Ancora una volta i miei adorati Warblers. Ancora una volta Alex Harwood e la sua vita con Hunter. Ancora una volta Thad e Sebastian, Nick e Jeff. Perchè senza di loro non posso stare e non scrivere delle loro avventure mi sembra un grande affronto(?)
"Dedicato a tutti voi che leggete, recensite e sclerate sulle coppie della fanfiction.
Dedicato a chi magari una volta ha quasi pensato di insultarmi via facebook(?)
Dedicato a chi magari una volta, ha pensato a come sarebbe potuta
Continuare la storia tra Hunter ed Alex, o se magari Alex non
lo avesse perdonato.
In sostanza, dedicato a tutti voi, che mi rendete
felice leggendo quello per cui metto anima e corpo… e perché no,
anche mente.
Ma soprattutto grazie a Glee, grazie ai suoi produttori,
perché senza di loro non ci sarebbe niente di tutto questo."

Classica one shoot scritta in compagnia di buoni amici ed una tazza di latte e caffè. Ispirata da alcune quotes del film Paris, Je t'aime
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Dal testo:
Qualche volta ce ne stavamo sul divano di casa mia guardando Harry ti presento Sally nonostante conoscessimo entrambi i copioni a memoria. Arrivavamo sempre allo stesso punto e pretendeva che gli dedicassi il solito monologo guardandomi ogni volta con un’espressione diversa.
Folle, felice, divertito, innamorato.
Arrivati alla parte del “Quando ti rendi conto che vuoi passare il resto della tua vita con una persona, vuoi che il resto della tua vita inizi il prima possibile,” la sua domanda era la medesima in tutte le occasioni.
«Quando vuoi che inizi la tua vita?»
La mia risposta non poteva che essere una.
«Il prima possibile.»
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Ci sono volte in cui la vita ti chiama per un cambiamento. Una transizione. Come le stagioni.
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Dedicata a te che la leggerai.

One shot ambientata tra la terza e la quarta stagione.
Come avranno affrontato davvero al separazione dopo la 3x17 e senza l'aiuto della Pillsbury?
Hanno litigato? Hanno pianto? Hanno ignorato tutto? Hanno fatto promesse che poi si sono infrante?
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Quando però vide, attraverso la porta in vetro, una figura scura camminare sulla spiaggia, tirò un sospirò di sollievo: nonostante si vedesse ben poco, lo avrebbe riconosciuto tra mille.
Blaine si muoveva lento, calciando di tanto in tanto della sabbia, come se fosse in pensiero per qualcosa.
Poi si distese sulla sabbia fredda e rivolse il suo sguardo alla luna.

Thad Harwood è un adolescente come tanti altri. Ha un migliore amico segretamente (o forse non troppo) innamorato di Nick Duvall,una vita sociale miserabilmente imbarazzante e degli ormoni. Nel tentativo di aiutare Jeff Sterling nella conquista del proprio uomo,si imbatterà nella peggiore diasavventura umana che potesse mai incontrare: Sebastian Smythe.
Dal Capitolo I:
-Divine, la cantante.- iniziò a spiegare Jeff, senza lasciar andare Nick- E’ esattamente il tipo di persona che vorrei essere da adulto.-
-Una Drag obesa?- suggerì Thad, inacidito dal giramento di testa e dalle gambe che sembravano davvero non reggerlo

Manca poco più di una settimana all'inizio delle vacanze estive e, Nick, ha deciso, con estremo entusiasmo, che le passerà assieme ai suoi compagni della Dalton.
Entusiasmo che verrà inizialmente spento dai suoi stessi compagni e, in seguito, ravvivato dalle parole di Sebastian.
Nello stesso momento e in un altra zona, Blaine non è felice come credeva che sarebbe stato in compagnia del suo ragazzo. Triste, ansioso e apatico vorrebbe solo un "ti amo" sussurrato all'orecchio.
Sebastian e Blaine vivono le loro vite lontani uno dall'altro e riusciranno ad incontrarsi per le vacanze estive, senza che nessuno di loro ne fosse al corrente.
[Seblaine]

