Recensioni per
Bond of Love
di gratia

Questa storia ha ottenuto 332 recensioni.
Positive : 332
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/01/16, ore 16:55

Un nuovo capitolo, in cui quasi sussurrate, ci arrivano informazioni non di poco conto, che sicuramente avranno delle ripercussioni sulla tua storia.
Ritroviamo Tsubasa a Barcellona, dove l’avevamo lasciato un paio di capitoli fa.
Uno Tsubasa pronto ad affrontare la sua nuova vita, determinato più che mai a perseguire i suoi obbiettivi, molto ambiziosi, considerando che desidera la maglia numero dieci di diritto quasi, anche se nel momento descritto appartiene al capitano della squadra blugrana.
Nella sua visita turistica però, mentre le meraviglie di Barcellona si aprono ai suoi occhi, con quelle torri che sembrano quasi indicargli che quella è la sua strada, che deve mirare in alto, verso il cielo, per diventarne il padrone indiscusso, un ricordo riaffiora alla sua mente.
Il ricordo dell’ultima notte a Parigi e con Madalena.
Notte in cui non ha predominato quella passione, che li ha sempre uniti e in cui è sembrato impossibile dimenticare, o anche solo desiderare di farlo, i fatti accaduti, i sentimenti provati e quelli celati in fondo al cuore di entrambi.
Come se all’improvviso la magia si fosse spezzata, come se il treno fosse arrivato al capolinea.
Ho questa sensazione perché Tsubasa sembra non aver più cercato Madalena, dopo averle comunicato di essere in Europa.
Questa sensazione poi è rimarcata nel brano che riguarda proprio la ragazza brasiliana, che ottenuto il suo scopo, vive la sua vita lontano da tutto e tutti, pronta a immergersi in un lavoro anche pericoloso, pur di non nuocere alle persone care, pur di scappare anche da se stessa.
Il pensiero di Tsubasa la coglie in questo frangente, come se solo a cose più importanti fatte sia possibile ricordarsi di lui, come se una telefonata fosse più un atto di cortesia che altro.
Un telefonata difficile da fare però, perché certe scelte vanno giustificate aprendo il proprio cuore, ammettendo anche certe verità scomode, scomode soprattutto per se stessi.
Dall’altra parte del mondo troviamo la madre di Lisa, che imperterrita si ostina a non capire che farebbe meglio a parlare con la figlia, piuttosto che appellarsi alle sue amiche.
Sanae mantiene con la signora un atteggiamento educato, consapevole di se stessa e della propria amicizia sincera con Lisa.
I suoi pensieri corrono di nuovo a quell’amore che non ha trovato compimento, così si rende conto di essere l’ultima persona in grado di dare consigli al prossimo, nel gestire dei sentimenti a distanza.
Io credo che Sanae non voglia immischiarsi, ma che soprattutto, conoscendo l’amore che nutrono l’uno per l’altra Kojiro e Lisa, voglia dare loro la possibilità di realizzare ciò che per lei è stato irrealizzabile.
A Tokyo, altri due giovani si confrontano in un atmosfera decisamene giapponese, fatta di sake, bonzai e abitazioni tipiche.
Kojiro e Ken si ritrovano a parlare del futuro, quest’ultimo si sente legato alla famiglia e le sue tradizioni, ma anche a Saeko, che sembra aver fatto davvero breccia nel cuore del portiere.
Da amico è apprezzabile che Kojiro lo stimoli a raggiungere nuovi obbiettivi, traguardi più grandi come quello che sta cercando di conquistare lui Torino, così come sono apprezzabili le considerazioni di Ken sul suo rapporto con Lisa.
Infine in Brasile troviamo Diego, che è talmente turbato dall’assenza di Madalena, da vederla ovunque, compresa la figura di Gabriela, che si staglia contro il blu del mare.
Diego si precipita in spiaggia e deve essere così palese la delusione sul suo volto!
Gabriela non dovrebbe nemmeno cercare ostinatamente un approccio, quelle parole che confermino ciò che già sa ma che ancora più ostinatamente, insiste a non voler vedere.
Io credo che il suo amore per Diego sia più un miraggio, non solo perché non corrisposto e quindi non realizzabile, ma soprattutto perché proiezione dell’immagine che lei stessa si è fatta di loro due, come coppia, nella sua mente.
Gabriela ama Diego per quello che potrebbero rappresentare insieme, ovvero la perfezione rispetto a quei canoni su cui la ragazza sembra basare la propria vita e le sue convinzioni.
Diego però non la ama, glielo conferma e lo conferma anche al mondo, quando decide di andare a cercare Madalena mettendo a repentaglio il suo posto in squadra, come minacciato dall’allenatore.
E qui il paragone con Tsubasa sorge un’altra volta spontaneo, è inevitabile non contrappore gli atteggiamenti di questi due ragazzi nei confronti di Madalena.
Semplicemente Diego la ama, sinceramente e visceralmente ed è pronto a mettere a rischio la sua carriera, perché non c’è nulla che conti di più, all’infuori di lei.
Tsubasa forse credeva di amarla, mosso dalla passione e dalle prime esperienze sessuali, che facilmente annebbiano il resto, facendo confondere i sentimenti, che ancora più facilmente possono essere scambiati per altro.
Il suo essere a Barcellona certo rientra nel personaggio e nel suo modo di agire, ma tutto quello che abbiamo letto su di lui fino ad ora, specialmente il ricordo di questo capitolo, mi fanno credere che questa fase della sua vita, legata a Madalena, si stia naturalmente chiudendo.
Ancora tantissimi complimenti per le dinamiche di questa storia, mai scontate, cariche di sfumature e di quel non detto, in questo caso sussurrato.
Ogni capitolo è una continua riflessione e sembra davvero di vedere questi personaggi muoversi, non solo nello spazio ma anche tra le loro intensioni, che man mano si evolvono davanti ai nostri occhi.

