Recensioni per
Bond of Love
di gratia

Questa storia ha ottenuto 332 recensioni.
Positive : 332
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/11/15, ore 22:44

Madalena è un teatro nel teatro proprio come nelle fiabe delle mille e una notte: la notte brasiliana, la notte parigina piena di luci è sempre la notte di Madalena e Tsubasa. Con il loro leitmotiv "Come ti chiami?" "L'ho dimenticato!" perché lei è questa ninfa, è poesia!
Di contro ci sono degli "antagonisti" in questi momenti di passione vera che riesci a dipingere con sensibilità ed incanto: Napoleon che cerca di defraudare Lisa del suo idillio con Hyuga e adesso Diego che desidera possedere quel corpo bramato ma che, per fortuna, riesce a fermarsi in tempo! (Certo che una bella cura per placare gli ormoni di questi maschietti non guasterebbe :D)
Infine due parole da spendere per Sanae: è lei il personaggio che si sta riscattando maggiormente e pare aver trovato un gentiluomo disposto ad amarla (quel Pierre che, grazie a te, sto rivalutando molto!)
Non scegliere era la peggiore delle sofferenze. Per tutti. Ti lascio con questa bellissima riflessione...

Recensore Junior
21/11/15, ore 08:35

E così c’è stato finalmente il tanto atteso incontro tra Tsubasa e Madalena. Incontro che però non ha dato a entrambi quella serenità di cui sono alla ricerca. Mi colpisce come nei rapporti all’interno delle coppie che ci presenti ci sia sempre una sensazione indefinita di non completa soddisfazione e appagamento. Rimane ogni volta un’ombra malinconica che lascia quell’amaro in bocca come se ci fosse un dettaglio sbagliato, qualche cosa fuori posto. Non mi riferisco ovviamente a Lisa e Kojiro che in questo capitolo non hai menzionato e che ormai hanno trovato, salvo colpi di scena che per ora non mi aspetto, il completamento reciproco l’uno nell’altra e sono felici.
Tsubasa riscopre in questa notte avvolgente una Madalena più bella e sensuale che mai, incantatrice degli uomini per sua natura come la donna ricchissimamente vestita de “Le mille e una notte” citata nel prologo. Non può resistere ad una tale bellezza e sensualità e così lo ritroviamo subito dopo coinvolto in un atto d’amore appagante e capace di fargli dimenticare tutto il resto. Ma questa volta non è l’unico a desiderare di cadere nell’oblio: anche Madalena vuole scordare qualcosa. Tsubasa non approfondisce questa affermazione di Madalena durante il loro rapporto che è a mio avviso, neanche tanto velatamente, un piccolo segnale di allarme per indicare che qualche cosa non va. Dimenticare che cosa o chi? E proprio mentre sta facendo l’amore con Tsubasa? E come non pensare allora a Diego, l’ombra fedele e silenziosa che l’ha sempre seguita senza chiedere mai nulla. Questa volta lasci alcuni indizi sul fatto che anche Madalena possa essere più o meno consapevolmente innamorata di Diego: il ricordo improvviso del bacio in ospedale, il desiderio di oblio, il respingerlo alla fine con la sola motivazione che sono cugini, quando entrambi sanno benissimo che non è quello il problema. Madalena per qualche motivo non può o non vuole amare Diego anche se il suo cuore sembra già appartenere a lui da tempo. E Tsubasa e Madalena in tutto questo pare che vogliano scordare l’uno nelle braccia dell’altro di chi sono veramente innamorati.
Il tema del sogno è ricorrente in questo capitolo notturno e con richiami fiabeschi. Mi è piaciuto moltissimo il pensiero di Madalena, in riferimento a Tsubasa ma anche in senso più generale, che si dovrebbe fare l’amore con i propri sogni. E subito dopo ritroviamo proprio Diego confessare a Madalena che lei è il suo sogno disperato. Non approvo naturalmente il modo in cui Diego abbia approcciato qui Madalena, bevendo e lasciandosi abbandonare ai sensi forzando quasi una violenza su di lei. Tuttavia penso che il primo a pagare per questo atto sarà proprio lui con i rimorsi di coscienza non appena sarà passata la sbornia. E comunque come non provare tristezza per questo ragazzo che ama appassionatamente una donna con cui ha un rapporto così stretto e che vede sotto i suoi stessi occhi fare l’amore con un altro?
L’altra coppia, Sanae e Pierre, mi trasmette ugualmente una sensazione di mancanza di qualcosa d’importante. Probabilmente è proprio l’amore. Pierre è decisamente affascinato da Sanae e, se a Tsubasa Sanae ricorda il suo paese natale, per Pierre è l’opposto ovvero un paese esotico e diverso dalla sua patria e da continuare ad esplorare. Sanae per Pierre è un po’ come Madalena per Tsubasa: qualcosa di completamente differente, un mondo sconosciuto che attira con tutte le sue diverse sfaccettature. Anche per Sanae Pierre è un’esperienza completamente nuova, la luce in contrasto alle ombre come ci dici tu, che pervadono Tsubasa ma anche Sanae stessa spesso paragonata alla pallida luna. Pierre e Sanae sono molto diversi tra di loro e questa diversità li attira a scoprirsi vicendevolmente. Non vedo però amore tra di loro, solo curiosità, interesse e desiderio di andare avanti per provare “qualcosa”. E da parte di Sanae anche secondo me il bisogno di dimostrare a Tsubasa ma soprattutto a se stessa che non è più la Sanae di tre anni prima, la ragazzina a casa ad aspettare, ma una donna che può fare altre esperienze. Magari un giorno potrebbe subentrare qualcosa di più profondo ma per ora non vedo altro, e il tremore leggero di Sanae sotto le carezze del suo amante non è certo dovuto solo alla brezza fresca della notte parigina ma io credo anche alle emozioni discordanti sul suo primo rapporto che non sarà con colui che ama davvero.
Anche se non lo scrivo sempre, complimenti davvero a Kaori che ogni volta supera se stessa nell’illustrare la tua storia e ci propone dei disegni stupendi.
Al prossimo capitolo!
Ciao
Mari
(Recensione modificata il 21/11/2015 - 08:55 am)