Raccolta di Long Shot Kurtbastian basata sui temi delle Week e sui prompt. Le one shot sono a rating vario ed è specificato nello schema prima della storia.
Seconda shot, Who's Bad?:
Rating: Rosso (NC-17)
About: Doveva ammettere di essersi preso una bella cotta, una di quelle cotte pericolose che possono far male (non immaginava ancora fino a che punto, allora, ma era comunque consapevole del fatto che non fosse la più idonea delle situazioni, specialmente in quel caso).
Gli capitava spesso di pensare a lui, e non in senso sentimentale magari (quindi forse avrebbe dovuto sostituire il termine ‘cotta’ con ‘fissa’). Non aveva mai pensato di poter assumere quei comportamenti infantili perfino al liceo.
Era arrivato al punto in cui, pur di vedere il suo amato professor Smythe, fingeva il più totale disinteresse alle sue lezioni di scienze e taceva di proposito alle sue interrogazioni, nonostante fosse uno studente modello; ed era un modo perfetto per procurarsi più tempo da passare con lui e più attenzioni da parte sua.
Warnings: teacher!Sebastian, shameless smut, collab.
Words Count: 16.500+

Raccolta di one shot spin off sulla fancition Brittana "Let me mend your broken wings" scritta da strifylover.
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Dal primo capitolo - Spin off capitolo 5
“Ti sei persa, angelo?”
Brittany si paralizzò sull'uscio della porta e sgranò gli occhi sorpresa. Era sicura di non aver fatto il minimo rumore, come aveva fatto a sentirla? Non si era neanche voltata a guardarla, eppure dal suo tono di voce si evinceva la sicurezza nel sapere chi ci fosse alle sue spalle.
Sembrava come se Santana la stesse aspettando.
“Smettila di chiamarmi così!” Esclamò mostrandosi infastidita, almeno nelle intenzioni. Sì perché il suo tono di voce risultò essere titubante nel momento in cui Santana si voltò verso di lei, regalandole il più bel sorriso che avesse mai visto.
“Mi stavi seguendo?” Chiese la mora, mentre spostava alcuni scatoloni su degli scaffali vuoti.
“S-Seguirti? Certo che no!” Ci tenne a precisare. “I-io stavo solo cercando il bagno.” Mentì.
“Il bagno è proprio dall'altra parte, vuoi che ti ci accompagni?” Chiese allusiva Santana, senza nascondere un sorriso malizioso che fece avvampare immediatamente Brittany.
“N-No!” Esclamò, stringendo i pugni. Quell'atteggiamento così spudorato di Santana riusciva sempre a metterla a disagio ed

partecipante al 6° p0rn fest di fanficitalia
Thad ha sempre sostenuto di voler aspirare a una vita normale, non un’apple life ma almeno discretamente normale, questo prima d’incontrare Sebastian Smythe, ovviamente
un po' di p0rn, un po' di fluff e tanto ma tanto cliché

Se sei in equilibrio su un filo non basta che una piccola spinta per farti cadere da un lato o dall'altro.
Mentre gli occhi di coloro che erano stati la sua famiglia al liceo squadravano lui e il suo improbabile accompagnatore, Sebastian Smythe il criceto malefico, le ragioni per cui si trovava lì, con lui, sei anni dopo gli passarono davanti agli occhi, come un film che stava andando in onda nel suo cervello.

Neanche a dirlo. Jeff si era già allontanato di un passo dal bancone, reggendo il boccale con una mano, e si era fatto più vicino all'uomo che gli stava accanto, col capo voltato dal lato opposto, a chiacchierare col barista.
Gli picchiettò con una mano su di una spalla e quello si girò a guardarlo stupito.
‹‹Ciao! Lo conosci Thad?››
Thadastian | OS | Commedia, Pseudo-Fluff | AU

