Recensioni per
Bond of Love
di gratia

Questa storia ha ottenuto 332 recensioni.
Positive : 332
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/04/16, ore 13:48

Già in questo capitolo ci sono i primi mutamenti. Anche se il capitano non è bravo con le parole, sta facendo enormi progressi e passi verso la bella Lisa. I suoi gesti, seppur i suoi modi sono bruschi e discutibili, mostrano un sincero interesse verso la fanciulla dagli occhi profondi. Lisa ha un bel caratterino, una donna pacata, una donna dolce e sofisticata dalla tempra forte, il suo buon cuore e il suo spirito fresco e genuino la condurranno molto lontano. Una donna che è stata capace di farsi largo nella vita del temuto Kojiro, con grazie e semplicità ha saputo farsi spazion nell'impavido cuore del bel capitano della Toho. Ovviamente a tutti non è sfuggito questo notevole mutamento di Hyuga, per alcuni è un evento raro, per altri come Sawada e Ken il comportamento di Kojiro è normale. Ho apprezzato tanto la sintonia mentale che sei riuscita a creare tra Ken, Sawada, Lojiro e Lisa. Mi piace proprio tanto e mi ha colpito, è del tutto naturale e per niente artefatta. Non ved l'ora di leggere il prossimo capitolo. Baci mia cara.

Recensore Veterano
08/04/16, ore 13:00

Mia dolce Gratia! Eccomi qui. Sono pronta a rimettermi in pari con la tua bellissima Fanfiction. Come ben sai il personaggio di Kojiro non è il mio prediletto però grazie sia a te che ad altre autrici ho imparato ad apprezzarlo molto di più. Il tuo stile narrativo fluido e corposo mi piace tantissimo, ricco di introspezione e richiami verso la cultura Giapponese. Una perla rara oserei definire in questo modo questo tuo primissimo scritto. I particolari descritti con dovizia mi hanno condotto in un'atmosfera Nipponica e tra le strade di Kyoto e Tokyo, tra quei ciliegi in fiore, in mezzo al campo da calcio o tra i banchi di scuola. Sei stata bravissima nel presentarci uno scenario così realistico e tanto fedele proprio a questa terra mistica. Lisa è un personaggio carismatico, complesso tanto quanto Kojiro. E lo dimostra già dal primo istante quando le sue iridi si volgono verso il capitano, che molte ragazze temono o comunque disprezzano. Chapeau mon amie...❤

Recensore Junior
30/03/16, ore 06:46

Ciao Gratia!
Inizio subito dalla fanart perché è bellissima. Il bacio delicato che Diego depone sui capelli di Madalena racchiude tutto l’amore che ha per lei e riassume perfettamente le emozioni che ha provato dal momento in cui ha varcato la porta dell’ospedale a Santarem per andare a trovarla. L’ingresso nell’edificio sembra segnare un confine: “l’ampia porta a vetri che, con la sua trasparenza, spiccava sul bianco dell’altissimo muro” e la sensazione di forte stacco rispetto all’ambiente esterno che prova Diego passando attraverso di essa così come il freddo artificiale che contrasta con la calda natura in cui è immerso il palazzo mi hanno fatto ricordare quella sensazione intensa che a volte si prova entrando in un ospedale. E’ come se si penetrasse in un altro mondo o forse ai margini di quello in cui ci troviamo normalmente, un posto dove la vita è sospesa in un limbo che racchiude “timori e speranze” di chi si trova dentro suo malgrado, come descrivi benissimo tu. E dove spesso purtroppo la gente è costretta a lottare tra la vita e la morte, perdendo a volte la battaglia. Ebbene, mi è bastata questa descrizione per avvertire quel senso di desolazione, solitudine e tristezza che avvolge Madalena, come la sottile tela di lino bianca che la copre e che ricorda un sudario.
Diego decide di portare via Madalena dal ricovero. Lui la conosce meglio di chiunque altro e nota i segni impercettibili che segnano per lei il confine tra morte e vita, avendola già vista in condizioni quasi disperate anni prima proprio a causa sua. Il colore della pelle troppo chiaro che lui non può fare a meno di percepire e a cui dà così importanza mi ha colpita. Non so esattamente cosa voglia dire dal punto di vista medico, un po’ di pallore credo sia normale nelle condizioni di Madalena ma lui deve aver capito probabilmente che lei ha bisogno di altro, di qualcosa che non può avere dall’ospedale in cui è adesso e per questo la porta via, per salvarle la vita. Non penso che abbia perso la testa e che la muova dal suo capezzale senza alcuna cognizione di causa, sapendo quanto può essere pericoloso spostare un malato grave, come tra l’altro sottolinea Paulo. La vita di Madalena è nelle mani di Diego ora: come lei ha salvato lui dalla morte in passato, ora tocca a lui renderle il favore mosso anche dal profondo amore che prova per lei. Mi auguro davvero che riesca nel suo intento.
A migliaia di chilometri di distanza tutt’altro umore anima la scena. Le tre ragazze a Nankatsu, con sogni e timori completamente diversi l’uno dall’altra come i colori dei kimono che indossano, si stanno preparando per la tradizionale festa del Bon Odori. Una madre, quella di Sanae, ancora differente da quelle che abbiamo conosciuto fino ad ora, per tanti versi però già più similare a quella di Kojiro, con lo stesso calore umano e la sensibilità necessaria per cogliere i cambiamenti in corso, anche lievi, nei ragazzi che la circondano, da Sanae a Kojiro stesso. Quest’ultimo è venuto a trovare la sua ragazza, ma gli animi dei due sono completamente mutati rispetto al giorno prima. La scoperta di essere incinta ha chiaramente sconvolto Lisa mentre Kojiro – ancora all’oscuro di tutto – interpretando in maniera errata alcuni segnali mandati involontariamente da Lisa decide ancora una volta cosa è meglio per lei senza parlarle apertamente. Kojiro deve imparare seriamente a comunicare e ad aprirsi con chi ama. Mi rendo conto che il suo carattere ombroso e chiuso glielo rendano difficile ma rischia così, come già accaduto in passato, di perdere ciò che ha di importante e per cui ha lottato. Ammiro la sua capacità di sacrificarsi per la sua famiglia e per i suoi cari, ma non è sempre questa la soluzione ideale. E soprattutto deve riuscire ad appoggiarsi anche lui agli altri e ad accettare che anche chi lo ama possa fare qualcosa per lui. La sua profonda sensibilità gli permette di capire subito da un tocco leggero della mano della sua ragazza che c’è qualcosa che non va in lei, ma associa probabilmente il tutto alla discussione con Narumi del giorno prima e ai conflitti che può aver immaginato avere Lisa per via della scelta della scuola e della nazione in cui studiare. Non può certo pensare che la sua ragazza aspetti un figlio e per questo rimane basito dalla improvvisa fuga di lei dopo averle chiesto di non seguirlo in Italia. Lisa d’altra parte è in una crisi profonda, vorrebbe rivelare tutto a Kojiro e sta quasi per farlo prendendo il coraggio a due mani ma, inconsapevole delle motivazioni che lo spingono a dirle quelle cose, associa la richiesta di lui a una sorta di incertezza nel loro rapporto e probabilmente a un ipotetico desiderio del ragazzo di voler prendere tempo per sé. Scappa via spossata mentalmente e fisicamente sotto un acquazzone improvviso e ancora una volta l’impossibilità di dialogare mette seriamente in crisi la loro relazione. Non credo che Narumi volesse arrivare a questo parlando con Kojiro ma di certo il tempismo in cui tutto è avvenuto ha contribuito a ingarbugliare notevolmente la matassa. Non ho capito se è Lisa ad incontrare Kojiro a fine capitolo, penso tu abbia di proposito lasciato il dubbio, anche se sono quasi sicura che sia lei da come reagisce. Quella figura femminile è troppo fragile in questo momento per trattarsi di Sanae, che può essere sconvolta per aver rivisto Tsubasa, ma non fino a questo livello di disperazione avendo chiuso dietro di sé almeno per ora le porte di questo amore.
Infine c’è proprio il ritorno di quest’ultimo ad alterare i già precari equilibri dei personaggi che si aggirano per Nankatsu. E’ curiosa la sensazione di pacatezza e di calma che mi infondono le parti in cui qui parli di Tsubasa. Il suo ritrovarsi al Bon Odori e gli occhi stupiti ed emozionati con cui guarda lo svolgersi della festa sono quelli di chi torna a casa dopo lungo tempo e il cui cuore viene riscaldato dalle sensazioni famigliari che si provano riscoprendo le proprie origini. E’ un po’ come se Tsubasa, sempre alla ricerca di qualcosa altrove con quella solitudine che si è autoimposta, stesse riuscendo a trovare proprio a Nankatsu ciò di cui aveva davvero bisogno. Tsubasa nella sua città non poteva non essere affiancato dall’amico di sempre, Ryo. Ed è confortante vedere che è sempre lui, il buon vecchio simpatico Ryo anche se adesso è un po’ più maturo e meno sbruffone, e si emoziona nel vedere in mezzo alla folla la sua ragazza Nishimoto. Mi è piaciuto tantissimo lo sguardo che Tsubasa posa su Ryo: “Quanto gli erano mancati gli eloquenti imbarazzi del suo amico” descrive perfettamente quel calore e quella familiarità che Tsubasa ritrova nelle persone con cui si sente a casa e che riesce a cogliere con una sola occhiata.
La lontananza dal Giappone aveva anche disabituato Tsubasa all’uso della sua lingua. Tsubasa ha perso alcune parole durante il suo lungo soggiorno all’estero, come dici splendidamente tu. E’ come se non trovasse più dentro di sé qualcosa che gli appartiene da sempre e della cui mancanza pungente non si era accorto finché non è rientrato nella sua patria. L’incontro con Sanae che gli fa riscoprire le parole perdute è la parte più bella di tutto il capitolo, e una delle più belle di tutta la tua storia. I termini che riaffiorano spontaneamente dalla memoria, o forse direttamente dall’anima, colmano le lacune che si erano create dentro di lui, nella sua testa e nel suo cuore. E’ l’inizio di un amore, o forse solo la riscoperta di un sentimento che già c’era ma che era stato messo da parte perché non realizzabile quando era sbocciato, troppo presto. Vedremo se Sanae sarà ancora pronta ad accettarlo e soprattutto come Tsubasa riuscirà a trasmettere questi sentimenti facendosi perdonare gli errori commessi in passato.
Bravissima come sempre e spero a prestissimo.
Mari

