Caro Hebert,
Mi devi scusare ma proprio non arrivo a ricordare a quale soggetto deceduto Wulf abbia promesso di "sollazzarsi" con Oscar, una volta impossessatosi della sua persona.
Nemmeno una veloce rilettura dei precedenti capitoli mi è stata d' aiuto in questo frangente.
Evenienza che, oltre tutto, mi pare assai peregrina, perché, pur essendo vero che il "capoccia" dell' orco, cioè il "principe ben poco principesco" a capo dell' armata, di cui ora mi sfugge il nome, nei suoi ordini non ha esplicitamente espresso veti di natura sessuale nei riguardi della futura prigioniera, è comunque probabile che un abuso sulla stessa non incontrerebbe un suo particolare favore.
Impressionante!!!!!!! Nemmeno ad un pesante arredo sacro, magari medievale (cioè di quelli fatti proprio per durare a lungo), è riuscito nell' impresa di stendere sto energumeno... Una specie di terminator, insomma!
Non vorrei sembrare la solita pedante... (ahimè, invece sono certa di sembrar tale) ma non sarà un tantino estremo questo modo di trascinar via Oscar? Gli ordini sono stati perentori: lei deve essere recapitata illesa. Wulf è un assassino, ma anche un militare "tenuto alla catena" dal suo comandante.
Con quel trattamento la povera Oscar rischia, fortemente, di "andare in mille pezzi" ad ogni suo nuovo passo. Speriamo bene!
Questa recensione, a differenza della mia lettura, è oltre modo ritardataria e di ciò ti chiedo scusa.
Ancora e sempre i miei più sinceri complimenti per quanto ci regali.
Un caro saluto

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Un passaggio repentino dalla felicità più assoluta al vortice della paura...io non so cosa fai nella vita ma hai uno stile veramente figurativo, evidenziato anche dalla suddivisione in "scene"; sembra di essere lì, o al cinema a vedere le immagini scorrere davanti agli occhi (anche il tuo Wulf, una vera macchina assassina, mi ha ricordato un pò Terminator che ora ha trovato la vittima designata). Le premesse per Oscar non sono delle migliori ma so quanto ami questi personaggi e quanto ti ripudi vederli sottoposti a violenze e atrocità...quindi, caro Hebert, mi fido di te;)
A presto!

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Caro Hebert, ho dovuto prendermi un attimo di tempo per raccogliere le idee e far smaltire un poco le emozioni che lo scritto mi avevano suscitato, prima di scrivere un commento a questo capitolo il quale mi ha completamente travolto con la marea di sensazioni che sei stato capace di far pervenire al lettore.
Scioccamente avevo letto le recensioni ancor prima di leggere il capitolo, la qual cosa ha predisposto la mente verso qualcosa a cui forse non era preparata.
Già dalla fine del passaggio precedente mi attendevo quel qualcosa che avrebbe sparigliato le carte, che avrebbe messo in difficoltà i nostri, i quali avevano appena avuto il tempo materiale simile ad un battito d’ali, per assaporare cosa significasse vivere una vita a due.
Ma, con l’avanzare della lettura, un nodo mi ha chiuso la gola, cominciavo a sentire l’angoscia sempre più crescente di una Oscar che si accorge di non essere minimamente pronta per affrontare l’assalto di qualcosa che sembra non umano. E’ il suo sesto senso che glielo suggerisce.
E poi inizia la fase concitata, con i tuoi dialoghi serrati, coadiuvati da una ambientazione che aumenta il clima di tensione che già le parole da sole sanno imprimere alla mente del lettore.
Si sente l’ombra lunga e cupa di Wulf che sta per ghermire le vite dei nostri.
Wulf non ha niente di umano, è la materializzazione di un incubo, qualcosa che è venuto fuori direttamente dall’Inferno e contro il quale nulla è possibile opporre. Oscar ha capito che non ci sia più niente da fare ma decide di salvare ciò che le sta più a cuore: André. Si sacrifica consegnandosi a Wulf, del quale mi pare di vedere il ghigno satanico su un volto che nulla ha di umano. Come le si rivolge e soprattutto a cosa la costringe, trattandola come una delinquente e trascinandola sotto quella pioggia battente, scalza e legata come un animale, mi ha veramente stretto il cuore.
Stranamente quando ho letto di questo passaggio anche a me, come a Dorabella, è subito venuto alla memoria una scena specifica di un film che amo molto e che ho visto e rivisto più volte “L’ultimo dei Mohicani”.
Io so che l’amore per questi personaggi da parte dell’autore è grande, però in cuor mio, mi domando il perché di tanta sofferenza sommata a già altrettanta sofferenza patita e perché far degradare Oscar in questa maniera, mettendosi nelle brutali mani di Wulf. So anche che prima di giungere ad una certa dose di serenità bisogna fare un percorso che sia congruo con i personaggi di cui si narra e quindi farli passare attraverso delle autentiche forche caudine, mah …
Sono interrogativi che si è posta la mia mente, che nulla tolgono alla tua capacità di tenere avvinto il lettore dalla prima all’ultima riga dei tuoi scritti, coinvolgendolo emotivamente talmente tanto, che alla fine della lettura resta basito e senza fiato.
Ti rinnovo i miei apprezzamenti per la tua abilità di scrittura veramente coinvolgente, ma spero che qualche spiraglio di luce si apra nel cielo di Oscar, ora che è completamente sola senza la sua ombra protettiva, ad affrontare un incubo di cui si conosce l’inizio e non si vede la fine.
Un caro saluto, sperando di non averti urtato con le mie considerazioni.