Si ascoltano e cantano centinaia di canzoni al giorno nel mondo, eppure solo poche di esse ci rimangono impresse nel cuore e nella mente, forse per le parole che le compongono o forse per quello che ci ricordano. Una canzone può lasciare messaggi e impressioni diverse da persona a persona, ma delle volte una canzone può avere più significato di quanto di quanto si possa pensare.
...
Era da poco passata la mezzanotte quando il campanello suonò la prima volta, ebbi timore di andare a vedere chi era dato che a casa da sola, i miei genitori erano andati a teatro con degli amici e rimasero a casa loro per la notte, neanche un minuto dopo il campanello suonò una seconda volta e andai a vedere chi fosse a quell’ora, feci fatica a riconoscerlo e quando lo riconobbi gli aprii la porta.
Aveva un taglio sopra l’occhio destro e il labbro gonfio e sanguinante, il viso era pieno di lividi e gli abiti strappati.

Kurt non è poi il bravo e casto ragazzo che tutti pensano, ma il suo segreto è messo in pericolo da un ricattatore misterioso.
E l'unica persona in gradi di aiutarlo è il ragazzo più intelligente della scuola, nonché hacker a tempo pieno, Blaine Anderson.
Ma da quello che nasce come patto può scaturire qualcosa di più. Qualcosa di incontrollabile.
«Hummel, non lo capisci? Non mi interessa un appuntamento con una cheerleader. Non mi interessa un appuntamento con una ragazza.»
«E quindi vorresti-»
«Un appuntamento. Con te.»
KurtxOC; endgame: Klaine ♥

Mi chiamo Alex Allen e frequento la Dalton Academy in Westerville, Ohio. Sono un ragazzo gay come tanti ragazzi della mia scuola, ma non parlerò di questo. Parlerò dei miei ricordi, delle persone che ho incontrato nell'ultimo anno, ricordo che i loro nomi erano Sebastian Smythe, Blaine Anderson, Kurt Hummel e David Karofsky, ricordo di averli amati quasi tutti allo stesso modo, ma tra loro uno solo mi ha stretto la mano fino all'ultimo dei miei giorni. Solo uno di loro mi ha guardato dopo anni come se fosse la prima volta. Solo uno di loro mi ha fatto vedere una pioggia di stelle durante il nostro primo bacio, solo uno di loro mi ha ricordato quanto fosse bella la vita e maggiormente quanto fosse bello il mondo se noi due eravamo insieme. Un uomo che ha per sempre cambiato la mia vita, un uomo che amerò per sempre. Tu che leggi, stai per conoscere la mia storia, vedrai cambi di strada, amori folli, situazioni difficili, e quest'uomo, quest'uomo che già pensi di sapere chi sia, ma ti assicuro di già che stai sbagliando.

Che cavolo ci faceva in quel posto dimenticato da Dio?
Ah, già.. non ho un posto migliore in cui andare.
Ricordò con una smorfia autoironica.

Kurt, dolce studente gay del quarto anno alla WMHS, è in piena crisi depressiva.
Gli insulti, le spinte, la noncuranza dei suoi compagni lo stanno portando all’oblio.
Per di più c’è questo amore segreto, o meglio, amore che è tenuto segreto, Blaine Anderson, popolare cheerleader dell’istituto, che lo sta monopolizzando in tutto.
Kurt ama il suo ragazzo, ma non è sicuro del contrario.
E tutto questo lo sta facendo impazzire, anche se il ragazzo non lo dà a vedere.
Ma, benché nessuno possa immaginarlo, la sua mente ha un piano molto preciso.
Preciso e definitivo.
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Aveva il controllo della situazione nella stanza, eppure continuava a tremare, gli occhi stretti fino a rimanere soltanto due fessure, per non mostrare la sua paura.
Perché ne aveva tantissima.
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“In tutti questi mesi” urlò arrabbiato “PER TUTTO IL TEMPO IN CUI SIAMO STATI INSIEME non hai fatto altro che usarmi come un oggetto a tuo piacimento. E fa schifo Blaine.”
Si avvicinò all’orecchio del ragazzo e, dopo aver spostato un ricciolo […] gli mormorò dolcemente.
“Quante volte mi hai detto ti amo?”
Blaine deglutì.
Sapeva benissimo la risposta.
Nemmeno una volta.