Mio Dio, attimo per attimo uno srotolarsi di emozioni paralizzati ha accompagnato la mia lettura fatta con il respiro bloccato. Questi eventi così meticolosamente esposti, mi hanno fatto tremare. La bravura delle parole trovate e messe insieme in questo racconto é stupefacente. Di nuovo, pur sembrando ripetitiva mi trovo a rinnovare la mia più profonda ammirazione per te e per la tua opera. Ovviamente non oso immaginare il seguito, anche fin troppo noto, aspetto il tuo. Sei un grande, grazie infinite.

Caro amico,

stamattina, in un breve spostamento in treno in cui non sapevo che fare, ho trovato la tua storia. Ho letto l'ultimo capitolo, perché a volte faccio le cose al contrario e perché il titolo è nelle mie corde. Mi è piaciuto. E mi ha fatto compagnia, a me piuttosto infreddolito e senza un libro dietro, e mi ha fatto sentire meno solo. Allora volevo ringraziarti, e quindi ti ringrazio, ora, a casa, a bocce ferme. Trovo la tua scrittura morbida, nelle frasi lunghe e nell’uso abile degli avverbi in –ente, che io, per fare un esempio a caso, non sempre riesco a ben maneggiare. Ben resa l’atmosfera, a metà fra la precisione dei dettagli e quel che di onirico che attraversa e forse domina la descrizione.

Ti stringo la mano.

Ora facciamo un “what if” – facciamo finta che tu voglia trasformare questo bel, ma bello davvero, racconto in un racconto perfetto. Perfetto a mio giudizio, va da sé – bello a giudizio insindacabile. Se vuoi far questo, attento al punto di forza del narrato, che è anche il suo punto di debolezza: il lessico (a proposito, bello davvero quel “rinnegando ogni suggestione”).

Cambierei la frase “l’olezzo di pelle ustionata” – “olezzo” è “profumo” e solo in un contesto ironico lo si usa per significare il contrario – lì mi sono un po’ incagliato. Azzarderei “puzza”, o anche “lezzo”, parole dure, per incidere sulla pietra il momento. E anche “energumeni delle milizie parigine” – non che non sia chiaro, ma “energumeni” è una parola che oggi spinge un po’ al riso, e nel momento da ridere c’è poco. Se ci hai pensato io faccio un passo indietro, “energumeno” se ben ricordo significa “posseduto dal demonio”, se stai ridando il sema alla parola io son con te; sennò io procederei per sottrazione e toglierei tutto e direi “le milizie parigine”, semplicemente.

Mi permetto perché nell’intenso narrare ho sentito il racconto molto vicino, tanto da volerlo ancora più vicino – e raccomandandoti, se inciampi in qualcosa di mio e ti va di suggerire qualcosa, di non esitare.

E ancora grato per avermi scaldato, porgo i miei doverosi omaggi, e che valgan mille grazie.

Sacrogral

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Caro Hebert,
Bentornato!
C'è un "d' avanti", cioè un apostrofo, da sistemare.
A quel tuo "variegata umanità", io avrei optato con: "variegati scenari circostanti".
Se "Lei" ti fissa è perché ti cerca, ma qui ad essere ricercata è un' altra persona.
Quindi "la Signora di nero vestita" ha posato solo per caso i suoi sinistri occhi su Andrè, si è, per così dire, lasciata andare un attimo, magari per sazietà oppure per troppa brama, perché avrebbe potuto risultarle irresistibile la forza d' attrazione emanata da quel "magnete di vita" che è sempre stata Oscar. Insomma Andrè, trovandosi lì in mezzo, non può che essere un mero inciampo. Un inciampo, poi, troppo "concorrenziale" e quindi immancabilmente motivo di curosità. Però "Lei" non opera in base a sentimento umano, il suo è un ufficio da compiere, una scadenza da rispettare... Chissà, magari, davanti a due occhi così innamorati e belli e a qualche attimo di "tempo morto", "Lei" si è perfino lasciata andare ad una sfida, dura ma corretta. Un po' come nella nota canzone... ma con un finale (momentaneo) meglio riuscito. Andrè ha "concorso" da prode e intrepido cavaliere e ha conseguito una palma di immensa gloria.
Questo racconto è molto bello e tu ce lo stai narrando in modo delizioso. Complimenti!
Un affettuoso saluto

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Una visione sinistra e raccapricciante, povero André, giustificabile con la sua usuale immensa sensibilità. Però non ho capito se è riuscito o meno a salvare Oscar.

Sinceramente non ho parole! Sono rimasta davvero a bocca aperta!
Il punto di vista di André é eccezionale: riesci a portarci con lui in mezzo a tutto quel caos, quelle persone, quel fumo... Siamo con André nel momento in cui decide di lanciarsi per salvare la sua Oscar...
Ho letto il capitolo trattenendo il fiato e, devo dire, che le descrizioni sono sbalorditive... come pure la é la ricercatezza dei termini che hai usato. La frase da "Stai giù Oscar.." mi ha fatto tremare...
Complimenti davvero...

