“Voltati ragazzina,devo vestirmi”,mi ordinò lui.
Gli lanciai un’occhiata di rimprovero. “Potresti smetterla di chiamarmi “ragazzina” Daryl?”.
“Perché dovrei?”,chiese provocandomi.
“Perché ho diciotto anni”,gli ricordai.
“Quindi sei una ragazzina”,concluse lui facendomi innervosire.
“Ormai nessuno è piccolo in questo mondo. L’infanzia e l’adolescenza non esistono più”, dissi amaramente. “ Avrò pure diciotto anni ma ho imparato e visto più cose degli ottantenni del vecchio mondo”.
“Tranne una”,disse in tono deliberatamente malizioso. “E se non vuoi vederla proprio ora sarà bene che ti volti”.

Lo scorbutico, antipatico, silenzio e dannatamente sexy Daryl Dixon! È questa la giusta risposta! Daryl è l’anti guarda del corpo! Nel senso che se lo si guarda tutto si può dire di lui ma non che sia una guardia del corpo ma ormai è con noi da un paio d’anni, quattro anni per la precisione, papà lo adora, si fida molto di lui e credo che sia stato proprio lui a volerlo su di me; perché in tutti questi anni, Daryl è sempre stato con me, o almeno nove volte su dieci è lui la mia guardia o come piace definirsi lui ‘la mia babysitter’.

Quella voce...
Quella voce lo aveva paralizzato.
Il cuore gli si era fermato per un istante.
Una voce femminile, una voce che conosceva bene e che gli faceva tremare il cuore ogni volta che la sentiva nella sua testa.

Una ragazzina che ad appena 18 anni decide di lasciare tutto quello che ha perso e ricostruire la sua vita. Fugge, il più lontano possibile.
...
“Potremmo fare una gara a chi se la passa peggio", provai ad alleggerire la tensione, ma non avrei potuto essere più seria. La vita era ingiusta con alcune persone, ma con altre non aveva pietà.
“Sei giovane tu, penso potrei ancora batterti, sai?”, ammise accendendosi un'altra sigaretta.
“Non sei così vecchio”, dissi mollando il suo braccio, mi girai appena verso di lui, che mi guardava pensieroso.
“No, non così vecchio, sei tu che sei troppo giovane”, mi lanciò un'occhiata che interpretai benissimo. Sapevo a cosa stava alludendo e non potei che dargli ragione.

Daryl scopre dove Beth viene tenuta prigioniera e si mette all'opera per portarla in salvo. Quando si incontreranno di nuovo, noterà che non è più la stessa ragazzina con cui era scappato dalla prigione, e Beth si renderà conto che le persone che reputava la sua famiglia non sono come credeva che fossero.

Lo so che sono trascorsi anni ormai ma io sono sempre legata a Daryl e Beth e ho sempre immaginato cosa sarebbe potuto accadere tra loro se lei non fosse morta. Cosa sarebbe successo se anche Beth fosse stata presente quando appare Negan?
Cercherò di non cambiare gli avvenimenti cruciali fino al suo arrivo.
Dalla storia:
... - Io non sono una bambina, sono in grado di badare a me stessa! Ora siamo un gruppo, ognuno di noi può essere utile all’altro. Non mi comporterò da sciocca e…
- Intendi non come quella volta in ospedale? – la freddò Daryl. Beth rimase senza parole e inghiottì un macigno che finì dritto nel suo stomaco. Ancora Atlanta, quante volte gliel’avrebbero rinfacciato? Lei lo ricordava ogni volta che si guardava allo specchio.
- Sono passati mesi da Atlanta – frusciò ferita.
- E tu non sei cambiata per niente...