Recensore Veterano
26/03/16, ore 01:30

Ciao Gratia.
Diego ha ritrovato finalmente Madalena ed è rimasto così colpito dall' aspetto sofferente della ragazza, da volerla riportare a casa, temendo, probabilmente, il peggio. Ma non sarà pericoloso? San Paolo è lontanissima. Certo, è casa e lì c'è anche la zia, che ora non ha avvisato per non farla preoccupare. Ma Diego non sa che le madri hanno il diritto di preoccuparsi? Non vorrei essere nei suoi panni se alla ragazza dovesse succedere qualcosa!:-(
In questo frangente, non può non ricordare la prima volta che ha visto Madalena in un ospedale, quando si sono conosciuti, ed in entrambi i casi, anche se involontariamente, il responsabile è sempre lui (giusto per confermare la mia opinione che in questa storia gli uomini sono nocivi per le donne :-) ). Solo per allontanarsi da lui e per impedirgli di parlare con la madre, Madalena è partita tanto precipitosamente. Ma non è servito a nulla: ora sta male e non ha sicuramente la forza di allontanarlo o di contrastarlo e, probabilmente, neanche la voglia.
È molto bella la fan art che li vede protagonisti, anche se mi sarebbe piaciuta una con le tre fanciulle in kimono. Saranno sicuramente uno spettacolo, se sono riuscite a strappare a Kojiro un complimento degno del miglior Genzo. E poi, magari, era il caso di immortalare l' ultimo attimo di serenità, prima che Lisa e Sanae ripiombassero nella tristezza che le aveva accompagnate per buona parte del soggiorno parigino. Lisa ha sicuramente molte più ragioni di Sanae, è chiaro. È incinta e non sa come dirlo a Kojiro, perché teme la sua reazione. Si sa, questi problemi si creano in due, ma poi le donne si sentono, e spesso i loro uomini le fanno sentire, come se avessero fatto tutto da sole, per vincere poi chissà quale premio! È così concentrata sulla reazione del ragazzo, da non aver ancora dato spazio a ciò che prova lei, probabilmente. In questo momento, un figlio per loro non è certo un dono del cielo, perché sono troppo giovani e giovane è pure il loro amoreed il loro rapporto di coppia, che, anzi, in pratica non esiste. Ma, nonostante tutto, Lisa potrebbe esserne contenta ugualmente, perché è innamorata. Forse, non lo sa ancora nemmeno lei. Quello che sa, è che Kojiro, improvvisamente, non la vuole più in Italia con lui e la notizia, che l' avrebbe sconvolta in qualsiasi momento, ora le arriva come una mazzata sulla testa e l' unica cosa che riesce a fare è scappare lontano. Normalmente, non apprezzo chi fugge, ma posso capirla. La tensione accumulata era troppa e non ha retto e poi Lisa non è certo una che affronta le situazioni di petto. Già mi meraviglia, che stesse dando subito la notizia al futuro papà, che anche se in buona fede, per l' ennesima volta finisce col ferirla. Lo sapevo che la madre di Lisa aveva fatto centro, era riuscita a pizzicare le corde giuste con lui, però, mi chiedo se le avrebbe spiegato che sapeva dei suoi studi e delle tensioni che si erano create in famiglia, se Lisa non fosse andata via. Conoscendolo, direi di no, ma lei gli ha risolto il problema, allontanandosi. Ed ora, sarà proprio lei, la fanciulla in lacrime sul belvedere con Genzo? Se fosse vero, il portiere si troverebbe ancora coinvolto nei problemi di Lisa e Kojiro, passando anche per terzo incomodo, quasi. Io non credo che si intrometterebbe nella coppia con secodi fini, perché è troppo leale per cercare di fare le scarpe ad un amico e lui e Kojiro hanno imparato a conoscersi a Parigi e a rispettarsi. Anche stavolta, potrebbe fare da tramite tra i due e mai come ora ce n'è bisogno.
Però, sei stata brava a lasciarci nel dubbio.
Sembra quasi che Genzo sia riuscito ad arrivare lassù grazie alla sua prestanza fisica e quasi dubito che potrebbe riuscirci Lisa che cominciava a risentire dei primi sintomi della gravidanza, quindi, potrebbe essere Sanae la fanciulla in lacrime. Anche lei ha scelto la via della fuga, anzi non ha scelto, la sua è stata una reazione istintiva. Non ha avuto il tempo di riflettere, di prepararsi a questo incontro, perché, per paradosso, Tsubasa è tornato a casa proprio quando lei ormai non lo aspettava più, non lo desiderava più, perché, per lei, il ragazzo è ormai definitivamente perduto. Nel suo portare avanti l'intento di dimenticarlo, si era affidata al fatto che non si sarebbero più incontrati, non essendoci altre occasioni e perché, é evidente, lei non ne avrebbe più cercate. Non aveva considerato l' eventualità che lui potesse tornare, visto che lì c' è la sua famiglia, ora, in un momento tanto delicato per la sua carriera e, quando sarebbe successo, lei sarebbe stata pronta a rivederlo senza soffrirne o, comunque, sapendo prima del suo arrivo, avrebbe potuto "prepararsi". Così, invece, è stato un colpo troppo forte, un' emozione che, sicuramente non sarebbe riuscita a nascondere ed allora meglio allontanarsi. Chissà, forse anche ritrovarsi lo sguardo fisso di Tsubasa addosso, l' avrà confusa. Immagino che, se nella mente del ragazzo sono passati dei pensieri così belli, mentre la guardava, il suo sguardo non potesse essere quello di sempre, soprattutto, quello che le ha riservato a Parigi, dove sembrava non la vedesse, perché ogni volta che si incontravano era sempre diviso in due, tra lei e Madalena, tra i sentimenti che credeva o voleva provare ed altri che sembrava volessero affiorare, mentre cercava di soffocarli. Comunque, sia lei che Lisa non potranno fuggire per sempre e dovranno affrontare le loro paure, Lisa per prima. Non ce la vedo proprio ad affrontare Kojiro a muso duro e a dirgli che, quali che siano le ragioni del suo ripensamento, ormai il danno è fatto e deve assumersi le sue responsabilità, ma spero che metta l' orgoglio da parte, per poter decidere con lui, quale sia la scelta migliore da fare.
Anche Sanae dovrà affrontare Tsubasa, se lui la cercherà. Non so se lei è uno dei motivi che l' hanno spinto a tornare o se l' ha "vista" davvero solo durante il Bon Odori, ma so che dopo il torneo di Parigi le sta intossicando anche questa festa, che voleva trascorrere serenamente con le sue amiche:-) .Menomale che almeno Yukari non se la prenderà per essere stata abbandonata dalle altre: ha il cuore nello zucchero ed è talmente presa da Ryo che non si era nemmeno accorta dell’ intruso al suo fianco. Che carini! Non si capisce a che livello siano, ma sicuramente non patiranno tutte le sofferenze degli altri!:-)
Gratia, auguro a te ed alla tua famiglia di trascorrere una serena Pasqua.
Un bacio, Maria.

