Recensioni per
Il senso della vita
di GladiaDelmarre

Questa storia ha ottenuto 186 recensioni.
Positive : 186
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/04/20, ore 21:38

Ciao cara! Eccomi qui finalmente per lo scambio libero e per continuare questa fantastica raccolta! *^*
Ogni volta rimango sempre più incantata non soltanto dalle situazioni, dal tuo stile così aulico e dalla caratterizzazione praticamente perfetta dei personaggi, ma anche dai piccoli, geniali spunti da cui partone tutte le OS, uno più profondo dell'altro!

Questa volta, ci spostiamo ancora nel tempo e nello spazio, finendo su un'isola che personalmente amo tantissimo e su cui ho passato ben tre estati della mia vita: Zante. Amo la Grecia in generale e la descrizione che ne hai fatto, mi ha riportato con la mente un po' su quelle spiagge paradisiache e quel mare cristallino: è stato un regalo bellissimo, soprattutto in questo periodo in cui pagherei per essere lì, all'aria aperta e non rinchiusa in quattro mura! ^^''
Protagonista della storia questa volta è Crowly che, seduto su una scogliera, ricorda i tempi in cui era ancora un angelo e le sue ali erano bianche e splendenti. La cosa che mi ha colpita di più è che nonostante al principio il demone sembri avere nostalgia di quella sua natura angelica, parlando poi con Azi si scopre che non è questo che gli mette malinconia, ma l'impossibilità di attuare un gesto un tempo semplicissimo per lui, come quello di spiegare le sue ali e librarsi nel cielo.
Crowly è fiero di ciò che ha fatto, della guerra che ha combattuto e difende le sue scelte con vivo orgoglio e senza alcun rimpianto, tuttavia adesso, solo su quella scogliera, davanti all'infinita del cielo e del mare, comincia a rendersi conto di quanto tutto ciò gli sia veramente costato.
Il fatto che Azi percepisca sempre il suo disagio e corra ad aiutarlo, lo trovo un concetto sublime: da angelo qual è, Azi non si cura mai del fatto che Crowley sia un demone, la personificazione del male e della tentazione, per lui è solo un essere in preda al turbamento, da salvare e da aiutare!
Azi lo sprona verso il bene, verso quella che è poi la versione migliore di se stesso e se ci penso, trovo questo dettaglio così bello e così romantico che mi innamoro ancora di più!

Questa raccolta mi è veramente entrata nel cuore ed ogni nuova OS è una scoperta meravigliosa! Ti faccio i complimenti perché il modo in cui riesci a descriverli e trasmetterli è davvero unico!
Non vedo l'ora di continuare!
Un abbraccio virtuale, Violet :D

Recensore Master
06/04/20, ore 20:59
Cap. 12:

Eccomi qui cara Gladia.
Utilizzando il titolo di una storia che conosciamo entrambe sono “stregata da te” e dai tuoi meravigliosi personaggi. Tutte le volte che leggo le tue storie rimango stupita dalla delicatezza della tua anima, dalla sensibilità che ti contraddistingue e dalla narrazione aulica e sublime che hai per la rappresentazione di ogni one shot. Non dovrei più meravigliarmi dato che ti leggo da un paio di mesi eppure inserisci sempre qualche elemento che mi provoca questo moto di meraviglia. Adesso che conosco (finalmente) la serie posso avvalorare che questa scena sarebbe stata perfetta da inserire nella terza puntata. Immagino proprio Crowley partecipare al rito pagano nella campagna della bassa Sassonia sotto mentite spoglie, non per obbedire ai suoi simili, ma per screditare Lei, che lo ha scacciato dal Paradiso solo per la sua estrema curiosità. Da qui si percepisce la rabbia che prova il demone nei confronti di Dio. Il suo essere protagonista, una divinità per gli uomini, rappresenta una vera e propria protesta, come conferma anche lo stesso Crowley con i suoi pensieri “ adorano me, vedono me, vogliono me. ” .
La presenza di Aziraphale durante la celebrazione è la prova schiacciante che non esiste la religione senza le forme di paganesimo. Da sempre la spiritualità si intreccia con i culti di altre confessioni eppure, come fa notare l’angelo, ogni cosa riconduce ad un solo Essere Supremo.
Ho adorato il momento esatto in cui i due incrociano i loro sguardi. Un momento fugace ma ricco di significati. Credo che tra i due Crowley sia l’unico ad essere consapevole del legame che li unisce e sa l’effetto che sortisce su Aziraphale. È bravo nella seduzione e lo ammalia, lo strega anche con un solo sguardo. L’angelo si lascia incantare e alla prima occasione lo va a cercare. Eppure anche se non è cosciente del loro legame si fa guidare dall’istinto lasciandosi sfuggire degli apprezzamenti sinceri ed inequivocabili. Lo paragona ad una dea e come tale gli dà in dono una ghirlanda di fiori meravigliosi dello stesso colore degli occhi del demone. Compie delle azioni che possono sembrare involontarie, è vero, ma hanno dei significati molto profondi.
VOGLIO CHE SI METTONO INSIEME. Punto.
Avrei voluto scrivere questo all’inizio della recensione ma ho provato a contenermi xD. Adesso manca l’ultima os… ti prego dimmi che hai intenzione di pubblicarne altre! Ti pregooo!
Sei sempre bravissima <3

Recensore Master
05/04/20, ore 19:09
Cap. 12:

Tesoro,
infine giungo a te come sempre incantata dall'amore che metti nei tuoi scritti e nel rappresentare loro due, come se stessi dipingenddo un meraviglioso acquerello fatto di tanti colori diversi, che però fusi creano un equilibrio affascinante e incantevole.
Al centro della fusione dei colori c'è la visione opposta e uguale del mondo. Gli umani affascinano entrambi, e dove Crowley vuole conquistarli, Aziraphale vuole osservarli. È più che convinto che il destino, il fato, farà il suo corso e che non vi è alcun motivo di tentare l'essere umano per portarlo a credere in Lei... l'essere umano lo farà, gli basterà vivere, evolvere, probabilmente credere senza alcuna pretesa.
Crowley incarna una dea che conquista, che ammalia, ma alla fine dei giochi la fede è la stessa sempre, da sempre e per sempre. Quando si ama qualcosa senza chiedersi come, quando e perché è avvenuta c'è un sentimento univoco che lega ogni credente, chiunque esso sia, e Lei può presentarsi in qualsiasi forma, ma sempre di Lei si tratterà, se è l'unica, se la si invoca pur non sapendo chi è, come se se ne avvertisse la presenza, anche se non si è ancora pronti ad abbracciare uno specifico quadra religioso. Dopotutto non esisterebbe religione senza il paganesimo, no? È un percorso, e interferire o non interferire non cambierà le cose, ma spezzare quel dogma, dividendo loro due da qualsiasi cosa, sia dall'umanità che li circonda, sia dalla spiritualità di cui sono fatti, con quella corona in testa che incorona qualcosa che è sia umano sia spirituale: l'amore.
Non ho parole, solo un cuore caldo, ed è tutto merito della tua sensibilità che sempre mi colpisce al petto.
Miry