Recensore Master
29/01/16, ore 09:37

Ma ciao! Eccomi qui! ti dico subito che Diego è un vero uomo che lotta per la sua donna! Decisamente!
E nonostante tu abbia creato uno Tsubasa più uomo e meno bimbo, non è comunque ai livelli di Diego.
L'unica cosa che mi piace del Capitano in questo capitolo è la frase finale 'non scenderò più a compromessi per il mio ruolo, io sono un numero 10!'
Su questo io sono d'accordissimo con lui!
Qual 'vado da lei' vale molto più dei 'ti amo' di Tsubasa secondo me.
Bellissima l'immagine di Kojiro e Ken che parlano nel giardino, e molto bella anche la fan art.
Un momento intimo tra amici, e l'amicizia tra uomini è una cosa davvero bella secondo me.
La madre di Lisa la reggo poco, capisco che non voglia veder soffrire la figlia, ma sono d'accordo con Susie quando dice che è dovuto al fatto che la famiglia di Kojiro è umile, sarebbe stato meglio Genzo per Lisa (Genzo è meglio sempre e comunque, ma questo è un dettaglio). Però è brutto il fatto che cerchi di coinvolgere Sanae per far ragione la figlia, poi ragione su cosa?
Bene vediamo come intendi evolvere la faccenda perché per il momento sono tutti un po' slegati ancora tra loro...
Un bacio grande.
Guiky80

Recensore Veterano
28/01/16, ore 18:03

Un capitolo molto fisico di sicuro e molto sensuale. Sinceramente la coppia che ci presenti in apertura è alquanto inaspettata, anche se era evidente che a Genzo piace molto Denise e non ha perso tempo ad appartarsi con lei. Peccato che sia il ragazzo a rovinare il momento intromettendosi in una faccenda che tutto sommato non lo riguarda, ma sicuramente lo ha fatto per spirito di amicizia nei confronti di Tsubasa.
Francamente sono molto contenta di questo avvicinamento tra Sanae e Pierre, trovo giusto che lei cerchi di dimenticare Tsubasa e la sua reazione, anche se un po' aggressiva, è del tutto comprensibile. Tsubasa ormai ha la sua vita e si è scordata di lei, quindi perché dovrebbe farsi degli scrupoli? Chiaro che un uomo galante come Pierre, invece si faccia delle domande. Per fortuna il malinteso viene subito chiarito e speriamo che questo invito a cena venga accettato da Sanae.
La parte successiva mi ha fatto molto sorridere: immagino la faccia di Hyuga mentre i due ragazzi che non hanno, ovviamente, notato la sua presenza entrano e sono pronti a scatenarsi. Il confronto con Wakabayashi non è mai facile, ma il portiere riesce, anche se con modi poco simpatici a fargli capire quale sia il posto più adatto per lui in quel momento.
Il breve dialogo tra Wakashimazu e Tsubasa funge quasi da intermezzo, ma è un momento importante per farci percepire la confusione del capitano in questo momento. L'accavallarsi dei due volti femminili nella sua testa e questa idea della lontananza che porta all'oblio. Un discorso che sembra gettare un ombra anche su Wakashimazu che inizia a sentire la mancanza della sua donna.
Bellissima la descrizione dell'atto d'amore tra Kojiro e Lisa, il coinvolgimento tra loro è altamente percepibile. Bello e raffinato questo momento tra colori tenui rischiarati dalla luce lunare. La stessa luce che sta illuminando la notte di Madalena e Diego.

Recensore Veterano
28/01/16, ore 16:47

Parto complimentandomi con te per l'apertura del capitolo che trasmette un'aurea di serenità in questo giardino orientale, durante una cerimonia solenne come quella del tè. Ho gradito molto il collegamento mentale di gusto proustiano tra il tè e il confronto con Tsubasa a Parigi. E' chiaro che è un ricordo che fa ancora male alla ragazza, meno doloroso è il passaggio sul colore del liquido che ricorda la visita al tempio con la sua nuova amica Lisa. Quella ragazza che le ha concesso questo soggiorno come una boccata di aria fresca. Sposo in pieno la decisione di Sanae di rifiutare garbatamente la richiesta della signora Yoshida: lei è una ragazza che conosce se stessa e sa benissimo che non è nello stato d'animo adatto per consigliare la sua amica su una questione tanto importante.
Come nel filo di una collana, la seconda perla protagonista è la "rivale" di Sanae che compie una scelta al limite della pazzia pur di non danneggiare l'uomo e la famiglia che ama. Lei sa benissimo che le sue ombre sono troppo cupe e comprende che esse rovinerebbero l'esistenza dei suoi cari. Non mi sento particolarmente d'accordo con questo modo di agire, forse perché non trovo giusto decidere a priori anche per gli altri, ma capisco che la ragazza sia rimasta molto scossa dalle parole di Gabriela.
Con la terza parte ci riporti in Giappone, calandoci sempre nell'atmosfera più tradizionale tra sake e kimono. Vediamo i due amici parlare di una questione tanto serie e ti confesso che sono d'accordo con Hyuga se valga la pena che Wakashimazu freni la sua carriera per Saeko.
Dal Giappone ci spostiamo al vecchio continente e ti confesso che questa parte mi ha trasmesso un po' di nostalgia per Barcellona, città che amo molto. Tsubasa dimostra tutta la sua maturità in questo episodio. Il suo ricordo di Madalena è adombrato di una sorta di rassegnazione, sentimento che fa un po' a pugni con la fermezza riguardo al ruolo che lui desidera ricoprire in campo. E' giusto così, Tsubasa ha saputo essere onesto con se stesso e con il suo allenatore.
Infine, ci riaccompagni delicatamente in Brasile, in un altro luogo, un'altra abitazione che contrasta con l'umile stanza che ora occupa Madalena. Toccante questa ricerca di Diego che preso dalla smania di vederla scambia Gabriela per lei. E' importante questo confronto tra loro, finalmente la ragazza capisce che Diego non è solo attratto da Madalena, ma che ha bisogno di lei perchè la ama. E mi sembra di sentire quel "Vado da lei" detto con la decisione di un uomo innamorato.

