I pensieri, secondo me, di Billie in rehab. I ricordi gli fanno capire quanto potrebbe perdere, e lui lotta per non vedere il tempo della sua vita finire.
"Perché dovrei andare avanti?" Una domanda che mai avresti pensato di porti, ma che ora è quasi necessaria.

"La pioggia aveva appena iniziato a picchiare sul vetro, quando Billie si voltò di poco alla sua sinistra.
Nubi grigie all’orizzonte, vento di tempesta.
Era steso su quel letto dalle bianche lenzuola. In una bella stanza colma di ogni confort. Tivù satellitare, computer, riscaldamento, bagno privato.
Privilegi da star. "
...
[Billie Joe centric]

- E questo? – esclamò, con la faccia di un bambino dispettoso, premendo con un dito il segno rosso che si trovava vicino la nuca di Frank.
- Non ti sfugge nulla, eh?
- Chi è?
- Una di New York.
- E basta?
- Si, non c’è altro
♠
Vi stavate chiedendo come una "semplice" foto su Istangram possa incrementare la demenza di una fan? Eccovi la risposta. Bimbi tutti a nanna, che Frank e Billie hanno da fare. Donne, rifatevi gli occhi (per così dire).
Sono lieta di presentarvi la prima Trillie partorita dalla mia tastiera. Spero non vi deluda.
Una recensione mi renderebbe felice come sapere che Natale arriva in anticipo, quindi non siate timidi e sfogatevi pure!

1989, Berkeley (California).
Alexandra è una studentessa modello. Cosa succederà alla normale vita della ragazza dopo l'incontro con tre ragazzi mai visti prima?

Piccola non-sense ispirata dal fatto che ascolto tipo venti volte al giorno l'anteprima di Lazy Bones.
Non si attiene al titolo o tanto meno al testo, ma semplicemente è ricavata dalle emozioni che ha suscitato in me.
Trovare una piccola recensione fa sempre piacere. Ergo, se volete tipo prendermi a pietre virtuali, fatelo pure. ^^

“Corriamo” – gli dico per poi stringere la presa e tirarlo via con me.
Corriamo per vie strette e puzzolenti mai percorse prima per poi finire in un quartiere residenziale.
Corriamo in mezzo strada, urliamo e cantiamo per poi fermarci di colpo e buttarci a terra per riprendere fiato.
[BillieJoeArmstrong/FrankIero]

"Ciò che ti resta è una manciata di ricordi frantumati a cui tenti disperatamente di aggrapparti, consapevole che prima o poi ti abbandoneranno senza pietà. E l'odore dei suoi capelli. E il sapore delle sue labbra."

."Un pallido sole d'autunno fece capolino tra la foschia.
Il ragazzino seduto sull'altalena si guardò intorno; il parco era deserto ma la sensazione di essere osservato non lo abbandonava. Il vento gli scompigliò i capelli castani e gli occhi, azzurri come il cielo, si socchiusero nel vano tentativo di ripararsi da quella luce innaturale. Frank, questo era il suo nome, si alzò e si diresse verso la scuola. Odiava quel luogo, le persone lì erano sempre pronte a giudicare; gli sguardi dei compagni erano carichi di diffidenza nei suoi confronti.
Eppure, cosa aveva di sbagliato?