Recensore Master
22/03/16, ore 16:03

Nella scorsa recensione avevo dato poco spazio a Diego alla ricerca di Madalena, quindi questa volta voglio iniziare proprio dalla loro scena per commentare il capitolo.
Ho trovato molto d’impatto la descrizione del suo arrivo all’ospedale, perché sei riuscita a comunicare in maniera forte lo stacco tra l’esterno e l’interno, come se si entrasse davvero in un altro universo, in cui il tempo sembra sospeso nella malattia, sia per i degenti che per i loro famigliari, così per i medici.
L’impatto cromatico del bianco che regna su tutto aumenta ancora di più questa sensazione di separazione dal mondo esterno e quella esitazione davanti la porta chiusa, su cui campeggia non un numero a caso ma il quindici, come gli anni di Madalena nel primo incontro con Diego.
L’incontro tra i due in questo capitolo è un mix onirico tra realtà e qualcosa di più, a cui francamente non riesco a dare un nome che mi soddisfi.
Un qualcosa aleggia nella stanza, sembra quasi “magia”.
Così Diego comprende subito che oltre all’ovvia situazione medica difficile, c’è un fattore un più a rendere strana Madalena, per quanto strana non sia forse l’aggettivo giusto, per descrivere un malessere non solo fisico ma anche interiore.
I ricordi si confondono poi tra passato e presente, contribuendo a evidenziare un legame forte, nato anni prima, in una sorta d’involontario patto di sangue.
Le poche parole che Diego pronuncia per rassicurare la donna che ama sono una nota calda, nel freddo e asettico biancore di quella stanza.
Nota colorata, come lo sono le parole in portoghese, lingua che ogni volta riesce a donare a questi due personaggi una connotazione non solo geografica ma tutta loro, come se loro stessi fossero un cosmo a parte, che non necessita di satelliti né di stelle ma che è funzionale e fine a se stesso.
Diego dopo aver trovato Madalena non è capace di limitarsi a questo, vuole fare concretamene qualcosa per lei, ritenendosi l’unico capace di comprendere cosa necessiti alla ragazza.
Vuole portarla lontano nonostante siano sacrosante le obbiezioni di Paulo, che crede nella medicina, nella scienza non sapendo forse che Madalena sembra essere fatta più di altro che soli carne e ossa.
Il suo spirito ha bisogno di cure, che nessuna casa farmaceutica potrà mai inventare.
Pur avendo lasciato in sospeso il brano, sono convintissima che Diego non si lascerà persuadere da niente e nessuno, consapevole com’è dei propri sentimenti e ritenendoli capaci anche di quello che noi potremmo definire un “miracolo”.
In Giappone invece tutto è pronto per l’Obon.
Kojiro ha raggiunto Lisa a Nankatsu, ignaro di quanto le cose siano cambiate nel giro di ventiquattr’ore.
Come sospettavo, le parole di Narumi hanno trovato terreno fertile nel suo senso di responsabilità ma anche nel suo amore per Lisa.
Kojiro è un ragazzo forte, irruento e taciturno ma sicuramente votato a fare il bene di chi ama, come ho ribadito più volte, anche nella scorsa recensione.
La sua decisione di non portare Lisa con sé in Italia, maturata nelle ore precedenti, deve aver trovato conferme proprio nel malessere notato nella sua ragazza, erroneamente attribuito però a un discorso rivolto al futuro, in quanto opportunità e alla famiglia.
Kojiro non può sapere cosa sta accadendo in realtà, credo che non possa nemmeno immaginarlo minimamente.
L’aver interrotto Lisa prima che gli confidasse di essere incinta, ha sicuramente aggravato una situazione già precaria, trasformandola in un enorme misunderstanding.
Per questo motivo non solo rimane spiazzato dalla reazione di Lisa alle sue parole ma non può nemmeno comprenderla fino in fondo, accumulando un breve ritardo nella sua di reazione che, complice il temporale improvviso, gli permetterà di perdere di vista la ragazza, in fuga dalle sue parole.
Lisa scappa ed è ovvio che non possa fare altro, ferita ma anche spaventata dalla situazione in cui si trova.
Non è una donna matura, fatta e finita.
È giovane, ha le sue fragilità legate non solo all’età ma anche alle esperienze di vita che l’hanno cambiata, non ha un rapporto basato sull’appoggio reciproco con la madre e infine si sente rifiutata dal ragazzo che ama e non in un momento qualsiasi ma mentre ha appena scoperto di aspettare un bambino da lui.
Probabilmente non si sente amata, non può giungere ad altre conclusioni dopo le parole di Kojiro ed io sfido di primo acchito ogni donna, anche la più navigata, a comportarsi in quel frangente diversamente da Lisa.
La mia preoccupazione per la ragazza quindi rimane costante come nello scorso capitolo, pur nutrendo un’enorme fiducia nel sentimento che lega lei e Kojiro.
Nell’ultimo brano poi non è dato sapere con chiarezza chi è la ragazza che Genzo incontra al belvedere.
Una idea me la sono fatta, ma esiste l’eventualità che si tratti anche di un’altra giovane donna in kimono, che raggiunge scossa il promontorio di Nankatsu.
Ovviamente sto parlando di Sanae.
Sanae che vede il suo precario equilibrio squarciato da fulmini, come quelli che si sono abbattuti improvvisi sulla sua città, sulla sua festa preferita.
Sanae che vive in uno stato di calma apparente, dovuto a quelle che sono le sue certezze, seppur amare, che ho elencato nello scorsa recensione e che eviterò di ripetere, per non tediarti con concetti da me già espressi.
Che sia così lo evidenzi anche grazie ai pensieri di sua madre, che ha trovato la figlia cambiata, sebbene non in maniera eclatante, dalla sua permanenza a Parigi e dopo il suo viaggio a Kyoto da Lisa.
L’ho immaginata Sanae vivere i preparativi per la festa dell’Obon, cercando nella sicurezza del suo quotidiano, di ritrovare quell’entusiasmo perduto e l’ottimismo, capace di farle credere che tutto va bene, che tutto andrà bene.
Ho immaginato il suo sorriso nell’osservare le danze, cercando di non ricordare come in realtà avrebbe voluto vivere quei giorni di festa, ma soprattutto con chi.
L’ho vista animarsi per i colori, per il sorriso rassicurante e contagioso di Yukari e sorridere ancora, perché può essere utile per dimenticare, perché è semplicemente la cosa più giusta da fare.
Perché lei è ancora così giovane, perché ha un futuro nuovo da disegnare e che un giorno la porterà di nuovo ad amare, magari con un pizzico di fortuna in più essendo ricambiata.
Ho immaginato tutto questo, tutti questi propositi celati nel suo cuore e tutta la forza di volontà messa in atto con dignità e coraggio.
Ma ho visto palesemente sgretolarsi tutto, grazie a uno sguardo.
“Lontano dagli occhi, lontano dal cuore” si dice e in questo deve aver confidato Sanae, fino a quando le sue certezze non sono miseramente crollate, guardando oltre i ballerini.
E come per Lisa, seppur per motivi completamente differenti, non le è rimasto null’altro da fare che scappare.
Non ci mostri il suo punto di vista nel capitolo ma dalla descrizione dell’attimo in cui il suo sguardo ha incrociato quello di Tsubasa, io ho percepito tutto il suo disagio, tutto il suo sentire.
Perché Sanae non sa nulla di lui, o meglio, crede di sapere ciò che le basta per considerare la sua presenza un dolore, una sofferenza.
Tutto ciò che riguarda Tsubasa, lui compreso, è legato a doppio nodo all’amore che Sanae nutre per lui.
Amore che deve mettere a tacere contro la sua volontà, perché a senso unico.
Amore che non le permette nemmeno l’alibi dell’amicizia, come quella di un tempo, ma che la spinge ad allontanarsi da colui che ama, a scappare via lontano.
Per Sanae vedere Tsubasa a Nankatsu è un colpo al cuore.
Nella sua città, nella loro città, non c’è quella neutralità che Parigi le offriva, come balsamo per le ferite.
Non ci sono distrazioni, non c’è nulla di nuovo che vada oltre a ogni cosa legata al suo sentimento per lui, nutrito negli anni proprio da quei paesaggi e da quel vissuto comune, che per tre anni le erano sembrati sufficienti a tenere in vita un legame senza parole dette ad alta voce, solo intuito.
Sanae scappa non sapendo che Tsubasa vorrebbe raggiungerla, mosso dall’istinto, dopo che paradossalmente aveva sempre cercato di allontanarsi da lei, che sia stato in Brasile piuttosto che in Francia.
Lei non può sapere cosa è accaduto in quegli attimi precedenti, non può immaginare cosa sia cambiato, sin dalla notte del famoso tango a Parigi.
Tsubasa descrive le sue prime ore a casa con un inaspettato calore mentre i suoi occhi si posano su cose e persone, che hanno fatto parte di lui.
Forse scopre di non aver mai abbandonato certi luoghi, certi personaggi della sua vita, anche quando credeva non gli appartenessero più.
Ma per quanto piacevole e rassicurante siano queste sensazioni, non sono sufficienti a colmare una parola del suo significato.
Casa è un termine che ripete più volte, ma nonostante tutto sembra ancora sfuggirgli, nella sua complessa totalità.
Tanto che a volte anche la madre lingua sembra perdere pezzi in questo cammino fatto di ombre, in cui tutto sembra chiaro ma allo stesso tempo offuscato da una coltre, capace di non rendere limpide le cose, nonostante lui le percepisca chiaramente intorno a sé.
La nebbia si dissolve gradualmente però, quando i suoi occhi si posano in maniera inaspettata su una persona.
Le parole emergono prepotenti, chiare, lampanti, aggiungerei… mai dimenticate.
Ho trovato questo momento di una poesia unica, di un’intensità incredibile, come se quel fiume in piena avesse colto anche me, osservando la figura in rosa, oltre i danzatori tradizionali.
Bellissima la scelta delle parole in giapponese abbinata ai movimenti di Sanae, che inconsapevolmente è diventata come una musa nella mente di Tsubasa.
Sanae prende forma nei ricordi ma soprattutto nel presente, come se il sole avesse deciso all’improvviso di oltrepassare le nuvole, illuminando di nuovo tutto con i suoi raggi splendenti, chiari e quasi accecanti.
Una Sanae che è donna, in tutte le accezioni del termine.
Non è più amica, né voce lontana al telefono, tantomeno quella da dimenticare per sei mesi, perché forse è più facile così.
Sanae in quel momento si veste di luce nuova, è come una scoperta, come un tesoro che Tsubasa teneva custodito senza saperlo dentro di sé.
Ed è reale, presente ma forse irraggiungibile, come suggeriscono le sue spalle coperte dal kimono rosa, mentre si allontano veloci, oltre la folla.
Di lei rimane la sua scia, come una cometa che è bruciata troppo in fretta e di un fuoco che Tsubasa ha contribuito ad alimentare.
Ma il dado ormai è tratto, in questa scena bellissima in cui colori, parole ed emozioni si mescolano, in un dipinto dalle tinte decise, quasi impressionista.
Inutile dire che desidero con tutto il cuore leggere cosa accadrà ora, ma pazienterò finché non sarà il momento di scoprirlo.
Non posso però esimermi dal complimentarmi per tutto il capitolo ovviamente, ma in particolare per il brano di Tsubasa, perché indipendentemente dai protagonisti, è il più bello scritto fino ad ora in questa FF.
Complimenti davvero e grazie per le emozioni, spero veramente a presto…

