutto, anche le risposte che non hai.
3. Alla deriva - "Quando Nojiko ha deciso di raccontarci il tuo passato, io e Rufy non siamo rimasti ad ascoltare. Perché, secondo te?"

Periodo Edo.
Tempi di guerre, di spartizioni territoriali e grandi ricchezze.
Tempi di fedeltà alla famiglia reale, di Bushido e Shugunati.
Tempi di Samurai.
Tempi in cui, se avevi la disgrazia di nascere donna, eri solo un oggetto, e come tale dovevi appartenere a qualcuno.
Dovevi appartenere ad un uomo: un padre, un marito, un Proprietario...
In quest'ultimo caso non eri più una donna, ma divenivi l'angelo soganto da ogni marito e il demone ripudiato da ogni padre: diventavi una Geisha...
[Incoerenze storiche e culturali sono volute e presenti per lo svolgimento della sola trama della Fanfiction. Coppie presenti, accennate o più: Zoro/Nami, Rufy/Robin, Marco/Izou]

Nami è eros.
Lo è quando si lascia penetrare con forza, quando impone alle mani di Zoro di affondare il tatto nel piacere delle sue natiche, lo è quando si lecca le labbra e agita i seni a ritmo con le spinte.
Lo è quando si abbassa ansante sul petto scosso di lui, gattona piano con le mani tremanti e gli afferra il viso.
Lo è quando lo bacia, mordendo le sue labbra sottili e socchiuse a respirare.
Lo è quando chiude gli occhi e si abbandona a lui, in un sospiro.
-…Zoro…-
Perché Nami sa, sa di essere eros.
*FanFiction partecipante al Porn Day ZoNami*

Fuori è buio. Non c’è una luce, solo quella della luna piena, che mi basta per vedere la sua imponente figura, nera come la notte, appoggiata alla parete.

Cinquanta modi di amarsi...
Cinquanta momenti tutti loro...
Cinquanta attimi di una vita vissuta in due...
Cinquanta capitoli in cui i protagonisti saranno solo loro, Nami e Zoro, la loro storia, i loro caratteri e il loro amore...
Cinquanta capitoli, per cinquanta sfumature di un amore verde e arancione...
*Fanfiction offerta dal Midori Mikan: perchè a San Valentino non sono importanti i cioccolatini, è importante lo Zonami... ma non solo a San Valentino*

La mia personale visione della reazione di Zoro alle lacrime di Nami per Sanji.
Spero vi piaccia ( le Recensioni sono ovviamente molto apprezzate!) :-)
SPOILER per chi non legge il manga.

Era una sensazione meravigliosa, starsene lì immersi nella foresta di Zou, al fresco, circondati dai suoni della natura, così stretta a Zoro da sembrare una cosa sola con lui.

Ma il fatto che Zoro fosse lì ad aspettare che aprisse bocca non significava che avrebbe accolto quel momento di sconforto. Non aveva intenzione di lasciarsi impensierire, di cedere a quella punta di panico simile a un arcolaio, e poi farsi consolare. Era passato, era una cosa sua, di tanto, troppo tempo prima. Era qualcosa che era sempre stato più grande di lei, più indelebile di qualsiasi sorriso o mano amica. Ed era finito, più di due anni prima, seppellito sotto le macerie di un parco di divertimenti a forma di castello che di spassoso non aveva un bel niente. Probabilmente proprio perché era solo un ricordo era più vivido che mai e ancorato alla sua anima.
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La memoria non è solo dell'anima, ma anche del corpo. [ZoroxChild!Nami]

Quando una persona ci sorprende? quando fa un gesto inaspettato. Gesto che vale ancor di più se la suddetta persona non è avvezza a farne. Questo gesto, però, deve essere per forza qualcosa di eclatante? No! Alle volte i piccoli gesti fatti con il cuore sono quelli che ci sorprendono di più. Lo capisce Nami con alcuni semplici gesti di Zoro fatti con il cuore che vogliono solo dire quanto lui tenga a lei.

"Vi ho lasciati nelle sue mani perché non posso fare a meno di fidarmi di lui..."

Perché alle volte basta poco per rialzarsi