Dal capitolo 16:
'Quando Harry mi strinse la mano, capii che forse fino ad allora avevo vissuto in un mondo diverso da quello reale. Ero sempre stata abituata ad essere usata dai ragazzi con cui stavo. Mi facevo mettere i piedi in testa, pensavo che tutti i ragazzi fossere interessati a me solo fisicamente. Il contatto con la sua pelle morbida risvegliò in me una voglia insistente. Ma non la voglia che avevo sempre quando un ragazzo mi toccava, avevo voglia di farmi stringere tra le sue braccia e sentirmi dire 'non ti lascerò andare'.
Non è una FF sdolcinata (anche se parla d'amore), ma descrive molti aspetti della vita. È un po' spinta, spero che voi Directioner pervertite apprezziate ahahah. Buona lettura ;)

Hope Smith, una ragazza presa in giro da tutti.. L'unico a starle vicino è il suo migliore amico...
Ma se anche lui le volta le spalle, che succede?
Hope riuscirà a sopportare tutto ciò o se ne andrà lasciando tutto alle spalle?

«Hai pianto?» mi chiede, distraendomi e mettendomi in imbarazzo: evidentemente è palese quello che ho fatto fino ad un minuto fa.
Per qualche secondo mi limito a fissarlo, facendomi consolare dalla sua espressione preoccupata, ma poi scuoto la testa e mento. «No.»
Mentre abbasso lo sguardo, per impedirgli di scorgere altre verità così semplicemente, il silenzio piomba su di noi: io, nella mia testa, lo sto riempendo di tutte le cose che vorrei dire, di tutti i “mi manchi” che vorrei confessare. Chissà lui con cosa lo sta rimpiazzando, dentro di sé.
Posso provare a chiederglielo, però.
Racimolo un po’ di coraggio e torno a guardarlo. «Zayn…»
«Ho bisogno di te», mi interrompe lui tutto d’un fiato, prima che io possa dire qualcos’altro.

Quando si desidera qualcosa non ci si arrende. Quando è veramente quello che vuoi, non ci pensi due volte. Quando ti arrendi non dipende da te, dagli altri, da tutto, forse, non era così importante come pensavi. Ma il loro amore ... si, forse è sopra tutto.
Spero davvero che vi piaccia! seconda ff per me, meno tempo libero per voi :) e per favore leggete e recensite in tante. baci xx

«Ora possiamo parlare?»
«Lo sai, vero, che non puoi saltarmi addosso ogni volta che non voglio ascoltarti?»
«Mi diverto con poco, che vuoi che ti dica? E poi saltarti addosso non mi dispiace.»
Sei arrabbiata con lui, ricordatelo, si ripeté June mentalmente. Eppure, per quanto avrebbe voluto prendere Harry a schiaffi e urlargli di andare al diavolo, non riuscì a non sorridere debolmente.
«Comincio a pensare che tu abbia qualche problema con la coerenza, Harry. Sbaglio o poco fa hai detto che non c’era niente di cui parlare?» gli ricordò, un po’ mestamente.
Harry alzò gli occhi al cielo e le liberò i polsi. Tuttavia, non accennò ad alzarsi.
«Mi fai così incazzare, June, che non ne hai idea.»
«Io? Oh, questa è bella.»
«Ci sto provando, okay?» Harry sbuffò, poi si lasciò cadere di lato e si mise a pancia in su. Fissava il soffitto, ma con la mente era altrove.
June lo osservò per un attimo, cercando di capire cosa gli stesse passando per la testa. Non che fosse facile, perché Harry aveva una mentalità particolarmente contorta, oltre che una testa bacata.
«Voglio che tu ti fidi di me.»

Mi chiamo Angel,ho 18 anni, vivo in Inghilterra i miei sono morti in un incendio quando avevo solo 5 anni. sono stata affidata a Dilan un cinquantenne, una bestia...

-Per qualcuno sono un peso,non voglio esserlo,quindi sloggio.-dissi tornando con la testa nel piatto.
-Senti,ero incazzato, e ...- cominciò Zayn,ma lo bloccai.
-No,sentimi tu,Zayn. -dissi inchiodando i miei occhi nei suoi. Per un attimo scordai cosa volevo dirgli,ma fu solo un attimo.-Hai detto quello che pensavi di me,ci sta. Ora basta,il casino l'hai fatto,me ne vado.-
-Ero nervoso,non penso davvero quelle cose!- continuò.
-Tu non mi sopporti ed io non sopporto te. Se me ne vado faccio un favore a tutti e due: le cose torneranno come prima e sarai felice.- dissi con un finto sorriso.
-Potremmo continuare ad ignorarci come abbiamo sempre fatto,non puoi rimanere per strada solo perchè abbiamo litigato!- si stizzì lui.
-Infatti,starò da Andrew.- dichiarai.
-No,da lui non ci vai!- protestò,battendo un pugno sul tavolo,alzandosi per affrontarmi.
Mi alzai anche io.-Inevce ci vado,e smettila di dirmi cosa devo o non devo fare! Me l'hai detto tu di andarmene,bene!,dopo gli esami di domani saremo due perfetti sconosciuti! Esattamente come tre settimane fa! Ed ora,se volete scusarmi,vado in camera mia!-

Jess.
Harry.
la loro storia non si conosce, forse non potrebbero mai stare insieme.
la paura di avere tutto contro, di poter dividere un amore e far soffrire.
è solo uno scambio di cose, baci, abbracci, parole, canzoni, segreti, paure, ansie, 'amore'.
ma loro sanno che lo vogliono e in un modo o nell'altro ci riusciranno, insieme sanno di completarsi, è cominciato tutto dopo un anno che vivevano insieme e mai lo avrebbero immaginato.
Jess non l'avrebbe immaginato, come tutto le altre cose che gli aspettano.
Harry, la difenderà, anche con la sua vita.

-Se ti odiassi ti darei troppa importanza. Mi sei indifferente-continuo la frase.
Detto questo, mi volto con lentezza e inizio a camminare.
Dimenticati di me Zayn Malik.
Per sempre.

mi chiamo Shine Hanna Light, ho 18 anni compiuti da poco. Sono abbastanza alta, magra, di carnagione mulatta. Ho i capelli neri come la pece che mettono in risalto i miei occhi azzurri-ghiaccio. I miei sono morti 1 anno fa, così ora che sono diventata maggiorenne, me ne torno nella mia amata Londra. Lì è la mia vita, lì avevo loro. Erano 5, che grazie alla loro voce sono diventati famossissimi. Si, i miei migliori amici sono Niall Horan, Zayn Malik, Liam Payne, Harry Styles, e Louis Tomlinson. O meglio, i miei ex-migliori amici.

Helen Jonson è orfana del padre, e sente l'assenza della madre che c'è poco a casa per via di impegni lavorativi. Si ritroverà a fare amicizia con la persona che più odia al mondo, il suo vicicno di casa Harry Styles, la cui famiglia ospita Helen quando la madre è fuori. L'amiciza si trasformerà ben presto in qualcosa di più, che però nessuno dei due vorrà ammettere, poichè troppo orgogliosi per fare il primo passo.

Dal capitolo 11:
"Ehm.. lei è della camera?" mi chiese
"No, ma la mia amica è li dentro, e non risponde.. Per favore" la supplicai
E alla fine prese una chiave del suo gigante mazzo e me la porse, corsi verso la stanza e non riuscivo ad aprire la porta perche tremavo. Mi calmai e riuscii ad entrare. Non la vedevo, cosi andai in camera sua e c'era lei sdraiata per terra, c'era del sangue sotto la sua testa.