Recensore Master
27/01/16, ore 21:44

Come si fa a non amare il mare? Anche se è senza strade è lui il vero protagonista di questo capitolo a metà tra nostalgia e futuro. In quell'infinito di azzurro Tsubasa, Sanae, Lisa, Madalena e Diego devono confrontarsi con quello che sarà ora che le loro vite sono ad una svolta...
Bellissima la descrizione dei due Oceani, del Mar Mediterraneo e della "spiaggia giapponese che fa un rumore musicale quando ci si cammina...)
Mannaggia te: con questo capitolo intenso e delicato e con quelle foto mi hai fatto venire voglia di partire ;)

Recensore Master
27/01/16, ore 18:28

Ciao, cara Gratia. Mi dispiace molto dei tuoi problemi di salute. Spero con tutto il cuore che tu stia meglio. I luoghi che ci hai descritto nel capitolo sono stupendi, a giudicare dalle immagini che hai postato. Ma anche il capitolo e' stupendo. Abbiamo visto i protagonisti approcciarsi fra loro (Ken e Kojiro), con personaggi che gia' conoscevamo (Sanae con Nerumi e Diego con Gabriela) e con personaggi nuovi (Madalena con Paulo e Tsubasa con Pedro). Purtroppo la signora Nerumi continua a non convincermi. Ha gia' tratto le sue conclusioni riguardo il rapporto fra sua figlia e Kojiro senza nemmeno conoscere quest'ultimo, basandosi unicamente sul fatto che un calciatore non e' affidabile perche' costretto a spostarsi di continuo. Ma questo dovrebbe valere anche per un medico, un uomo d'affari (i genitori di Genzo ne sono una prova)... Lei stessa e la sua famiglia non hanno avuto una fissa dimora (il Texas, Parigi, Kyoto, Tokyo...). E chi le dice che un domani Lisa non decida di fare un lavoro che la costringa a spostarsi, come la reporter, per esempio? Io credo piuttosto che sappia che il ragazzo di sua figlia proviene da una famiglia di umili origini, e lei non lo ritiene alla loro altezza. Se Lisa si fosse innamorata di Pierre o di Genzo, scommetto che non avrebbe avuto nulla da ridire. E trovo meschino il fatto che abbia cercato, con la sua finta gentilezza, di lavorarsi l'amica di sua figlia per indurla a convincere Lisa a troncare la relazione con Kojiro. Ammetto che dapprima Sanae mi aveva delusa quando, dentro di se' sembrava dare ragione alla donna (capisco la delusione avuta da Tsubasa, ma non poteva paragonare il suo mancato e quasi accennato rapporto con il fuoriclasse con quello esistente, concreto e profondo della sua amica con La Tigre; Tsubasa non ha chiarito ne' con lei ne' con Madalena, Kojiro e' andata a cercarsela la ragazza che amava, quando credeva di averla persa), ma poi fortunatamente ha compreso la forza dei sentimenti di Lisa e Kojiro e non ha accettato di intromettersi. Ken al contrario ha sempre creduto all'amore fra questi due ragazzi, e proprio per questo sprona il suo capitano a non smettere mai di lottare per difendere questo amore da tutto e da tutti, ma lui e' ancora insicuro riguardo i suoi sentimenti per Saeko, e cambia discorso quando il suo amico gli chiede se lei e' cosi' importante per lui, e Kojiro, che lo conosce bene, lo ha capito. Altrimenti non gli avrebbe chiesto di trasferirsi in Europa. In un certo senso Ken e' un po' come Madalena, anche lui fa delle rinunce per la sua famiglia. E arriviamo a Madalena. E arriviamo a Madalena. Come ho sempre supposto, cio' che la legava a Tsubasa era il fatto di sentirsi anche lei una diversa, anche se nella sua terra, per via del colore della sua pelle ("Cosa ci fa una mulatta in nezzo a noi?", cito la frase di quella ragazzina). Difatti lo ha lasciato andare. E lui ha lasciato andare lei; ora sappiamo che c'e' stato un chiarimento definitivo fra i due l'ultima notte a Parigi. Tsubasa vuole ora ricominciare dalla cosa che ha sempre caratterizzato la sua esistenza: il calcio. Ma quello sport che gli ha dato tanto e gli ha anche tolto tanto (gli amici, la famiglia, la terra natia e l'amore;, Sanae e Madalena), lo vuole giocare a modo suo, nel suo ruolo, il numero 10. Basta con i compromessi. E infine Diego. Madalena e' entrata nel suo cuore quel giorno a Paraisopolis e non ne e' piu' uscita. Crede di vederla, ma purtroppo e' Gabriela, che ancora una volta si mostra per la persona meschina che e'. Parla d'amore, ma subito dopo non esita a tirare in ballo il fatto che Madapena e' cresciuta in un bordel, e che sua madre era una prostituta. Ma Diego ancora una volta difende il suo amore, come fece anni fa con quella ragazzina a scuola. E va bene, sono di parte: la mia coppia preferita in questa vicenda e' Diego/Madalena. Questi due meravigliosi personaggi sono entrati in scena dopo rispetto agli altri (lei e' addirittura partita svantaggiata in quanto "rivale" a sua insaputa di Sanae, e per questo odiata dalla maggior parte delle lettrici all'inizio), ma sono quelli che mi coinvolgono maggiormente, perche' sono i piu' altruisti e passionali; lei antepone il bene delle persone che ama alle sue priorita', e lui non esiterebbe ad affrontare il mondo intero per lei. Sanae e Tsubasa si sono arresi subito, senza nemmeno lottare, e Lisa e Kojiro, pur amandosi profondamente, si fanno abbattere dalla prima difficolta': lui si chiude a riccio, e lei scappa e poi si chiude nel suo dolore. Anche Madalena e' fuggita, e' vero, ma da' ugualmente uno scopo alla sua vita non smettendo di aiutare chi e' meno fortunato. Madalena ha avuto solo Diego che l'ha difesa dalle cattiverie di Gabriela e di quelli come lei, a differenza di Lisa, che quando c'e' stato il fattaccio con Napoleon, ha avuto Sanae, Pierre, Ken, Genzo, suo padre e Kojiro, e la solidarieta' di chi ha recensito. Un abbraccii.

