Alexander Lightwood è un giovane uomo di ventitré anni costretto dai suoi genitori a frequentare, settimanalmente, un noto psicologo che in qualche modo gli capovolgerà l'esistenza.
Magnus Bane è un brillante e ricercato psicologo incapace di affezionarsi ai propri pazienti -per lui semplici casi da comprendere e rimettere in sesto come fossero puzzle da ricostruire- che si ritroverà ad avere Alexander in cura, ritrovandosi spiazzato dalle loro stesse sedute.

“Devo frustarti per farti capire le mie parole?” mormorò, imbottito di delusione, imprigionandolo in una gabbia di mani, sguardi, labbra troppo vicine e petti cozzanti.
“O devo rispedirti semplicemente da tuo padre, dimenticando quello che mi ero ripromesso di fare?” chiese, più a sé stesso che a lui.
“No” rispose Alec, il petto che si alzava e abbassava freneticamente “Non voglio” sussurrò.
“Non vuoi che ti frusti?” rise, Magnus “Non lo farei mai”.
Alec scosse la testa “Non voglio andare via” sussurrò, le mani stese lungo i propri fianchi risalirono versi quelli di Magnus, poggiandosi sul suo petto.
“Perdonatemi” mormorò.
“E perché dovrei farlo?”.
Alec annuì, conscio del fatto che non aveva una buona risposta da dargli, se non “Perché non sono l’unico a ricordare”.
Magnus lo guardò a bocca aperta, gli occhi lucidi e la fronte imperlata di sudore.
Non era l’unico a ricordare quel loro primo incontro, la voglia di baciarlo che aveva avuto e la forza di trattenersi che aveva dovuto trovare?
“Prova a rifarlo, Alexander, e ti giuro che non rivedrai mai più Jace”.
O dove: Re Magnus tiene in ostaggio il Principe Alec, ma si può davvero definire ostaggio se desidera fortemente restare?

“Non mettere alla prova la mia pazienza, Maryse. Ne ho poca. Molto poca.”
Maryse sospirò.
Era il suo ultimo tentativo, quello. Aveva provato di tutto, negli anni. Magie di ogni tipo, ma nemmeno l’Angelo aveva potuto aiutarla. La sua condizione era irreversibile. Tutti gliel’avevano detto, tranne il libro bianco.
Il Grimorio Proibito aveva detto che dove non arriva la magia angelica, arriva quella demoniaca.

[ AU!Police| Seguito di Una pista che scotta| II| Detective!Alec| PoliceOfficer!Simon| SemiCriminal!Magnus| AlecSimonMagnus!squad]
Alexander Lightwood è un Tenente della Omicidi di New York City a capo di una squadra a dir poco particolare e se un tempo era famoso per la sua pazienza e la sua calma imperturbabile, oltre che per la sua sfortuna, ora lo è anche per aver risolto il grande Caso Circle a trent'anni dalla sua archiviazione.
Ma i problemi non sono finiti e non arrivano mai da soli.
Dopo il ritrovamento del quaderno del Circolo di Asmodeus vecchi mostri sacri della criminalità risorgono dalle loro ceneri, attirati dalla consapevolezza che il proprio nome risulti su quelle pagine assieme a tutti i loro segreti più grandi.
New York apre il sipario e mette in scena, per l'ultima volta, l'ennesimo atto di uno spettacolo che in troppi temevano di rivedere, in cui troppi saranno costretti a recitare di nuovo o per la prima volta.
I demoni stanno tornando, crimine e giustizia saranno ancora costretti a combattere assieme questa battaglia che nasconde più di quanto non possano credere.
La chiamata è stata fatta e nessuno potrà ignorarla.
Che gli piaccia o meno.

Alec Lightwood appartiene alla buona società di New York. E' educato, ha una ragazza e sta per diplomarsi. La sua vita è ben chiara, sa cosa si aspetta la sua famiglia da lui e non permette a nessuno, neppure a se stesso di cambiare un futuro già scritto... o almeno così crede prima di imbattersi in Magnus Bane, un affascinate pittore di Brooklyn che gli fa una proposta davvero inaspettata.

"Magnus si chiese se il fatto che nel giro di nemmeno un’ora, quella fosse la seconda volta che rimanevano incantati a fissarsi, potesse avere un significato. Forse poteva sperare. Ma in cosa?"

Magnus/Alec, accenni di altre coppie | ElisadiRivombrosa!AU | Earl!Magnus, Butler!Alec.
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In seguito alla morte del padre, Alec Lightwood diviene maggiordomo alla tenuta Bane, preso a servizio per la sua onestà e per il carattere fedele e coraggioso. La contessa Bane lo considera quasi un figlio, ma un dolore pesa sull'anziana donna: il figlio Magnus, arruolatosi nell'esercito, è lontano da casa da ormai otto anni per dimenticare le ferite di un amore non corrisposto.
Sullo sfondo di un complotto ordito da nobili ai danni del re, il ritorno di Magnus scatenerà una catena di eventi che stravolgerà le vite di ognuno dei personaggi, ma soprattutto, il cuore di un giovane ragazzo dagli occhi blu.
Un amore pieno di insidie, forse impossibile, che li spingerà ad affrontare le paure, i pregiudizi e anche i sentimenti.
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Liberamente ispirato alla serie televisiva di Cinzia TH Torrini, con i meravigliosi personaggi di Cassandra Clare, in un esperimento che mi ha fatto piacere scrivere.
Buona lettura!