Recensore Master
04/04/20, ore 16:20

Ciao, allora, come ho detto tipo un milione di volte pur gestendo un gruppo su Good Omens a livello di fanfiction mi sono fermata al conteggio delle dita di una mano. Ma come accennavo su Facebook in questi giorni voglio solo spegnere il cervello e leggere una storia su Good Omens è l'ideale per farlo. Come si sarà capito amo questi personaggi davvero tanto, il rapporto tra Aziraphale e Crowley è speciale e il modo in cui ne parli qui mi ha affascinata. Anzitutto per l'ambientazione, io li adoro in tutte le epoche e il bello dello scrivere di loro, ma anche del semplice immaginarsi delle storie che li riguardano, è che non devi andare sugli AU se hai voglia, per dire, di collocarli nell'ottocento o nel Medioevo. Perché, di fatto, ci sono stati. E grazie a quel benedetto terzo episodio, forse il migliore di tutti, riusciamo anche bene a immaginarceli. Non stento a vedermi un Aziraphale rinchiuso nella sua libreria polverosa di Soho ad accogliere Crowley dopo due anni che non lo vede. Crowley viaggia, va oltre oceano, vede ed esplora l'umanità in un senso che Aziraphale invece non fa o non fa più. Lui li conosce attraverso i libri e ho trovato molto interessante come entrambi siano affascinati dall'umanità, come ritengano gli umani pieni di idee nuove e tutte interessanti. Questo è dannatamente IC, uno dei motivi per cui vanno contro Inferno e Paradiso è perché Crowley e Aziraphale amano gli umani e amano vivere tra gli umani. Quindi non stento a immaginarmeli che cercano di scoprire le loro invenzioni.

La parte centrale è ovviamente quella del battito del cuore. Non c'è romanticismo, i due nemmeno si baciano e questo mi è piaciuto. Stanno un passo indietro l'uno dall'altro, è un "prima" dell'approccio romantico. Un vedere l'altro e pensare all'altro in un modo diverso. Mi è piaciuto molto constatare come Aziraphale si ritrovi a pensare che vedere Crowley che si spoglia dovrebbe suscitargli sentimenti sbagliati, quando invece sente che è giusto e basta. C'è un forte sentimento tra di loro, che tu hai tradotto sia nelle parole che si scambiano (quel "caro" ce lo vedo tanto in bocca ad Aziraphale) sia nei piccoli gesti che compiono. Crowley che porta una nuova invenzione dall'America perché potrebbe interessare ad Aziraphale, che beve il tè anche se di norma preferisce il vino. E Aziraphale che prepara il tè, con questa descrizione molto ad effetto, delle tazze che tintinnano e il fuoco che scrocchia nell'altra stanza. Mi è piaciuta la narrazione nel suo complesso, sei stata molto attenta ai dettagli, precisa e con un buon lessico che richiama ogni singolo movimento o pensiero dei due personaggi. Leggerò senz'altro qualcosa di tuo, magari andando avanti in questa raccolta. Intanto complimenti.
Koa
(Recensione modificata il 04/04/2020 - 04:22 pm)

Recensore Master

Ciao cara! :)
Eccomi qui per lo scambio libero del Giardino, non so quante volte te lo avrò ripetuto probabilmente ma è sempre un piacere continuare questa raccolta. Con ogni nuova OS rimango sempre più affascinata dai tuoi Aziraphale e Crowley, dal modo in cui nei scrivi nonché dal tuo stile sempre elegante e pulito.
Ma andiamo con ordine! In questa OS partiamo da una scena semplice, di vita quotidiana, dove il nostro Azi scopre per caso quella che diventerà la sua nuova bevanda preferita: il tè. Già questo piccolo aneddoto è stato veramente molto piacevole da leggere. L'essenza millenaria dell'angelo permette giustamente di poterlo collocare in diverse epoche storiche e associarlo a questa scoperta del passato, addirittura il famoso tè inglese - in modo quasi casuale, aggiungerei, un giorno qualsiasi al mercato- è stata una trovata davvero geniale.
Mi ha davvero strappato un sorriso e mi ha trasportato un secondo in quell'epoca, complici anche le descrizioni del suggestivo paesaggio londinese.
Ti dirò che io sono più team Crowley, nel senso, non cederei il mio caffè per il miglior tè inglese dell'universo! xD Non ci posso fare niente, a parte quello freddo, il tè è una bevanda che non mi va proprio a genio! De gustibus! xD
La scena tra di loro, ad ogni modo, è stata veramente magnifica, mi ha colpito dritta dritta al centro del petto! Non mi aspettavo il gesto di Azi, è stato così spontaneo e dolce che anche io sono rimasta di stucco mentre leggevo. Eppure lui è proprio così no? Genuino e un bel pò innocente, capace di spiazzare un demone - un essere dell'Inferno, abituato ad assistere alle peggiori nefandezze- con un gesto semplicissimo con un bacio, dato per vincere le ritrosie e la testardaggine "dell'amico" a cui è tanto legato.
La stoccata finale, il fatto che Crowley nonostante tutto, continui a bere quel tè offerto da Azi proprio per ricordare il sapore del bacio, ci porta tanto romanticismo ma anche un bel pò di malinconia! Mi fa chiedere quando ancora il nostro demone dovrà attendere per poter conoscere il sapore reale delle labbra del suo amato.
Ti faccio i miei complimenti come sempre e spero di ritrovarti presto in qualche altro scambio per poter continuare la lettura di questa fantastica raccolta!
Un abbraccio virtuale, Violet :)