Nuovo recensore
26/01/16, ore 19:07

Bellissima storia spero di poter leggere il finale i miei complimenti alla scrittrice!!!

Recensore Veterano
26/01/16, ore 14:51
Cap. 15:

Un altro capitolo molto intenso, direi quasi luminoso che si apre con questa bellissima frase che ci preannuncia musica e luci "preludio dell'alba". Mi piace molto il modo in cui, anche nelle similitudini suggerisci immagini naturali e delicate come il traffico che invade le strade come un ruscello che inonda il letto di un fiume.
Il battibeccare di Hyuga e Wakabayashi fa un po' da contraltare all'armonia della città che si risveglia, come stride con la bellezza dell'incantevole villa da favola in cui si svolge questo capitolo.
Sinceramente non mi aspettavo di vedere tanto presto il Dottor Spencer, ma è comprensibile che lui sia saltato sul primo mezzo per raggiungere la sua unica figlia. Molto duro il rifiuto di Lisa, ma pare non aver capito nè quanto possa essere testardo Hyuga, nè quanto è forte il sentimento che lui prova per lei. E' qualcosa di talmente forte che riesce perfino a piegare il padre che, alla fine, cede e gli permette di entrare. Mi ha divertita molto quella poco velata minaccia: "Ricorda che sono texano purosangue, sono piuttosto bravo a fare a pugni." mi ha fatto tornare in mente certi momenti di Tex Willer, in effetti manca solo il tipico cappello e gli stivali con gli speroni.
Bello il confronto tra Lisa e Kojiro, l'ho trovato molto intenso: questo velo di ghiaccio che sembra dividerli, sciolto dalle lacrime, le prime dopo tanto tempo, di lui. Quell'espressione "Mi hai fatto più male tu." fa capire moltissimo quanto il rifiuto di lui possa averla ferita qualcosa che è andato oltre il tentativo di violenza di Napoleon.
Come avevo intuito, il viaggio in macchino è riuscito a cementare un pochino il rapporto tra il portiere e l'attaccante, nonostante continuino a sembrare due galli dentro lo stesso pollaio. La parte della cravatta mi ha lasciato un po' perplessa, capisco che Hyuga sia di umili origini, ma che se la debbe fare allacciare proprio da Wakabayashi è, come l'hai definita, la "ciliegina sulla torta".
Bellissima la descrizione della sala, mi è piaciuta molto questa frase: "Le soffici movenze delle vesti richiamavano quelle delle piccole fiamme che bruciavano la cera dei candelabri.", la trovo elegante, raffinata ed evocativa. Riesco benissimo a immaginare il luogo illuminato da queste luci tenui. Ho apprezzato molto anche il contrasto tra la femminilità di Lisa e Sanae, l'hai descritto in modo chiaro e in linea con la personalità delle due ragazze. In questo contesto c'è spazio anche per questo nuovo personaggio, Denise, che sembra non essere affatto indifferente a Genzo ed è molto bella l'immagine delle dita sulla tastiera che si confonde con le carezze sul corpo di un uomo.
Ottima la canzone che hai scelto, è adattissima al contesto ed è un buon pretesto per descriversi un'altra dote di Lisa.
Meraviglioso il momento tra Sanae e Pierre, ti confesso che faccio il tifo per loro, anche per lei che ha subito una delusione non da poco e che ha tutti i diritti di lasciarsi Tsubasa alle spalle. Forse è troppo improvviso, ma perché non cercare di dimenticare tra le braccia di un "cavalier cortese" come Pierre? Spero che questo primo bacio sia il preludio a qualcosa di più.

Recensore Veterano
25/01/16, ore 17:39

Devo confessarti che leggendo questo capitolo mi sono divertita a segnare ogni riferimento ai due colori del titolo (ti faccio i complimenti per le citazioni raffinate che riesci sempre ad inserire). Il contrasto tra le due tinte è molto vivo lungo lo sviluppo del capitolo.
Si apre con la notte parigina in cui Hyuga, da solo, sta pensando come raggiungere la donna che ama. Una notte nera come gli occhi di lei, ma opposta alla radiosità della sua persona e opposta anche al colore del sangue versato dopo la prima notte di intimità tra loro due. Come uno squarcio nella solitudine suggerita dal buio l'arrivo di Wakabayashi illumina la situazione, portando un aiuto a Hyuga con quel passaggio che fino all'ultimo l'attacante tenta di schivare.La chiusa di questa prima parte riporta sapientemente altri riferimenti ai due colori: il nero dell'umorismo e il rosso del cartellino, pienamente citato, e quello dei segni sul corpo di Lisa, suggeriti, ma ben presenti agli occhi del lettore.
La scena si sposta su un'altra macchina che sta compiendo lo stesso tragitto e anche qui, Pierre che guarda Sanae ci riporta al contrasto tra il rosso dell'abbigliamento di lei e dei capelli neri. In questa parte, come se non fosse già chiaro, capiamo una volta di più quanto generoso e delicato sia questo ragazzo, che non limita la sua protettività alla sua amica Lisa, ma la estende a Sanae diventando l'unica persona che si sia preoccupata della sua reazione a ciò che ha visto ed è in quel momento che Sanae si rende conto di non stare bene e di avere bisogno di appoggiarsi a qualcuno.
Il successivo confronto tra Wakabayashi e Hyuga mi è piaciuto molto. Le reciproche confessioni portano entrambi a comprendersi un po' di più e credo che questo viaggio li stia aiutando a trovare un minimo di complicità. Sempre bellissimi e delicati i riferimenti ai due colori, soprattutto per la cazone di The Boss che hai sapientemente citato con il colore rosso del sangue nelle vene e il nero della pioggia.
Infine, la parte dedicata ai ricordi di Paraisòpolis da parte di Madalena, un posto nero che brucia (rosso) come se fosse un inferno in Terra. Un luogo dove il sole non arriva, ma per Madalena sembra essere arrivato quando Diego è arrivato a portarla via da tanto dolore. Poetico il contrasto tra il rosso del sole al tramonto che avvolge cielo e mare e che in breve tempo verrà sostituito dal nero della notte. Personalmente trovo che Diego e Madalena siano come due anime gemelle silenziose, nel senso che i loro sentimenti siano chiari, ma mai espressi. Attendo di vedere come evolverà la situazione.

