Recensioni per
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di Hebert_80
Oscar si trova in mezzo a due fuochi divoratori. Da una parte, c'è Robespierre che già parla di inevitabile tributo di sangue da pagare alla causa. Dall'altra, c'è il Governatore della Bastiglia, deciso a farsi esplodere pur di non cedere ai rivoltosi. In entrambi i casi, ci sono due folli invasati molto pericolosi. |
Un altro capitolo molto bello. Fai entrare nella tua storia anche la Storia vera e propria, pur mantenendo fedele all'idea originale di narrare del loro amore. E lo fai egregiamente, infatti esso traspare in ogni gesto di Oscar e André. André che dopo la fuga non può fare a meno di pensare a Oscar e alla sua incolumità, arriva a travestirsi pur di esserle accanto. Oscar sente la presenza di André, pur sapendo che è impossibile. Ma adesso è ora che inizi la battaglia, la Storia ha di nuovo la meglio. Vediamo che succederà nel prossimo episodio, sono molto curiosa. Complimenti. |
Caro Hebert, |
Complimenti per l'ennesimo capitolo strutturato benissimo. Io amo far interagire i personaggi storici con quelli di fantasia, non solo in questa sezione, quindi vedere Oscar parlare con Robespierre, dare ordini a Hulin e confrontarsi con Launay è stato piacevolissimo. Ma intanto non hai scordato che questa è, anche, una storia d'amore straordinario tra due anime straordinarie che si " sentono " senza vedersi, Oscar sa che André è nei paraggi, il suo cuore lo sa. Ma adesso è pronta per la battaglia, de Launay non ha sentito scuse. Il momento è topico. Bravo e a presto. |
A volte, può succedere che una storia prometti bene all'inizio,per poi avere cedimenti man mano prosegua. |
Sentimenti ed emozioni. |
Come sempre sei in grado di far percepire al lettore non solo i sentimenti ed i pensieri dei protagonisti ma tutto ciò che ruota attorno. |
De Launay è proprio folle a voler fare il martire della parte sbagliata: la sua punizione fu atroce, lo ricorda la Storia. Robespierre è più simpatico qui che nella realtà. |
Entriamo nel vivo, della Storia e della tua storia. Punto di forza anche in questo capitolo ( mi verranno in mente di volta in volta le considerazioni che mi sono fatta finora, leggendo tutti i capitoli assieme...) sono i dialoghi. Invidiabili. Nel senso che non è semplice coniugare un tono appropriato all‘epoca ed alle situazioni, modulandolo a seconda dei personaggi, senza risultare troppo stucchevole e poco credibile. Invece qui accade ed i personaggi sono calati perfettamente nel loro momento calamitando così il lettore e trattenendolo nel loro universo. |
Ciao Hebert, anche in questo passaggio abbiamo avuto la percezione di come i nostri due amanti abbiano la facolta di sentirsi a distanza, con quel filo, invisibile e imponderabile per altri, che li ha sempre legati e, nonostante quanto sia accaduto tra di loro nel recentissimo passato, trova la via per potersi manifestare comunque con tutta la sua forza. E’ un sentirsi che viene da lontano e che non si può improvvisare, è radicato nell’animo di ognuno dei due, e ora lo conoscono entrambi. Per André è sempre stato così, mentre Oscar se ne è resa conto pienamente con gli ultimi avvenimenti. |
È incredibile quanto queste due anime siano così affini da appartenersi completamente. Anche se lei non lo vede, lo sente. Questo fanno le anime gemelle. Non c'è alcun bisogno di toccarsi, di vedersi. I sensi sono niente. Le Anime volano incontrastate oltre le folli miserie umane. |
Quante cose: una visione corale, di cui percepisco colori, movimenti, sguardi, pensieri. Andrè nella folla, Oscar che lo percepisce; Oscar che vuole parlare con Launay.... inutile dire che mi hai ispirato altre opere o deliri (grafici) ... chiamali come vuoi, che sono già presente nella mia testa. |
Caro Hebert, |
Buongiorno Hebert, compaio tra queste tue righe d’improvviso e solo ora, a storia avviata. Ma proprio per la sua originalità e scorrevolezza si legge fluida, in un periodo in cui non riesco a seguire quasi nulla costituito da capitoli.... |
In questo capitolo, sono analizzati i sentimenti di Oscar che si sente scorretta per come si è comportata con André anche se continua a pensare di avere agito per il bene di lui e che non c'erano altre vie. |