Recensore Master
31/03/20, ore 12:47

Come affrontare la quarantena? Semplice: leggere tutte le storie pubblicate da GladiaDelmarre. Ho già cominciato a farlo e credo che con molte probabilità in questi giorni troverai parecchi messaggi in cui ti chiederò di pubblicare nuove storie. Con la tua scrittura e la tua sensibilità sei stata in grado di farmi amare due personaggi di cui non avevo avuto modo di conoscere prima. Ho divorato le tue one shot ed ho imparato a conoscere Crowley ed Aziraphale, due personaggi empatici, belli, a volte complicati ma tanto sensibili ed emozionanti. La loro peculiarità mi ha così tanto incuriosita che ho deciso di vedere la serie tv. Quello che ho provato mentre guardavo le puntate è stato strano. Io conoscevo già quei personaggi perché li hai rappresentati così fedelmente e fin troppo bene che era come se vedessi un capitolo della tua one shot. Con ciò voglio dirti che sei bravissima e che attraverso le tue parole si percepisce l’amore che hai per questi personaggi. Sei fatta per scrivere di loro <3
Questo capitolo è stato molto emozionante e riflessivo. Hai portato alla luce una realtà ahimè ancora esistente. Queste “pratiche” dovrebbero far piacere al lato oscuro perché portano inevitabilmente sulla cattiva strada e spesse volte, com’è accaduto in questo caso, anche alla morte. Eppure Crowley è diverso dalla sua natura demoniaca, lui si dispera e si ribella alle leggi del suo mondo di appartenenza. Non accetta questa ingiustizia ed il pensiero che quel ragazzo fosse morto lo tormenta. È questo ciò che mi piace di Crowley la sua presa di coscienza della realtà, il suo ribellarsi continuamente nei confronti dell’ingiustizia. Ha dei sentimenti e non ha paura di rivelarli. Al contrario forse di Aziraphale che teme di sbagliare e di prevaricare sulla sua natura angelica. Ma nonostante le divergenze sono sempre insieme, si ritrovano un accanto all’altro, si completano. E mamma mia quanto li ho amati anche in questo contesto. Sei pazzesca e le tue storie rimarranno sempre nel mio cuore.
Alla prossima cara!