Recensore Veterano
19/11/15, ore 01:05

Ciao Gratia.
Che notte particolare: una notte per dimenticare per tutti e da dimenticare per alcuni!
Madalena e Tsubasa finalmente si sono incontrati ed il loro ritrovarsi è come sempre carico di passione, di urgenza: hanno bisogno l' uno dell' altro per dimenticare, per cadere nell' oblio. Ma cosa devi dimenticare, quando sei tra le braccia di chi ami e ti ama?
Diego pone fine a questa orribile giornata per lui con una sbornia consolatoria, ma complice la sofferenza, la gelosia e la consapevolezza di aver mancato il momento, finisce con l'aggredire Madalena. Nonostante la mia simpatia per lui e la comprensione per tutti i diversi sentimenti che si agitano nel suo animo, non posso giustificarlo. Ciò che ha fatto è paragonabile a quello che ha fatto Napoleon con Lisa ed alla fine sarà lui a pagarne le conseguenze peggiori. Come riuscirà a guardare la ragazza all' indomani, quando il coraggio datogli dall' alcool sarà svanito e prevarrà la vergogna? Per fortuna, si è fermato perché ha avvertito la paura di Madalena, la cui reazione, però, non è così chiara. Avrà davvero avuto paura? Di Diego o di se stessa? La sua resistenza è davvero fiacca, vuole fermarlo solo ricordandogli la parentela? Non sarebbe stato meglio " Non voglio, amo un altro"?
Per rimanere nel mondo delle fiabe, se Madalena è Cenerentola, allora Sanae è la bella addormentata, che si è risvegliata grazie al bacio del principe azzurro. Pierre ha sicuramente le caratteristiche fisiche del principe con i capelli biondi, gli occhi azzurri e, per ora, anche le maniere. Non sappiamo cosa provi per Sanae, forse è attratto da lei perché gli ricorda il Giappone, un paese non suo ma che ama, perché vi è stato felice. Sanae è sicuramente affascinata da lui, che le sta facendo vivere e provare situazioni e sensazioni nuove. Spero che il principe non faccia il percorso inverso, trasformandosi, all' improvviso, in ranocchio, ma non credo che succederà, perché Sanae sa bene di non amarlo e quindi non si aspetta niente da lui. Minori sono le aspettative e minori saranno le delusioni. Chissà, forse Pierre con la sua luce riuscirà a scalzare dal cuore della ragazza questo Tsubasa che è veramente troppo cupo ( non a caso, chi va con lo zoppo... :-) ).
Non preoccuparti per le risposte, anzi, spero che tu stia meglio.
Un abbraccio, Maria.
(Recensione modificata il 21/11/2015 - 10:51 am)

Recensore Master
17/11/15, ore 16:33

Un capitolo che è un inno alla sensualità ed all'erotismo, nelle varie sfaccettature ed accezioni.
Una cosa che noto spesso nelle tue scene d'amore è che esse sono sempre pervase da una dolce malinconia. L'amore, quello vero, ci sa rendere felici ma al contempo immensamente tristi, perché ci fa sentire poveri e soli quando non siamo riscaldati dalla presenza della persona amata: per questo apprezzo molto la lieve tristezza che avviluppa gli amanti da te descritti nella storia. 
Madalena è arrivata a Parigi per ritrovare il suo Tsubasa e per dimenticare tutto, se stessa compresa, tra le sue braccia ...
"Come ti chiami?"
"L'ho dimenticato".
Trovo perfettamente compiuto il concetto di rapimento dei sensi e della coscienza di sé per come lo intendi tu nel rapporto d'amore di questi due personaggi, così come risalta già da queste poche parole. Intanto, le luci di Parigi accarezzano i corpi di due giovani che si amano.
Oscurità e buio, invece, avviluppano il disperato tentativo di Diego di fare sua la cugina: le lacrime silenziose di Madalena fanno fortunatamente desistere l'uomo dal suo intento. Laddove c'era luce, qui c'è il buio, dato che non si può parlare di amore, ma di possesso e di disperata gelosia da parte di un amante respinto.
Per Sanae e Pierre, invece, abbiamo l'ombra, più dolce ed ovattata rispetto alle luci della Ville Lumière, ma più rassicurante rispetto al buio in cui Diego stava per far sprofondare se stesso e Madalena.
Questo tuo magistrale uso di luci-buio-ombra ha perfettamente reso l'atmosfera di questi tre diversi modi di intendere l'amore: quello passionale e consolidato, quello ossessivo e non corrisposto, quello appena nato e da coltivare con cura ed attenzione, come una pianta preziosa che teme sia la luce vivida che la tenebra.
Come sempre resto catturata da queste romantiche atmosfere, da te meravigliosamente narrate, oltre che dalla bellezza della fanart di Kaori. 
Tra l'altro, il blog mi piace moltissimo: il rombo al vapore lo adoro pure io!
Complimenti, come sempre, carissima!
Bisous
Lou
(Recensione modificata il 17/11/2015 - 04:35 pm)

