Blaine spedisce un messaggio al numero sbagliato per errore. Da qui le cose si evolvono tra lui e il suo 'Numero Sbagliato': Kurt.

Martirius se ne è andato lasciando solo Endre, un angelo ed un demone che si contendono un'anima...
Una creatura androgina incontra il nostro cane randagio e la vita scorre come un fiume in piena.
( Se vogliamo ...STP4 ^^)

Una piccola one-shot che, dopo aver visto la 3x17, non sono davvero riuscita a impedirmi di scrivere.
Spero possa piacervi, anche se non prometto niente dato che l’ho scritta piangendo come una disperata e a mala pena vedevo la tastiera ç____ç 
- “Kurt lasciò le proprie mani sulle sue guance, mentre Blaine gli avvolgeva cautamente la schiena con un braccio, avvicinandoselo appena, sul bordo del pianoforte. Sembrava misurare ogni gesto, quasi temesse di non trovarlo più lì, una volta riaperti gli occhi.
Lo teneva con la stessa delicatezza con cui si lambiscono i sogni.” -

Quando Harvey dà a Mike le chiavi di casa sua, lo fa senza troppa convinzione: anche se ha promesso che potrà usarla quando lui non c’è saranno poche le occasioni in cui sarà fuori per lavoro, e d’altra parte il giovane associato non sembra aver bisogno di un appartamento enorme dotato di ascensore per impressionare le ragazze. Lo pensa con una punta di gelosia che non dovrebbe davvero provare, e che si affretta a rimuovere dalla sua mente.
[Haevry/Mike]

«Cos’è successo? Quella volta, al tuo primo ballo scolastico»
Kurt mi sta osservando attentamente come se temesse di vedermi crollare: scruta i miei movimenti in cerca di un segno di cedimento. Teme che la sua domanda possa portare con sé brutti ricordi.
«Non mi hai mai raccontato com’è andata davvero. Ti eri dichiarato da poco?»
Troppo tardi.
E’ bastato semplicemente nominarlo per rievocare nella mia mente la semplice sensazione del ferro freddo sulla pelle.
Non l’avevo dimenticato, quello no.
Ricordo bene che credevo di essere intoccabile, che credevo di essere al sicuro. Mi hanno spezzato due costole e perforato un polmone.
«Ci hanno massacrato di botte»

La prima cosa che dice Burt dopo che Kurt scopre di essere un finalista per la NYADA è: Oddio, lo dico io a Blaine!
La cosa mi ha colpito talmente tanto che ho dovuto scriverci una one-shot!
[cit.]
«Signor Hummel?» esclamo. Ha una faccia…Sembra fuori di sé e ha gli occhi lucidi.
Scatto in avanti. «E’ successo qualcosa a Kurt? Sebastian ha fatto qualcos’altro? Gli spezzo le ossa!»
Il signor Hummel mi fissa per un secondo – potrebbe essere spaventato dal mio essere parecchio protettivo nei confronti di suo figlio? Mi sa di sì – ma poi il suo viso si apre in un sorriso e riesco a tranquillizzarmi.
«Io…non potevamo aspettare per dirtelo» dice mentre estrae dalla tasca della giacca una busta bianca.
Gli tremano le mani.

«Vieni con me.» fece Hayden, risalendo con una scia di baci fino al mento, prima di posarsi sulle labbra del biondo. «e convincimi ad alzarmi.»
Andy posò le mani sul volto del ragazzo, lasciando che l'altro approfondisse il bacio per un po'. Non riuscì a trattenere un gemito quando la mano del ragazzo gli accarezzò i glutei, né riuscì a non eccitarsi. Il suo corpo si stava davvero abituando troppo ai modi di fare di quel punk. «Pensi che sarebbe convincente se ti promettessi di venire in doccia con te?» gli soffiò Andy sulle labbra e, come fulminato, Hayden aprì gli occhi immediatamente.
«Molto convincente, in effetti.» accarezzò ancora il fondoschiena dell'altro e premette il corpo asciutto del biondino contro il suo; Andy si aggrappò istintivamente alle sue spalle e deglutì a vuoto quando una gamba di Hayden si fece strada in mezzo alle sue.

Un sedicenne difficile.
Un ventenne oscuro.
Voglia d'amare da un lato; bisogno di far male dall'altro.
Quando l'amore si scontra con la realtà e il dolore; quando l'oscurità diventa un luogo in cui nascondersi; quando il mondo si mostra in tutta la sua cattiveria, si può davvero andare avanti da soli?
Nessuno dei due conosce la risposta a questa domanda, entrambi piegati da destini crudeli e azioni sbagliate, ma nessuno dei due immagina neanche di vedere la propria vita sconvolta, una sera, a causa di un colpo di fulmine che non lascia scampo: due anime tanto sole quanto tormentate si troveranno.
Ma niente, in questa vita, è facile.
Lo scopriranno molto presto.
Dal cap. IX:
– Ti amo, Nathan. Ti amo, e non vorrei; ti amo, e non posso farci niente. Che Dio mi perdoni per il peccato che faccio amando qualcuno con le mani tanto sporche di sangue. -

E' la prima fanfiction che scrivo, è su un pg che ho fatto tempo fa...

{Caspian/Edmund}
Edmund sentiva il fiato di Caspian scontrarsi sul suo collo, e una serie di brividi lo attraversò da capo a piedi.
Perché quei contatti gli facevano quell’effetto?
Forse perché Caspian era la più vicina e forte fonte di affetto che aveva, forse perché quel feeling così intenso li faceva sentire così vicini, forse perché erano stati troppo tempo soli…ed era stato orribile.
Si scambiarono uno sguardo attraverso lo specchio, e come succedeva sempre, capirono quello che stavano pensando. I loro occhi gridavano a gran voce che non volevano più stare da soli.

Storia di un ragazzo abbandonato a se stesso che deve ricominciare a vivere, e non sa come fare. Ma non sa che il destino è dietro l'angolo...

uno spadaccino, un cuoco, incomprensioni e un amore che nasce...