Recensioni per
Bond of Love
di gratia

Questa storia ha ottenuto 332 recensioni.
Positive : 332
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/02/16, ore 22:58
Cap. 25:

Ciao Gratia, finalmente riesco a recensire!
Mi fa piacere leggere che Sanae stia mettendo in pratica l' ottimo proposito che si era già prefissata in precedenza e con risultati così soddisfacenti da stupire Yukari. La sua migliore amica, preoccupata per lei, l' ha osservata bene nei giorni passati, non potendo non notare l' aria provata della ragazza e forse proprio per questo ha deciso di regalarle un bellissimo kimono. Forse temeva che la tristezza le avrebbe impedito di partecipare alla festa dell' Obon, a cui devono tenere tantissimo dato che la stessa Sanae si augurava di trascorrerla con Tsubasa negli anni precedenti. Finalmente è decisa a riprendere la sua vita in mano e, con la ritrovata serenità, a dormire per sognare di nuovo (anche se i vecchi sogni li aveva fatti di più ad occhi aperti).
Anche Madalena sogna ed il suo è il sogno più dolce per chi è nella sua condizione: sogna la madre che non ha più e che, per quel che ha potuto, ha cercato di rendere migliore la sua vita. Ora la esorta a non avere paura e a prendere ciò che di bello la vita le sta offrendo e ad appoggiarsi alle persone che l' amano. Se lei non ne avrà il coraggio ancora una volta, c'è il solito Diego che non si arrende. Ma ha bisogno di un aiuto del destino dato che non sa neanche dove si trovi. Chissà, forse il professore si preoccuperà di avvisare la sua importante famiglia della malattia della ragazza. Sai, l' avevo trovato troppo accondiscendente con lei, probabilmente proprio a causa del suo illustre cognome.

In questo capitolo c' è spazio anche per la madre di Kojiro che ansiosa attende di conoscere la ragazza che ha fatto innamorare suo figlio. Sarà sicuramente la prima che porta a casa e non lo avrebbe mai fatto, se non fosse importante. La scena del thè in casa Hyuga contrasta in pieno con quella in casa Spencer dello scorso capitolo. Sanae era rimasta affascinata dall' eleganza della stanza e della padrona di casa ma neanche per un istante avrà desiderato scambiare la sua vita con quella di Lisa, né era rimasta conquistata dall' atmosfera che si respirava in quella casa. Lisa è riscaldata dall' amore che si respira dagli Hyuga e dal loro essere una famiglia normale come lo era stata anche la sua, sicuramente prima della morte del fratello. Anche Kojiro e la sua famiglia hanno avuto una grave perdita ma questa è l' unica cosa che le due famiglie hanno in comune, perché le conseguenze sono state diverse.Un avvenimento come questo difficilmente non lascia segni in una famiglia: può contribuire ad unire gli altri familiari o creare profonde spaccature, dipende dalla sensibilità di chi è coinvolto o da come si è verificato. Inoltre, la madre di Kojiro ha perso un marito, non un figlio. Con questo, non intendo che fosse meno importante o che si ama di più un figlio che un marito, ma è diverso. Per quanto amiamo i nostri genitori o i nostri mariti, sappiamo che prima o poi potremmo perderli, così come siamo consapevoli che potrebbe succedere qualcosa a noi. Inconsciamente, ragioniamo come i bambini che, quando parlano della morte, non so se ti è mai capitato di sentirne qualcuno, stilano una classifica in ordine esatto di età, dal più vecchio al più giovane. Ma un figlio no, non ci sfiora neanche l' idea che potremmo sopravvivergli e mai lo vorremmo, faremmo di tutto per evitarlo se potessimo. Non è nell' ordine naturale delle cose. Come avrà reagito Narumi Yoshida? Non lo sappiamo ma è sicuro che ha sofferto. Lisa ha trascorso mesi chiusa nel suo dolore senza riuscire ad alzarsi dal letto e forse lei ha fatto lo stesso, ma chiusa in un altra camera, lontana dalla figlia che pure avrebbe avuto bisogno di lei. Invece di unirsi nel dolore, si sono allontanate. La madre di Kojiro, invece, non ha potuto crogiolarsi nel dolore, ma ha dovuto rimboccarsi le maniche perchè aveva una famiglia sulle spalle, bambini piccoli da crescere, bollette da pagare ed ha trovato un aiuto prezioso nel figlio che pure era ancora un ragazzino. Il loro legame non poteva che uscirne rafforzato ed è forte anche ora che sono lontani.
Per rinsaldare anche il loro legame, Lisa è disposta a lasciare il Giappone, la sua casa e Kojiro non può non accogliere la notizia con gioia, non immaginando quali ostacoli la ragazza dovrà superare. Il principale sarà sua madre che continua la sua battaglia personale per cercare di entrare nella vita della figlia. Non riesce a farlo dalla porta principale, che Lisa tiene ben chiusa, e allora cerca altri spiragli. Dopo aver fallito con Sanae, si reca a parlare con Saeko, per avere informazioni sul ragazzo della figlia. Ma perché non parlarne, invece, col marito che lo conosce? Il papà di Lisa brilla per la sua assenza in questo momento, lui che potrebbe fare da tramite tra le sue due donne. Forse, perché, stando almeno a quanto aveva detto lei, è d' accordo con la moglie sul suo avvenire ?
Saeko che, scopriamo ora, ha anche lei avuto la sua parte di dolore, sebbene ancora giovane, non può non rimanere affascinata da Narumi, la madre che si preoccupa per la figlia, la madre che vorrebbe avere ma non avrà mai più. Ma non ha mentito, ha detto ciò che pensa veramente. Lei non ha simpatia per Kojiro, lo considera un violento, uno che non c' entra niente in quella scuola e con Lisa stessa, ma forse, se non avesse saputo del suo tentativo di spingere Ken a cercare fortuna in Europa, lontano da lei, avrebbe sorvolato. È vero che il suo attaccamento al ragazzo è un po' eccessivo, sarà perché il portiere riempie il suo grande vuoto affettivo e lei non è la ragazza così sicura che sembra all' apparenza. Di sicuro, come Kojiro vorrebbe un' altra al fianco di Ken, così lei preferirebbe un altro migliore amico per il suo ragazzo.
Un bacio, Maria.
(Recensione modificata il 25/02/2016 - 11:01 pm)

Recensore Master
25/02/16, ore 21:48

Cosa c'è di più prezioso delle mamme nelle nostre vite? Bellissimo omaggio alle loro forze e fragilità.
La mamma di Tsubasa così forte da sopportare una lontananza così lunga e consapevole di potersi godere il suo ragazzo ,così cambiato ma sempre così suo, per una manciata di tempo; rassegnata a vederlo spiccare, nuovamente, il volo.
In un certo senso è l'antitesi della mamma di Lisa: non ostacola Tsubasa, si fida delle sue scelte.
D'altronde non trovo egoistico nemmeno il comportamento di Narumi: tutti i genitori vogliono il meglio per i propri figli e lei è convinta che Lisa meriti di andare ad Harvard, per non vivere di rimpianti un domani. (Inoltre credo che proietti su di lei aspettative doppie per supplire, in qualche modo, a quella mancanza incolmabile nella famiglia Spencer)
E poi c'è Lisa: istintiva, fragile, adulta. Forse è arrivato, in maniera turbinosa, anche per lei il momento di passare dall'altra parte della barricata: per una dimenticanza, una leggerezza o forse perché, semplicemente, così vuole il destino...Certo è che gliela vuoi proprio complicare la vita a questi due innamorati! XD
Ho apprezzato tantissimo anche la comparsata di Yukari affianco di Sanae e ho trovato bellissimo il parallelismo con il girasole e la margherita nello stesso campo! (Ti sei regalata uno squarcio di primavera nel lungo inverno che stai attraversando, eh? )
Un bacio grande carissima...