Recensore Master
16/11/15, ore 10:10

Ma ciao! Ritengo che questa "La differenza tra la luce di Pierre e la penombra di Tsubasa era tagliente." sia la frase più bella di tutto il capitolo. Da qui parte la scoperta di Sanae, che decide di stare con Pierre.
Che decide che non può permettere che tutto dipenda sempre e comunque da Tsubasa.
Bello e molto intimo il momento tra Tsubasa e Madalena, si percepisce l'amore che scorre tra di loro, lento e molto sensuale.
Non giustificabile, ma capibile il momento di Diego invece, quando piomba da lei e la vuole far sua, per amore, perché anche lui la ama e la ama a tal punto che si ferma quando si rende conto che lei non vuole, che lei è già di un altro, con cui ha fatto l'amore perché voleva.
Dolcissimo Pierre, che decide di di fare l'amore con Sanae, ma lei sarà pronta? arriveranno fino in fondo? vedremo... sai che io spero di sì e che spero anche lo sappia il Capitano? Vero che lo sai!?
Bravissima davvero! momenti toccanti ed erotici e tavola da urlo!
Un bacio!
Guiky80

Recensore Master
14/11/15, ore 20:42

C'e' un elemento che accomuna quasi tutti i personaggi di questa vicenda: non parlano quando dovrebbero, frenati dalla paura di cio' che ne potrebbe conseguire. Lisa non aveva detto a Kojiro del tentato stupro di Napoleon per paura che l'impulsivita' del fidanzato finisse per ritorcerglisi contro, e a momenti non si lasciavano; Kojiro, per orgoglio e per antipatia verso l'altro, non si e' difeso quando Genzo lo ha accusato di aver fatto del male a Lisa; Tsubasa ha taciuto sia con Sanae che con Madalena l'esistenza dell'altra e non ha manifestato alla prima il fastidio di vederla con Pierre; Sanae non ha cercato un chiarimento con Tsubasa quando era il momento, ne' il disagio di essere quasi ignorata da tutti per via del problema di Lisa, e ha scelto di fuggire; Diego non ha confessato i suoi sentimenti a Madalena prima che entrasse in scena Tsubasa, e la stessa Madalena non si e' dichiarata con lui forse per il timore di essere rispedita nelle favelas, perche' non ritenuta all'altezua di Gabriela, e di finire come Cenerentola quando scatta la mezzanotte. La paura di dire o fare la cosa sbagliata, a parte Lisa e Kojiro che sono uniti da un sentimento autentico e forte, li sta portando tutti a sbagliare di nuovo: Sanae sembra decisa a voltare pagina, ma ancora non e' del tutto convinta a lasciarsi andare con Pierre; Tsubasa, dopo aver visto Sanae andare via con Pierre, ha subito desiderato possedere Madalena, ma con un desiderio carnale, come se volesse dimenticare; Madalena si e' abbandonata alla passione con il capitano nipponico, ma anche in cerca di protezione e amore, forse quell'amore che desiderava da Diego; e infine Diego, alticcio, che solo in preda all'alcol riesce a dichiarare il suo amore a Madalena, quasi arrivando a prenderla con la forza a causa della gelosia per Tsubasa, spaventandola, e lei forse pensa che la confessione sia dovuta al fatto che lui fosse ubriaco. Anche Genzo, secondo me, non e' messo bene: e' affascinato dalle ragazze straniere (Denise e Madalena), ma gli manca provare delle emozioni con una donna del suo Paese, perche' nonostante e' emigrato all'estero da ragazzino per affermarsi ed e' vissuto in Europa, lui e' e si sente giapponese, e la sua patria gli manca. Ma soprattutto gli manca l'amore, quello vero, amare e essere riamato, e in fondo invidia sia Tsubasa che Kojiro, perche' hanno quello che a lui manca: l'amore; il primo sia quello di Sanae che quello di Madalena, seppure in due modi diversi, e il secondo quello autentico di Lisa. Caro Genzo, ti manca la tua patria e una donna del tuo Paese? Perche' non provi a guardare oltre le apparenze? La ragazza giusta per te potrebbe trovarsi nella tua citta' natale, Nankatsu, e potrebbe essere una vecchia conoscenza (ci provo in tutti i modi, eh?). Un abbraccio. Complimenti a Kaory per le fan-art.

Recensore Master
14/11/15, ore 18:21

Finalmente è arrivata Madalana, ho sempre patteggiato per lei perché credo che quello che hanno condiviso in Brasile non sia facile da dimenticare o accantonare semplicemente rivedendo Sanae.
Tsubasa ha vissuto per tre anni in un altro 'mondo' totalmente differente dal sul Giappone.
Appena vede Madalena infatti non perde neppure un istante di tempo pur di stare con lei.
La scena d'amore e passione è bellissima carica di eros e sentimento.
Per non parlare del disegno che avevo visto in anteprima con lo schizzo, ma i colori non possono che darmi conferma di tanta bellezza.
Veramente Spettacolare. (grazie per la dedica, so di aver sostenuto Madalena fin dall'inizio e continuerò *alza pugno*)
Ho temuto con Diego (vedi che avevo ragione se restava in Brasile...) per fortuna lui ha capito il terrore di lei.
Per fortuna si è fermato, perché Madalena in quel momento l'ho vista come arresa, forse per la troppa riconoscenza nei confronti del ragazzo, non so' mi ha dato quell'impressione lì.
E ora veniamo a Sanae, certo non è ripicca quella di stare con Pierre, ma non la vedo innamorata, per ora no.
Così sembra soltanto una ragazza che vuole chiudere con il passato e vuole andare avanti uscendo dall'ombra di Tsubasa e diventando finalmente donna.
Si sente in lei un disperato bisogno di essere amata, ma non credo che ami Pierre. Certo fa bene ad andare avanti però non so' io mi sarei presa del tempo per riflettere su quanto accaduto con Tsubasa, perché lei ancora lo ama, anche se giustamente vuol chiudere e andare avanti.
Bene restiamo in trepidante attesa del prossimo capitolo per vedere che cosa succede.