Recensore Junior
23/01/16, ore 08:52

Una delle cose che più mi colpisce della tua storia, tra le tante che potrei mettermi qui ad elencare, è il fatto che i personaggi siano sempre in movimento. Ci sono continui cambi di scenari, viaggi intercontinentali, spostamenti all’interno delle singole nazioni che propongono ogni volta nuovi paesaggi dalle descrizioni accurate e quasi sempre con caratteristiche peculiari che si inseriscono perfettamente nella trama e che fanno da sfondo poetico al racconto. Come per esempio l’inizio di questo capitolo con la descrizione del tempio di Kyoto: il vivido giallo oro di cui è ricoperto a contrasto coi colori della natura è una splendida cornice alla conversazione tra Lisa e Sanae. Mi è sembrato perfetto il paragone fatto da Sanae del tempio come un giglio dorato: non sono sicura se la ragazza sia consapevole del suo significato (perseveranza) ma simbolicamente riconferma la posizione di Sanae in questa storia e la sua scelta di essere un porto in attesa e non una nave come molti dei suoi amici, per non parlare di Tsubasa stesso. Mi sembra appropriato affiancare Sanae all’immagine del porto e con ciò non intendo che Sanae debba essere relegata per sempre in Giappone: nel manga poi lei stessa si mette a viaggiare insieme a Tsubasa una volta che sono sposati. E’ più una questione di attitudine e di comportamento: la sua capacità di perseverare nell’attesa malgrado questa sia insopportabile, la costanza nell’amare qualcuno e il rimanere sempre, incrollabilmente ferma nelle sue scelte ne fanno decisamente un porto dove l’amato può tornare e sentirsi accolto come a casa. Assomiglia per molti versi alla madre di Tsubasa, moglie di un capitano che è sempre via per nave e che è il porto per antonomasia. Certo la situazione di Sanae è ben diversa, specie nella tua storia dove poi ha già dovuto mandare giù un pesante rifiuto da parte di Tsubasa. Pur rimanendo fedele ai propri principi e salda nel suo amore, decide di non rimanere statica e di andare avanti ricominciando da Nankatsu e dagli affetti e luoghi a lei già noti. Mi sembra appropriata e coerente questa scelta, non ce la vedevo Sanae ad andare in giro per il mondo alla ventura, magari all’inseguimento di Tsubasa. Per una volta se vorrà vederla, dovrà essere lui a tornare da lei e non lei a cercarlo. Dato che Tsubasa in tutto questo tempo non è mai rientrato in Giappone, sarebbe la volta buona per rivedere la famiglia e per fare una prima mossa verso Sanae, se davvero le sta ancora così a cuore.
Kojiro mi ha fatto una gran pena in questo capitolo. Da solo in un paese sconosciuto - ed è la prima volta per lui - a ricominciare tutto da capo dopo gli onori con la vittoria del campionato giovanile. E in più il duro colpo del problema fisico da risolvere al più presto con allenamenti e traning massacranti. In tutto ciò c’è anche la mancanza della famiglia a cui è molto legato e in particolare di Lisa. Per fortuna la ragazza ha già deciso di seguirlo in Italia e questo aiuterà non poco Kojiro a non cedere alla fatica e agli sforzi e a realizzare il suo sogno. Sapendo però quanto il ragazzo è ostinato, mi aspetto che quando Lisa gli confiderà la sua decisione di trasferirsi a Milano lui non la prenderà bene, per il distacco dai suoi, dal suo paese, i sacrifici vari ecc. ecc. Per una volta mi auguro che Kojiro non agisca di testa sua credendo di fare il meglio per entrambi e soprattutto che parli con la sua ragazza e le dica che cosa vuole veramente.
Non sono riuscita ad inquadrare bene la madre di Lisa. Di sicuro è una donna aristocratica giapponese che vuole il meglio per la sua famiglia e per sua figlia. Non credo che sia cattiva o insensibile verso Lisa, probabilmente dimostra solo il suo affetto nel modo sbagliato. A meno che non sia proprio una donna senza cuore e non consideri sua figlia un mero orpello con cui adornarsi, penso che abbia già pianificato il futuro di Lisa solo per cercare di offrirle la scelta più prestigiosa per il suo futuro (Harvard). Anche il trasferimento al college in Massachussets è dovuto al fatto che Narumi ritenga erroneamente che Lisa si trovi male alla Toho School. Credo che alla base di tutto anche qui ci sia principalmente un grosso problema di mancanza di comunicazione tra madre e figlia. Si tratta comunque di persone che hanno affrontato un trauma (la morte del fratello di Lisa). Non voglio giustificare Narumi ma la perdita di un figlio per una madre è il dolore peggiore che possa provare: posso capire che stia ancora portando addosso le cicatrici di questa morte, proprio come è stato per Lisa. Mi auguro che Narumi riesca a riprendersi e a superare questa cosa prima di rischiare di perdere definitivamente l’affetto di sua figlia.
La svolta importante di questo capitolo è la partenza di Madalena e la comparsa di Gabriela a turbare i già precari equilibri su cui si muovono lei e Diego. Non mi piace Gabriela: andare da Madalena e sbeffeggiarla solo perché è di origini umili rivela la grettezza della persona, e non c’è amore o gelosia che tenga. Capisco che anche lei sia innamorata di Diego ma ha usato mezzi sporchi per attaccarla. Mi ha stupito la passività di Madalena e la rassegnazione con cui si è imposta di allontanarsi da tutto e tutti. Mi sarei aspettata più aggressività nel reagire alla conversazione con Gabriela. Quella verso Santarem però non è una fuga, è solo un modo per proteggere Diego e la famiglia Radunga: la ragazza è troppo generosa verso chi le ha fatto del bene per rischiare di metterne in pericolo il buon nome. A questo punto credo che sia tutto nelle mani di Diego che dovrebbe mettere in chiaro una volta per tutte con i suoi, con Gabriela e con Madalena chi ama davvero e con chi vuole passare il suo futuro a dispetto di pregiudizi, origini o parentele. Il ragazzo mi sembra comunque già ben deciso su quello che vuole e spero che riesca a legare a sé una volta per tutte la donna che ama.
Splendida come sempre la fanart con l’abbraccio commosso tra Diego e la zia e lo sfondo floreale a richiamo dei colori e dei vari fiori e simboli sparsi nel capitolo, così come il tema portante su “Orgoglio e pregiudizio”, libro che adoro e che è di una delle mie autrici preferite in assoluto.
Alla prossima.
Mari