Recensore Master
25/03/20, ore 11:58

Il livello emozionale di questa raccolta aumenta sempre di più. Resterò sempre fedele al primo pensiero che ebbi già all’inizio del primo capitolo, ossia che si trattasse di una vera e propria opera d’arte. Tutto ciò è opera della tua bravura, del tuo talento e della tua grande sensibilità con la quale riesci a toccare l’anima di tutti noi lettori. Perché sì, ci metti il cuore in tutto ciò che scrivi riuscendo ad entrare in empatia con chi ti sta leggendo. Questo è uno dei motivi per cui sarò sempre qui pronta a leggere qualsiasi cosa abbia a che fare con te. Fatta questa premessa mi addentro nella recensione vera e propria del capitolo.
In questa occasione hai scelto un contesto molto particolare e doloroso: l’incendio che distrusse quasi completamente una delle città più belle del mondo e che sicuramente ebbe profondi effetti sul suo conseguente corso degli eventi. Aziraphale e Crowley non si vedono da parecchio tempo eppure il demone, non appena apprende la notizia della calamità, va alla ricerca del suo “compagno” di avventure per informarlo su ciò e trarlo in salvo. L’angelo seppur colpito dalla passione con cui Crowley vuole convincerlo ad andare via decide di rimanere e di svolgere il suo dovere, aiutando i cittadini ad arrestare le fiamme. Le strade dei due sembrano dividersi nuovamente per ritrovarsi poco dopo uno accanto all’altro ed agire per il bene della comunità. Lavorano senza sosta per parecchi giorni e all’alba del 6 settembre l’incubo trova la sua fine. I due compagni, sporchi di fuliggine, ormai esausti si accasciano per terra e solo in quel momento Aziraphale si rende conto di essere ferito. È questo il punto in cui mi sono commossa tantissimo: il suo non voler dimenticare l’accaduto con la rigenerazione della ferita perché ciò gli ricorda inevitabilmente il dolore che visse Crowley quando venne scacciato dal Paradiso. Di certo quello è un pensiero con cui forse non aveva mai fatto i conti prima; ma adesso più che mai Aziraphale comprende che non lascerà mai il demone e che rimarrà per sempre al suo fianco, consapevole del dolore che si prova quando si entra in contatto con il fuoco. Il loro legame è così forte da andare oltre le differenze che li contraddistinguono pur di stare uno accanto all’altro. Cioè… li adoro! E tu sei stata davvero bravissima a farmeli amare. Non vedo l’ora di leggere il seguito <3

Recensore Veterano
21/03/20, ore 00:58

Ciao cara!
Finalmente questa settimanaccia è finita e riesco finalmente a leggere e recensire tranquillamente.
Premetto che sono rimasta davvero colpita dall’ultima riga della trama, dove dici che in questa raccolta, oltre ai cinque sensi, forse alla fine ve ne sarà un sesto “che serve a comprendere la vita e le sue ragioni”. Mi piace molto questo concetto, soprattutto se legato ai cinque sensi che sono proprio i mezzi principali con i quali conosciamo il mondo e anche appunto la vita.
Questa prima one shot è legata al ascoltare, al senso del udito, e trovo originalissimo che tu abbia voluto sviluppare questo tema utilizzando lo stetoscopio, strumento importantissimo per ascoltare i cuori.
Trovo una cosa davvero dolce che, dopo un paio di anni che non si vedono, Crowley si presenta da Aziraphale per portargli un dono; un dono assolutamente inusuale, tanto che l’angelo non sa assolutamente di che cosa si tratti, a che cosa servi e come funzioni. Infatti non penso che uno stetoscopio sia un regalo molto usuale.
Ho adorato che, quando Aziraphale chiede delucidazioni su quel oggetto così strano, Crowley si limita ad aprirsi la camicia e a dargli qualche spiegazioni per come utilizzarlo, per poi portare l’estremità dello stetoscopio sul proprio petto.
Ho trovato questo un gesto molto intimo, un modo per mettersi davvero a nudo davanti a una persona; il cuore è un po’ il centro della vita di una persona e conoscere il ritmo con il quale batte quello di un’altra persona significa proprio conoscerla fin dentro le sue viscere.
È bello vedere come, una volta che l’angelo ha finito di “ascoltare”, passa lo stetoscopio al demone in modo che possa ascoltare il suo. Mi piace questa reciprocità, il desiderio di far conoscere anche il ritmo del proprio cuore.
Trovo il tutto molto affascinante e profondo e mi dà proprio l’impressione che il loro rapporto - di qualsiasi natura sia - non ha bisogno di tante parole, ma si fonda più su gesti e fatti.
Ovviamente l’ho trovata scritta benissimo, sempre con la solita cura che trasmette tutto il tuo amore per la scrittura e per questa coppia. In più, vorrei farti davvero i complimenti per le ricerche che fai quando scrivi, ad esempio in questo caso il periodo storico e il luogo dove lo stetoscopio è stato inventato. È una prova in più che dimostra il tuo impegno e la tua passione.
Non vedo l’ora di continuare con questa raccolta perché amo come scrivi.
Un abbraccio (virtuale visto le recenti norme)
Jodie 