Recensore Master
19/03/16, ore 22:23

La Duras parlava del lacerante dolore derivante dalla difficoltà di comunicazione e di effettiva comunicabilità.
Soprattutto ne "L'Amante" era straziante la sofferenza dei due amanti, che oltre il corpo non riuscivano veramente a parlarsi. Capirono come realmente comunicare tra loro solo quando una nave strappò Marguerite dall'Indocina.
Con una nera limousine sullo sfondo del porto.
Infatti, in questo bellissimo tuo nuovo capitolo, quali sono i personaggi che riescono DAVVERO a comunicare tra loro? Sono quelli che comunicano con il corpo e non con le parole. Madalena comunica con il suo colorito insolitamente pallido, che la snatura e la rende altra cosa. Ed è nell'abbraccio di Diego che si sente finalmente capita e protetta. Riuscivano sempre a capirsi, prima d'ora, tutte le volte che si erano parlati, loro due?
Altri due personaggi che sentono di essere vicini spiritualmente sono Genzo e Lisa: ecco, io in questo abbraccio meravigliosamente empatico e protettivo di Genzo vedo il desiderio di comunicare qualcosa alla piccola Lisa.
"Sono qui" "Non sei sola" "Non avere paura".
E questo a prescindere dai reali problemi della ragazza, ancora ignoti all'SGGK.
Tra di loro non c'è un rapporto di amore e magari neppure di amicizia: eppure sanno comunicare tra loro con un semplice abbraccio.
Questo perché, contrariamente a quello che si crede, non è automatico riuscire a comunicare in modo efficace e corretto con chi si ama di più: per questo molti matrimoni finiscono e magari non perché è finito l'amore in sé, ma perché non si comunica più nel modo corretto.
E questo succede pure tra genitori e figli: magari ci si adora, ma non ci si capisce a vicenda.
Puoi amare una persona più della tua stessa vita: ma non riesci a parlarci.
E questo, purtroppo, è quello che succede  - e succede spesso, in base alla storia che ci stai splendidamente raccontando - tra Lisa e Kojiro. Darebbero la vita l'uno per l'altra, ma sanno farsi del male a vicenda. Kojiro adora Lisa, ma non sa rapportarsi a lei nel modo giusto e questo lo abbiamo visto anche precedentemente. E Lisa scappa, perché il dolore immenso che si porta dentro da tanti anni per la perdita del fratello l'ha resa fragile. E' un continuo rincorrersi, il loro. Kojiro esprime male i suoi sentimenti e Lisa vive, ogni volta, il trauma dell'abbandono: è come se sentisse che Kojiro la abbandoni, volta per volta.
Grazie per la continua fonte di riflessione che mi doni, con ogni tuo nuovo e bellissimo capitolo. Complimenti a te ed a Kaori: con lo scritto e con il disegno state creando, qui in CT, una storia davvero splendida.
Un abbraccio
Lou