Recensore Master
25/02/16, ore 14:36

Oddio, che e' successo a Madalena? Il professore, che all'inizio era intenzionato a mantenere la promessa di tacere con Diego e sua zia, dopo il colloquio telefonico con Paulo si e' allarmato e ha deciso di dire tutto. Madalena non puo' morire. Lei DEVE vivere, per la sua madre naturale, per quella adottiva, per quelli che hanno ancora bisogno del suo aiuto, ma soprattutto per se stessa e per Diego. Bene cosi', ragazzo: lui, anchw senza l'aiuto del professore, era deciso a cercarla anche in capo al mondo. E forse Diego e' l'unico fra i personaggi maschili a lottare nel modo giusto per difendere il suo amore. Tsubasa si e' arreso troppo presto invece che pensare a rimediare agli errori fatti e ora ha dei rimpianti, e Kojiro ho paura che si pieghera' alla richiesta di Nerumi credendo di fare il bene di Lisa. Molto bello l'incontro fra Tsubasa e sua madre Natsuko, certo, tre anni sono lunghi... Di una cosa il capitano e' certo: sua madre e' il suo vero punto di riferimento. Potra' perdere Sanae, potra' perdere Madalena, ma non la madre. E poi fra loro due c'e' si' il legame materno, ma anche la complicita': Natsuko per Tsubasa non e' solo madre, ma anche compagna di giochi e amica, e non tardera' ad accorgersi che qualcosa turba suo figlio. Nerumi ha conosciuto il ragazzo di sua figlia, e i dubbi di questa donna un po' sono caduti riguardo a questo ragazzo che non le era stato descritto certamente nel migliore dei modi, ma non abbastanza da non fargli una richiesta, toccando un tasto delicato per La Tigre: il legame con la sua sorellina. Dal canto suo Kojiro e' stato educatissimo e gentilissimo con la donna, e questo avvalora la mia teoria: lui e' aggressivo solamente in campo, e mai con le donne. Ora spero di cuore che non commetta volutamente qualche sciocchezza una volta a Torino per allontanare Lisa da se', magari facendosi cogliere in flagrante con un'altra, come nella precedente versione. Anche perche', se non sbaglio, c'e' ancora in circolazione un portiere col cappellino, che se Lisa fosse libera... Un vero peccato, perche' ci sono Sanae e Yukari che sono cosi' carine... Una e' decisa a voltare pagina dopo una delusione d'amore (e sarebbe contenta la nostra Guiky in questo caso), e l'altra... non e' fidanzata con Ryo anche nella tua storia, voglio sperare. Se poi comparisse Kumi... sarei contenta io. Bando alle ciance, solo Lisa sa cosa e' meglio per lei, soprattutto ora che ha scoperto di essere incinta: questo bambino e' il sigillo dell'amore fra lei e La Tigre. Come sono contenta che Lisa abbia legato anche con Yukari, ma del resto questa ragazza metterebbe a proprio agio tutte. Mi fa un enorme piacere che tu abbia scelto di non inserire Yoshiko nella vicenda, oltre a Yayoi (e anche che quest'ultima abbia fatto poco piu' che una comparsa), ma abbia favorito Yukari. Non ho nulla contro queste due ragazze, ma e' anche giusto uscire dai soliti canoni "Sanae/Yayoi/Yoshiko + OC femminile". Non e' un caso che abbia pubblicato un link su FB dove ho scritto che le cose andrebbero rimesse a posto. E non se ne puo' piu': me le vedo come tre comari a fare comunella! Ora la mia preoccupazione e' per Lisa e per Madalena: la prima perche' non vorrei vederla soffrire, la seconda perche' non voglio che muoia. Per Sanae sono serena: sta bene ed e' circondata dagli affetti. Un abbraccio.

Recensore Junior
20/02/16, ore 13:40
Cap. 25:

Ciao Gratia!
Trovo stupendo che tu abbia impostato un capitolo sul film di Kurosawa. “Sogni” è stato il primo film di un regista nipponico che abbia mai visto: è stato come aprire una piccola finestra sul mondo tradizionale giapponese, sugli usi, i costumi e le leggende che rendono questo Paese così affascinante, a cavallo tra passato e futuro. Ho amato molto i richiami che hai fatto nella tua storia, è stato un po’ come entrare nell’anima del Giappone più classico e perlopiù sconosciuto. Come quando Sanae parla dell’Hinamatsuri: me la immagino ancora bambina a pregare gli dei davanti alle statuine in bell’ordine chiedendo che i suoi sogni, magari proprio riguardanti il suo amore per Tsubasa, vengano realizzati. Le bambole però finora non hanno fatto il loro dovere, e la ragazza non ha avverato il proprio sogno come ammette lei stessa. Questa Sanae che riesce a scherzare sulla propria infelice situazione amorosa mi piace, è una ragazza che dimostra forza e che ha la volontà di non piangersi addosso e di andare avanti.
Mi intriga molto la festa dell’Obon, che hai già citato qualche capitolo fa. Forse mi sbaglio, ma credo che potrebbe capitare qualcosa d’importante in quell’occasione. Un ritorno in patria improvviso e inaspettato di Tsubasa che incontra una stupita Sanae vestita con un delicato e femminile yukata rosa potrebbe essere un nuovo punto di partenza proprio per la realizzazione del suo sogno.
Kojiro è sempre più deciso a fare sul serio con Lisa. Il fatto che l’abbia portata a conoscere la sua famiglia è significativo. Direi che è tipico di lui non averle detto nulla ed averle fatto scoprire tutto solo alla fine. Di certo è stata una piacevole sorpresa per Lisa, d’altronde l’imbarazzo e la timidezza di Kojiro nel trattare certi argomenti sicuramente hanno fatto la loro parte nel non fargli confessare la sua intenzione di presentarle la famiglia. Il confronto tra la madre di quest’ultimo e quella di Lisa non potrebbe stridere di più. Due donne completamente diverse per status sociale, esperienze di vita, mentalità, maniera di allevare i figli. La modesta casa Hyuga non potrebbe essere più accogliente e colma di amore: una famiglia priva del padre e di molti agi accessibili ai più, che però è tenuta insieme dal calore di una madre premurosa e attenta ai desideri dei figli. Dall’altra parte la sfarzosa ma vuota e tristemente silenziosa villa di Lisa, così fredda con quel giardino perfetto di rose talmente belle da sembrare finte. Dove la madre, incapace di capire il cuore di Lisa, continua imperterrita a cercare conferme sbagliate sulla sua idea di ciò che è il meglio per sua figlia e si prepara ad ostacolare quell’amore che è l’unica cosa di cui la ragazza ha fermamente bisogno adesso. La frase di Lisa che una famiglia normale non significa che sia perfetta sintetizza molto bene e con una punta di amarezza la sua famiglia, che di perfetto ha solo la vuota apparenza.
Meschino è l'atteggiamento di Saeko, che pugnala alle spalle il capitano della sua squadra, danneggiando più o meno consapevolmente anche Lisa. Non mi sarei mai aspettata un simile colpo basso da lei: ha ormai raggiunto la felicità con Ken e non vedo particolari motivi per cui abbia dovuto dire quelle cose contro Kojiro. Dubito che lo abbia fatto per il bene di Lisa: se fosse così vuol dire che non ha capito nulla di lei. Certi atteggiamenti però finiscono spesso per ripagare con la stessa moneta. Se Ken, che ha un alto spessore morale ed è estremamente corretto, venisse mai a sapere delle spiacevoli osservazioni di Saeko su Kojiro alla madre di Lisa, credo che non perdonerebbe tanto facilmente la sua ragazza per aver danneggiato in maniera così gratuita il capitano.
Immersa nei sogni, che sconfinano nel delirio, la febbricitante Madalena che temo a questo punto sia in preda ad un attacco di febbre malarica. Ancora non ho capito se il non seguire la profilassi sia stato solo un atto incauto dovuto all’urgenza di partire o proprio una scelta voluta per autopunirsi e nel peggiore dei casi dire addio a questo mondo togliendo il disturbo dopo una vita vissuta in punta di piedi. Madalena ha davvero bisogno di pensare di più a se stessa e non solo a coloro che la circondano. Come potrebbero mai Diego o la sua famiglia apprezzare un tale sacrificio? Le parole di Gabriela l’hanno fortemente destabilizzata e le hanno fatto perdere quella poca considerazione che già aveva di sé. Solo Diego con il suo affetto sincero adesso può riportarla indietro da un tunnel che per ora non può e non deve assolutamente varcare. La madre in sogno le dice di inseguire proprio i suoi sogni, quelli veri: il sogno di una vita normale, di un amore sincero, di un lavoro per poter aiutare chi è meno fortunato. Tutto questo è perfettamente alla portata di Madalena, deve soltanto permettere agli altri di lasciarsi amare.
Molto bella la fanart come sempre del resto. La madre di Hyuga è davvero una donna eccezionale e meritava un disegno a lei dedicato.
Alla prossima.
Mari

Recensore Master
14/02/16, ore 20:39
Cap. 25:

Sogniamo tante cose... perché la vita è fatta pure di sogni.
Sogniamo di amare nel modo giusto, come cercano di fare la mamma di Lisa e Saeko.
Sogniamo di essere amati, per sempre, senza se e senza ma, come fanno Lisa, Sanae e Madalena.
Sogniamo di fermare un attimo, un attimo solo, come fa Kojiro.
Sogniamo di trasmettere il nostro vissuto ai nostri amati figli, come provano a fare la mamma di Kojiro e quella di Madalena.
Nel mezzo, la vita scorre e ci porta a fare quello che crediamo essere meglio per noi: per questo assistiamo al "colpo basso" di Saeko, anche se magari non ha sempre e solo cattive intenzioni: lei non ama Kojiro, non lo ha mai stimato. Chissà: forse oltre alla paura che Kojiro la allontani dal suo Ken, in un certo senso ha voluto essere solo sincera con la mamma di Lisa, come questa le ha chiesto di essere. Del resto, Saeko non è dolce come Lisa e non ha la statura morale di Sanae, che si è rifiutata di cooperare contro Kojiro. Saeko è una donna limitata: vive all'interno del suo piccolo, angusto mondo interiore, che non riesce a varcare. Merita compassione, per questo.
Le madri sono i capisaldi di questo tuo commovente, bellissimo capitolo, che ho faticato a scorrere fino alla fine senza la compagnia delle lacrime.
Abbiamo tre madri e tre modi diversi di amare le loro creature. Ma sono tre figure meravigliose, ognuna a modo suo. 
C'è la madre interrotta, che ha dovuto superare la perdita di un figlio e che ora vuole disperatamente avvicinarsi alla sua bambina, senza trovare la strada giusta.
C'è la madre che riscalda, presente e forte, con il dolce tocco di una mano che ti chiude un colletto.
E poi...
C'è la madre più amata, quella che ora si trova dietro ad una porta e che non può essere raggiunta.
Non ancora...

Recensore Master
12/02/16, ore 15:55
Cap. 25:

Ma ciao! E così Lisa va a conoscere la Sig.ra Hyuga molto bene! E il rapporto che vede non è come quello che ha lei con sua madre, nonostante la povertà la Signora Hyuga non ha fatto mancare nulla ai figli a livello affettivo, cosa che non può dirsi di Lisa.
La madre di Lisa è molto più distaccata, fredda, come è stata definita in altre recensioni.
rima cerca di parlare con Sanae poi va addirittura dalla ragazza di Ken, che però al contrario della prima, si lascia affascinare e dice cose molto poco carine su Kojiro... se lo sa Ken la molla!
Molto bello il pezzo dove Lisa dice a Kojiro che vuole stare con lui e che vuole partire per l'Italia anche lei, non può stare senza di lui! Davvero bello!
Finalmente Sanae è più ottimista e vuole rirpendere in mano la sua vita (evvia!) e chi se non Yukari per aiutarla, l'amica di sempre quella che non ti volta mai le spalle!
Madalena invece è malata... mmm cos'hai in mete per questa povera ragazza???
Un bacio immenso!
Guiky80

 

Recensore Master
11/02/16, ore 19:14
Cap. 25:

In questo capitolo vediamo tre madri a confronto: la signora Hyuga, la signora Yoshida e la madre di Madalena. Alla prima e alla terza vanno tutta la mia simpatia, la seconda proprio non riesco a digerirla. E' fredda, calcolatrice (ha detto bene Krys) e, non essendo riuscita ad ingraziarsi Sanae per sentirsi dire cio' che voleva lei sul ragazzo della figlia, tanto ha fatto che ha trovato la sua pedina in Saeko, la quale, abbagliata dal fascino di una figura materna che ha perso da piccola, unita alla paura di perdere il ragazzo che ama a causa di Kojiro, ha fatto il suo gioco. A dire il vero, mi e' parso che nonostante i modi raffinati la signora Yoshida intimasse a Saeko di dire cose spiacevoli su Kojiro. No. Questa donna continua a non piacermi. Mi sembra una contraddizione che vada predicando valori morali e poi ospiti spesso a casa sua ina che la "ammolla" al primo venuto (mi riferisco a Denise "Io sono io e voi non siete un... ") solo perche' e' della loro estrazione sociale. Sarebbe perfetta come madre di quella serpe di Gabriela. Totalmente diverso e' il modo di fare della signora Hyuga. Lei accoglie Lisa a braccia aperte, e cosi' Naoko. Nonostante abbia perso il marito in circostanze drammatiche e abbia dovuto far fronte a una situazione finanziaria tutt'altro che rosea, con tre figli ancora piccoli, questa donna non ha mai perso la sua dolcezza e la sua solarita', e l'ha trasmessa anche ai suoi figli, perche' quei tre bambini (e si vede anche nell'anime) sono felici, e Lisa nota la differenza fra la sua famiglia e quella del suo ragazzo, e soprattutto fra sua madre e quella di Kojiro. Molto bello il pezzo in cui lui le dice che la sua famiglia non e' perfetta perche' sono poveri e lei gli fa notare che non esiste la perfezione, ma l'affetto, il calore, l'unita', tutte sensazioni che ha provato con loro. Percio' gli chiwde di restare con lei, perche' lei altrimenti e' sola. Ecco, forse la differenza fra Kojiro e Genzo e' proprio questa: hanno in comune il fatto di essere indipendenti e di aver imparato a badare a loro stessi fin da bambini, ma Genzo ha avuto una figura paterna, Tatsuo Mikami, che gli ha voluto bene e a cui lui ha voluto bene, ma si tratta pur sempre di un allenatore, e c'era solo lui. Kojiro invece ha avuto una madre e dei fratelli, e questi fratelli lo coinvolgevano nei loro giochi, lo facevano divertire, lo facevano ridere. Kojiro in un certo senso e' piu' felice di Genzo, quando sorride lo fa apertamente, mentre il portiere per la maggiorparte delle volte lo fa in modo sghembo, e avrebbe veramente bisogno di ridere. E in questo e' molto simile a Lisa, perche' anche la ragazza non ride quasi mai. Questo e' il motivo per cui non vedo Genzo e Lisa come coppia: finirebbero con l'intristirsi ulteriormente l'uno a fianco dell'altra. Finalmente compare Yukari! Ebbene si': ho un debole per questa ragazza e non ne faccio mistero. Lei sa comprendere Sanae alla perfezione, in fin dei conti e' quella che ci ha trascorso piu' tempo insieme e la sprona ad andare avanti, la convince che non e' colpa sua se con Tsubasa non e' andata come sperava, lei ha fatto tutto cio' che era possibile. E Sanae ha la conferma che nella sua citta' ricomincera' da capo e sa che puo' ancora essere felice. Anch'io la vedo molto positiva ed ottimista. Fra le tre protagoniste della storia e' l'unica che non ha attorno a se' quell'aurea di malinconia, a parte quando ha ricevuto la doccia fredda da Tsubasa, ma si e' ripresa subito. Madalena e' malata e nel delirio vede sua madre, vorrebbe che la portasse con se', ma la donna le dice che il suo posto e' sulla Terra e che deve essere felice. Menomale! Per un attimo ho temuto il peggio. Ti prego non mi far morire Madalena. Lei e Diego devono stare insieme. Non puo' vincere quella vipera di Gabriela. E anche in questa scena troviamo una mamma che, nonostante la poverta' e il mestiere che era costretta a fare per sfamare sua figlia, non ha mai fatto mancare a quest'ultima il suo amore. Io sono convinta che Diego smuovera' mari e monti per trovare Madalena. E lo spero. Un bacio.

Recensore Veterano
11/02/16, ore 17:05
Cap. 25:

Un capitolo pieno di speranza e gioca sulla bellezza del contrasto di due tipi di amore materno.
All'inizio troviamo il bellissimo rapporto di amicizia tra Sanae e Yukari. La seconda manager sa bene quello che ha passato la sua amica e credo che sia stata contenta quanto me di sentire che Sanae voglia voltare pagina. Come già detto, apprezzo questa ragazza decisa che non si fa abbattere dal dispiacere, nonostante abbia fermato la sua vita per tre anni. Lei sa già cosa vuole e vuole essere felice. Mi auguro proprio che questo suo proposito vada a buon fine.
Non finirò mai di emozionarmi quando leggo di Kojiro e Lisa, del loro rapporto così bello e sincero. Ho trovato adorabile il ribadire che lui le trasmette un tale senso di protezione che lei non teme che qualcosa possa farle del male. Questo lo trovo molto in linea col personaggio, perché Kojiro è così con le persone a cui tiene: sotto un carattere ruvido nasconde un cuore forte e generoso.La visita a casa Hyuga non è stata solo una sopresa per lei, ma anche per me. Il modo in cui descrivi la modestia dell'abitazione è molto delicato, ma è questo senso di calore che risalta agli occhi, così diverso dal senso di chiusura e freddezza che traspira, invece, dalla madre di Lisa. Una madre che probabilmente nasconde il dolore per la perdita del figlio sotto una barriera di ghiaccio, una madre che ha un modo diverso di dimostrare il proprio amore verso la figlia, anche se in modo sbagliato e con la persona sbagliata. Ho creduto per un attimo che Saeko facesse la cosa giusta, ma ho sottovalutato la sua natura rancorosa e credo che non potesse usare termini più negativi per descrivere Kojiro (sembra che parli di uno yakuza).
Come dice Lisa la bellezza di una famiglia unita non sta nella perfezione, perché anche la sua potrebbe apparire una bella famiglia, ma è una famiglia che non è presente, che lascia sempre sola questa povera ragazza che ha subito, come i suoi genitori, il trauma di una perdita. Non c'è da stupirsi che chieda a Kojiro di rimanere con lei e che gli riveli che solo da lui sente di essere amata. I suoi genitori, pur amandola a modo loro, non fanno nulla per dimostrarglielo.
Infine ritroviamo Madalena in Amazzonia e, temo di sbagliarmi, credo che la mancanza di profilassi stia già mostrando le sue conseguenze. Il fatto che abbia rivisto sua madre mi suggerisce un che di simbolico, qualcosa che porterà in futuro ad una rivelazione importante sulla ragazza.
Sono curiosa di sapere quale altra bella sorpresa hai in serbo per noi.