Recensore Master
20/03/20, ore 13:51
Cap. 2:

Ma ciao <3
Eccomi di nuovo qui per proseguire questa raccolta. La prima OS mi aveva conquistata, ma anche questa non è stata da meno, mi è piaciuta davvero tantissimo - ormai penso che qualsiasi cosa scritta da te finirebbe per piacermi, hai uno stile che adoro, ma sicuramente te l'ho già detto. 
Questa volta iniziamo vedendo Crowley nelle vesti di serpente, la descrizione delle prime due righe è un sacco bella. Il momento di cui hai scelto di parlare si sposa ovviamente benissimo con il fandom e sin dalle prime righe sei riuscita a incuriosirmi molto, mi chiedevo dove volevi andare a parare - certo, tralasciando lo scopo del serpente di tentare Eva e farle mangiare la mela, questo è universalmente conosciuto, ma mi chiedevo cosa sarebbe successo fra i due... e la risposta è niente, perché è solo Crowley a vederlo, ad ammirarlo, e l'os si basa sui suoi pensieri e le sue sensazioni. Quello che ci descrivi è la prima volta che Crowley vede Aziraphale, un angelo dalle fattezze così dolci e gentili, candide e in contrasto con la natura mutata di Crowley. Il modo in cui hai descritto Aziraphale dal punto di vista di Crowley l'ho letteralmente amato, è bellissimo come tu l'abbia delineato attraverso quei dettagli che lo rendo l'Aziraphale che tutti qui conosciamo. Ho amato ancora di più che Crowley abbia quel bisogno di sporcarlo, macchiarlo; è un concetto che pur non parlando di angeli e demoni ho usato spesso anch'io in alcune storie e che mi affascina un sacco. 
Non ci sono dialoghi in questa OS, non succede chissà che cosa, ma è un primo incontro che mi è piaciuto molto immaginare e mi ha catturata dalla prima all'ultima riga per come hai dipinto le sensazioni. Come al solito con poche parole crei dei risultati davvero piacevoli da leggere, sei una costante scoperta <3
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Master
19/03/20, ore 10:54

Carissima ammetto di aver letto il capitolo per ben due volte. Non ho potuto farne a meno. Stavo per rileggerlo anche una terza volta per quanto mi sia piaciuto ma mi sono fermata per evitare di intripparmi ancora di più. Cioè… pura poesia! Di cosa stiamo parlando? Ho appena appurato che è diventato il mio capitolo preferito. Tra l’altro, non ricordo se te l’ho già detto, ho inserito la storia tra le preferite e te tra gli autori preferiti. Se non è amore questo <3

Alloraaaa. Cosa mi è piaciuto del capitolo?

Tutto.

Dalla scelta delle parole, dai svariati colori che ha assunto il brano, dalla tematica; ma soprattutto ho amato il modo in cui Crowley decide di attirare e sedurre l’angelo: attraverso la musica. La musica è uno dei mezzi più “forti” (lasciami passare il termine) ed efficienti per comunicare all’altro ciò che si prova. Quando le parole hanno un limite lì prende il sopravvento la musica. Questo l’ho constatato personalmente perché in determinate circostanze mi sono servita di questo mezzo per comunicare all’altro i miei sentimenti o stati d’animo. Dicevo che il demone essendo consapevole della presenza di Aziraphale l’ha attirato nella sua “trappola” attraverso il suono del kinnor. Qui mi ricollego con il link che hai aggiunto alla fine. Sono rimasta stregata ed affascinata dal suono del brano che man mano assumeva sfumature allegre, sensuali ed incantevoli. Quindi non posso biasimare il povero angelo che si trova a vivere una meravigliosa esperienza del genere. Posso dire di essere un po' gelosa perché mi sarebbe piaciuto trovarmi al suo posto? xD Perdona il delirio di recensione.