Capitolo dedicato a Parigi bellissima questa idea visto che cosa è accaduto.
Un abbraccio
Sanae77

Recensore Master
14/11/15, ore 15:50

Un capitolo fatto di luci e ombre, di notte composta dall’unione di altre notti.
Quattro personaggi vivono queste ore notturne, evidenziando proprio la diversità del singolo in un tutt’uno meraviglioso, che è la notte parigina.
Altri due personaggi sembrano più due fari in quel buoi che sembra circondare ognuno.
Genzo a quanto pare è l’unico custode della verità dei fatti in questo momento, l’unico ad avere in mano tutti i tasselli di un puzzle, tanto dall’essere stato capace di assemblarli completamente (Sanae, Pierre, Madalena e Tsubasa).
Pierre sembra la personificazione di tutte le luci della sua città, che incantano, avvolgono e ammaliano, nella loro limpidezza e unicità.
Tsubasa si perde di nuovo nella notte parigina tra le braccia di Madalena, con quel bisogno sessuale ed emotivo, che lo spinge a cercare immediatamente un posto appartato, un isolamento in cui sembra facile trovare conforto, sicurezza e amore. E la capacità di dimenticare.
La scena sessuale è carnale, sanguigna ma mai volgare, frutto di una tua bravura particolare nel descrivere certi momenti, che specie in una long, non è facile rendere al meglio e con un’originalità capace di coinvolgere ogni volta il lettore.
Nel dialogo tra i due mi ha colpita molto la supplica di Madalena, che vuole dimenticare, che vuole fuggire lontano…
Questa sua richiesta rientra sempre nella visione che ci hai concesso fin’ora del personaggio, non è chiaro da cosa stia fuggendo, probabilmente per quello che ci è dato sapere, la sua vita precedente e l’infanzia, sono ancora ben lontane dall’allontanarsi dai suoi ricordi (basti pensare all’attuale predisposizione della ragazza ad aiutare il prossimo, che poi non è altro che lo specchio di se stessa anni prima).
La sensazione però che mi hanno donato queste sue parole, si è legata poi a quanto letto nel momento successivo, quando è un Diego ubriaco a bussare alla sua porta, in una sorta di disperato “in vino veritas”.
Inutile dirti che questo brano mi ha colpita molto e sotto vari punti di vista.
La disperazione di Diego è così palese e tangibile, che sembra quasi possibile condividere con lui ogni suo tocco, ogni parola o pensiero.
La sua confessione d’amore mossa dalla paura di perdere Madalena, da quella frustrazione di chi ha accanto qualcuno che non può avere e dalla gelosia mista al possesso, mi hanno davvero emozionata e commossa.
Una nota di classe e dall’altissimo potenziale anche erotico, la tua scelta di evidenziare la parte saliente del dialogo tra i due in portoghese.
La descrizione si carica così di melodia, perché oggettivamente la lingua si presta, ma anche di un valore che tende a sottolineare il mondo comune dei due brasiliani, a cui appartengono entrambi e una sorta di legame speciale, che però questa volta sembra ancora più inteso, anche grazie alla descrizione del momento.
Le parole di Madalena con Tsubasa hanno trovato, almeno per come ho letto io il capitolo (e vista la mia inclinazione potrei anche sbagliarmi o voler vedere per forza cose che magari non sono, perdona questa mia debolezza), un riflesso nell’anima della ragazza nel momento in cui Diego sembra voler andare oltre alle sole parole.
La sensazione di paura di Madalena in quel attimo mi ha donato la stesso punto interrogativo rispetto al suo volersi allontanare dalla realtà, durante l’incontro d’amore con l’amante.
Punto interrogativo perché non è chiaro cosa provi esattamente Madelena, mentre Diego è sopra di lei, e non perché tu non abbia saputo rendere quel momento, ma proprio perché credo che tu abbia preferito celare al lettore una parte importante di lei.
Infatti è Diego ad avvertire questa sensazione nella ragazza, ma come sottolinei bene tu, è così tanta la sua conoscenza di lei, da potersi fidare tranquillamente della sua percezione.
Il ragazzo di certo non è un personaggio negativo, piuttosto l’opposto, quindi questa paura rimane sospesa nell’aria insieme alla scarpetta di Cenerentola, che nella favola amata da Madalena, è obbligata a scappare quando rintocca la mezzanotte, perché l’incantesimo ha un tempo limite.
Dal buio di una camera d’albergo ci hai trasportati sul tetto di Parigi, dove tutto brilla, c’è luce sia fuori che dentro la magnifica sala del ristorante sulla Torre Eiffel, che si affaccia sulle luci nella notte della capitale francese.