Recensore Master
11/02/16, ore 16:19
Cap. 25:

“Siamo fatti della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve vita.”
Questo scriveva Shakespeare ne “La tempesta”, nella mia mente ho accostato questa sua citazione a quella di Kurosawa, ritenendo che potessero essere complementari.
In questo capitolo infatti citi i sogni, non solo come fenomeno psichico legato al sonno ma anche come desiderio, volontà di cambiare la propria vita o di avere ciò che non si può, di capire e amare.
Nella prima parte troviamo Sanae, di nuovo alle prese con la sua routine di Nankatsu ma non siamo nella sua mente mentre si muove nella città che l’ha vista nascere, i suoi gesti, i cambiamenti avvenuti in lei ci vengono descritti dall’esterno, dall’amica Yukari, che la conosce bene tanto da coglierne ogni sfumatura.
Sanae sembra essersi svegliata, in quella giornata, in una nuova fase, ed essersi lasciata alle spalle la veglia notturna dei giorni precedenti, sinonimo di malessere, d’infelicità, la cui causa è ormai nota e su cui non mi dilungo.
Non deve essere stato facile per lei decidere concretamente di mettere una pietra sopra al suo passato, sopra quei sentimenti che ha sempre custodito nel cuore.
La decisione sarà stata sicuramente agevolata dall’assenza di colui che ama ma che questa volta non deve più entrare a far parte del suo sogno.
Sogno che Sanae desidera ricostruire con le sue forze, anche grazie all’aiuto di un’amica al suo fianco, che la supporta moralmente, non lasciando che si abbatta.
Ricordandole che la sua vita è in procinto di sbocciare, proprio come i bei fiori che decorano il kimono di cui le fa dono.
“…Finalmente posso tornare a dormire… E a sognare.” è un’affermazione che rende davvero bene l’animo di Sanae in questo momento.
Dormire equivale a non tormentarsi più mentre il sognare è legato alla sua volontà di riprendere a desiderare e sperare nel futuro, con il sorriso dei diciotto anni e le aspettative, che devono colmare giustamente un giovane cuore.
Nel brano successivo troviamo Lisa e la sua visita inaspettata a casa Hyuga, a testimonianza di quanto forti siano i sentimenti di Kojiro per lei.
Per questo ragazzo infatti la famiglia è probabilmente la cosa più importante, a cui ha dedicato tutto se stesso fin da giovane età.
Come un figlio esemplare e devoto, Kojiro ha curato le sua famiglia con amore nel corso degli anni, sacrificando anche se stesso e qualche sorriso, che ha lasciato il posto ai musi lunghi del suo carattere, all’apparenza più ombroso di quanto non lo sia in realtà.
È quindi significativo che abbia voluto includere Lisa, in questo mondo privato e gelosamente custodito di affetti famigliari.
Lisa dal canto suo si sente abbracciata dalla famiglia di Kojiro, avvertendo subito quel calore che dovrebbe naturalmente riscaldare le mura domestiche di ogni casa.
La dimensione del sogno per lei è duplice.
La semplice ma accogliente abitazione del fidanzato è specchio del miraggio di quello che fu, di ciò che sentiva anche lei a casa sua, prima della prematura scomparsa di suo fratello.
L’altro aspetto invece è relativo al rapporto con sua madre, così diversa da mamma Hyuga, nonostante entrambe abbiano subito una grave perdita.
Lisa vorrebbe ritrovare in sua madre un po’ del calore che emerge da quella di Kojiro, per sentirsi più vicina a lei e probabilmente più capita.
Perché Yoshida Narumi agisce più che confrontarsi.
Ancora una volta porta l’attenzione altrove piuttosto che verso l’unica persona che ne meriterebbe, per capirla e avere con lei un confronto.
La visita a Saeko non mi ha stupita ma nemmeno lasciata indifferente.
È chiaro che la madre di Lisa stia facendo tutto con la finalità di donare alla figlia solo il meglio, ma in questo modo non fa altro che porre altra distanza tra lei e Lisa.
Saeko non si sottrae, a differenza di Sanae nel precedente capitolo, alle domande della signora Yoshida.
Molto probabilmente perché l’amore per Ken non l’ha migliorata a tal punto da capire, quando sia il caso o meno d’intromettersi nella vita delle altre persone.
Anzi proprio la difesa di questo suo amore finalmente conquistato e a cui si sta legando anche forse un po’ morbosamente, è il pretesto per aprire bocca e calcare appositamente su argomenti, che di sicuro non faranno piacere alla sua interlocutrice, venuta appositamente per trovare quei difetti, che le permettano di giustificare la sue decisioni prese per il bene della figlia.
Il sogno per Saeko corrisponde alla vita, al poter amare Ken senza che nessuno s’intrometta convincendolo ad allontanarsi fisicamente da lei.
Ma il sogno è anche Yoshida, che è una madre.
Madre che a Saeko manca in maniera credo disperata, tanto da voler desiderare per lei certe attenzioni, tanto da mirare la figura della donna che si allontana, come se fosse fatta lei stessa di sogno, come un miraggio impossibile da concretizzare nella sua realtà.
Lisa e Kojiro tornano subito dopo ad essere di nuovo protagonisti di un altro brano.
Insieme escludono il mondo esterno appartandosi nella camera di lei e le carezze, la passione colmano il freddo della bellissima villa, trasmettendo alla ragazza quel calore umano, che le manca così tanto.
Così anche fare l’amore diventa sogno, una dimensione in cui nulla conta più dell’altro, dove tutto è colmo di sentimento oltre che al piacere sessuale.
“La pelle è il nostro ultimo confine, poi c’è il resto del mondo” si diceva in un film tanti anni fa, credo che questo faccia proprio al caso di Kojiro e Lisa, che decidono di fondere i loro confini appunto, mescolandoli pelle a pelle, non sapendo più dove finisca l’una e dove inizi l’altro.
Il sogno infine diventa il desiderio di non separarsi, di condividere la vita insieme e questo credo che non valga solo per Lisa, visto il sorriso che distende le labbra di Kojiro a fine brano.
Nell’ultima parte infine troviamo il sogno proprio nella sua accezione più onirica, sfumata, quasi vaneggiante.
Come avevo sospettato dalle mani tremanti di Madalena mentre rispondeva alla domanda di Paulo nello scorso capitolo, la ragazza non ha eseguito la profilassi completa e necessaria per affrontare la spedizione nel cuore della foresta amazzonica.
Il risultato è questo suo stato evidente di malessere, questa febbre delirante, in cui il suo inconscio la mette a nudo, difronte al suo io più nascosto.
Inconscio o visione che sia, Madalena ha uno scambio significativo con la figura di sua madre, a cui si rivolge cercando conforto, come una bambina spaventata, ma non solo dalla malattia.
“Segui i tuoi sogni, essi conoscono la via.” le dice la donna, in una sorta d’incoraggiamento finale, dopo averle “promesso” che guarirà.
Donna che sembra poter smettere di piangere, dalla consapevolezza letta nel cuore della figlia, sull’amore che la circonda, anche se Madalena è troppo spaventata da volerlo vedere con i suoi occhi.
Madre che la incoraggia infine a seguire il proprio cuore, per non sentire più né la paura tantomeno il freddo ed essere semplicemente se stessi.
Per essere finalmente felice.
(Recensione modificata il 11/02/2016 - 04:22 pm)
(Recensione modificata il 11/02/2016 - 04:25 pm)

Recensore Master
11/02/16, ore 08:15
Cap. 25:

Beh che dire ...
Diciamo che Saeko non era esattamente la persona più giusta a cui chiedere informazioni su Kojiro
La madre di Lisa mi sta antipatica molto la trovo invadente e calcolatrice
Quella di Kojiro invece l'ho sempre apprezzata molto
Una donna che non si arrende
Capace di allevare 4 figli da sola
Sanae cerca di dimenticare Tsubasa da un lato vorrei che tutto andasse bene tra loro 2 dall'altra spero ci riesca perché non merita dì annullarsi e di continuare a soffrire così, Yukari come sempre si rivela all'altezza della situazione
Ciao
Krys

Recensore Veterano
07/02/16, ore 02:10

Ciao Gratia.
Kojiro è già arrivato in Giappone e mi ha stupito non vedere Lisa con lui ma Ken. Rimarrà a lungo ma per una donna innamorata anche un solo giorno è un giorno perso. È l' occasione per una chiacchierata tra i due amici, considerato che a Parigi l' attaccante ha, stranamente, interagito più con Genzo che con Ken. Forse, perché lì aveva bisogno più di qualcuno che gli desse addosso, invece di assecondarlo. A volte, gli amici non riescono ad essere completamente sinceri, perché non vogliono ferire l' altro, come succede ora. Kojiro non lo dice ma pensa che Saeko non sia la persona giusta per il portiere, ed è comprensibile, e che non dovrebbe rinunciare a tentare una carriera in Europa per lei. In realtà, i due sono simili: entrambi amano la propria famiglia ed hanno un forte senso del dovere. Questo, oltre alla sua ambizione, ha spinto Kojiro ad accettare l' offerta italiana, perché potrà garantire il benessere economico ai suoi cari ma spinge Ken a fare la scelta opposta. La sua famiglia ha altre aspettative su di lui, che forse ancora non sa cosa vuole veramente.
Lisa non è corsa incontro al suo ragazzo ma sembra tenersi lontana anche da sua madre, che intrattiene la giovane amica della figlia in una bella ed elegante camera e ne approfitta per chiederle di spingerla nella direzione che per lei è la migliore. Sa di Koijro ma non quanto sia importante per la figlia. Penso che il suo atteggiamento sarebbe lo stesso con un altro tipo di ragazzo. Spero che sia solo una madre normale che non desidera, come succedeva una volta, di vedere la figlia sistemata con marito e figli, considerato anche che il matrimonio è la sistemazione più precaria che ci sia :-), ma realizzata negli studi e nel lavoro. Fa bene Sanae a non lasciarsi coinvolgere. Tra madre e figlia è come tra moglie e marito, meglio non mettere il dito! Per un attimo, in cuor suo ha dato ragione alla donna ma è troppo onesta per non ammettere di non poter dare consigli a nessuno. Al posto di Lisa farebbe la stessa cosa e, comunque, non può far scontare a Kojiro le colpe di Tusbasa nei sui confronti. Inoltre, non sono d' accordo (tanto per cambiare) sul fatto che i calciatori non si leghino, al contrario sono soliti sposarsi e avere figli anche troppo presto, soprattutto quelli che giocano in un paese lontano dal loro. Ci sono stati e ci sono tanti esempi, poi, se questi rapporti non durano e riempiono i giornali di gossip, è il segno dei tempi. Lo stesso Tsubasa, se avesse avuto già 20 anni, avrebbe portato con sé Sanae in Brasile, ma era troppo piccolo e così si è ritrovato nella condizione di solitudine che vivono i veri calciatori, lontano dal proprio paese. È questo che le ha portato via Tsubasa, che in cuor suo pensava probabilmente di riuscire a tornare da lei, anche se non le aveva chiesto di aspettarlo. Ma il destino ci ha messo lo zampino, o meglio Madalena. Però, se non avesse fatto lei la prima mossa, il ragazzo, per quanto colpito dalla sua generosità, credendola, come me, una ragazza senza problemi che si prodigava per gli altri, non avrebbe fatto nulla. Ma come dargli torto? Come rifiutare una donna bella, più grande, che ha tutto per far perdere la testa anche ad uomini più navigati? Ed ecco che quell' amore appena accennato e soprattutto troppo lontano è scomparso, almeno dalla mente se non dal cuore. Però, Tsubasa è in fondo un bravo ragazzo e non poteva considerare Madalena solo un' avventura e ci ha costruito attorno più di quello che c' era in realtà.
Ora sono distanti fisicamente ed anche emotivamente. Dopo giorni, Madalena ripensa a lui solo quando si ritrova di nuovo sola. In fondo, è lui che la aiutava a dimenticare, adesso sappiamo chi e cosa. Madalena è davvero sola, non ha nessuno oltre Diego e sua zia ed ora che sta scappando da loro, si ritrova in un' anonima camera in mezzo a gente con cui non c' entra niente. Non era ancora il suo momento, glielo fa notare Paulo, chiedendole perché è lì. Ma non può dire a lui ciò che non riesce a dire alle persone che ama, cioè che teme di offuscarli con la sua ombra. Non immagina che Diego non si è arreso ed è disposto a rischiare il posto in squadra per lei. Tsubasa lo farebbe? Beh, lui un posto non ce l' ha, sta lottando per conquistarlo, ma anche se non fosse così, correrebbe dalla donna che ormai sa, non lo ama? Nell' ultima notte a Parigi Madalena non ha voluto rispondere, ancora una volta, alle sue domande ma le sue lacrime sono state eloquenti. E anche la reazione del capitano: niente rabbia, amarezza o delusione, neanche rassegnazione, più un prendere atto di una situazione che non gli è sembrata neanche tanto assurda. Come avrebbe potuto altrimenti, pensare di salire tranquillamente su un aereo con loro due? Ora sembra aver riacquistato la sua lucidità e non solo per quanto riguarda il calcio anche se è solo di quello che sembra parlare. Tsubasa vuole essere il numero dieci, non vuole scendere a compromessi con il suo ruolo, ma quando mai l' ha fatto? Nel calcio mai, non ha mai cercato la via più facile. Avrebbe potuto rimanere in Giappone ed invece è andato nella patria del calcio a misurarsi con i più forti, ora poteva tornarci da vero campione ed invece si è trasferito in Spagna dove dovrà
sgomitare per farsi largo. A me sembra che gli unici compromessi li abbia accettati solo nella sua vita privata, quando, pur inconsapevolmente, si è ritrovato a giocare come riserva di Diego in una partita che non era la sua e così, quando è sceso in campo il titolare, ha dovuto farsi da parte e cedergli il posto. Ma è il campione a prendersi tutti gli applausi e la gloria, mentre la riserva si accomoda in panchina, aspettando un' altra occasione ed un altro campo in cui mettersi in mostra. È solo una fortuna, dunque, per lui, aver accettato la situazione senza soffrirne troppo ed essersi reso conto che non era ancora il suo momento.
Un abbraccio, Maria.