Ti viene bene il punto di vista di André.
Ti verrebbe bene in qualunque altra storia, sono certa.

Mi colpisce molto la ricercatezza dei termini, precisa e accurata.
E mi colpisce, ancora una volta, l'amore che sfida la morte, il coraggio che si fa beffe della paura.
Qualunque cosa, all'Inferno senza ritorno, purchè lei si salvi.

I tuoi capitoli sono Amore puro, amico mio, lo stesso che ti riempie il cuore.

Ho letto il capitolo tutto d'un fiato e col cuore in gola! Molto realistica la descrizione della città sotto assedio e in procinto di realizzare la giornata che darà il via alla rivoluzione. Sei stato bravissimo a rendere il pathos di André nel cercare di raggiungere Oscar, lui che la conosce così bene da sapere che non avrebbe esitato ad esporsi al pericolo. Lui che riesce a raggiungerla dopo aver percorso le strade di Parigi, così simili a quelle infernali e riesce a salvarla... ma il titolo del prossimo capitolo mi spaventa! Attendo quindi il seguito in ansia...

Capitolo adrenalinico, tragico, vivido. Il lettore assiste ad ogni singola azione. E si fa carico dell'enorme angoscia di André. Che in mezzo a tutte quelle vite umane strappate alla vita in maniera violenta e crudele vede Oscar incarnare Ares ma ha anche una specie di visione mistica: la nera signora aleggia in quel luogo di disperazione per accaparrarsi anche lei. Per sottrarla al mondo dei viventi. Così compie un'azione disperata, André, la sottrae, lui, al suo fato. Complimenti, come sempre estremamente coinvolgente e verosimile. Attendo e temo il prossimo capitolo.

Ho visto con gli occhi di Andrè tutto ciò che a Parigi era presente quel giorno; l' incedere dei suoi passi in un vicolo stretto, la folla composta da persone curiose e da chi effettivamente stava combattendo, lo sguardo di Alain e di Oscar.
Lascia che te lo dica: qui ti sei superato.
È cambiato il ritmo, è cambiato il contesto ea forza con cui scrivi; è cambiato l' animo di Andrè che già, nel capitolo orecendenfe, era in strada deciso più che mai a non fare da spettatore inerme.
Qui ti sei davvero superato!!!

...e come al solito, mi hai ispirata, ho già visualizzato una tavola!

Bravissimo!!!!

Barbara

Oscar se prepara a la batalla definitiva, radical al cambio en su totalidad para Francia y para ella también. Siento celos en las palabras de Andre Cuando hace mención en como Oscar confia plenamente en Alain. Será que viene malos entendidos entre ellos? Veremos que pasara...

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Ed ecco la Oscar audace e fiera, che non desiste e che va fino in fondo, e André che cerca di fare altrettanto ma con nel cuore un peso dolente: la sfiducia in lei....
Come sempre una descrizione fine e ligia nei particolari.
Complimenti sempre.

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Dolcissimo e emozionante capitolo.....un pezzo di storia mancante dopo il massacro a 5 contro 1, sarebbe stato bello vederlo nell'anime. Quanta profondità di sentimenti in quel dialogo interiore vicino al letto di André.
Bellissimo.

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Letto col fiato sospeso. La descrizione di quei febbrili momenti, mette un fremito. Ora sono curiosa e al tempo stesso preoccupata per quello che accadrà. Hai perfino menzionato Haulin, complimenti. E il modo in cui lei percepisce la presenza di lui?? Impagabile!!! Complimenti, resto in attesa del seguito, sicura di non essere delusa mai dalla tua storia.

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E questa è proprio Oscar. Quella che abbraccia completamente la causa del popolo e si pone in prima linea per salvare il salvabile ma si scontra, ancora una volta, contro la poca lungimiranza di chi potrebbe, invece, cambiare le sorti della situazione. Concentrata e determinata anche se irrimediabilmente innamorata.
Bel capitolo incalzante dove la storia incontra la Storia.
Ti volevo poi ringraziare per avermi inserito tra gli autori preferiti: ne sono davvero onorata e spero di non deludere te e tutti quelli che lo hanno fatto. Anche perché non so bene come e quando avrò il tempo e le condizioni per trovare la giusta concentrazione e mettermi a scrivere :)
A presto!

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Ciao Hebert_80. Ero curiosa di leggere questo capitolo dal titolo "la Bastiglia", dove ci si addentra di più nella vicenda storica oltre che al rapporto fra Oscar e André. Mi ha fatto piacere trovare Robespierre, arricchendo di più lo scritto. Molto bello il momento in cui Oscar chiama André.

Leggendo la frase finale:

"soldati della Guardia ai vostri posti di combattimento!

Prepariamoci a dar fuoco alle polveri",

mi sono chiesta cosa accadrà nel capitolo successivo, anche perché questa volta non anticipi il titolo.

Un caro saluto.
(Recensione modificata il 11/01/2021 - 11:27 am)

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