Recensioni per
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di Hebert_80
Oscar sta cambiando davvero, magari un po' troppo in fretta.. ma stavolta è ben diverso dalla volta con Fersen. |
Tanto, tanto combattuta Oscar. Si pone tante domande, ha molti dubbi. Lei non è solo stata allevata da uomo, ma per una parte della sua vita "è " stata un uomo. Normale che si chieda se le è stato sottratto qualcosa di fondamentale, la sua stessa identità... in realtà André non solo non le ha sottratto nulla ma le ha dato la possibilità di ampliare i suoi orizzonti. Nel loro ritiro tranquillo riscoprono il piacere delle piccole cose. Una festa di fine estate diventa la scusa per regalare ad Oscar un abito da donna. Tanti ricordi giungono alla memoria della donna, ma alla fine li accantona e stupisce André indossando l'abito per la festa. Questo cambiamento di Oscar è molto dolce. Spero che Wulf non li trovi quando sono più indifesi. Bravo come sempre, a presto. |
Capitolo notevole, come sempre. Verosimile nelle scene di lotta e lirico nel momento della dipartita di Alain. Alain è un personaggio che amo moltissimo tu lo hai descritto in maniera impeccabile: ha vissuto a pieno la propria vita e ha conosciuto il dolore più intenso, l'amicizia più profonda e l'amore più puro. Wulf è la sua nemesi, mercenario e sociopatico non si fermerà davanti a nulla pur di catturare Oscar. Sfregia l'orgoglio di Alain sottraendo il suo foulard rosso come bottino di guerra da mostrare a Oscar quando la catturerà. Io condivido il desiderio di Alain e spero che il nostro comandante lo passi da parte a parte nel duello che segnerà la fine di Wulf. A presto e buon weekend. |
E, così, Alain lascia la storia nel modo peggiore e precipita nel regno delle ombre, dove si ricongiunge con l'amata sorella Diane. Gli ultimi pensieri del soldato vanno ad André, amico fidato e animo puro, a Oscar, dea irraggiungibile e alla perduta sorella verso la quale nutre molti sensi di colpa e che, morendo, lo ha svuotato della linfa vitale. |
Ciao Hebert_80. Mi è dispiaciuto davvero molto per Alain, non pensavo andasse a finire in questo modo nonostante avessi percepito la pericolosità di Wulf. Purtroppo, pensando al titolo del capitolo precedente, la morte ha bussato davvero alla porta di Alain. Mi ha colpito quanto hai scritto riguardo il fazzoletto rosso. Nella sua drammaticità bello il finale, dove Alain pensa che potrà ricongiungersi, in eterno, con la sorella. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Capitolo durissimo, eppure lirico, in tutta la sua imperturbabile cruda realtà. Inutile dire che la dipartita di un personaggio che di secondario ha solo l'accezione, ma che col suo peso e le sue inevitabili profondità ci aiuta a vedere meglio anche l'animo dei protagonisti, è un vero e proprio macigno da digerire. Si sente un po' più solo il lettore, nella stessa maniera in cui si sentiranno un po' più perduti anche Andrè ed Oscar. Ti mancano le coordinate, è un senso di smarrimento che fa sbandare. E proprio per questo motivo è apprezzabilissima quanto dolorosa questa scelta: se uno è dentro la storia, ne assorbe tutto, le sensazioni positive, quelle sofferte e sofferenti. Il bello non è solo " un bel contenuto", ma l'emozione che permea la scrittura ed arriva. |
Ciao Hebert, nudo e crudo questo capitolo; sei stato molto bravo a scegliere un linguaggio adatto a rendere la crudeltà del confronto all'ultimo sangue. Immagini quasi "cinematografiche", tanto che davvero mi hanno fatto pensare a duelli tra supereroi...il gigante buono però, questa volta, non ce l'ha fatta e, per come lo conosciamo, non è facile leggere della morte di Alain, brutalmente assassinato. Ma la storia prosegue e resto in attesa del seguito. A presto. |
Caro Herbert, mi sono persa un pò per strada, lo ammetto: ho recuperato in questi giorni e non sono rimasta delusa, anzi. Ogni nuovo capitolo è una gemma preziosa che si aggiunge, man mano, a questa tua storia. Tornando a questo capitolo...è devastante , credimi; si poteva intuire, la fine, ma ho sperato fino all' utlimo non fosse così... |
... Assolutamente terribile questo capitolo. Il gigante buono, il guascone irriverente è stato assassinato da un demonio. Né Oscar né André gliela faranno passare liscia. Anche io non vedo l'ora che Oscar François de Jarjayes lo passi da parte a parte per vendicare l'ingiusta morte di un amico leale. Molto toccante il pensiero di ricongiungimento con Diane. Bello ma tristissimo capitolo. |
Un capitolo dedicato interamente ad Alain non poteva essere altrimenti. Cruda e crudele la morte che hai deciso di infliggergli, quasi un sacrificio d'amore. Questo quello che hai scelto di fagli confessare tra le righe. Un amore che ricorda le sofferenze iniziali Andrè perchè non corrisposto, soffocato , per non tradire una grande amicizia con Andrè e per il profondo rispetto nei confronti del suo comandante. Una morte coraggiosa. L'ho sempre immaginato forte, anche più di Andrè. Vederlo perire così lo rende ancora più umano. |
Non si fa così, uccidere così Alain un colpo al cuore. |
Ogni capitolo caro Hebert, mi lascia senza parole. Le immagini di cui ci fai dono sono così vivide da sembrare reali. I momenti che descrivi pare di poterli rivivere sulla pelle poiché le sensazioni si arrampicano sul corpo e giungono alla mente in un tripudio di colori. Il rosso dell’ira, il cielo che sta albeggiando con quella sottile foschia che lo contraddistingue, il sangue caldo versato da Alain dopo uno scontro all’ultimo sangue appunto con un essere che ben poco ha di umano. Veniamo a conoscenza di come abbia appreso alcune tecniche di combattimento e di tortura durante le sue campagne nelle Americhe contro gli indiani. Sprezzante riconosce il suo valore, in quanto si è battuto bene, ma nel salutarlo lo prende in giro confermandogli che non appena avrà messo le mani su Oscar si divertirà con lei in ogni modo possibile prima di ucciderla. E se Wulf è riuscito a far fuori un uomo capace di battersi, senza paura, come Alain, qualche brivido lungo la schiena corre. Il finale è di quelli che mai ci si sarebbe aspettati: Alain, fiero e valente baluardo, a difesa di Oscar e André, termina il suo viaggio terreno e si riunisce alla piccola Diane che non aveva potuto proteggere dai mali della vita. Ora saranno insieme per sempre. E davanti agli occhi di Alain, che piano piano si stanno chiudendo, gli è passata di fronte tutta la sua esistenza, con il suo bello e il suo brutto, tutto vissuto pienamente. Non ha rimpianti quindi, solo a noi, e ai suoi amici quando lo verranno a sapere, il rimpianto sarà fortissimo. |
Nooo, Alain! Non riesco a credere che proprio lui, così irriverente, allegro e tosto sia stato ucciso da un mostro. |
Caro Hebert, |
Ciao Hebert_80. Ammiro, come sempre, i disegni di ireland3 che fanno immergere ancora di più il lettore nella storia. Belle davvero queste collaborazioni. Inquietante il titolo del capitolo, dove la "morte" si manifesta nel finale. Oscar e André, nel loro sentimento, non possono stare tranquilli. Mi piace il personaggio di Wulf e non penso che avrà vita facile con Alain in questo frangente. Sono curiosa di vedere cosa succederà. Al prossimo capitolo. Una buona domenica. |