" appropisito Angela " dissi io "non te l'ho detto, domani ho un intervista con un gruppo che si chiama One Direction " risposi
" bene !!! " rispose agela...... dopo qualche minuto di silenzio ..."SHAROOON " Srillò , facendomi saltare in aria "che c'è ? " dissi io, guardando tristemente il mio povero gelato spiaccicato a terra " mi hai fatto cadere il gelato "dissi io mettendo il broncio
" sharon , ma possibile che pensi al gelato in un momento come questo !!!? " disse lei scioccata, Michela e Marta ci guardavano perplesse!!
" perchè? che momento è questo ?? " gli chiesi spazientita
"sharon , gli ONE DIRECTION , possibile che te ne sei dimenticata ?? mi "disse spazientita, a michela e marta gli si ulliminarono i volti , io non le capivo le guardavo come se avessero 4 occhi e dei tentacoli che spuntavono dal naso !!!!
"hem......ancora non capisco " dissi
" testa di banana ma possibile che non capisci !!!? " disse Angela ormai fuori di se
" Angela spiegati non ti capisco , io non mi ricordo niente " dissi io
" come non ti ricordi gli ONE DIRECTION il gruppo musicale che adoravamo tanto quando eravamo delle ragazzine, domani li intervisterai " mi disse come se fosse la cosa piu ovvia di questo mondo...............la mia mente elaborò quello che disse e andai indietro di qualche anno quando 4 ragazzine di 14 anni ballavano e cantavono a ritmo della musica dei loro idoli , ora si che mi ricordavo i 5 ragazzi che avevano fatto sognare delle adolescenti

“So quanto ti ho fatto male andandomene, ma sai quanto i provini mi stessero a cuore, e poi volevo rendere felice mia madre, volevo rendere felice te, sarei tornato prima o poi, lo sai. Sono tornato e non me ne vado più. A costo di portarti dietro a tutti i concerti, non ti lascio. Credimi, Zoe, ti amo come non ho amato nessuno in vita mia e non voglio più vedere i tuoi occhi pieni di lacrime, non voglio sentire gli urli di dolore al telefono, non voglio più. Rimani con me, credimi, picchiami ma… perdonami.”

“Tutto bene, Lou?” gli chiede Eleanor, dopo essere riemersa senza più tracce di dentifricio attorno alla bocca - tutto bene un cazzo, è la risposta che gli sale dal cuore. Assolutamente un cazzo di nulla. Perché in quel messaggio così scarno, schietto e anonimo, Harry ci ha incanalato tutta l’amarezza possibile – il risentimento è così palpabile, in quelle poche parole, che gli toglie il respiro -; perché riesce a leggere tra le righe la gelosia, acutissima. [...] Tutto bene un cazzo.
MicroLong fic Larry Stylinson troppo angst e superintrospettiva - con aggiunta di sentimenti incasinati e relazioni complicate. Scene Louis/Eleanor e Ziam. A vostro rischio!

"Ho bisogno di te, ho bisogno di te più che mai.
Sono sola, completamente sola." dissi tra le lacrime, consapevole del fatto che non sarebbe ritornato mai più.

-Quanto ti vedo escono fuori i miei istinti omicida Styles- dissi a denti stretti
-Ma chi ha parlato? Da quassù non vedo niente- rispose strafottente
-Fottiti stampellone- mormorai per poi andarmene
Nuovo anno,nuove esperienze ma sempre gli stessi rompicoglioni.

"Quel sorriso gli illumina il cuore, gli invade l'anima, lo fa rabbrividire, lo manda in estasi. E' come musica.."

Farsi raccontare una notte di sesso da Harry, dal suo amico da Harry, dal ragazzo con cui l'aveva fatto. L'alcool gioca brutti scherzi.
-Harry..- disse attirando la sua attenzione -ieri sera..-
-Sì.-
Bam. Il mondo fermo. Beth si era fatta sverginare da Harry, dal suo amico Harry. Perchè? Doveva scoprirlo.

Harry non resiste più, vuole vederlo, perdersi nei suoi occhi del colore del cielo, affondare le dita nei suoi capelli biondi. Vuole vederlo e non riesce più a resistere. Ecco perchè scappa dalla sua stanza e sgattaiola per i corridoi dell'albergo sperando di non essere beccato, solo per vederlo.

- Harry, finalmente!- Erano circa le sette di sera quando Louis mi buttò le braccia al collo stringendomi più che poteva, ora mi avrebbe detto che con Eleanor era stato un inferno, che lei non aveva i miei occhi verdi, e che ad ogni ‘ ti amo’ detto pensava a me. Peccato che era sempre la stessa solfa, e non gli credevo più.

