Harry James Potter e Ginevra convivono ormai da anni, ma una vecchia conoscenza minaccia di distruggere la loro relazione...

Harry Potter è appena stato promosso Capo dell’Ufficio Auror e vive da solo dal giorno in cui Draco l’ha lasciato, qualche anno prima.
Draco Malfoy ha detto a Harry di occuparsi di pubbliche relazioni per una ditta di compravendite, il che, in un certo senso, è vero: vende il proprio corpo per vivere e non è che se ne vergogni, ma sa che Harry non la prenderebbe bene.
Quello che non sa è quanto, effettivamente, Harry la prenderà male quando il loro comune amico Blaise Zabini gli dirà la verità.

Drabble sulla Dramione. È stata la mia prima storia ed è già pubblicata su wattpad.

Ultimo giorno a Hogwarts. E' il momento di dirsi addio.

Ho avuto un'idea malsana: una Christmas Challenge! Spero vi piaccia e che partecipiate in tanti :) Ecco la mia partecipazione:
I really can't stay - Baby it's cold outside
I've got to go away - Baby it's cold outside
This evening has been - Been hoping that you'd drop in
So very nice - I'll hold your hands, they're just like ice
Si è classificata seconda alla Christmas Challenge indetta da me, qui su EFP. Giudice: Arya_95

Lei, Hermione Granger, era innamorata.
E come si sentiva? Si sentiva bene, felice.

Harry è stato abbandonato sull’uscio di una porta, Sirius è stato spedito ad Azkaban e Remus ha perso le uniche persone che abbia mai amato. Quando il vero traditore viene catturato tre anni dopo, Sirius si prepara a rimettere a posto le cose per le due persone che ama di più. SB/RL

Tutto sembra fatto per essere vissuto in un momento, come in una Polaroid o in un’istantanea.
Quando ti guardi intorno, la bellezza della natura sembra sempre sconvolgere i bambini – soprattutto se sono Metaphormagus, scoordinati ed adorabili.
Si guarda sempre al passato, è inevitabile: si vuole capire se cambierebbe qualcosa tornare indietro oppure no.
Ma alla fine si guarda quel che si ha e che, dopotutto, era la scelta migliore da farsi in ogni caso.
***
Dal testo:
"Ma mentre la guarda, non vede dove avrebbe sbagliato: certo, Dora non è una bambina tranquilla, cambia colore di capelli quando le pare e piace, ha modi clowneschi e si esprime per simbologie.
La guarda e un pensiero le balugina nella mente: è così piccola."

Narcissa è nascosta dietro una siepe e spia la sorella che non vede da anni, la sorella che rinnega da (quasi) sempre.
Vorrebbe vedere la miseria in cui vive, eppure Andromeda è più felice di lei - una figlia, l’amore che avvolge l’atmosfera di casa Black-Tonks.
E Dora, la nipote non voluta, la vergogna della famiglia le fa capire (forse) che i propri natali non contano.
Conta solo l’insegnamento che ricevi e cosa ne trai per una vita futura.
***
Dal testo:
"La donna si diresse alla veranda e si sedette sulla sedia a dondolo controllando, quella scapestrata della figlia.
Alle volte Dora la faceva preoccupare e non poco: presto sarebbe andata a Hogwarts e chissà se avrebbe affrontato la cosa con dovuta coscienza."

Salazar Serpeverde è spirato da anni ormai.
Non ne resta che un fantasma, che vaga solo nei secoli.
Immortale come ha sempre desiderato, inizia a sentire la mancanza dei suoi compagni.
Vedendo le ere scivolargli di fronte, giunge alla conclusione che tutti i suoi discorsi sul sangue non erano che una pallida illusione.
Quando vede, dai semi da lui piantati, nascere l'uomo che avrebbe quasi portato il mondo sull'orlo della catastrofe, è con nostalgia che gli sussurra all'orecchio quelle parole che, un tempo, fu un suo amico dal cuor di leone a rivelargli.
"Siamo semplicemente destinati a essere"...

Salzar Serpeverde è stanco della vita a Hogwarts.
Stanco delle liti con i suoi colleghi.
Stanco di quel gruppo di beoti che non sa capire i suoi nobili ideali.
Stanco di tutto.
Non ne può più, e in una notte gelida decide di andarsene.
Sarà davvero giusto lasciare i problemi irrisolti?

Salzar Serpeverde sta lasciando Hogwarts.
Con lei si getterà alle spalle una parte fondamentale della sua vita.
I suoi allievi.
I suoi colleghi.
Si lascerà alle spalle la sua casa, la sua famiglia.
Ma sopratutto, si lascerà alle spalle lui.
Perchè un "Ti amo" può essere la frase più difficile da dire al mondo...

[STORIA A OC – ISCRIZIONI APERTE; ISPIRATO A GOSSIP GIRL & POSH]
Dal testo:
Tirandosi leggermente su lanciò un’occhiata intorno a sé.
La stanza era un casino: posaceneri colmi fino all’orlo di sigarette babbane, bottiglie di Whisky Incendiario buttate a terra, sul tavolino in cristallo c’erano ancora tracce di Artiglio di Drago ridotto in minuscoli frammenti polverosi.
La chioma castana chiara di North era tanto vicina a quella biondo dorata di Shaw da sembrare sul punto di fondersi.
Li svegliò con un colpetto della gamba.
Le iridi verdi cerchiate di rosso di North incrociarono le sue, vacue come se stesse faticando in modo incredibilmente per metterlo a fuoco.
E probabilmente era davvero così.

Hermione Granger trova, nella propria tasca, un biglietto...

A volte è dura fare la cosa giusta.
Quando la pressione scende come un fulmine.
E’ come se volessero che io fossi perfetto.
Quando in realtà non sanno che sto soffrendo.
Questa vita non è semplice.
Non sono fatto d’acciaio.
Non dimenticate che sono umano, non dimenticate che sono reale.
Pensate di conoscermi ma in realtà non mi conoscerete mai.
Ma c’è una cosa che so di sicuro:
Ve lo mostrerò!
***
Piccola one-shot su un sesto anno alternativo. Riguarda Draco e il giorno in cui riceverà il marchio...forse.