Recensore Junior
16/03/16, ore 20:01

Una nuova madre fa la sua comparsa sulla scena, la mamma di Sanae, una donna dolcissima, attenta osservatrice della figlia, ha percepito i cambiamenti che stanno avvenendo in lei, ma non è invadente, si limita ad osservare e a vigilare, ma non domanda. Sa bene che quando la figlia sarà pronta si confiderà con lei. Il loro rapporto è molto complice, visto che Sanae non si pone alcun problema a chiederle di accompagnarla insieme alle sue amiche e a Kojiro per partecipare a questa festa così importante e condividere anche con lei questo momento. Anche in questo capitolo di Sanae non ci è dato conoscere i suoi pensieri più profondi ma, viene vista con gli occhi degli altri. Kojiro comprende subito che c'è qualcosa che non va in Lisa, così come Sanae, ma mentre questa lo attribuisce ad un malessere fisico, il ragazzo intuisce che c'è dell'altro, forse legato alla scelta di seguirlo in Italia e al rapporto conflittuale con la madre. Non immagina la verità e le sue parole hanno un effetto distruttivo nella mente e nel cuore della ragazza nonostante siano dettate dall'amore che prova per Lisa e nel tentativo di fare il suo bene, in un momento di così grande fragilità e paura per ciò che sta avvenendo in lei. Lei fugge e lui rimane scioccato dalla sua reazione e la perde di vista. E Lisa trova ancora una volta conforto in Genzo, ben contento non certo della sofferenza della ragazza, ma di essere lì ad aiutarla, poiché credo che lui provi qualcosa per Lisa. Diego, che uomo l'ho già detto " lo adoro"! Ormai non lo ferma più nessuno. Ha un solo obiettivo, salvare Madalena. Spero che non farai soffrire troppo questi due giovani lei in fin di vita e lui disperato!! Questa volta Madalena credo che dovrà smettere di fuggire e lasciarsi amare da chi ha dimostrato di amarla incondizionatamente. Tsubasa si immerge nella realtà della sua terra, ritova la sua famiglia, il suo grande amico Ryo, ma avverte chiaramente una sensazione di non essere ancora pienamente a casa. È naturale dopo 3 anni di lontananza in un paese completamente diverso. Bellissimo il suo osservare Ryo e comprendere ed essere felice nello scoprire il suo interesse per Yukari. Ma nel rivedere la ragazza il suo pensiero corre nuovamente a Sanae, alla sua partenza per il Brasile. Poi il suo sguardo è catturato dall'immagine della ragazza e la tua descrizione è pura poesia. Lui rimane completamente ammaliato, perde la cognizione del tempo e dello spazio, tutto passa in secondo piano, per lui c'è solo lei. Poi i loro sguardi si incrociano, e Tsubasa finalmente si sente realmente a casa, ma come già avvertito in precedenza sente anche altro a cui
ancora non riesce a dare un nome o una collocazione. Sanae invece fugge. Tutto il suo castello dorato dove si era rifugiata e stava tentando di rinascere, si sgretola in un attimo e non può far altro che allontanarsi. Tsubasa invece cerca di inseguirla, vorrebbe fermarla, nella sua mente chiede di aspettarlo, ma non urla quella parola, sa che non può farlo, sa che non ne ha il diritto, forse capisce di averla fatta soffrire. Un capitolo intensissimo, bellissimo e leggerti è sempre una gioia. Non vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli. Un abbraccio

Recensore Master
16/03/16, ore 15:54

L'universo femminile in tutte le sue sfaccettature e due ragazze che scappano: Sanae e Lisa. La prima: perche' diavolo sei scappata, era la volta buona per avere un confronto. Va bene, allora lo accetti un suggerimento? Vai al Belvedere, o a villa Wakabayashi, ma non lasciare soli quei due. No no e no. Kojiro ha dato la stoccata, ma lei non l'ha nemmeno lasciato finire, per la miseria, piglia e scappa, e tra tutti i posti di Nankatsu dov'e' che va? Al Belvedere. E al Belvedere c'e' lui, che come la vede la deve per forza abbracciare. Eh gia', non aspettava altro.E trarra' le sue conclusioni:che Kojiro e' un bruto, rozzo, che non si meritava una ragazza come Lisa e che la fa soffrire di continuo. Vorrei tanto sapere dal caro Genz, se ha intenzione di fare lui da padre al bambino se Lisa gli raccontera' tutto, ovviamente dopo aver incolpato Kojiro per il fatto di averla messa incinta. E se la signora Nerumi avra' da ridire anche in questo caso, o se le va bene che la figlia diventi madre a diciassette anni ma sposata a uno ricco di famiglia. A parte Ryo e Yukari, che poverini sono cosi' graziosi ed altruisti, Paulo, che di piu' non poteva fare, Diego e Madalena, che stanno vivendo un VERO dramma visto che lei ha contratto la malaria e rischia di morire, e Tsubasa, che stavolta non ha fatto davvero nulla di male, i restanti li prenderei a schiaffi. Sanae, che non ha affatto voltato pagina come diceva, e che ha evitato l'ennesimo confronto con Tsubasa e si e' comportata male piantando in asso Yukari. Kojiro, che ha fatto il gioco di Nerumi. Lisa che non l'ha ascoltato ma ha scelto la fuga e a sua volta si e' comportata male con le amiche (e come minimo Yukari, oltre alle scuse di entrambe, si meriterebbe da queste un mazzo di fiori e una scatola di cioccolatini), e tende un po' troppo a farsi consolare da Genzo. Infine il portiere, cui fa sempre troppo comodo travisare le cose (tanto come coppia non funzionate, ve lo dico io. Sembrate il duo "Buongiorno tristezza"). Diego invece lo abbraccerei senz'altro, e' disperato, poverino, ricorda la prima volta che Madalena ha rischiato di morire, quasi non sente il resoconto di Paulo, vede solo il colore della pelle di lei troppo chiaro, e infine il ricordo di quella frase: "Fra le tue braccia non ho paura". E allora se la prende fra le braccia e in qualche modo la rianima, ed e' deciso a portarla via, di nuovo, dall'inferno e dalla morte. Quanto e' diverso l'abbraccio fra Diego e Madalena e Genzo e Lisa: nel primo caso e' sinonimo di amore e speranza, nel secondo di capriccio e disperazione. Bravissima come sempre. Un bacio.

Recensore Master
16/03/16, ore 14:36

Davvero molto bello questo capitolo, come tutti i precedenti del resto
Ci sono tanti diversi momenti, uno più intenso dell'altro .... non saprei sceglierne uno in particolare li ho trovati tutti molto toccanti e ricchi.
Sanae, Lisa, Madalena e Yukari, qui c'è tutto l'universo femminile nelle sue sfaccettature il resto è solo un contorno.
Il mondo ruota tutto intorno a loro, come se da esse dipendessero l'inizio e la fine di ogni cosa
Brava
Aggiorna presto
ciao
Krys

Recensore Master
16/03/16, ore 12:35

Ma ciao.
Qui accenni un po' tutto: Diego si riprende Madalena...
Kojiro vede che Lisa ha qualcosa che non va, ma non indaga, anzi le da la stoccata finale (da badilata nei denti quell'uomo!)
Ryo e Yukari iniziano a girarsi intorno a quanto pare...
Non ho capito invece cosa sta facendo il Capitano... cosa fa? ora vuole Sanae? mmm curiosa io! spero svilupperai questa parte... attendo fiduciosa...
Non ho capito invece con chi parla Genzo: Lisa? distrutta da Kojiro, quindi rissa tra i due, o Sanae? intontita dal ritorno di Tsubasa?
Attendiamo...
Alla prossima
Guiky80

Recensore Master
16/03/16, ore 12:31

Ma ciao! Eccoci qui, bello il momento dell'incontro tra Tsubasa e la madre, giustamente la Signora Ozora vuole parlare con il figlio che però crolla...
La madre di Lisa è decisamente da abbattere! Che stress di donna! E lasciali vivere!!!
Mi è piaciuto il fatto di aver inserito Yukari che conosce Lisa. Le due amiche di Sanae, conosciute in momenti molto diversi della sua vita che si conoscono e confrontano tra loro.
E così siamo tornati all'origine... a quando la Lisa di 'Mark ti amo' era rimasta incinta, e anche qui la tua nuova Lisa regalerà un piccolo Hyuga al nostro bomber...
Alla prossima.
Un bacio
Guiky80