"Era seduta su quella vecchia panchina, e guardava il paesaggio davanti a sé. Un'immensa distesa erbosa e il cielo arancione e rosa che stava a segnare l'arrivo del tramonto.
Si spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio e cercava di sorridere a chi le passava accanto, di tanto in tanto.
A volte chiudeva gli occhi e cantava, amava cantare.
Ed i suoi grandi occhi, dello stesso grigio di un cielo plumbeo, trapelavano un velo di tristezza. Alcune persone dicevano che dai suoi occhi si poteva capire il suo stato d'animo, a volte. Ed era vero.
Aveva le guance di un rosa pallido, le labbra rosee che sembravano disegnate, e i capelli lunghi e lucenti.
Era magra, fin troppo. Le sue gracili gambe semi nude, erano coperte soltanto da un paio di pantaloncini corti.
Era una ragazza molto intelligente e scaltra, dicevano.
Aveva una carnagione molto chiara; sembrava fosse di porcellana.
Con quegli occhi che riuscivano a scavarti nell'anima e quel sorriso candido e sincero, April riusciva a incantare chiunque.
Sembrava una visione surreale, talmente era bella.
Ogni volta che la guardavi, il sole emanava una luce diversa, nuova. Una luce insolita."

Eveline Smith, ragazza ricca e viziata,con un duro passato alle spalle, ottiene sempre tutto ciò che vuole.
Niall Horan, membro della famosa band One Direction, dolce e simpatico.
Lei stronza, ma innamorata.
Lui dolce, ma non ne vuole sapere niente.
Riuscirà Eveline a conquistare il cuore di Niall? Questo sta a voi scoprirlo.

Il mio problema erano i miei vicini di casa, una coppia di neo sposi, che scopavano come conigli a tutte le ore del giorno, e per una diciottenne arrapata in astinenza da tre mesi come me, sentirli urlare eccitati era una cosa frustrante.
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Louis ribaltó le posizioni, mettendosi sopra, e inizió a spingere velocemente, entrando sempre piú in profondità.
Urlai di piacere, senza trattenermi.
Alla faccia vostra, neosposi arrapati! Tiè!

-Ti ho detto che non lo so, non ne abbiamo mai parlato e poi è un idea stupida.-
-Malik, hai sbagliato aggettivo, eccitante.-
-Okey, eccitante, ma è anche imbarazzante.- Zayn arrossì violentemente mordendosi il labbro inferiore e deglutendo.
[ATTENZIONE: Parla di un rapporto fra cinque persone]

Sarah Payne era sempre stata una ragazza dolce, timida e simpatica. Normale. Ecco, normale era la parola adatta. Non era particolarmente estroversa e per niente esuberante, al contrario, era una di quelle persone che passano facilmente inosservate, e lei si trovava straordinariamente a suo agio con quel ruolo. Non che ci fosse nulla di male, ovviamente. Harry stava seduto da solo ad un tavolino del Corner Pin Inn, dove lei era impegnata a servire i clienti, bevendo qualche Coca Cola, intento ad osservarla da più di un’ora.
MM della long It Isn't Over dedicata a Demsmuffin.. assicuro che pur essendo un MM è del tutto indipendente dal resto della trama

DAL CAPITOLO 6.
-Nessuno mi dice di no.- sussurrò a denti stretti, facendo un mezzo sorriso. Mi ripresi all’istante e scoppiai a ridere. Una risata quasi isterica, piena di nervosismo.
-Beh, mi dispiace, ma ne hai appena trovata una che lo fa.- gli dissi facendo spallucce. Lui sorrise, cosa che non prometteva niente di buono.
-Io non ne sarei così sicuro.- mi disse avvicinandosi ancora di più. Io indietreggiai di un passo e alzai un sopracciglio, incrociando le braccia al petto.
-Ah, si?- gli chiesi scettica. Lui annuì e mi sorrise, di nuovo.
-Prima o poi cederai ed io sarò pronto ad approfittarne.- mi disse malizioso. Scoppiai a ridere di nuovo alla vista della sua sicurezza.
-Si, come no. Sai cosa, Harry? È la convinzione che fotte la gente. Ti consiglio di stare attento.- gli suggerii con un finto sorriso. Lui scacciò via le mie proteste con un gesto della mano e ridusse di nuovo le distanze. Questa volta non mi tirai indietro e lo lasciai fare. Con un dito percorse delicatamente il profilo della mia guancia e sorrise, mettendo in mostra le fossette.
-Sono pronto a scommettere che entro la fine dell’estate tu ti innamorerai di me.- sussurrò inchiodandomi con lo sguardo. Io schioccai la lingua e gli tesi la mano.
-Preparati a perdere, allora.- gli dissi decisa.