Nuovo recensore
20/01/16, ore 13:52

Ciao Gratia, altro capitolo molto significativo e a mio avviso determinante perchè fotografa perfettamente lo stato d'animo dei protagonisti dopo la vittoria del mondiale che ha comunque messo un fine ad una fase della storia.
Adesso bisogna crescere e ricominciare senza fermarsi e questo mette in luce le loro incertezze e più intime debolezze.
Dispiace molto per Lisa e per il suo NON rapporto con la madre, la similitudine con le rose è stata molto efficace e delicata e mi ha fatto provare profonda tristezza per lei.
Sembra decisa a seguire Hyuga in Italia, ma lui ancora non lo sa... sono curiosa di vedere come reagirà anche perchè mi sembra ben preso dai suoi problemi con la nuova squadra...
Sanae invece sembra sempre uguale eppure diversa, è sicuramente maturata molto ma non riesce ancora a rinunciare alle proprie certezze. Tsubasa era una di queste ma sembra che lo abbia perso e ora pensa di ripartire dalla sua città e dalla squadra che sono gli ultimi punti fermi che le rimangono.
Abbiamo scoperto che il buon Diego tiene, per così dire, il piede in due scarpe... ora spunta fuori la fidanzata invadente e manovratrice.
Forse doveva svegliarsi un pò prima invece di stare come un fesso a guardare Madalena che si innamorava di un altro uomo... ora sembra un pò tardi ma credo che alla fine riuscirà a recuperare.
E veniamo alla cara Madalena, ora se ne va tutta sola. Non ho ben chiaro se è per il bene di Diego o per il suo perchè mentalmente rifiuta la possibilità di un rapporto diverso tra loro.
Vedremo cosa ci regalerai la prossima volta!
Brava come sempre, baci
RN

Recensore Master
18/01/16, ore 01:43

Finalmente ci sono riuscita sono riuscita a leggere la tua storia e mi é piaciuta talmente tanto che mi sono letta 23 capitoli tutti d'un fiato.
È ricca di sentimento e colpi di scena, mai banale ed è estremamente coinvolgente
Lisa è magnifica sotto tutti i punti di vista e mi piace molto anche la trasformazione che sta vivendo Sanae
Le fanart sono meravigliose
Complimenti
Aggiorna presto
Ciao
Krys

Recensore Veterano
16/01/16, ore 09:18
Cap. 13:

L'inizio è adombrato da un visibile velo di rabbia e tristezza, talmente percepibile che è facile immaginare Hyuga nella solitudine dello spogliatoio mentre cerca di metabolizzare tutto ciò che è successo. La sua rabbia in campo è esplosa violenta come la tipica reazione "di pancia", assolutamente comprensibile, ma ora è il momento di razionalizzare e i due eventi che deve assorbire sono semplicemente troppo per lui.
In suo soccorso arriva una delle poche persone con cui è disposto ad aprirsi e Ken non delude le aspettative del lettore, nonostante il suo capitano gli chieda di andarsene, lui si comporta da amico capendo che non può tenersi tutto dentro, soprattutto perché il suo gesto in campo porterà delle conseguenze gravi se non verrà giustificato in qualche modo.
Duro il confronto tra lui e Lisa che, come Wakashimazu, tenta di avvicinarlo per cercare conforto reciproco. E' un muro di rabbia quello contro cui sbatte la ragazza, sentimento poco nobile, ma che in questo momento doloroso sembra non lasciare spazio ad altro e la richiesta di andarsene fa più male di quei tagli che il ragazzo si è provocato con il pugno dato al vetro dello spogliatoio. E' indicativo che nei loro gesti Lisa rimanga macchiata dal sangue di lui, rimanda al brutto episodio che ha subito e anche al'idea di una ferita che si apre dentro di lei per il rifiuto da parte del suo uomo.
La comparsa di Wakabayashi suona un po' inopportuna e antipatica, soprattutto per il modo troppo facile in cui accusa Hyuga dei segni di violenza su Lisa, ma, anche in questo caso, la presenza di Wakashimazu ristabilisce un minimo di ordine chiarendo i fatti e convincendo il ragazzo a farsi medicare la ferita che si è provocato.
Bellissimo il confronto tra Kojiro e Sanae: se lei si è un po' riscossa dal gelo provocato da Tsubasa, con questo schiaffo sembra aver rotto del tutto la corazza di dolore che la stava avvolgendo. Ci voleva una reazione forte per far comprendere a Hyuga dove ha sbagliato e per far capire a lei per prima che la sua vita esisteva ancora prima di Tsubasa.
La determinazione di Sanae si vede anche nel suo cercare Lisa in lungo e in largo, perché questo fa una persona altruista e responsabile come lei è sempre stata. Quella frase "...Chiedimi quello che vuoi. Starò con te. Non ti lascerò.” significa che ora che ha ritrovato la sua forza è pronta a sostenere l'amica in questo momento di difficoltà. Apprezzo molto anche l'intervento di Pierre che, nonostante una pessima giornata in cui ha dovuto punire un suo compagno di squadra e subito l'eliminazione dal campionato mondiale giocato in casa, ha la forza di andare a consolare la sua cara amica e offrirsi di accompagnare lei e Sanae a Lione.
La parte finale vede finalmente Tsubasa, che era rimasto un po' in secondo piano, andare a confrontarsi col compagno per offrirgli il suo appoggio di capitano della squadra. Kojiro, però, non sembra toccato dall'argomento calcio tanto è preso dai diversi pensieri che si affollano nella sua mente e che riguardano tutti Lisa. Il suo respingerla senza tentare di comprenderla e poi lo schiaffo e le parole di Sanae, infine la scoperta della sua "fuga". Fuga che, come sappiamo, ha coinvolto anche la prima manager, dato che non sfugge a Tsubasa.
Dopo tanta amarezza, il finale ci riporta un po' il sorriso nel confronto tra Wakabayashi e Hyuga che sembrano destinati a farsi un viaggio non tanto breve assieme.