Recensore Junior
06/02/16, ore 07:56

Gratia!
Davvero interessante anche questa volta il leit motiv che proponi come filo conduttore del nuovo capitolo: le “camere con vista” che si susseguono nel passaggio tra i vari personaggi non sono più solo uno sfondo, un luogo dove si compie la narrazione ma diventano parte di essa e raccontano con i loro dettagli un pezzo della storia svelando o riconfermando caratteristiche peculiari di chi vi si trova dentro.
La sontuosa stanza dove Yoshida e Sanae prendono il tè rispecchia perfettamente l’immagine della madre di Lisa: una donna raffinata e molto attenta ai dettagli, sicuramente amante di ciò che è bello e che conferisce potere. Dietro a questa copertina patinata si nasconde però una donna incapace di leggere e di esprimere i sentimenti proprio verso la persona a cui dovrebbe essere maggiormente legata: sua figlia. Ancora non capisco quanto conti ancora il trauma della perdita del fratello di Lisa, e quanto invece lei sia proprio irrimediabilmente in questo modo. Yoshida non è cattiva, e a modo suo di certo tiene molto al fatto che sua figlia abbia il meglio dalla vita. Ma l’incapacità di comunicare è una barriera insormontabile e non le permette di capire cosa è davvero importante per la felicità della ragazza. Aldilà di questo suo personale punto debole, mi trovo comunque d’accordo sui dubbi che una madre possa avere nel vedere la figlia legarsi ad un calciatore: Sanae stessa li ha perché conosce la vita di continui spostamenti, stress e cambiamenti a cui è sottoposta essendo manager da anni di una squadra di calcio che ha avuto molti talenti, e amando lei stessa un calciatore che è ormai lontano da casa da molto tempo e con cui, a causa di ciò, non riesce a creare una relazione amorosa. Basterebbe solo però che Yoshida parlasse con Lisa per capire che l’amore profondo che lega lei e Kojiro può aiutarli a superare gli ostacoli. E inoltre dovrebbe quanto meno conoscere il suo ragazzo prima di giudicare se possa essere una persona appropriata o meno per sua figlia, superando l’ennesimo pregiudizio di cui Kojiro si trova ad essere vittima dopo quelli già evidenziati nel capitolo precedente.
Ben diversa è la camera con vista sul Tapajos di Madalena: scarna, essenziale, con il minimo necessario per poter comunque condurre un’esistenza dignitosa. Anch’essa rappresenta bene il carattere e la storia della ragazza: Madalena pur cambiando vita ed entrando in una famiglia facoltosa è rimasta dentro almeno in parte la ragazzina infelice del bordel. Continua a trascinarsi dietro il suo passato misero come l’ombra di cui parla con Paulo che ora minaccia di non farle più realizzare il suo sogno di una vita felice e normale. Madalena è talmente piena di altruismo che non esita ad allontanarsi da tutto e tutti e a sacrificare se stessa pur di fare del bene, in particolare alle persone che ama. Rinuncia così a chiamare Tsubasa e a fargli sapere in che condizioni si trova, e a maggior ragione decide di distanziarsi da Diego che la ama profondamente per evitare che le sue ombre possano in qualche modo scalfirlo. Madalena dovrebbe davvero cercare di pensare un po’ anche a se stessa, ricordando che anche la felicità personale può essere motivo di gioia per gli altri e che la vita non è solo sacrificio. Mi colpisce come lei sia così piena di dignità da non rinnegare la sua infanzia e da non nascondersi dietro a nessuno, ma allo stesso tempo tema tanto che questa possa danneggiare chi le è vicino. Io credo che a questo punto solo Diego possa andare a recuperarla e a scuoterle di dosso tutto il dolore che si porta dentro facendole capire che merita assolutamente di essere amata, malgrado il suo passato. Piuttosto mi inquieta un po’ il piccolo scambio di battute sulla profilassi: non è che ci troveremo a breve una Madalena in fin di vita per la febbre malarica? Forse solo in questo modo Diego potrebbe vincere la cocciutaggine di lei e riportarla indietro. Mi è sembrato di capire infatti che non abbia potuto o voluto iniziare per tempo la terapia, ma spero di sbagliarmi. Molto bella la descrizione del Rio delle Amazzoni e del Tapajos che si incontrano senza mescolarsi, portando ognuno con sé la propria diversità: questo “incontro di acque” così differenti ricorda proprio Diego e Madalena.
La terza camera che ci proponi è il dojo di Wakashimazu, legato ad un Giappone tradizionale e famigliare come in un piccolo salto nel passato. Ken, vestito con il classico kimono estivo, si adatta perfettamente a questo ambiente e contrasta moltissimo con Kojiro, come anche ben evidenziato dalla fanart. Non è però solo una questione di aspetto ma soprattutto di filosofia di vita. Mi ha stupita Ken che, rinunciando ad una carriera di giocatore famoso, decide di rimanere nel contesto più modesto e circoscritto della palestra di famiglia. E’ una piccola lezione di vita per Kojiro, o quanto meno qualcosa su cui riflettere seriamente proprio ora che si deve ritrovare con Lisa. Ken è disposto ad abbandonare un futuro brillante di fama e denaro per restare vicino a chi ama, ai suoi genitori e alla sua ragazza Saeko con cui sta finalmente riuscendo a portare avanti una relazione più regolare. Deve essere difficile per Kojiro comprendere tutto ciò visto che lui, come gli altri suoi compagni, hanno messo al primo posto la carriera. Non mi sento di giudicare Kojiro per questa scelta: sono ragazzi giovani, hanno una vita davanti e la possibilità di vivere un sogno stupendo, ed è giusto che lo inseguano. Però si possono fare delle scelte, si possono trovare dei compromessi a volte che ci permettano di non perdere per strada le cose importanti come l’amore di chi ci vuole bene. Mi auguro che Kojiro si ricordi delle parole di Ken quando incontrerà Lisa a breve.
Finalmente ci sveli cosa è successo, o forse meglio cosa non è accaduto, tra Tsubasa e Madalena la famosa notte dopo il tango. La breve conversazione tra i due non chiarisce molto di più a Tsubasa ma accentua la distanza che si sta creando tra di loro. A poco a poco emergono dettagli che gli fanno conoscere meglio Madalena e che gli svelano dei tratti di lei che a lui erano sconosciuti. Di sicuro Tsubasa, pur non sapendo tutto, ha ormai chiaro il legame tra i due cugini e ripensa a Madalena e a ciò di cui hanno parlato in una camera buia e senza vista proprio quando si trova a risalire un punto panoramico per ammirare le spettacolari torri di Barcellona. In qualche modo mi è tornato alla mente lo Tsubasa con le ali spiegate al cielo della poesia che lo tratteggia così bene nel manga. Tsubasa sembra giustamente determinato a continuare a concentrarsi sulla carriera dopo tutti i sacrifici fatti. Mi inquieta un po’ il fatto che in questa occasione non abbia mai avuto un pensiero per Sanae e che sembri quasi amareggiato e deciso a lasciarsi alle spalle eventuali relazioni amorose per buttarsi di nuovo esclusivamente nel calcio.
Il capitolo si chiude con un Diego perso nel ricordo della donna che ama, in una camera con vista sull’oceano che è poi l’elemento naturale in cui più piace immergersi a Madalena. Va alla ricerca delle piccole cose che la ricordano per ritrovarla intorno a sé. Ed è sintomatico come il desiderio di rivederla sia tale da fargli scambiare inizialmente Gabriela per lei. Madalena però è molto lontana ora e a Diego non resta che decidere di andarla a prendere, ancora una volta mettendo a rischio tutto incluso la sua carriera calcistica. Il confronto con Gabriela è quasi la spinta finale che lo muove definitivamente in questa sua scelta: il contrasto tra le due donne è troppo grande, se una delle due non è davvero degna di Diego questa è Gabriela con il suo egoismo e i suoi pregiudizi. Non può non balzare agli occhi come per amore Madalena non esiti a rinunciare a tutto per Diego mentre Gabriela non rinunci con tutte le sue forze a ciò che solo lei stessa vuole.
Bravissima come sempre nel riportare sulla carta le emozioni e gli articolati processi interiori di questi personaggi così sfumati e sempre molto accattivanti con le loro peculiarità che tu hai saputo attribuire loro e ben evidenziare.
Alla prossima.
Mari

