-Niall, lasciami in pace!- esclamo, furiosa e stanca delle continue attenzioni del biondo.
Non l'ho mai sopportato e non riuscirà a farmi cambiare idea con le sue stupide regole.
-Non posso, devo dimostrarti l'efficacia delle mie regole.- afferma in risposta.
Sbuffo sonoramente.
-Devo dirti la regola di oggi.- sentenzia, sorridendomi.
-Non la voglio sapere.- dico, distaccata.
-Regola numero 3: dovremmo provare a diventare amici.- afferma, fingendo di non ascoltare quello che ho appena detto.
-Non lo siamo, non lo siamo stati e non lo saremo mai!- esclamo, scoppiando in una risata isterica.
-Per questo ho detto di provare.- sentenzia, insistente.
-Ascoltami bene: Io, Marie Parker, non voglio aver nessun tipo di contatto con te, biondino dei miei stivali.- dico.
Non risponde, sembra paralizzato.
-Perfetto, cosa fanno gli amici?- mi domanda.
Non demorde!
-Ascolti quello che dico?!- chiedo a mia volta, irritata.
-Lo so, ma non rinuncerò a questa impresa.- mi risponde, sorridendo soddisfatto.
-Ora, puoi rispondere alla mia domanda?- domanda ancora.
-Non lo so. - dico, fredda.
-Potremmo vedere un film insieme al cinema?- propone.
-Ho da fare.- rispondo.
-Domani?- chiede ancora.
-Tutto l'anno. - sentenzio.
-Passo a prenderti questa sera. Scusami, ma ora vado in classe.- mi saluta, sparendo per i corridoi della scuola.
Do un pugno al mio armadietto.
Questo ragazzo mi farà impazzire!
Celeste's pov.
-Non vedo l'ora che arrivi domani.- mi sussurra Harry nell'orecchio per non farsi sentire dal professore.
-Già, voglio ritornare da mio padre.- commento, appuntando qualcosa sul mio block notes.
-Non ti piace stare con Louis, tua madre, le tue sorelle e il tuo patrigno?- mi domanda il riccio.
-Certo, ma mi manca il mio ragazzo.- rispondo, sorridendogli.
-Lo conosco?- mi chiede, appoggiandosi al banco con i gomiti.
-Idiota. - affermo, ridendo.
-I due fratellini infondo alla classe potrebbero stare zitti?-
Oh no, un'altra punizione...
-Ci scusi.- rispondo al mio professore.
-Buongiorno, scusate, può uscire mia sorella?- domanda qualcuno, entrando in classe.
-E lei è?- chiede Mr. Stewart.
-Louis, il fratello di Celeste.-
-Oh, siete fratelli? Deduco che il carattere ribelle allora sia nel DNA della vostra famiglia... Signorina, esca pure.- risponde l'uomo, tornando a spiegare la lezione.
Mi alzo dal banco, raggiungendo, svogliatamente, Louis fuori dalla classe.
-Cosa vuoi?- domando, chiudendo la porta alle mie spalle.
-Phoebe non sta bene, dobbiamo portarla d'urgenza in ospedale, vai a prendere le tue cose, Susan ci aspetta in macchina.- risponde lui.
Allarmata, rientro in classe e, dopo aver spiegato la situazione al mio professore, ottengo il permesso per uscire prima da scuola.
Guardo Harry con la coda dell'occhio, gli sorrido ed esco dall'aula.
Inizio a correre con mio fratello per i corridoi, fino ad arrivare all'uscita dell'edificio.
-Dov'è mia madre?!- chiedo, preoccupata.
-A casa. - risponde lui, tranquillamente.
-E Phoebe?- domando ancora.
-A scuola.- sentenzia, appoggiandosi al cancello di ingresso.
Spalanco gli occhi.
-Mi hai mentito?!- dico, furiosa.
Annuisce, sorridendo.
-Perché lo hai fatto?!- chiedo, alterata, afferrandolo per la maglia.
-"Domani vado a scuola e un giorno restiamo insieme". Ricordi? Sei stata tu a dirmelo.- mi risponde.
E' vero, lo avevo detto, ma come potevo prevedere di innamorarmi di lui, di diventare la ragazza di Harry e, soprattutto, di cercare di evitarlo?!
-Ritorno in classe.- affermo.
-E cosa dirai al tuo professore? Mia sorella ha avuto una guarigione miracolosa?- domanda, ironico.
-No, mi limiterò a dire che mio fratello, quell'idiota di mio fratello, ha detto una bugia.- sentenzio ovvia, avviandomi, di nuovo, verso l'interno dell'edificio scolastico.
-Celeste...- mormora.
Mi giro verso di lui.
-Si?- chiedo.
-Non vuoi venire con me perché cerchi di evitarmi?- mi domanda a sua volta.
Sbianco di colpo.