Pierre in questo brano sembra brillare di luce propria, proprio come la sua città, specie negli occhi di una ragazza che ha vissuto nell’ombra per anni, che sperava in un raggio di sole ma si è dovuta accontentare ( o sarebbe meglio dire accettare) del solo buio.
I ricordi oscuri, diventati tali dalla presenza di coscienza di una situazione a dir poco sfavorevole per lei, si affacciano alla sua memoria costantemente in quella serata, un po’ come risulta impossibile a Sanae non paragonare il bel francese al suo tavolo, con l’amato ma distante (e stavolta non solo fisicamente)Tsubasa.
Pierre in questo momento sembra come il bel Febo di “Notre dame de Paris”, abbagliante nella sua bellezza e splendore, solo che di lui in questa tua storia abbiamo solo il buono, grazie a te, a differenza del crudo personaggio di Hugo.
Il ragazzo è un po’ come lo champagne che Sanae sta osservando nel suo bicchiere: dorato, brillante e capace di donare calore, nonostante sia freddo.
Pierre non definibile così, freddo, per la sua natura, ma sicuramente lo è nel cuore di Sanae, che è l’unica tra i personaggi di questo capitolo, a confrontarsi con qualcuno che non ama, proprio nella concezione stretta del termine.
La giovane giapponese è un po’ come il bel flute che tiene tra le sue mani, che all’apparenza è lucido e perfetto.
Solo lei sa dove si nasconde l’imperfezione, quella parte scalfita che sembra averla inesorabilmente svuotata.
Pierre può stringere il flute tra le sue mani, è vero, e inconsapevolmente tamponare così quella ferita.
Il flute può riempirsi agevolmente di nuovo, lo champagne può infondergli calore ma quando rimarrà di nuovo inerme e solo, si svuoterà ancora, perché c’è quella falla a non permettere di rimanere colmo.
Il vetro si sa, ha un solo modo di rigenerarsi, di rinascere a nuova vita; ha bisogno di una fornace, di essere fuso e rimodellato, per tornare bello come prima, se non di più.
Solo il calore provocato da un’altissima temperatura può attivare questo processo e solo un grande amore può arrivare a tanto, nel caso di Sanae.
Indipendentemente da quanto i suoi sentimenti siano corrisposti o meno, in questo momento l’unico ad avere questo potenziale nel cuore della ragazza è ancora e sempre Tsubasa.
Ma in questa notte che ci hai descritto così sapientemente, lo champagne scorre nelle vene di Sanae, che si lascia andare al desiderio di sentirsi amata, ammirata e soprattutto donna.
In lei non vedo nulla che miri alla ripicca (e sarebbe stato abbastanza facile e pure un po’ scontato farla cadere in questo trabocchetto), nulla che abbia a che fare con la voglia di “vendicarsi” almeno nel suo intimo, del rifiuto ricevuto dalla persona amata.
In Sanae, grazie al tuo tocco e delicatezza, emerge solo la sua volontà di vivere la vita, o perlomeno quei giorni di vita parigini, come avrebbe fatto una qualsiasi ragazza della sua età.
Come balsamo su quella ferita aperta in Giappone (“Aspettare era doloroso.”), finita di lacerare a Parigi (“Dimenticare era doloroso”) e che sanguina costantemente in quel momento (“Non scegliere, era la peggiore delle sofferenze.”).
Ho trovato molto delicato e un altro tocco di classe da parte tua, quel chiudere la finestra alla notte parigina, che come il lettore, può e deve solo immaginare cosa accade nell’intimità della camera di Sanae.
In fondo, come scrivevo prima, lei è l’unica durante tutto il tuo racconto a non essere tra le braccia di qualcuno che ama (ovviamente Genzo il mandrillo non fa testo! xD), è coerente oltre che bello, che tu abbia voluto chiudere quella finestra sul suo mondo.
Un altro bellissimo capitolo si aggiunge così ai precedenti, scalzando sempre il primo posto tra le mie preferenze.
Magari potrà sembrare strano che questo capitolo mi sia piaciuto così tanto, viste le mie stranote preferenze, ma hai saputo magistralmente rendere ogni gesto, ogni metafora e specialmente il non detto, in maniera così curata e mai scontata, che non si può non apprezzare quanto hai scritto.
Serbo ancora nel cuore, comunque, la speranza…
In una giornata come questa è stato un onore oltre che un piacere, potere descrivere Parigi, fosse solo grazie alla sue luci, riportando dal cuore e dai ricordi, solo immagini di bellezza e ammirazione, lontane anni luce dal terrore e dal dolore.
Facendoti ancora tantissimi complimenti, aspetto con ansia il prossimo capitolo, sicura che non mi deluderà e che sarà un estremo piacere leggere cosa hai in serbo per questi complessi personaggi.
Niente grazie per così poco, un abbraccio!