Recensore Veterano
16/01/16, ore 01:01

Ciao Gratia.
Questa volta comincio dalla fine, dall' ultimo personaggio che ci hai presentato, la zia di Diego (ma non l'hai battezzata o mi è sfuggito? Giusto per non chiamarla sempre zia di o madre di...).
È proprio come l'avevo immaginata: una donna dolce, affettuosa e sinceramente affezionata alla ragazza. Si capisce, oltre che dalle sue parole, dalla tristezza con cui cura il giardino, quei fiori a cui nel corso degli anni ha dato tutte le attenzioni ed il tempo che non ha potuto dedicare a quei figli che non sono arrivati e che ora erano, forse, il mezzo di Madalena per trasmettere a lei il suo affetto, perché la ragazza non sa comunicarlo né con parole né con gesti più adatti, come un abbraccio. Anche se i Radunga sono una famiglia ricca ed importante li ho sempre immaginati, come ti avevo già detto, come persone altruiste, ben diverse da quelle che popolano il loro mondo e che sono ben rappresentate dall' altra new entry, l' ipotetica promessa sposa di Diego, sia per come è Diego stesso (il frutto non cade mai lontano dall' albero) sia per il loro comportamento. È chiaro che hanno accolto Madalena per gratitudine, ma avrebbero potuto anche non farlo. Primo, molti non sanno neanche cos' è la riconoscenza e, magari, alcuni avrebbero pensato che era normale che una ragazzina senza né arte né parte si prendesse una coltellata al posto del proprio rampollo. Inoltre, avrebbero potuto limitarsi a darle dei soldi, occuparsene da lontano. Non è facile mettersi in casa una sconosciuta, darle il tuo illustre cognome, considerando anche il passato della ragazza. Non si sono fatti fuorviare dal pregiudizio ed anzi, per preservarla da quelli altrui, l' hanno fatta passare per una loro vera parente, così che nessuno potesse giudicarla per le sue origini umili ma per quello che è veramente.C' era il rischio di prendere una cantonata colossale, accogliendo una ragazza già perduta, che non avrebbe saputo approfittare in maniera positiva del loro aiuto. Invece, Madalena li ha ripagati in pieno, dando a sua madre molte soddisfazioni ( forse troppe, Gratia, considerando il punto di partenza), ma sente di essere ancora in debito con loro o di non meritarsi davvero tutta quella fortuna e riesce a farsi manipolare da Gabriela, che è stata bravissima ad individuare il suo punto debole e a sfruttarlo per il suo tornaconto. E, purtroppo, anch'io ho avuto l' impressione che l' amore per Diego non c'entri nulla, ma sia solo l'orgoglio a muovere la donna, che non può accettare di essere sconfitta da una rivale che non considera alla sua altezza. Però, Madalena con il suo passato, dovrebbe essere più dura ed invece, dopo uno scatto d'orgoglio iniziale, si fa facilmente surclassare dall' altra , tanto che, a distanza di un mese, quelle parole ancora le riecheggiano nella testa e la spingono a scappare. Capiamo, così, che aveva già le sue pene d'amore, prima ancora della confessione di Diego. Ora, capisco perché sia corsa a Parigi da Tsubasa e cosa avesse da dimenticare (non mi convincerai mai che fra loro ci fosse qualcosa di più profondo, rassegnati! :-) ). Era un primo, inutile, tentativo di fuggire da Diego, a cui non resta altro che consolare la zia addolorata. Io penso che questa donna, che li ama entrambi come figli, sarebbe felice di vederli insieme!
La fanart è bellissima con Diego e la zia uniti dallo stesso dolore e i fiori che rappresentano la ragazza, causa di questo dolore, così vivi e colorati sullo sfondo .
A migliaia di chilometri di distanza troviamo un' altra madre ed un altro curatissimo giardino (ma solo io lo trascuro?) che è il simbolo per Lisa di quanto la donna tenga poco a lei. Non riesco ancora a capire se la ragazza abbia ragione e mi auguro di no. È presto per giudicare Yoshida perché i tuoi personaggi sono pieni di sfumature e non è facile inquadrarli subito. Da quel poco che abbiamo visto, il loro rapporto è quasi inesistente e la causa sembra la freddezza, la rigidità della madre. Diciamo sempre che in Giappone i rapporti tra le persone sono molto formali, anche tra familiari, e forse lei incarna la tipica madre giapponese che non si lascia andare a slanci gratuiti. Mi sembra strano, considerato l' uomo che si è scelta come compagno per la vita. Non mi dirai che è un matrimonio combinato, vero? Il pensiero di Sanae riguardo al pregiudizio del suo popolo verso gli stranieri è vero e, se poi si considerano i trascorsi negativi tra americani e giapponesi, sembra incredibile che una donna tanto fredda possa essersi innamorata di un uomo così diverso e che anche lui la ricambi. Richard Spencer è un texano "verace" ed è il suo opposto per carattere, per educazione, probabilmente per tutto! Forse, la mamma di Lisa prima non era così. Non si può dimenticare che ha vissuto una tragedia grandissima. In questi casi, si pensa che le famiglie si stringano nel dolore e che i genitori si concentrino ancora di più sugli altri figli, ma ognuno può reagire in maniera diversa.
Lisa, però, è ancora un' adolescente e forse tra loro c' è un semplice conflitto generazionale: madri e figlie si scontrano facilmente. Inoltre, sarà per il fatto che io per età sono più vicina a Yoshida, non mi sembra affatto scandaloso che sia convinta di sapere cosa sia meglio per la figlia o che non sia contenta di sapere che prende decisioni importanti per la sua vita, non secondo quello che è meglio per lei ma prediligendo quello che le permette di stare con l' uomo che ama. In fondo, sono talmente giovani che qualsiasi genitore penserebbe che non sono destinati a durare e la ragazza si stia giocando tutte le sue possibilità. Forse, la donna ha un pregiudizio nei confronti di Kojiro che appartiene ad una famiglia più umile? Il vero problema è che sembra non sapere niente della vita della figlia e Kojiro non viene mai nominato. Ancora si riferisce ai primi tempi alla Toho: non sa quante cose sono cambiate da allora? In quella scuola, in cui proprio lei l' ha costretta ad andare, Lisa ha trovato amici e soprattutto l'amore. La madre, però, tenta un chiarimento e la invita a spiegarsi, mentre Lisa si chiude in se stessa.
Intanto, in Italia, Koijro è stato accolto con freddezza dai nuovi compagni. In fondo, è un altro concorrente per un posto in squadra e lo precede il pregiudizio che accompagna i calciatori giapponesi che non hanno mai brillato. Il ragazzo sente già il bisogno di tornare a casa. È molto legato alla sua famiglia, più di Tsubasa, e questo ingaggio è stato così repentino, da non dargli la possibilità di tornare prima in patria. La vicenda originale di Kojiro nel campionato italiano è veramente assurda secondo me. Fino a poco prima lui e Tsubasa hanno giocato insieme e sembravano quasi allo stesso livello; dopo, mentre il secondo in pochi mesi diventava la stella del Barcellona, il primo si trasformava in un brocco con problemi a livello fisico. E come aveva fatto fino ad allora a giocare? Addirittura viene relegato in serie C mentre solitamente si cercano squadre più piccole, ma sempre di serie A, per permettere alle nuove leve di fare esperienza. Spero tu sia più magnanima con lui!
Ailmeno Lisa sarà contenta di rivederlo e nell' attesa trascorrerà altri giorni con Sanae che, purtroppo, continua ad avere un' unica certezza, quella di amare ancora Tsubasa. Si ritrova a pensare che tanti amici sono andati lontano, mentre lei non ha avuto lo stesso coraggio. Su questo, la penso come chi mi ha preceduta: Sanae non ha avuto alcun timore. Se a Parigi le cose fossero andate come sperava, avrebbe già messo radici a Barcellona! Io penso che abbia vissuto nell' attesa del ritorno di Tsubasa, per poi iniziare un cammino con lui, come la Sanae del manga, anche se qui lui non le aveva fatto promesse. Ed infatti, nel manga Tsubasa torna in patria, anche se solo per prenderla e portarla con sé, e la ragazza non esita a lasciare tutto, per iniziare un viaggio per il mondo con lui, prima in Brasile e poi chissà, limitandosi a fare la moglie. Per me non c'è nulla di male, se è una libera scelta e, sai bene, molte ragazze nella realtà farebbero carte false per stare al suo posto. Il tuo Tsubasa, invece, non è tornato in Giappone e tantomeno da lei, che si ritrova a dover decidere cosa fare della sua vita. Meglio allora cominciare dalla sua città, la sua famiglia, gli amici e poi il destino è imprevedibile e non sappiamo mai dove ci porterà e lo sa anche lei. Basta un attimo, a volte, per ritrovarsi su nuove strade, magari a guardare le stelle non a Nankatsu ma in riva alla Senna!
Un bacio, Maria.