Recensore Junior
12/03/16, ore 07:08

Ciao Gratia,
ogni volta mi stupisci per le pieghe inaspettate che può prendere la tua storia e che non riesco minimamente a prevedere. La povera Lisa, al centro di questo capitolo sia in modo diretto che indiretto, si trova ad affrontare una prova molto difficile. Dopo la perdita del fratello arriva una gravidanza inattesa: un evento lieto in circostanze normali, ma la vita di Lisa è già abbastanza complicata al momento e lei è talmente giovane che questa novità non potrà che portarle, almeno inizialmente, grossi problemi. Con la madre che spinge per farla studiare in prestigiosi college negli Stati Uniti, un padre che le è vicino affettivamente ma non fisicamente, un fidanzato che ha appena iniziato la carriera professionale di calciatore e che dovrà trasferirsi lontano, Lisa farà fatica a trovare qualcuno che possa sostenerla in questa situazione. Il suo primo punto di riferimento dovrebbe essere proprio la madre in questa condizione ma Narumi è troppo aggrappata al suo dolore per riuscire ad essere obiettiva. Io credo che questa gravidanza, se mai andrà a termine, non concederà mezze misure a Lisa. O ricompone il rapporto con la madre o lo interrompe del tutto. Eppure un nipotino potrebbe essere proprio quel balsamo lenitivo che curerebbe un po’ il cuore sanguinante di sua madre. Se esiste il dolore perfetto, quello che taglia dentro, come hai splendidamente scritto in questo capitolo, io credo che esista anche la felicità perfetta: quella procurata dalla nascita di un bimbo, per i genitori in primo luogo ma anche per tutti coloro che sono legati in qualche modo alla creatura che viene alla luce. Solo la bellezza della vita e dell’amore che ne deriva possono contrastare la sofferenza della morte e della perdita di un affetto. Mi auguro che Lisa, Kojiro e Narumi possano provare questa felicità senza metterne in qualche modo a rischio la sua esistenza. Forse si riuscirebbe finalmente a sollevare quel velo freddo e distaccato che copre sempre le parole di Narumi e che le nasconde il cuore. Kojiro ha percepito un calore in lei quando parlava della figlia. Probabilmente non tutto è perduto nel rapporto tra lei e Lisa, e Narumi ha solo bisogno di una scossa per poter uscire dal guscio dorato che lei stessa ha creato – simbolicamente riportato nel giardino dalle rose perfette così amate da suo figlio – e di ritrovare un vero contatto con la vita e con gli affetti che la circondano.
Allo stesso tempo avviene finalmente un primo contatto proprio tra Kojiro e la madre di Lisa. Mi è piaciuta la sicurezza e la tranquillità con cui lui ha risposto alla donna. Sarebbe assolutamente normale mostrarsi quantomeno nervosi nel trovarsi di fronte la futura suocera. Ma Kojiro è tosto, non si fa intimidire dalla fredda cortesia di Narumi, né dai suoi modi aristocratici o dall’ambiente opulento in cui vive che sono all’opposto del contesto popolare ma famigliare e ricco di umanità in cui lui è cresciuto. La schiettezza e l’onestà con cui Kojiro risponde non possono in qualche modo non essere state notate da Narumi che è una donna intelligente, seppure il suo giudizio sia alterato dalle sofferenze che si porta dentro. E comunque credo che sia giusto che Kojiro sappia delle difficoltà che Lisa incontra con sua madre, anche a causa della loro relazione. Ci sono troppe cose non dette che poi rischiano di degenerare e di essere interpretate nella maniera sbagliata. Ben venga quindi questo tè nel roseto che a mio avviso non è stato un passo di allontanamento tra i due ma una pietra posata per una futura riconciliazione di Narumi con le sue idee su Kojiro.
Tsubasa, come speravo, ritorna finalmente a casa dopo un’assenza lunghissima che lo ha fatto maturare professionalmente e crescere come uomo, con tutte le insicurezze e i dubbi che questa fase di grandissimi cambiamenti può inevitabilmente comportare. Ho sempre apprezzato Tsubasa, così come Genzo, per aver preso il coraggio a due mani, aver lasciato benessere e famiglia ed essere partito così giovane per realizzare il proprio sogno e per crearsi un futuro, cosa che veramente accade di rado nel mondo reale. Immagino anche che finora non sia mai tornato a casa proprio per non cedere alla tentazione di abbandonare tutto e mandare all’aria gli sforzi fatti. Scelte così drastiche, che comportano molti sacrifici, devono essere portate avanti fino in fondo e il ritorno nel paese di origine anche per brevi periodi avrebbe potuto tentare Tsubasa a restarvi definitivamente, specie nei momenti di maggior stanchezza e difficoltà. Successivamente Tsubasa è stato coinvolto nella storia con Madalena, ha avuto esperienze come uomo che lo hanno cambiato e ha fatto delle scelte, giuste e sbagliate, che però lo hanno fatto crescere facendogli prendere in mano decisamente la sua vita. Ora Tsubasa si è realizzato professionalmente, ha una carriera molto promettente davanti a sé, ha conosciuto l’amore e la passione ed è pronto per tornare a casa e rivedere con occhi nuovi l’ambiente dove è cresciuto e le persone che ha amato nella sua infanzia. A partire da sua madre, di cui ora non può non riconoscere il valore per avergli permesso di allontanarsi dalla famiglia così a lungo senza fargli mai pesare nulla. Ma aggiungerei anche di suo padre, del quale ora può comprendere il difficile lavoro che lo porta per lunghi mesi lontano da moglie e figli. E infine di Sanae, che lo ha sempre sostenuto senza mai chiedere niente per sé. Credo che un incontro tra loro due a Nankatsu a questo punto sia inevitabile. Spero solo che Sanae e Tsubasa riescano a chiarirsi questa volta e a comunicare tra di loro senza nascondersi nulla.
Con la determinazione che lo caratterizza ormai, Diego si è messo decisamente sulle tracce di Madalena. Per fortuna questa volta ha un aiuto e un’indicazione su dove rintracciarla. Purtroppo le condizioni della ragazza non sono buone e solo tu ci dirai se e come supererà la malattia tropicale che l’ha colpita. Sono convinta però che l’affetto e il supporto di Diego siano proprio ciò di cui ha bisogno Madalena per poter decidersi a combattere l’infezione. Quello che le manca ora più di tutti è la motivazione, il desiderio di vivere. Essere amati così tanto e riamare in altrettanta misura possono forse permetterle di aggrapparsi sufficientemente alla vita per almeno tentare di resistere e non cedere al male. Madalena in fondo è fortunata: non è da tutti avere al proprio fianco un angelo custode profondamente innamorato come Diego. Da quanto ho capito anche lei è innamorata di lui e deve solo imparare ad accettare ciò che lui ha da darle e capire che anche lei merita di essere felice. Forse sfiorare la morte potrà farle apprezzare di più la vita e ciò che c’è di bello in essa e le farà capire che non serve solo dare, ma anche prendere ogni tanto.
Complimenti per la splendida fanart di Kaori: l’abbraccio tra Tsubasa e sua madre è bellissimo e il volto di Natsuko è davvero espressivo e commovente, mi ha toccato il cuore.
A presto.
Mari