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Ciao Hebert_80. Mi auguro che Wulf non riesca a fare quello che purtroppo ha in mente,. L'uomo è spietato ma spero davvero che accada qualcosa che possa cambiare il tutto. Lo spero con tutto il cuore. Sentimenti d'amore e terrore in questo capitolo, che termina purtroppo con "l'acre odore della paura." Un caro saluto.
(Recensione modificata il 27/07/2021 - 10:41 am)

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André è stato coraggioso, ma contro quel gigante ci sarebbe voluto ben altro.. Magari Alain?

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E dopo il dolce momento di una delle prime serata in libertà per Oscar e André, alternando tenerezza e dramma, siamo arrivati a una parte delle resa dei conti,
Molto riuscito il personaggio di Wulf, nella sua quieta ferocia, tipica di chi non si scompone mai: l'equivalente, oggi, sarebbe un membro delle forze speciali, o sei servizi segreti, che già di fatto esistevano da secoli . E magistrale è questo finale di capitolo, con Oscar che mi ricorda, per come la descrivi e per come le la immagino, la Cora - Madeleine Stowe dell' "Ultimo dei Mohicani". Ora si tratta solo dii capire come riuscirà a liberarsi, e che cosa accadrà alla resa dei conti. Mi piace enormemente la tua concretezza di scrittore, e il modo in cui tu riesci a tenere alta la tensione, fra una puntata e l'altra, e anche entro uno stesso capitolo, riuscendo a dosare momenti introspettivi e teneri e momenti ad alto tasso di drammaticità, e riuscendo sempre ad andare dritto all'essenziale in ogni sequenza. Adesso, pertanto, sono già in attesa del capitolo successivo.... a presto, a prestissimo,
Dorabella

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Jaques aspettavo da tempo che pubblicassi qualcosa....
Ed ora che succederà ad Oscar....
Andrè è ancora vivo...Spero di si
Si ricongiungeranno vero.....
Non farmi brutti scherzi mi raccomando....
Cmq sempre molto concitato il tuo racconto l'ho letto d'un fiato e come sempre bellissimo....

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Jacques, come sempre descrivi ogni scena con una sapienza unica. Sei riuscito a farmi provare il terrore, l'ho sentito attraverso Oscar. Sacrificarsi per la persona amata era il minimo, ma non ti nascondo che mi mette ansia il modo crudele con cui viene trattata lei. Aspetterò il prossimo capitolo con trepidazione, sono certa, da come ormai ti conosco, che nulla sarà come potrei immaginarlo, tu mi sorprenderai ancora. Bravissimo!

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E' bello vederli assieme sereni e vivere questo momento di felicità tutto loro, nonostante tr le righe si legga sempre un velo di tristezza che contraddistingue anche l'opera della nostra Ikeda.
Amo il modo in cui hai scelto di non stravolgere i personaggi ma di attenerti quasi alla perfezione al loro carattere.
Ovviemente mi aspetto un colpo di scena quanto prima.