Recensore Veterano
15/01/16, ore 20:02

Un titolo assolutamente in linea con ciò che accade in questo capitolo che scorre come un lampo di questa tempesta che sembra abbattersi sulla squadra giapponese alle prese con la nazionale ospitante.
L'inizio del capitolo è molto triste, perché noi lettori sappiamo e possiamo solo immaginare lo scoramento di Lisa che vorrebbe trovare conforto nel suo ragazzo e non riesce a dire nulla per non turbare la serenità necessaria per affrontare il debutto ai Mondiali. Credo si sia proprio sentita morire quando Kojiro si scusa per quegli ematomi che non ha provocato lui. I pensieri di Lisa ci fanno capire che, al contrario, il ragazzo è stato delicato come se stesse maneggiando quanto di più prezioso possiede.
Il tuo sguardo di scrittore ritorna in Brasile dove ci riveli il vero legame tra Diego e Madalena, un legame di sangue, ma non inteso come consanguineità, ma come unione data da un sacrificio che la ragazza era pronta a compiere per la prima persona che è stata gentile con lei. La scena è descritta in modo coinvolgente e la curiosità di questo ragazzo cresciuto conoscendo solo una parte di Brasile, è comprensibile, perché fa parte di quella che è la sua sensibilità. Qualcosa che lo spinge ad addentrarsi in una zona pericolosa per vedere con i suoi occhi l'ingiustizia che si consuma nel suo paese. E' una situazione che sa di inevitabile, come se fosse destino che lui incontrasse quell'angelo caduto in un tale inferno.
Ritornando in Francia, il Giappone è in vantaggio e Napoleon, nonstante i sensi di colpa per quanto fatto la sera prima, dimentica subito le sue riserve e attua la sua vendetta meschina ai danni di Hyuga. La scena sembra svolgersi al rallentatore, come una moviola in campo, e tutto pare sospeso per riprendere nell'attimo in cui Kojiro tira quel pugno infelice al suo antagonista. Le reazioni dei compagni e avversari sono le più disparate, l'intervento andato a vuoto di Matsuyama, l'amarezza di Tsubasa, lo stupore di Wakabayashi e dell'allenatore, infine la presa di coscienza da parte di Pierre che accoglie come una doccia fredda l'idea che Napoleon abbia usato la sua amica per colpire Hyuga. Amaro il finale con questo cartellino rosso, colore che in qualche modo costituisce un trait d'union con la parte precedente in cui l'immagine della ferita che si allarga sull'abito candido è molto viva.