Recensore Veterano
08/03/16, ore 00:52

Ciao Gratia.
L' aiuto che avevo auspicato per Diego è finalmente arrivato ( non avevo ancora letto il nuovo capitolo). All' inizio, credevo che il professore gli stesse nascondendo la verità, per mantenere la parola data a Madalena o perché temeva la reazione di Diego, sentendosi responsabile. Come ti avevo già scritto, mi era sembrato troppo arrendevole con una semplice studentessa, forse a causa del suo cognome altisonante. Alla fine, le sue obiezioni erano più che fondate e adesso lei si è ammalata. Spero che Diego porti con sé anche la zia, perché è giusto che stia vicino alla figlia in questo momento. Sarebbe importante anche per Madalena, che può avere accanto la madre naturale solo in sogno, risvegliarsi con quella adottiva al suo fianco. Forse, capirebbe quanto è profondo l' amore della donna e che non la considera una figlia solo quando la rende orgogliosa con i suoi successi ma sempre, ancora di più in situazioni come queste, dove, siamo onesti, anche in un' età più adulta tutti cerchiamo la mamma. La donna sicuramente non desidera altro.
C' è un' altra madre che forse presto si troverà a dover stare accanto alla figlia in un momento difficile, sempre che lei glielo permetta. Ne sarà capace? Che smacco, però! Narumi si sta prodigando per convincere la figlia a non andare a studiare in Italia invece che ad Harvard e, probabilmente, Lisa passerà il prossimo anno a cambiare pannolini!
Intanto, la donna è riuscita ad incontrare il pomo della discordia e credo che sia stato per lei un incontro proficuo. Per prima cosa, si sarà ricreduta su Kojiro, almeno in parte, perché dalle informazioni raccolte, pensava di trovarsi davanti un ragazzo diverso. Ma Kojiro, pur essendo un ragazzo irruento, non avrebbe mai potuto essere irrispettoso con una donna più grande che è anche la madre della sua ragazza, anche se con fermezza ha chiarito i suoi sentimenti e la sua posizione. Lui è davvero ignaro di ciò che sta succedendo tra madre e figlia. La donna, però, è riuscita alla fine a farlo immedesimare in lei , con la sua ultima domanda, perché Kojiro è sì, un ragazzo giovane ma per le vicissitudini familiari è quasi un padre per i suoi fratellini e, allora, cosa farebbe se a 17 anni sua sorella rinunciasse ad un' occasione d' oro per amore? Probabilmente attaccherebbe il malcapitato al muro e chiuderebbe lei in casa :-)! Spero solo che, se questa chiacchierata lo spingerà a rivedere l' intenzione di Lisa di seguirlo, almeno stavolta ne discuta con lei invece di allontanarla e basta. Sarebbe deleterio, soprattutto ora.
Lisa, Lisa...ma dove hai la testa? Dimentichi il regalo e passi, ma la pillola?
Ho apprezzato il fatto che abbia deciso di andare a Nantkasu, pur se le pesava lasciare Kojiro anche se solo per un giorno. Non mi piacciono le copie appiccicose che non possono stare lontane nemmeno 5 minuti e poi perché l' ha fatto credendo che Sanae avesse ancora bisogno di lei. Così, ha potuto vedere la vera Sanae. Per forza di cose, lei ha conosciuto una Sanae malinconica e sofferente per amore, in Francia non l' ha mai sentita neanche ridere. Nella sua casa, tra i suoi cari, con la sua migliore amica affianco, in pochi giorni è rifiorita e Lisa ha scoperto la sua allegria, la sua vitalità, anche se tutto è dovuto, secondo me, alla consapevolezza che il suo sogno si è definitivamente infranto ed è ora di guardare avanti. Spero che Lisa si confidi con lei, dato che di nuovo ha bisogno del suo aiuto e che non debbano consolarsi a vicenda.
La ritrovata serenità di Sanae sarà messa a dura prova dalla notizia del ritorno di Tsubasa, che ha finalmente ricordato di avere una madre, anche se deve aver preso da lei: cosa le ha impedito di andarlo a trovare in tutto questo tempo? Certo che è strano che Tsubasa abbia lasciato Barcellona nel momento in cui sta sgomitando, per guadagnarsi un posto da titolare. I campionati non durano un anno intero ed i calciatori vanno in vacanza, è vero, ma, guardando lui sembra che non sia così. Spero non sia venuto a fare danni! Se sentiva il bisogno di cambiare aria, non poteva andare in Brasile a recuperare i vestiti, gli effetti personali, salutare gli amici, correre al capezzale della sua donna? La povera Madalena potrebbe morire e lui non lo saprebbe neanche, così come Sanae nei mesi precedenti avrebbe potuto essere inghiottita dalla terra con lo stesso risultato. Non è che una persona possa stare a preoccuparsi per tutti gli ex, ma sembra che, una volta uscite dal suo campo visivo, le persone non esistano più per lui. Quando era in Brasile, non aveva tenuto i rapporti con nessuno in Giappone tranne che Sanae ed ora, che si è trasferito in Spagna, ha dato un taglio netto anche a quel Paese e a tutto ciò che lo univa alla sua vita lì . Forse, sta cercando di ritrovare e di ritrovarsi nelle sue radici.
Ti abbraccio, Maria.

Recensore Master
28/02/16, ore 22:39

"Entrambi avevano provato il dolore perfetto, quello che taglia senza far rumore."
Parto da qui. Per quanto tu abbia inserito delle belle e pertinenti citazioni dal romanzo di Lawrence, la frase che mi è entrata nella pelle è questa e ci sarebbe da scriverci un tomo intero.
Ora vedrò come poterti esprimere al meglio le mie impressioni, in questa recensione. Almeno ci voglio provare.
Il dolore ci accompagna sin dalla nostra nascita, dal momento del distacco dal corpo materno per divenire un essere solo ed unico, che fa il suo ingresso nel mondo.
Ci sono vari tipi di dolore, essi non sono tutti uguali. Ma del dolore "perfetto" - e già questa definizione di per sè è compiuta  di suo - si spera che non ci siano troppe persone a sperimentarlo, per quanto è atroce. Ed esso è muto, non fa rumore, come hai giustamente detto. Parte dal centro del petto e si propaga in tutto il corpo. Ti viola l'animo e lo senti tutto d'intorno, come se ti danzasse ad un ritmo sincopato.
E tutto questo mentre il mondo continua, instancabile, il suo moto e le altre persone continuano a sfiorarti con le loro vite, spesso inconsapevoli.
Il dolore vero, il dolore perfetto ha pudore, non  vuole spettatori. Ti fa fuggire, ti nasconde in angoli bui. Se anche mostri al mondo un viso calmo e lo sguardo asciutto, dentro ti senti tagliare. Pezzo dopo pezzo.
Questo dolore lo hanno sperimentato Narumi, Lisa, Kojiro e Madalena.
Anche gli altri personaggi hanno sofferto: pene d'amore, soprattutto. Ma non è la stessa cosa: quello è un dolore che fa rumore. E' intenso e forte, sì. Ma poi passa.
Sono le grida nel silenzio, quelle che non tutti hanno gli strumenti per sentire e capire, che non si acquietano mai.
Intanto, come ho detto prima, la vita segue il suo inarrestabile corso e fa muovere i personaggi anche loro malgrado. Kojiro continua ad inseguire il suo sogno di calciatore professionista. Sanae spera di dimenticare Tsubasa. Quest'ultimo pensa al suo futuro, ora in Spagna e si concede alcuni giorni di ritorno alla sua casa ed alle sue origini. Madalena, nella sua fuga, pure da se stessa, rischia di morire per una malattia tropicale.
E Lisa è incinta.
La vita va avanti, sempre, nel bene e nel male.
 
(Recensione modificata il 29/02/2016 - 01:04 pm)

