Giudizio ottenuto al contest Scrivimi una raccolta indetto dalla sottoscritta:
Grammatica e lessico: 9/10.
Stile: 15/15.
Originalità: 9/15.
IC dei personaggi: 15/15.
Uso dei prompt: 10/10.
Gradimento personale: 5/5.
Punteggio totale: 63/70.
Giudizio:
Mia cara, come al solito non mi deludi mai. Ormai sai come la penso su molte cose riguardo al tuo modo di scrivere fanfiction, ma a rischio di annoiarti farò lo stesso del mio meglio per risultare esaustiva.
Allora, in linea eccezionale parto dallo stile, dicendoti (tanto per cambiare) che è decisamente ottimo. Che ci posso fare se scrivi bene? Criticarti a vuoto? No di certo. Non finirò mai di dirti che le tue storie filano come l’olio. Sono lunghe e sembra quasi che tu ti diverta a tormentarmi XD, ma in fin dei conti la mia è tutta scena; di sicuro ci metto più tempo a leggerle rispetto a quanto ne impiego per una raccolta di drabble, ma rimangono comunque scorrevoli e piacevolissime, con la punteggiatura usata sempre con criterio, i dialoghi chiari e ben costruiti, il lessico senza pecche. Con questo mi aggancio alla grammatica, perché malgrado il punteggio massimo in stile (occorre che lo giustifichi ulteriormente?) c’è sempre qualche infido errorino di battitura o svista che non mi permette di darti il 10/10 anche nel primo parametro, sebbene tu in realtà scriva in modo corretto, senza nessuno sbaglio ricorrente che faccia pensare a vere lacune. Qualcosa può sempre scappare in lavori così lunghi, ormai lo sappiamo, ma gli do meno importanza rispetto a quanto non farei in fanfiction più brevi. Bene, passo a segnalarti ciò che ho trovato:
- “«Benissimo. Dopo mangiato andremo a fare rifornimento per la nave, così potremmo goderci i restanti tre giorni che serviranno al Log Pose per registrare il magnetismo dell’isola».” – Sono propensa a pensare che sia una svista, ma io avrei scritto “così potremo”. Volontario o non volontario che sia quel “potremmo”, ci vedo comunque meglio il futuro.
- “se Sanji, scavando nelle tasche del giaccone e in quelle del pantalone, non avesse imprecato a denti stretti” – Qui c’entra più il gusto personale: ti consiglio di scrivere “dei pantaloni”, lo trovo molto più piacevole x° non te l’ho contato come errore vero e proprio, è più una sottigliezza.
- “ma entrambe le sue caviglie erano andate a sbattere contro qualcosa di solito che non aveva nulla a che fare con una roccia.” – Battitura: “qualcosa di solido”, immagino.
- “«Non mi interessa chi ci va, basta che vi diate una mossa», tagliò corto lo cartografa, poggiandosi una mano su un fianco prima di indicare con l’indice dell’altra il tunnel sottomarino” – Battitura: “la cartografa” (povera Nami xD).
- “Ormai la navigatrice sembrava aver deciso per tutti e il loro destino, se la si voleva mettere in quei termini era già stato segnato:” – Credo che tu ti sia scordata la virgola dopo “termini”.
- “di aver avuto i riflessi pronti e di aver spedito Zoro contro la parete rocciosa situata dall’altro lato di quella sottospecie stanza ovale.” – Ti sei persa un “di” per strada, tra “sottospecie” e “stanza”.
- “Tornare indietro da quella direzione fu una vera e propria passeggiata - più di quanto non lo fosse stato al ritorno, data a strada decisamente sbagliata -,” – Qui ci sono un paio di cose che non mi convincono: innanzitutto l’errore di battitura, direi che avresti dovuto scrivere “la strada”; in secondo luogo… non ha più senso dire “più di quanto non lo fosse stato all’andata”? Non vorrei aver capito male, ma mi suona decisamente meglio.
- “e probabilmente si sarebbero ritrovati entrambi a berla se il sole avrebbe continuato a dar loro alla testa in quel modo.” – Qui c’è un errore di consecutio, “se il sole avesse continuato”, è un periodo ipotetico.