Recensore Junior
10/11/15, ore 11:41

Ciao tesoro,
scusami il ritardo (ormai è una frase fatta la mia), ma questa volta sono più che giustificata.
Devo dire che questo capitolo è bellissimo. Qui troviamo Sanae che finalmente parla con Tsubasa e si rende conto di come la sua vita era vissuta ai margini dell'esistenza, "aggrappata" ad altro senza vivere veramente. "Agrappata" per paura di cadere (o "Paura di Volare" di Erica Jong). Questo viaggio in Francia le ha spiegato le ali e ora "non ha più paura". Forza Sanae! Riprenditi la tua vita!
Bravissima come sempre.
Un bacione, Genz

Recensore Veterano
09/11/15, ore 00:33

Ciao Gratia.
Il calcio fa di nuovo capolino in questa storia; sai, credo che questo sia il torneo più lungo di tutte le ff che ho letto e soprattutto quello più snobbato. Normalmente, Kojiro avrebbe passato la notte a dare pugni nel muro per la rabbia dell' espulsione, per non parlare di Genzo infortunato. Per fortuna, l' attaccante ha potuto giocare grazie al solito Pierre: ormai come difetto posso trovargli solo i capelli (troppo lunghi!) e segnare un goal.
Finalmente, sono arrivati Diego e Madalena; ma Tsubasa non sa che sono addirittura sugli spalti? Altra sorpresa: Diego e Genzo si conoscono e pure bene, al punto che il portiere capisce subito la vera natura dei suoi sentimenti per la "cugina" e rimane colpito da lei. Niente da fare, Genzo, anche questa è già impegnata! Senti, Gratia, la prossima fanart deve essere un primo piano della faccia di Genzo, quando scopre che è la donna di Tsubasa o mentre corre a separarli, urlando che lui sta con Sanae! Solo ad immaginarlo, mi vien da ridere!
L' incontro sugli spalti mi ha ricordato il 1° incontro tra Madalena e Tsubasa. Anche allora Diego la presentava come sua cugina.Credendola una ragazza ricca e notando i suoi modi (ah, sto baciamano!), mi era sembrata troppo altera e così l' avevo vista come la versione brasiliana e più giovane della mia amata BB. Certo, ero anche condizionata dal fatto che si fosse messa con Tsubasa, è logico, ma passato lo shock, non mi piaceva comunque la Madalena che stavo conoscendo solo attraverso i ricordi del ragazzo, che per ovvi motivi è poco lucido, quando pensa a lei. Poi, è venuta fuori un' altra Madalena, quella vera spero, attraverso i suoi ricordi e quelli di Diego e le loro conversazioni, alquanto scarne a dire il vero, e l' ho apprezzata di più.Colpa tua,però, che l' avevi nascosta bene! Ho provato maggior simpatia per la ragazzina della favela, che aspettava, timorosa, un uomo sulla porta e che, per sfuggire a quello schifo, aveva preferito prendersi una coltellata e ancora di più mi è piaciuta nei panni di ragazza come tante che, alle prese col primo vero amore, di fronte ad un' ipotetica rivale migliore di lei, non si mette neanche in gioco. Un comportamento credibile, che mostra tutta la sua insicurezza, la stessa di una Lisa o Sanae ed una Madalena lontanissima dall' amazzone a cui mi faceva pensare quand' era con Tsubasa. Guardandola, all 'inizio mi chiedevo cosa ci facesse con uno come lui, dopo, invece, ho pensato (ma forse è solo un' idea mia) che in lui abbia trovato il degno sostituto di Diego. Sembrano simili per carattere, amano il calcio, sono generosi (Diego l' ha tirata fuori dalla favela), ma Tsubasa era conquistabile per lei, l' altro inarrivabile. In più, l' assecondava anche nel suo andare nel suo mondo, mentre Diego no. Però, ora mi ha fatto di nuovo lo stesso effetto. Insomma, non è che siccome è nata in una favela, mi aspettassi una zotica ignorante, però mi sembra troppo impostata, poco naturale con il suo dire e non dire, non so se riesco a spiegarmi. Cavolo, stai guardando il tuo uomo che sta vincendo e realizzando il suo sogno, un po' di entusiasmo! Riesce ad intimidire perfino Genzo, che tra i tuoi uomini è il più scafato!
Ma che fine hanno fatto dopo la partita? Non credo Tsubasa non sappia ancora del loro arrivo, allora ci teneva davvero a parlare prima con Sanae. Voleva chiarire con lei nel tentativo di fare chiarezza in se stesso, prima di incontrare l' altra.
Alla fine hanno parlato e Sanae finalmente è uscita allo scoperto senza timori, ma è andata come pensavo. È stanca di soffrire e pronta a vivere il presente.Certo, è ancora innamorata ma riesce a gestire il dolore ormai. È buffo, ha avuto ora la reazione che Tsubasa le aveva attribuito, sbagliando, la prima volta, quando aveva creduto che lei fosse indifferente perché presa da Pierre. In realtà, indifferente non lo è ancora del tutto ma sicuramente sulla buona strada e alla fine è proprio lui quello più insoddisfatto. Ancora non riesce a leggere in sé, come vuole leggere nel cuore di chi lo circonda? Così,rimane da solo, mentre Sanae si allontana serena con un altro.Però, non mi rattrista, perché durerà poco, la sua medicina è già arrivata: rivedrà Madalena e tornerà a perdersi nella sua beata inconsapevolezza. Occhio, però, c' è sempre la finale e Diego, il giocatore che finora è rimasto in panchina a guardare un altro che giocava al suo posto. Quello che mi fa tenerezza è proprio lui, nonostante sia un personaggio nuovo per me. Il suo pensiero è toccante;ma l' hai davvero fatto andare sin là, per vedere la ragazza che ama nelle braccia di un altro? Che cattiveria! Se l' è anche cercata, a dir la verità. Cosa si aspettava che accadesse? Forse mi fa tenerezza perché lo associo a Sanae. Però, mentre lei è arrivata in Francia con tante illusioni e un angosciante sospetto, che poi si è rivelato reale, lui la realtà la conosceva già. In questo gioco delle coppie Diego è l' outsider, che potrebbe anche avere ancora qualche possibilità, ma in futuro non in questi pochi giorni.Per ora, è una fortuna che ci sia il solito Genzo che, senza Kojiro in giro, potrà offrirgli una spalla su cui piangere.
A presto, Maria.