In tutto ciò volevo anche complimentarmi con l’autrice del disegno che ho trovato meraviglioso e molto autentico. L’ho appena seguita su Instagram!

Cos’altro dire ancora? SEI MERAVIGLIOSA. Adoro tutto quello che scrivi e meriti di essere conosciuta <3
Alla prossima!

Recensore Master
18/03/20, ore 18:25
Cap. 2:

Ciao cara, eccomi qui per lo scambio libero del Giardino! :D
Come ti dicevo, non vedevo l'ora di continuare questa raccolta, perché fin dalla prima OS mi aveva del tutto conquistato!
Prima di tutto, mi è piaciuto un casino il fatto che questa storia si ambienti nel loro "passato", quando cioè loro due non si conoscono del tutto, l'Eden esiste ancora e alcuni angeli sono appena caduti dal Paradiso.
L'idea di Crowley versione serpente tentatore con le sue spire rosse e nere, in procinto di svolgere la missione che cambierà per sempre la storia dell'umanità, l'ho trovata veramente geniale e accattivante.
In particolare, è stato bellissimo il risvolto per cui, alla fine vediamo che è lo stesso serpente che dovrebbe "tentare" a rimanere ammaliato dalla bellissima creatura che incontra nel giardino dell'Eden, cioè Aziraphale che se ne sta quietamente disteso a riposare.
La parte finale, dove Azi si volta e scorge il serpente, ammirandone suo malgrado la lucentezza e l'eleganze, è la perfetta chiusura del cerchio, ci lascia scorgere quel legame istintivo che poi li accompagnerà per tutto il resto del tempo.
Bravissima come al solito, non smetterò mai di farti i complimenti per la profondità che accompagna i tuoi spunti creativi e il tuo stile di scrittura, sempre così emozionante!
Non vedo l'ora di continuare la raccolta :D
Un abbraccio, Violet!

Recensore Master
15/03/20, ore 22:45

Cara,
ritorno su questi lidi e mi faccio inondare da una realtà così disperata, quella del suicidio, quella dell'autodistruzione di un individuo che trova del sollievo nelle droghe, in quei pochi attimi in cui regalano sballo e leggerezza e che trova la disperazione e l'oblio quando l'effetto svanisce. Triste, ma dannatamente attuale, dannatamente vero. Gli anni 70 hanno di certo portato novità fresche, nuovi pensieri, nuove abitudini, evoluzione, ribellione... evasione dalla realtà. Annullamento dalla stessa, quando diventa un peso troppo grande da sostenere.

E qui il mondo e il pensiero si divide. Perché Dio non approva che il suo dono venga buttato in questo modo; dio non vuole che il percorso che dovremmo seguire e che porta verso l'eternità, venga spezzato da noi. Il disegno divino non è qualcosa che ci compete, e deve rimanere un dogma da esplorare fino alla fine dei nostri giorni, che non siamo noi a stabilire... ma è crudele pensare che un individuo debba soffrire, trovare un appiglio in qualcosa che un appiglio non lo è, almeno per lui. È un peso, una spada di damocle ma, la verità, è che non si può sapere quanto ci si senta inadeguati quando si ha il bisogno e il desiderio di non appartenere più al mondo e spegnersi, proprio per non provare più quella sofferenza.

Chi rimane si pone domande, di fronte a questo mistero che è la vita, perché laddove un individuo trova un senso, alcuni non lo fanno. E' legittimo dunque giudicare chi decide di "andare via"? È un concetto estremamente crudo e filosofico, ma come sempre tu riesci a snocciolare questa delicatezza e ce la traduci in scritti profondi, a volte brevi, che però sono in grado di dare un graffio all'anima, e ci pongono in quello stato di riflessione dove la vita continua, imperterrita, ad essere un mistero.
Bellissima, sul serio... non so che altro dire, solo wow.
Ogni volta mi sorprendi di più ♥
Miry