Ogni giorno i miei occhi si riempiono della piccola comunità che ha accolto me e Noah dopo la fuga dall'ospedale Grady Memorial. Vedo bambini correre tra i campi coltivati sotto gli occhi dei propri genitori e sfioro con le dita il mio ventre gonfio. Sotto la pelle tesa sento muoversi una nuova vita che sembra avermi già costretta a giurare di sacrificare la mia stessa esistenza per lui... o lei che sia. Sono andata avanti, in qualche modo. Gli occhi affilati di Daryl erano una costante durante i sogni dei primi mesi in questo posto, ma per quanto mi sia sforzata di tenerli con me, anche loro alla fine mi hanno abbandonata, quasi comprendessero la necessità di azzerare ogni traccia del passato per darmi modo di rinascere. Di quel che ero, è rimasto solo un nome che rimbalza sulle labbra di chiunque mi veda passare in segno di saluto. Beth.

Era la prima volta da quando l'avevamo presa al Grady che sorrideva. Non era il suo solito sorriso ma era comunque qualcosa... qualcosa di bello.
E lei era così dannatamente bella.
Volevo baciarla, toccarla… E non dovevo pensare a Beth in quel modo, ma lei mi stava praticamente violentando il cervello.
[MOMENTANEAMENTE INTERROTTA]
[CAPITOLI IN REVISIONE !]

Beth ha sempre vissuto una vita tranquilla, facile; ora non più. Adesso lotta per far fronte alle esigenze che comporta sopravvivere all'apocalisse. Abituata ad essere sempre difesa e protetta da tutti, Beth si aspetta lo stesso anche in questa nuova situazione, ma c'è un uomo che sembra fare il possibile per rendersi ostile nei suoi confronti. Beth inizia in questo modo a conoscere la verità sul mondo e sulle persone che lo abitano.

Guarda me, Daryl, prendi le mie mani. Staremo bene, te lo prometto.
Smetto di pensare perché nulla ha più importanza, qui. Va tutto bene, adesso. Va tutto bene.
[Daryl x Beth] [Daryl's POV] [Possibili spoiler per chi non ha letto il fumetto e non conosce il ruolo di Negan]

Dopo lo shock di Reichenbach, ognuno ha immaginato a suo modo il ritorno di Sherlock, e questo è il mio.
John è spietato, oltre che devastato. E Sherlock non è più lui.
Gli eventi stanno per precipitare di nuovo, in un modo che John non avrebbe mai potuto immaginare: ma uno è la salvezza dell'altro, come è sempre stato. Come sempre sarà.
(Era nata come OneShot, poi ho deciso di continuare, sperando di aver fatto bene.
Vi chiedo solo di lasciarmi una parolina, buona o severa che sia, per aiutarmi a capire meglio la mia strada. Grazie a tutti e buona lettura. )
NOTA: non ho fatto passare i soliti 3 anni, ma più o meno uno solo.
DISCLAIMER: nessun personaggio mi appartiene, nè lo farà mai.

John è rimasto solo in Baker Street dopo la morte di Sherlock, e lotta per sopravvivere in qualche modo. Finché, tra capo e collo, non accade qualcosa di sconvolgente. Si chiama Hamish, e non è suo figlio: non è niente, per lui. Non ancora.

Una delle fanfiction più amate nel fandom di lingua inglese di Sherlock. La storia è narrata in prima persona dal punto di vista di Sherlock. Sherlock è innamorato di John, John non sa cosa fare. Poi arriva Mary e le cose si complicano inevitabilmente.

Post "The Reichenbach Falls", Sherlock Holmes è scomparso e il dottor John Watson ha dovuto voltare pagina... eppure ci sono ancora misteri da risolvere e un nuovo capitolo della propria storia da affrontare: un incontro casuale diventa uno dei momenti più importanti della sua vita.

In quel preciso istante suonò il telefono sulla scrivania-:''Gregory Lestrade.''- rispose prontamente il DI. Divenne pallido come un cencio quando il suo interlocutore iniziò a parlare e lasciò cadere la cornetta a peso morto sulla scrivania.
''Problemi? E' morto qualcuno?''- fece Sherlock speranzoso.
Lestrade sospirò: non sapeva come dirlo.
''Sherlock... John...''
Io metto il rating giallo, mi pare il più appropriato ma se ci sono problemi non eisterò a cambiarlo
Rating modificato da giallo a arancione