Il sangue ancora scorre dal mio polso sul pavimento e ho la vista annebbiata mentre qualcuno bussa insistentemente alla porta del bagno. Non ho le forze per alzarmi. Sento la voce di mia madre che urla il mio nome. " Hopee! Hopeeee! Hopeee! Ti prego aprimi mi sto preoccupando! "

Sono Crystal ho 20 anni e sono una ragazza piuttosto simpatica… Vivo perennemente in balia del mio dolore… Sì dolore! Dolore per tante cose : famiglia, amore , amicizia. Sono sociale, timida e amante della scrittura e della lettura. Non amo molto parlare di me (preferisco scrivere di me) perché ho un carattere difficile, chiuso.

“Tu sei pazzo, oltre che stupido. Cosa c’è di difficile da capire nelle parole ‘ti odio’? Davvero pensi che possa volerti anche solo un po’ di bene dopo quello che hai fatto? Pensi veramente che tu abbia anche solo la minima possibilità di riacquistare la mia fiducia? Cosa ti fa credere che io non ti auguri tutto il male del mondo?”

La vita non dovrebbe essere un viaggio verso la tomba con l'intenzione di arrivare in modo sicuro in un bel corpo e ben conservato, ma piuttosto una sbandata in fiancata in una nuvola di fumo, completamente esaurito, completamente sfiniti e proclamando a gran voce: "Wow! Che corsa!"

l'amore, è sbagliato.
ti fa soffrire le pene dell'inferno dopo che ti ha portato fino al paradiso.
e tu che puoi fare?
nulla, perchè tutto si compirà senza che tu possa fare nulla.

“Andrà tutto bene.” Mia gli strinse le braccia attorno ai fianchi. “Prega quanto vuoi. Nessuno più di te merita quel trono.”
“Sento la sua presenza Mia.” Guardò la compagna. “Zeus. Tuo padre. Il mio. Chi può dirlo. Ma io sento qualcosa!”
“Prega per loro e lasciali andare. I morti sono solo morti e gli Dei sono solo Dei.” Gli accarezzò la guancia. “Tu sei un Re oggi e sarai un Re domani!”. L’uomo sospirò soffiando nella mano che lenta ridiscendeva sulle sue mandibole serrate; il tocco di una mano gentile, sicura, gli occhi di una donna che lo amava, le parole di chi aveva creduto sempre in lui.
Si commosse ma girò il capo primo che una lacrima bagnasse quella mano.
*seguito della fanfiction "La leggenda di Ippodamia" ispirata al mito di Pelope e Ippodamia.
La mia fantasia, a volte, non si pone limiti.
Spero vi piaccia.

Bruto e Cassio sono gemelli. Sono ad una manifestazione che si prevede violenta.
Scoppiano gli scontri. Botte. Manganellate. Sampietrini. Addirittura autopompe.
Bruto scappa. Ma non trova più il fratello.

Prima di uscire sul balconcino che dava sul mare, si girò a guardare il corpo di quello che era stato il suo compagno per poche, fugaci ore: il lenzuolo era scivolato via e lei accarezzava con gli occhi quelle scapole appuntite che sembravano lì lì per trasformarsi in ali.

Quando il dolore e la rabbia le ho placate autolesionandomi.
due volte che mi sono bastate.

«Avevo mollato e questo mi faceva arrabbiare più di tutto.
Avevo detto “Ciao” alle mie difficoltà, ai miei errori, alle mie paure perché mi feriva subire un fallimento dopo l'altro. La delusione aveva preso il posto del dolore e della rabbia. Ero delusa si, non degli altri, solo di come mi ero comportata.
Ora che finalmente mi ero liberata dei miei fallimenti era rimasto solo un enorme e pesante senso di vuoto. Mi sentivo come se la poca energia vitale che mi era rimasta fosse volata via, così passavo le giornate piegata sui libri accartocciata su me stessa in un angolo della stanza con le cuffie alle orecchie.
Avevo rifiutato tutto.
Fino a quando quel Sabato per me cambió tutto e ricominciai a vivere.
A lottare.»

E' difficile vivere portando nel proprio spirito i terribili segni dell'anoressia. La realtà si deforma, filtrata da paure e sensazioni che solo chi soffre dello stesso male può comprendere. Ma a volte basta poco, una frase detta nel modo giusto, perché una giornata partita esattamente allo stesso modo di tutte le altre possa trasformarsi in qualcosa di diverso.
Quinta classificata (su 22!) al contest "Drabble" di Beba e Mattimeus

"Accadrà in un batter d'occhio, senza poter reagire e salvarsi."

Questa storia partecipa al contest "Di corruttori e di vittime":
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10428353
Tratta di una storia incestuosa tra un fratello e una sorella, un genere introspettivo che parla dei turbamenti della protagonista.
ATTENZIONE: presenta descrizioni sessuali.
Nel primo capitolo inserirò ulteriori "ATTENZIONE".
Questa è la mia prima e ultima storia incestuosa, perchè sono dannatamente difficili da trattare! Spero di averla scritta bene, fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione.
Un saluto,
SenzaPH

avevo 13 anni la prima volta che provai a farla finita definitamente .

Ognuno di noi ha vissuto qualcosa che ci ha cambiati , le persone vengono giudicate senza conoscere la loro storia,e questa è la storia di colui che stava per cadere nelle maglie di un oscuro ''tessitore'', deciso a distruggere la sua vita.