Recensore Junior
07/11/15, ore 06:40

Ciao Gratia!
E così ci troviamo catapultati di nuovo a Parigi con Genzo e Hyuga in un viaggio frenetico per tornare in tempo per la semifinale con l'Argentina. Non può non saltare subito agli occhi il notevole cambiamento occorso a Kojiro. E' in piena forma fisica e mentale: già solo il fatto di riuscire a farsi 5km a piedi e trovare la forza e il fiato poi per giocare una partita la dice lunga. Ha ritrovato la stabilità interiore riappacificandosi con Lisa ma non è solo questo. Le esperienze passate e il supporto ricevuto dai suoi amici hanno smussato decisamente alcuni tratti ombrosi del suo carattere e ora riesce a fidarsi di più delle persone e ad accettare con gratitudine il loro aiuto, come succede con Pierre e Genzo. Il rapporto con quest'ultimo ormai poi è cambiato del tutto. Credo che sia nata un'amicizia e, anche se l'interazione tra i due potrebbe rimanere sempre segnata dall'ironia e dalle battute di Genzo (che si diverte un mondo a pungolare il povero "selvaggio"), Hyuga non se la prende nemmeno più, come quando riceve da lui la mappa con le solite frecciatine verso la sua totale mancanza di orientamento.
Mi è piaciuto tantissimo il tema dominante del deserto ad evidenziare la solitudine dei personaggi e le loro fasi di cambiamento. Essa secondo me è il fattore portante di tutta la tua storia e ciò che ha influenzato più di tutto i vari protagonisti portandoli a crescere e ad essere ciò che sono. Ognuno di loro si è ritrovato in qualche modo da solo a gestire un dolore o una situazione difficile. A partire da Kojiro, rimasto senza un padre, a Lisa con la perdita del fratello, a Sanae con la sua lunga attesa in Giappone, a Tsubasa che ha dovuto iniziare una nuova vita in Brasile, a Madalena abbandonata a se stessa nelle favelas. Kojiro e Lisa dal deserto ne sono usciti, la loro solitudine è guarita grazie al loro rapporto d'amore e alle persone che li hanno aiutati nelle difficoltà. Per Diego il deserto è stato un'epifania. I Lençóis gli hanno rivelato il suo amore profondo per Madalena, come ci sveli in questo capitolo. Madalena invece rimane impenetrabile, avvolta da un alone di mistero. Ci hai presentato la sua vita ma non hai mai dato davvero voce ai suoi pensieri. Lei è l'ago della bilancia e credo che anche interiormente sia in bilico tra due uomini. La mia idea è che come Tsubasa pure lei stia facendo chiarezza dentro di sé e stia per prendere una decisione. Forse rivedere Tsubasa quando è insieme a Diego le farà capire di chi è davvero innamorata. Anche perché Madalena non è stupida e non credo che non abbia quanto meno percepito che Diego prova qualcosa di più per lei che un semplice affetto.
Il confronto tanto atteso tra Tsubasa e Sanae finalmente c'è stato. Mi è piaciuto come lo hai reso. La distanza e il tempo avevano smussato nella testa di Tsubasa l'immagine di Sanae dandole dei contorni non definiti e spersonalizzandola, facendola allontanare da sé. Lei ha ricordato di nuovo a Tsubasa di essere una persona e non un'entità astratta o un luogo dove tornare. E' vero, questo té nel deserto non ha ancora fatto uscire Tsubasa dallo stato di confusione in cui si trova ma di certo lo ha aiutato a vedere Sanae con occhi diversi e ad ammettere che quello che prova verso Pierre è gelosia. E come immaginavo anche Sanae non ha potuto ancora allontanare dal suo cuore Tsubasa: quel sentimento che le arde ancora dentro, come lo definisci tu, è presente malgrado tutto. Sanae dopo la lunga attesa tenta di giustamente di muoversi e di andare avanti. Sai bene per chi parteggio, ma aldilà delle mie preferenze personali io Pierre lo vedo più come un ripiego. E’ciò di cui lei ha bisogno in questo momento, ma da qui a diventare il grande amore della sua vita… Non è facile cancellare certi sentimenti dal proprio cuore. E poi, per dirla in maniera calcistica, Tsubasa è ancora in gioco. Quando avrà capito cosa vuole veramente potrà agire di conseguenza. Mi piacerebbe vedere uno Tsubasa che fa di tutto per riconquistare Sanae, un po’ come è stato per Kojiro con Lisa.
Mi ha molto colpito anche il prologo del capitolo, la frase tratta dal deserto dei tartari. Il richiamo al sole che non è più immobile ma si sposta rapidamente l'ho legato a Sanae, che ha deciso di non essere più passiva e di prendere in mano la sua vita, ma anche a Tsubasa che sta iniziando pian piano a fare chiarezza dentro di sé.
La prossima partita sarà decisiva: Brasile-Giappone. Non solo intesa come finale del mondiale ma soprattutto come confronto tra Tsubasa e Diego. Per chi tiferà Madalena?
Alla prossima.
Mari

Recensore Master
04/11/15, ore 22:10

"Io non sono il Giappone. Sono una donna, una persona, non una cosa. Sono Sanae!"
Bellissima, chiarificatrice, lampante questa precisazione di Sanae. Forse il suo era solo un'idea dell'amore, nel senso che le piaceva l'idea di amare Tsubasa...Così come per il piccolo campioncino Sanae è soprattutto Giappone, saudade... Kit e Port in crisi...
E, finalmente, Madalena vicina, concreta, ad interagire con gli altri personaggi. Interessante il parallelismo tra il tè freddo che prendono lei e Lisa e quello caldo che è abituata a sorseggiare Sanae!
E poi Kojiro, il solito, impulsivo, indomabile Hyuga! Eroico giocare dopo una corsa di cinque chilometri per la capitale...
E, per finire, due domande tecniche: ma Genzo è infortunato? E come mai Misugi sta in panchina a far da allenatore invece di andare a dar manforte ai compagni in squadra?
(Ti lascio augurando una pronta guarigione al tuo piccolo. E vado a rivedermi The Sheltering sky!)

Recensore Master
04/11/15, ore 14:32

Eccomi finalmente.
Avevo letto in anteprima i questo capitolo.
Madalena bella di zia affascina tutti lei, certo che poteva essere un po' più esplicita con Genzo dicendo che era la ragazza di Tsubasa. Ma va beh questo alone di mistero possiamo concederlo.
Diego ehm sari innamorato ma sei di troppo sappilo XD.
Per fortuna Kojiro e Lisa si sono chiariti e come loro anche Sanae e Tsubasa.
E ora cara gratia è PERFETTA, quel passaggio che hai aggiunto è semplicemente quello ch emancava, quello che indendevo. Brava hai capito subito quello che mancava.
Tsubasa niente ripensamenti... Sanae ha Pierre AMEN, va che vengo lì eh (magari potessi ahhah sospira sognante).
Bene attendiamo il seguito.
Non devi ringraziarmi, anczi felice di esserti stata d'aiuto.
Baci
Sanae77