Un capitolo pieno di tensione.
Non posso, non voglio credere che tutto possa precipitare nella maniera più tragica.
Il personaggio di Wulf è il male e la cattiveria in persona.
Un unico desiderio: che tutto possa aver fine e che possano amarsi liberamente.
Non c'è più Alain che possa aiutare i nostri beniamini ma ... voglio essere positiva. Oscar ce la farà. Ne ha passate di peggio. Ora deve tirare fuori tutto il coraggio, la forza e la caparbietò che l'hanno sempre cotraddistinta.

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Crei un 'ottima suspense, sia nel momento della presa di coscienza del pericolo imminente che nel momento in cui questo pericolo è reale e terribile. Oscar e André cercano una via di fuga ma Wulf è come una montagna inespugnabile. Oscar deve sacrificarsi per salvare la vita di André. Spero veramente che questo mostro non riesca ad attuare ciò che ha in mente. Già solo l'idea mi turba profondamente. Scrittura ineccepibile, complimenti e a presto.

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Scorgo questo tuo aggiornamento e lo leggo d'un fiato. Mi soffermo, di tanto in tanto a riprendere alcuni mozziconi di frasi, a capire se sto capendo bene. Perchè lo stomaco è parecchio sottosopra, dall'inizio alla fine. Anzi, alla fine si fa lievissimo sollievo misto ad enorme strazio.
Tutto questo per dirti quanto l'individuo partorito dalla tua personale fantasia sia meravigliosamente ( l'avverbio si riferisce alla scrittura ed alla potenza narrativa...) odioso, scatena una sorta di repulsione nel lettore... e questo la dice lunga sulla bontà di uno scritto...
Tutta la scena corale ( ti riescono particolarmente bene, te lo dissi già in passato) all'interno della chiesetta è trascinante tanto quanto la folla che s'accalca in panico all'uscita. Ci porti come nelle montagne russe in un altalena di paura e speranza...non so più se prevalga quest'ultima ormai. E non ti dico cosa mi auguro, perchè poi il libero arbitrio di chi scrive non si discute.
...aspetto, altro non mi resta.
Tamara Alessandra.

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Caro Hebert80, le cose si stanno mettendo proprio come sospettavo io e, pertanto, a malincuore, devo lasciare o, perlomeno, interrompere la lettura finché la storia non tornerà su un binario più moderato.
Per mia scelta, nelle storie che scrivo, non oltrepasso mai certi confini e non rompo determinati equilibri. Non è una critica, beninteso, ma un punto di vista diverso.
Il sacrificio di Oscar la nobilita, ma quello che seguirà la degraderà profondamente.
A presto, quindi, con altre storie o anche con questa, se tornerà a essere meno orribile e umiliante per i personaggi.
Un caro saluto.

Pretenzioso non mi sembra l'aggettivo adatto ed è anche un po' sgarbato e... pretenzioso, ma va bene così.
Un caro saluto.
(Recensione modificata il 26/07/2021 - 05:29 am)

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Ciao Hebert_80. André e Oscar sono immersi nel sentimento che provano l'uno nei confronti dell'altra, dove è emblematica quest'espressione: "te lo giuro André, sarà in una chiesetta come questa che, per l'eternità dei tempi, io Oscar Francois de Jarjayes diventerò tua moglie." Purtroppo però compare una "sinistra figura", Wulf. Cosa succederà adesso? Leggendo il titolo del prossimo capitolo, "l'odore della paura", non mi aspetto niente di buono. Ma Oscar, leggendo quanto scritto nel finale "nessuna esitazione concessa... o perderò André", farà l'impossibile per difendere il suo amato. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 07/07/2021 - 09:38 am)

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Fotogrammi di felice quotidianità, con schermaglie, risate, desiderio... Ma sotto lo scrosciare del temporale, arrivato come una sorta di presagio, ecco prendere forma la figura del terribile e inarrestabile Wulf. Oscar ne sente la malvagità e sa che è lei che vuole, André è solo un intralcio da eliminare. Per ora l'unica soluzione è la fuga. Con estrema curiosità attendo il prossimo capitolo.

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