Recensore Master
26/02/16, ore 16:15

Non posso non iniziare la recensione concentrandomi sull’arrivo inaspettato di Tsubasa in Giappone.
Sapientemente, avevi lasciato il personaggio un po’ “indietro” rispetto agli altri, mostrandocelo, nella sua ultima apparizione, a Barcellona e convinto più che mai a intraprendere una nuova sfida con la sua vita, deciso a diventare un campione anche in Europa.
Ritrovarlo appena sbarcato nel suolo natio in questo capitolo è stata una piacevole sorpresa, perché sono convinta che stare in Giappone per due settimane, dopo anni di assenza, porterà dei cambiamenti ancora più significativi nel personaggio e che nemmeno lui immagina.
L’incontro con la madre (figura quella materna ormai predominante nei tuoi ultimi aggiornamenti) è toccante, non solo per le lacrime a stento trattenute dalla signora Natsuko ma anche per l’emozione di Tsubasa, che trapela in maniera sussurrata tra le parole tracciate nero su bianco.
La gioia di una madre scalda il cuore, una madre che ha davanti i suoi occhi un figlio forse cambiato nell’aspetto, ma sempre lo stesso, come suggerisce la luce nel suo sguardo.
Mi piace come hai descritto questa donna per me davvero forte e coraggiosa, ho trovato poi apprezzabile la scelta che sia lei a guidare l’auto che li riporterà a Nankatsu.
Ne sottolinea l’indipendenza e l’intraprendenza, non è infatti scontato e facile vedere donne al volante in manga/anime. Mi piace molto questa sorta di emancipazione dallo stereotipo di brava massaia giapponese.
Tsubasa invece sembra prendere man mano coscienza di essere veramente tornato a casa, anche se non basta ancora mirare il monte Fuji o avvertire l’idioma della sua lingua, nella confusione pacata dell’aeroporto.
In macchina il ragazzo si addormenta, ma anche se può sembrare logico in quanto reduce da un viaggio intercontinentale con tanto di jet lag, io ho voluto leggerci una sorta di abbandono, dovuto alla serenità che solo la famiglia e “casa” riescono a donare.
Infine un plauso alla visione finale del gabbiano, che sembra scortare l’auto verso Nankatsu.
Il gabbiano è stato da te usato altre volte come metafora di Tsubasa, in questo specifico caso però io ho avuto un’associazione particolare con un altro capitolo, in cui viene descritta, proprio dal ragazzo, la sua partenza da Nankatsu per il Brasile.
Anche in quel brano, alla fermata dell’autobus, un gabbiano voleva sopra la sua testa, sinonimo del viaggio che stava per compiersi.
Ora mi piace pensare che il gabbiano stia tornando al punto di partenza, con l’urgenza nel cuore, forse inconsapevole, di chiudere un cerchio.
Tsubasa ha voluto dimenticare, ad un certo punto del suo viaggio, tutto ciò che poteva ferirlo, a causa della mancanza, del distacco e della nostalgia.
Forse ancora non ne è consapevole ma credo che sia arrivato per lui il momento di affrontare certi sensazioni tenute lontane con il distacco e la lontananza.
Le situazioni non possono dirsi risolte se prima non le si è guardate dritte negli occhi, affrontandole appunto sul serio. Scappare non porta mai a risoluzioni definitive e forse Tsubasa non si è pienamente reso conto, di essersi comportato da fuggitivo per troppo tempo.
Tutto questo mentre a Nankatsu fervono i preparativi per l’Obon.
Sanae sembra essere tornata una ragazza solare e allegra, complici il benessere donato dal vivere nel proprio ambiente, rassicurante e sereno, nonché l’importanza degli affetti.
Circondata dai suoi amici di sempre, Sanae sorride mentre accoglie Lisa tra le mura domestiche della sua casa, accanto a lei sua madre e la migliore amica Yukari, che sprizza energia da tutti i pori.
Non posso evitare di chiedermi come starebbe Sanae se sapesse chi è in viaggio verso Nankatsu…
In fondo molta della sua ritrovata serenità attinge dalla forza data dalla consapevolezza che non rivedrà Tsubasa.
La ragazza immagina infatti che, coerentemente con quanto fatto negli ultimi tre anni, Tsubasa non tornerà in città e se non sarà lei a cercarlo, non ci sarà modo di avere contatti con lui.
Consapevole anche del fatto che è impegnato in una relazione con un’altra ragazza, Sanae immagina poi che Tsubasa non la cercherà di certo, come ha avuto testimonianza nei sei mesi precedenti il loro incontro a Parigi.
Sono certezze queste radicate dentro di lei, immagino da donna che le parole di lui siano ancora marchiate a fuoco nel suo cuore.
“Ho dimenticato di chiamarti perché ho un’altra…” (scusa la citazione non alla lettera) non è una frase che si cancella, se a pronunciarla è stata la persona di cui si è innamorati da sempre.
Fino a poco tempo fa poi, Sanae avvertiva ancora il calore dell’abbraccio ricevuto dopo la finale, è facile intuire che la sua spensieratezza sia solo apparente, nonostante la voglia di vivere la sua età e il suo coraggio.
Se lei fosse una ragazza capace di cancellare tutto con un colpo di spugna, di certo non sarebbe più Sanae. 
Chiudo qui la parentesi fatta di mie riflessioni personali, ma comprendimi, per me è stato impossibile non soffermarmi sul sentire di Sanae, nonostante nel capitolo sia tranquilla, sapendo che Tsubasa è in viaggio verso Nankatsu. Loro due sono il mio punto debole, credo che ormai questo tu lo sappia. 
Lisa ritrova nella casa di Sanae la calda accoglienza percepita dagli Hyuga e anche questa volta per lei è inevitabile confrontare la sua situazione con tutto questo.
Nonostante non avesse voluto lasciare Kojiro a Tokyo, Lisa si è recata comunque da Sanae, un po’ per la promessa fattale ma secondo me, anche per una sorta di gratitudine.
Sanae, nonostante avesse un volo prenotato anticipatamente per rientrare in Giappone, non ci ha pensato due volte ed è rimasta a Parigi, non abbandonando Lisa nel momento del bisogno, seppur si conoscessero da pochissimo tempo.
È un gesto questo che ha posto le basi di un’amicizia solida, rifiutare l’invito a Nankatsu sarebbe stato improbabile, anche perché immagino che Lisa non sappia dei progressi fatti dall’amica e possa averla immaginata ancora molto triste per la delusione d’amore ricevuta.
Ma le cose, di nuovo, non si fanno facili per questa ragazza, già messa a dura prova dalla vita.
In una sorta di sadico parallelismo, Lisa avverte un malessere e scopre di aver commesso una grave dimenticanza, proprio mentre sua madre è alle prese con l’ennesimo tentativo di interferire con la sua vita.
Inconsapevolmente è stata proprio lei poi ad offrile sul piatto d’argento, l’opportunità di avere un confronto con Kojiro, recatosi a casa sua per colpa del regalo destinato alla madre di Sanae, dimenticato a casa da Lisa (ah sembra proprio che questo suo dimenticare sia un modo d’infierire!).
Quello che mi ha colpita nel dialogo tra Narumi e Kojiro è sicuramente l’atteggiamento di lui, che rimane molto fedele al personaggio ma anche le sfumature diverse, colte nella signora Yoshida.
Precedendentemente quando la donna aveva affrontato l’argomento sul futuro della figlia con le altri interlocutori, mi era sembrata sempre molto fredda e distaccata.
Il suo agire era comprensibile come madre, ma in lei mancava quella sfumatura di calore capace di farmi provare una sincera empatia per le sue preoccupazioni riguardo a Lisa.
Nel brano con Kojiro mi è sembrato invece tangibile questo suo lato più umano, fragile ma forte allo stesso tempo, come se una parte del suo animo fosse riuscita a trapelare e paradossalmente grazie alla “causa” degli strani comportamenti della figlia.
Kojiro dal canto suo rimane molto rispettoso nei confronti di questa donna, che ha subito un grave lutto.
Lutto che conosce come ferita nella sua amata Lisa e che riconosce nelle accennate ma eleganti titubanze di sua madre.
Proprio perché è lui il nocciolo della questione, è facile comprendere che le parole della donna abbiano fatto breccia nel suo animo.
Kojiro ama davvero Lisa, sapere che sta rinunciando a delle possibilità migliori per il suo futuro, pur di rimanere al suo fianco, raggiungendolo addirittura in Italia, non può non toccare il suo senso di responsabilità.
Nel suo affermare che le scelte di vita spettano a lei, la rispetta come persona ma all’apparenza quello che può sembrare un rifiuto all’esortazione della signora Yoshida, nasconde secondo me un qualcosa che lo porterà a riflettere molto sulla questione.
Kojiro sa cosa vuol dire preoccuparsi per chi si ama, desiderare per lui un futuro migliore, il suo ingaggio italiano comprende in parte anche questo aspetto.
Guadagnare di più può permettergli di offrire ai suoi fratelli e a sua madre un futuro senza più limitazioni (se non ricordo male nel manga, con i primi compensi, Kojiro porta a vivere la famiglia in una villetta stile Ozora), mi viene facile quindi pensare che certi suoi ragionamenti ricadranno anche sulla questione di Lisa.
Lisa che a Nankatsu ha conferma dei suoi sospetti.
È incinta, cosa che avevo visto probabile durante l’ultimo amplesso da te descritto tra lei e Kojiro, semplicemente perché a differenza di altre volte, ti eri soffermata su un particolare prettamente… fisico.

“La vita l’aveva improvvisamente afferrata… La stava trascinando, decidendo della sua esistenza. E tuttavia, quello che le stava accadendo non pareva reale…” questa frase esprime al meglio la sua situazione e il suo stato d’animo, ammetto di essere molto in ansia per lei.
Infine spendo le ultime parole dio questa recensione per Diego, che senza tregua sta cercando Madalena.
Non credo però che avesse in mente di trovarla così, quasi fortuitamente e non in condizioni di salute buone…
Lo immagino già moto, appena finita l’esortazione del professore della ragazza.
Pur senza nessuna descrizione, perché hai sapientemente troncato con quella frase il brano, posso immaginare il suo stato d’animo, vederlo fremere di paura e smania di correre da lei.
Questo perché il brasiliano non è più un semplice personaggio ma quasi un amico, per cui parteggiare e a cui dare sostegno nel momento del bisogno.
Bravissima come sempre, non vedo l’ora di leggere i prossimi capitoli! Conterò i giorni che mi separeranno dalla festa dell’Obon! ;)