Recensore Master
15/03/20, ore 13:40
Cap. 13:

Ciao <3
Ma che bella che è questa storia. E' dolcissima e molto significativa. A parte che è già dolce di suo il fatto che Crowley abbia regalato qualcosa ad Aziraphale, ma quant'è timido? (io amo sempre troppo come lo caratterizzi, sei bravissima con tutti e due, ma con lui è una cosa proprio particolare). La tragedia quando poi quella tazza, usata per anni con cura, viene a rompersi (non so se conosci Once upon a time, ma qui mi parte automatico il riferimento alla tazzina scheggiata dei Rumbelle, VABBE LASCIA STARE I MIEI VANEGGIAMENTI). Azi decide di riparare la tazzina alla vecchia maniera. E ti giuro, il dettaglio della polvere dorata l'ho amata. Dorata, come gli occhi suoi. Il segno indelebile di ciò che è stato e che nemmeno la caduta potrà mai cancellare. Poi sai, a me piace tantissimo quest'usanza giapponese dove vengono messe in risalto le crepe di un oggetto rotto, è particolare e ha anche un bel significato. Che dire, sicuramente adesso la tazza di Aziraphale sarà ancora più bella <3
Ho amato questa OS, nel caso non si fosse capito.
Un abbraccio <3

Nao

Recensore Master
14/03/20, ore 10:54

Buongiorno <3
Allora, ho dato un'occhiata veloce ai link dello scambio libero e mi pare di non averti vista, quindi non sapevo bene cosa leggere, e ho optato quindi per l'ultima storia aggiornata. Anche perché ormai è appurato, adoro le tue one-shot e i tuoi racconti brevi in generale.
Inutile quindi dire che ho amato questa storia e ho amato ancora di più l'idea che vi sta dietro.
Mi è piaciuto molto vedere come Aziraphale finisca per far bere il tè a Crowley che odia quella robaccia (lo capisco, a me il tè non piace per niente, a meno che non sia quello freddo e super zuccherato alla pesca xD), alla fine credo che a Crowley importi più di averlo a fianco che di cosa stanno bevendo. 
Inizialmente non avevo compreso che accidenti di regalo Crowley avesse portato ad Aziraphale, quando l'ho capito mi è sembrata un'idea geniale, e anche un sacco romantica. Il battito del cuore è una cosa che mi rilassa un sacco, quando avevo un ragazzo adoravo appoggiare l'orecchio al suo petto e ascoltarlo, trovo sia un sacco rilassante - poi probabilmente sono io schizzata, non so XD - perciò l'idea dello stetoscopio come regalo l'ho trovata bellissima, ne vorrei uno anch'io!
Mi è piaciuto un sacco anche che Crowley, più che spiegargli direttamente il senso di quell'aggeggio, abbia preferito mostrarglielo, sbottonandosi la camicia e lasciandogli ascoltare il suo cuore.
Ancora di più ho adorato che dopo averlo ascoltato, Aziraphale si sia sbottonato a sua volta per far ascoltare il suo cuore anche all'altro. AAAAH, quanto li ho shippati, non hai idea, che dolci *^*
Bellissima, davvero, questa os mi è piaciuta tanto - come tutte le altre, ormai mi sento ripetitiva a recensirti, il mio parere è sempre assolutamente positivo **
Spero di rileggerti presto <3
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Junior
13/03/20, ore 15:26
Cap. 13:

Ciao,
capitolo bellissimo!!! Come fai a pensare di poter essere banale?
Basta sapere che hai scritto qualcosa, e già so che mi piacerà!

Parli di una tazza (La tazza. Penso che tutte adorino la tazza di Azi)),
ma sembra tutt'altro, o adattabile a qualsiasi d'altro!
La cura di chi ha amato qualcosa, che avrebbe potuto perdere per sempre, e con la propria passione, desiderio, voglia di riuscire, ne crea un'altra ancora più bella.
Come gli occhi dell'amato Crowley…..

Si, mi mancavi…..
<3 Manu.