Recensore Master
02/02/16, ore 17:25

Uhm questo capitolo è veramente bello intenso.
Ricco di amore, ma anche di sofferenza, i 2 sentimenti sono strettamente incatenati l'uno all'altro.
Ma soprattutto piene di persone che pensano cosa sia meglio per l'uno o per l'altra ...
La madre di Lisa, la ragazza di Diego, ecc... nessuno che si soffermi veramente su quanto grande e sconvolgente può essere u sentimento.
Bellissimo come sempre
Brava
a presto
Krys

Recensore Master
31/01/16, ore 22:12

"Camera con vista"... quanti ricordi mi ha lasciato questo che è uno dei romanzi che ho amato di più da ragazza. Lo avevo letto dopo aver adorato lo splendido film di James Ivory, con una giovanissima e deliziosa Helena Bonham Carter. Mi sono gustata le citazioni che hai trascritto dal romanzo, assaporandomele ancora e di nuovo come si fa con uno splendido nettare: non avresti potuto iniziare meglio questo tuo ultimo capitolo, che parla di solitudine.
I personaggi sono soli, tutti.
Ognuno con le sue lotte personali, con i propri fantasmi cui rendere conto. Anche se parlano ed interagiscono con altri, sono dei piccoli universi.
Sanae è sola, senza Tsubasa, una volta di più: per questo non può consigliare alcunché a Lisa, nonostante la preoccupazione di Narumi.
Tsubasa ha sacrificato tutto per il suo sogno, e quindi fa bene a non scendere a compromessi circa il suo ruolo da calciatore del Barça. Alla svolta della sua via, chi ritroverà? Sanae o Madalena? Ancora non ci è dato di saperlo.
Lisa è sola, senza il fratello, ancora e sempre, e questo nonostante i suoi nuovi amici, i genitori e Kojiro.
Kojiro e Ken, nonostante il forte legame di amicizia che li lega, che rasenta la fratellanza, sono ormai distanti anni luce tra loro. Il primo ha fame di stabilità, di autoaffermazione: non vuole più vedere sua madre cucire di notte, per sfamare la famiglia. Per questo ora vive a Torino e cerca il suo ruolo nel Piemonte (o Juventus). Ma per Ken è diverso: lui non può esonerarsi dai desideri del padre, che lo vuole come proprio successore nella palestra di karate di famiglia. Ken non si slega, ma si tiene avvinto alle tradizioni secolari del suo clan: per quanto voglia bene a Kojiro, la sua vita presto si distaccherà da quella del Capitano.
Diego parte alla ricerca della sua stella nera, perché senza Madalena si sente incompleto. Interrotto.
E poi ci sono le ombre di Madalena, che la allontanano da tutto e da tutti. Madalena non conosce il potere della sua speciale luce spirituale. Lei crede di portare il buio, mentre in realtà porta, inconsapevolmente, calore e luce. Riuscirà Diego a farle ritrovare se stessa?
Non posso che complimentarmi una volta di più per la delicata introspezione, dolce e malinconica, che hai sviluppato in questo bellissimo capitolo, enfatizzata anche dalla bella fanart di Kaori, ritraente Ken e Kojiro che si pongolo idealmente di fronte a noi lettori, come per farci comprendere il loro animo.
Bravissima, come sempre.
Un bacio,
Lou

Recensore Veterano
29/01/16, ore 17:44

Finita la lettura devo dire che mi sento un senso di desolazione, forse perchè il tema dominante sembra essere il deserto (bellissima la citazione di Buzzati, un romanzo meraviglioso).
All'inizio mi ha pervaso un senso di tenerezza, sia per i pensieri di Hyuga verso Lisa, sia per lo scambio tra lui e Wakabayashi che finalmente sembra aver raggiunto una sorta di contatto con il nemico/amico. Un'altra nota assolutamente positiva è il chiarimento di Misugi che spiega a Hyuga come LeBlanc abbia interceduto per lui, dimostrando ancora una volta di essere una persona ottima oltre che corretta.
Toccante il passaggio della fascia di capitano: quel "mi fido di te" di Tsubasa dice molto di più. Non solo ti cedo il posto perchè so che lo ricoprirai al meglio, ma anche che ciò che è successo durante l'ultima partita è del tutto superato.
E' stata una sorpresa scoprire che Diego e Genzo si conoscono, ma in effetti è molto facile che succeda in famiglie agiate come le loro. Ho trovato estremamente adeguata questa frase: "Da quel momento, Genzo aveva sempre associato il Brasile a quel gesto di amichevole fisicità...Al calore umano.", descrive perfettamente il contrasto tra due culture "rigide" come quelle tedesche e giapponese e quella brasiliana, molto più estroversa e calorosa. Oltre a Diego, Genzo fa la conoscenza di Madalena che sembra colpire anche lui per il suo aspetto, passami il termine, ammaliante. E' proprio vero che deve essere una veggente, dato che il Giappone non delude le aspettative e riesce a vincere anche questo difficile scontro.
L'ambientazione della scena successiva mi ha fatto sognare (io adoro Ladurée e sono una patita del tè), anche se, come dicevo, mi ha ispirato molta malinconia, perché Tsubasa e Sanae mi sono sembrate due persone che ormai non sono più in grado di comprendersi e la gelosia di Tsubasa nei confronti di Pierre arriva in netto ritardo e stona, perché è fuoriluogo. Ho apprezzato molto la fermezza di Sanae e, soprattutto, mi è piaciuta molto questa frase in particolare: "Io non sono il Giappone, Tsubasa. Io sono io. Nakazawa Sanae. Sono una donna, sono un essere umano. Non un paese, non una cosa.". Esprime dei concetti forti e decisi, sono parole amare che servono a far comprendere che lei si sente come un oggetto che è stato dimenticato, ma lei è una persona e in quanto tale nel suo essere unica e nella sua complessità meritava di non essere messa così brutalmente in secondo piano.