"Io non voglio il mondo, io voglio te".
Da questa frase di Alec ho preso l'ispirazione per scrivere una raccolta di storie sulla vita quotidiana di questa bellissima coppia. Ho visto che molti lettori della saga li notano maggiormente per la loro tragicità, io voglio mostrarli invece nella loro normalità.

Occhi blu lo strinse tra le proprie braccia e lui non si tirò indietro dal poggiare il capo sulla sua spalla e scoppiare in un mare di lacrime. Ormai era da un po’ che si conoscevano e Alec sapeva quanto Magnus fosse diverso da quello che appariva sui giornali e in tv, sapeva che era altro oltre al Bane le cui serie erano amate da tutti.
Magnus si strinse al ragazzo come se fosse stata l’unica ancora che gli restava, e forse era così, forse era proprio lui quello che lo stava facendo precipitare, forse no.
“Andrà tutto bene, vedrai” gli sussurrò in un orecchio e Magnus scosse la testa: no che non andava tutto bene.
Lui era lì in quella camera d’ospedale abbracciato ad un marito che non ricordava e pensava essere solo un suo amico. No che non andava bene.
“Ci sono io al tuo fianco” disse Alec abbracciandolo; qualcosa dentro dentro il suo cuore, nella sua mente, diceva che Magnus era molto di più di quello che riusciva a ricordarsi e lui si fidava di quella parte o forse semplicemente voleva fidarsi perché Magnus era l’unico uomo a cui avrebbe mai pensato di legarsi.

Isabelle sta per sposarsi con Simon, per impegni vari si rivolge a un wedding planner per organizzare il loro matrimonio. Alec, il suo testimone, aiuterà Magnus. Ma i due si conoscono già.
"Aspettate, fatemi capire...è questo il problema? Un appuntamento andato male?" chiese Isabelle, sempre più confusa.
"Oh no, l'appuntamento, anzi gli appuntamenti sono andati bene. Il problema è quando mi ha portato a casa sua. Sembrava tutto perfetto, peccato che poi è arrivata la sua ragazza"
Isabelle quasi si strozzò con la sua stessa saliva e si voltò a guardare Magnus.
"Ex ragazza" specificò lui, quasi sibilandolo fra i denti.
***
"Dovrei essere io quello offeso. Mi hai voltato le spalle, senza neanche darmi la possibilità di parlare. Ti ho persino seguito in mezzo alla strada, ma tu non ti sei mai voltato. Mi hai tagliato fuori dalla tua vita, come se non fossi mai esistito. Sì, siamo usciti poche volte, ma...pensavo che..." aggiunse, senza riuscire a completare la frase. Non si sarebbe esposto più di tanto. Non voleva mostrarsi vulnerabile di fronte a lui. "Non importa più adesso"

"Per come la vedeva Alec, stava salvando il mondo. Tutto ciò che contasse davvero. Magnus veniva prima di tutto: prima di se stesso, prima della propria felicità, prima del proprio amore. Niente di tutto questo contava, se Magnus era infelice."
Accenni agli episodi: 3x16, 3x17 e 3x18

Alec era nei guai, in guai grossi.
Cinquecento mila dollari.
Come avrebbe fatto a racimolare quella somma, regalo di una notte di bagordi?

Dove Alec deve imparare a ballare e Magnus ad andare in skateboard per delle scommesse fatte con i propri amici.
Dove Kurt si trasferisce nella parte benestante di Lima, Ohio, e vuole far capire che anche lui può fare qualcosa di buono.
Dove Blaine vuole diventare un cantautore di fama internazionale e farsi amare dalle ragazzine.
AU!Shadowhunters
Con la partecipazione del Glee Club.

Alec, Cacciatore di Demoni, è un ibrido: umano in un corpo da gatto.
Odia sé stesso, odia la sua personalità, il suo corpo, tutto.
Però darebbe la vita per i suoi fratelli.
Alec è timido, fin troppo: infatti starà alla sorella ed al suo migliore amico, nonchè Parabatai, ad aiutarlo nella lotta con sé stesso, sia per accettarsi - cosa mai fatta in 18 anni di vita -, sia per riuscire ad amare, senza paura di essere giudicato.
~In questa storia Alec sarà autolesionista, e molto meno sicuro di come lo è nei libri!
~Probabili spoiler per chi non ha letto tutti i libri.
~Buona lettura, Sara.
{Alec!Kitten; Alec!Autolesionista}

Tutto era iniziato in fretta, quasi contro la sua volontà. E poi si era trasformato in qualcosa di molto più importante.
Non solo il gioco che pensava Magnus stesse giocando.
E Alexander Gideon Lightwood aveva compreso proprio grazie a quell'uomo dal sorriso accattivante, cosa fosse l'amore.
Ma non gli bastava più passare da casa sua ogni volta che poteva; trascorrere le notti ad immaginare il loro futuro; sperare che potesse esserci qualcosa in più per loro. Alexander Gideon Lightwood voleva sposare Magnus. Ma era un dannato disastro, e ogni volta che provava a chiederlo in marito, Magnus sembrava scappare nella direzione opposta alla sua.
Tutte le volte. Tranne una.
3x10
“È salvo?” sentì la voce di Magnus ansiosa chiederlo e richiederlo. Ma non sentiva risposta.
Voglio vivere, pensò. O forse non lo pensava lui.
3x12
“Ti avevo chiesto di non flirtare con me” mormorò al suo orecchio, rendendosi conto solo in quel momento che Magnus stava sorridendo: aveva architettato tutto quello dall’inizio?