Recensore Junior
03/11/15, ore 22:32

Ho appena terminato di leggere e il capitolo e come sempre, mi sono emozionata. Innanzi tutto ti devo fare i complimenti per il modo in cui hai descritto la partita. Mi è sembrato di seguire le azioni come se fossi seduta al divano di casa a guardarla in TV. Le immagini mi scorrevano dinanzi con la grinta messa in campo da Hyuga (dopo aver corso per 5 km ma come fa? Invidia allo stato puro)e Ken principalmente.
Ormai Genzo e Kojiro si sono compresi, sono molto simili e forse da ora, il loro sarà un rapporto basato sulla fiducia e sul rispetto reciproco anche se, non credo che per il loro orgoglio lo ammetteranno mai. Poi l'incontro tra Genzo, Madalena e Diego. Bellissima la tavola di Kaori come sempre. Mi è piaciuto tantissimo il contrasto tra il primo piano dei tre protagonisti e il resto del pubblico più sfumato ma ugualmente molto dettagliato. E poi sai che Diego è proprio bello! Sì, mi piace molto come persona così solare, generosa e profondamente innamorata! E presto dovrà accompagnare la donna che ama da un altro uomo! Anche Genzo rimane ammaliato da Madalena. L'incontro tra il Capitano e Sanae. Sai mi ero immaginata che lei non volesse parlargli, in fondo lui aveva detto tutto. E invece lei accetta, lo incontra e ne emerge una DONNA superba in tutto. Lo affronta decisa, lo guarda negli occhi, non vacilla anche se a se stessa ammette che quel sentimento è ancora vivo e con forza, cerca di vivere la sua vita guardando al futuro e raggiungendo Pierre che invece l'attende fuori. Non so se questa sia veramente la sua strada. Una cosa è certa che lei vuole andare avanti e che dall' incontro ne emerge uno Tsubasa, lasciami passare il termine "completamente messo al tappeto". I momenti più toccanti sono il reclamare la sua individualità da parte di Sanae e la frase" ha un altro uomo che la ama" riferito a Lisa. Lì mi si è stretto il cuore. E per Tsubasa il vedere davvero Sanae anche lei ormai una donna e non più la ragazzina che ricordava, che gli aveva fatto battere il cuore e aveva lasciato in Giappone. Il vederla con un'altro ragazzo, il riconoscere che era nuovamente Pierre e vederli sorridere tra loro. E la sensazione provata, la gelosia? e poi il senso di solitudine. Ora rivedrà la sua donna. Riuscirà a restituirgli la serenità? Sai per chi tifo io vero? Ciao a presto e un abbraccio
(Recensione modificata il 03/11/2015 - 10:45 pm)

Recensore Master
03/11/15, ore 15:48

Tsubasa, bello di casa, lo vedi che succede ad essere cosi' indecisi e non cercare un confronto? Tu sei cambiato, sei diventato un uomo? Anche lei e' cambiata, e' diventata donna. E ora se n'e' andata con l'altro. Oltretutto ha detto bene Sanae: "Io non sono il Giappone. Io sono Sanae Nakazawa". Bravissimo Kojiro che ha ribaltato le sorti dell'incontro, e tenerissimo come sempre con Lisa. Ma bravissimo anche Ken, dai! Genzo non c'era, ma lui ha fatto l'impossibile per evitare che l'Argentina li sommergesse di goal, e difatti quando e' rientrato il suo capitano anche lui ne ha tratto giovamento. Piu' che altro vorrei sapere che cavolo stavano facendo i difensori (Hikaru, Hiroshi e compagni); per quanto Ramon Diaz e Galvan possano essere stati forti nessuno di loro si e' preoccupato di marcarli? Sorpresa sorpresa: Genzo e Diego si conoscono, e il portiere rimane colpito dalla sirena Madalena, e capisce tutto: lo strano legame che hanno lei e suo "cugino" e il rapporto che lega la Perla del Brasile (tu ti sei ispirata a Dino Buzzati, io mi ispiro a Emilio Salgari. Trovo questa definizione troppo adatta per il tuo OC) al suo amico Tsubasa. Ma (e quanto mi ha fatto piacere questo) la ragazza brasiliana lo affascina in modo differente ma piu' della signorina "Ce l'ho soltanto io". A prescindere dal fatto che sono sfacciatamente di parte perche' Madalena mi piace da morire (e non sono la sola), ma quella snob francese con la puzza sotto il naso proprio non la reggo! A parte che se la tira da Dio (lei e bella e raffinata, coi soldi che le escono dalle orecchie, si intende d'arte, suona il piano... Ma quanto sei noiosa lo vogliamo dire, eh, Madame "Non mi toccare troppo senno' mi rompo"? , ma e' una gran maleducata, dal momento che non si e' filata di pezzo ne' Kojiro ne' Sanae (d'altra parte lei e' di estrazione sociale superiore, mica si puo' abbassare a dare confidenza a due plebei, non sia mai), oltre che una donna di facili costumi visto che non ha esitato un attimo ad infilarsi nel letto di un ragazzo conosciuto solo poche ore prima, di cui non sa assolutamente nulla, anche se il ragazzo in questione e' l'affascinante SGGK. Ditemi pure che sono targata "Cartagine", ma Denise non e' paragonabile a Lisa e Sanae in quanto a integrita' morale, bensi' a Stella Ducati della prima versione. E poi, a dirla tutta, preferisco di gran lunga che Genzo in questa storia rimanga single piuttosto che vederlo accoppiato a una che finirebbe per trascinarlo a eventi mondani noiosissimi frequentati da snobboni come lei, che a tavola hanno una quantita' di posate, mangiano solo piatti elaborati e sorseggiano pregiati champagne, e che non si abbasserebbe mai ad assistere a una sua partita allo stadio. Non sarebbe meglio invece una ragazza meno bella, di condizioni sociali piu' modeste, che pero' sappia anche cucinare (perche' la Principessina del cavolo manco sapra' far bollire l'acqua per la pasta), piu' solare, piu' divertente, che lo trascini a mangiare una pizza e a tracannare birra (almeno quel poveretto si diverte, e non solo tra le lenzuola), insieme agli amici e compagni di squadra, e a fare il tifo urlando e cantando come fanno Sanae e le altre? Io dico di si', proprio perche' voglio bene al portiere (nemmeno Jun Misugi l'ha mai voluta una cosi', ed e' anche lui di quell'ambiente!). Le bamboline di porcellana lasciamole ai manichini come Lowel, il "senzaspinadorsale" di Georgie. Un bacio.