-No, assolutamente. Allora, in questo caso, verrò con te, così ti dimostrerò che quello che dici non è vero.- affermo, decisa, dirigendomi a passi spediti verso di lui.
Sorride soddisfatto.
-Dove ti porto, principessa?- mi chiede.
-Dove vuoi tu, Louis...- rispondo, deglutendo.
Non dovevo uscire dalla classe, non dovevo accettare di uscire con lui...
***
-Perché mi hai portata al parco?- domando, una volta arrivati a destinazione.
-Credo che questo posto sia, magico.- mi risponde.
Guardo la quercia, ignorando le parole di Louis.
Ricordo con nostalgia il giorno in cui litigai con Harry e mi nascosi sotto quel grande albero, incontrando uno sconosciuto ed iniziando a parlare con lui, come se lo conoscessi da tempo.
Ricordo anche, quando sperai che quel misterioso ragazzo fosse Louis, ed ora capisco il perché.
Perché ero innamorata di lui, come lo sono ora.
-Ehi, tutto bene?- mi domanda mio fratello, risvegliandomi dai miei pensieri.
Annuisco, sorridendo flebilmente.
-Si, sto bene, stavo solo pensando.- mi limito a rispondere.
-Andiamo a sederci li?- mi chiede, indicando la quercia.
Annuisco e corro verso l'albero.
Una volta arrivata, mi siedo sul soffice prato, appoggiando la schiena al tronco e chiudendo gli occhi.
Sento Louis sedersi accanto a me.
-A cosa pensavi prima?- mi domanda, appoggiando la testa sulla mia spalla.
-Ad un ragazzo...- mormoro io.
Si allontana bruscamente da me.
-Ad Harry?- mi chiede.
Scuoto il capo.
-Ad uno sconosciuto.- rispondo.
Mi guarda confuso.
-E' un ragazzo che ho incontrato tempo fa sotto quest'albero...- mi spiego meglio.
-Mi aveva confessato di essere innamorato della sua sorellastra...- aggiungo poi.
-E, perché pensavi a lui?- mi domanda Louis.
-Volevo sapere come si era conclusa la sua storia...- rispondo, volgendo gli occhi verso il cielo.
-Non credo bene...- afferma mio fratello.
-Perché?- chiedo.
-Me lo dice l'istinto.- mi risponde.
-Non essere pessimista, spero che almeno lui sia riuscito a vivere una storia insieme alla persona che ama.- sentenzio.
-Almeno lui?- mi domanda.
-Si, spero che almeno lui...- inizio a dire, per accorgermi solo dopo della sciocchezza che avevo pronunciato prima.
-Volevo dire come noi, spero che lui sia felice come noi.- mi correggo poi.
-Cosa volevi dire prima?-
-Niente.- rispondo, alzandomi.
Louis, con uno scatto felino, si erge in piedi, bloccandomi contro il tronco dell'albero.
-Non sei felice con Harry? Non lo ami?- mi domanda, avvicinandosi al mio volto.
-Lasciami!- esclamo, cercando di divincolarmi.
-No, voglio sapere la verità.- dice, insistente.
-Amo Harry, è questa la verità, ti prego, lasciami andare!- sentenzio, cercando di fuggire da lui, da quegli occhi azzurri che mi scrutano, dal ragazzo di cui sono innamorata, dalla causa del male che sto facendo ad Harry, perché voglio bene a quell'adorabile ragazzo dai capelli ricci, ma io non lo amo e non potrò continuare a mentire a lungo.
Louis molla la presa.
-Scusa, mi dispiace, non so cosa mi sia preso.- sentenzia, grattandosi il capo.
Il cuore batte ad una velocità esagerata.
Devo parlare con Harry, non posso continuare a mentirgli.
Marie's pov.
-Lascia i popcorn!- esclamo, strappando la busta dalle mani del biondo.
Alla fine, Niall, è venuto a prendermi davvero, nonostante il mio rifiuto, così, ora, siamo al cinema.
Sbuffo rumorosamente.
-Non ti piace il film?- mi domanda.
-Non mi piaci tu. - affermo, sorridendo compiaciuta.
Ghigna.
-Sai, Marie, amo la tua ironia pungente.- commenta, sistemandosi meglio gli occhiali 3D sul volto.
-Credo che potremmo diventare buoni amici.- sentenzia poi.
-Io non penso.- affermo, tornando a guardare il film.
-Le mie regole funzioneranno!- esclama.
-Illuditi, Niall.- dico.
Questo capitolo é stupendo,non sono riuscita a trovare la mia parte preferita:
Sei la scrittrice più brava di efp o siete le scrittrici più brave di efp.
Vabbé sono sicura che questa recensione occuperà una pagina intera. LOOL
Ahahahhahaha non mi odiare
Adesso mi dileguo xx
Ciaoo bella
|