Direi di non soffermarci ancora troppo su queste questioni, passiamo ai contenuti ^^’
Il fatto che tu gestisca i personaggi in maniera ottima è ormai scontato; sono sempre IC, in qualsiasi contesto. Non parlo solo di Zoro e Sanji, ma anche di Nami, Rufy e Usopp; gli altri devo ammettere di non conoscerli, ma sembrano comunque seguire una caratterizzazione precisa, dunque non sono certa andata a penalizzarti per questo. Perfino quei pochi personaggi originali che hai creato mi sono piaciuti, nel loro piccolo; dimostri sempre di saper dare una certa personalità a chiunque, anche se com’è ovvio non l’approfondisci molto, trattandosi di ruoli molto secondari. Trovo comunque lodevole che in così poche righe tu riesca a rendere un’idea precisa di loro, è una dote importantissima in uno scrittore. In tutto questo mi accorgo di aver praticamente trascurato i due protagonisti, ma non è che abbia molto da dire: sono loro, punto. In ogni dettaglio della loro caratterizzazione: sia Sanji con il suo amore per le sue muse e per le sigarette, la paura degli insetti e il brutto ricordo dell’esperienza passata con Zeff, sia Zoro nella sua indolenza e nel suo pensiero spesso rivolto alle sue preziose spade – immaginarlo mentre corre dietro a un fantasma che gliene porta via una, per quanto riguarda la prima shot, è stato fantastico. Tanti complimenti per questa gran cura che riservi sempre ai tuoi idioti. All’originalità ho invece scalato punti perché in fondo molte situazioni da te descritte non sono poi così nuove, in particolare nella terza shot, che è stata quella che ho trovato più banale per i tuoi standard. La migliore da questo punto di vista è stata invece la seconda, almeno secondo me, mentre la prima e la quarta le ho trovate delle vie di mezzo. In tutte ho apprezzato molto l’abilità con cui hai saputo ritrattare le situazioni in chiave “One Piece-esca” (non saprei come altro chiamarla), ossia riadattandole all’universo fantastico e a tratti un po’ demenziale dell’anime/manga da cui hai tratto i personaggi; questo non basta però a darti il massimo, anche se ciò non toglie nulla alla tua bravura. Mi sembra doveroso tornare a spendere qualche parola sulla fantomatica terza storia: l’idea del mostro che “opprime” una città, degli avventurieri che accettano di liberarlo per i più svariati motivi, con il concludersi della vicenda con un nulla di fatto è un trama che purtroppo non mi suona nuova. Ripeto che comunque hai saputo metterci del tuo, ed è pure divertente, ma ho dovuto tenerne conto.
I prompt sono indubbiamente stati utilizzati bene, la loro presenza è centrale: non si può certo dire che il tempo atmosferico non abbia avuto influenze sulle tue trame, anzi, esse ne più che condizionate, a partire da Zoro che quasi mi muore assiderato, passando per la pioggia che intralcia l’entusiasta esplorazione di luoghi sconosciuti da parte dei nostri eroi e per la nebbia che li mette simpaticamente nei guai, finendo con il sole e il caldo cocente che riportano Sanji al suo passato – oltre che a creare situazioni deliziosamente equivoche. Potrei forse criticare l’assenza di retorica o di riflessioni profonde a riguardo, ma poi ho deciso di passarci sopra: in tanti ci hanno già pensato, forse ormai è più apprezzabile una trama che renda il tempo atmosferico protagonista (o antagonista) nella maniera in cui l’hai fatto tu.
Direi che ormai è chiaro che la tua raccolta mi è piaciuta tantissimo e che i complimenti sono quasi superflui. Ti do un ultimo, piccolo consiglio: forse, fossi stata in te, avrei messo la terza shot come prima, più che altro perché il lettore potrebbe trovarsi disorientato vedendo Zoro e Sanji all’improvviso agli esordi della loro relazione, anche se aw, quella scena è stata bellissima. Comunque forse è più una questione di gusto personale che altro, sei liberissima di seguire il consiglio oppure no ^^ e chiudo qui, che altrimenti divento più prolissa e noiosa del solito. Brava, per l’ennesima volta. (Recensione modificata il 12/04/2013 - 06:54 pm) |