Tumblr Agapanto Blu




Agapanto Blu

Questo è il mio nickname: il nome di uno dei pochi fiori blu esistenti in natura.

Il significato dell'Agapanto Blu è 'Lettera d'amore' ed è un altro dei motivi che mi hanno spinta a sceglierlo.

Adoro il blu.

Perchè è denso, profondo e intenso. Perché è come il mare, come il cielo di notte, perché ispira la riflessione ed è rilassante e dolce. Perché guardarlo mi fa pensare e quando penso sono libera.

Scrivo perché amo scrivere, amo il modo in cui le parole escono dalla mia mente e scivolano alle mie dita, amo il modo in cui si formano nella realtà senza passare per la mia lingua e amo la sensazione di privato e di silenzio che la scrittura mi dà.

Voglio scrivere. Sempre. Se esco di casa, ho un blocco di appunti e decine di penne e matite nella borsa. Senza sono persa.

Leggo da morire, mi perdo nelle pagine come fossi in un mondo tutto mio. A volte sono così presa che mi metto a camminare senza accorgermene e quando alzo gli occhi dalle pagine mi chiedo: ma io che ci faccio qui?

Sono un po' pazza, e sto bene così.

Sono lunatica, a volte acida e sarcarstica e a volte comprensiva e pronta ad ascoltare.

Penso che nelle storie gli autori mettano un pezzo di sé stessi, consapevolmente o inconsciamente, volenti o nolenti, perché scrivere fa anche questo.

Scrivere unisce le persone, ci rende vulnerabili fino al midollo perché apriamo totalmente agli altri uno spicchio di noi ma ci rende forti perché così facendo impariamo ad ascoltare e a farci ascoltare.

Sono una ragazza normalissima, senza particolari qualità se non una fantasia irrefrenabile perennemente attiva, forse anche troppo. Sono sempre stata sicura di ciò che volevo, ora lo sono un po' meno ma so che voglio continuare a scrivere. Riuscire a pubblicare un mio libro, per me, sarebbe toccare il cielo con un dito, come si suol dire.

I sogni sono i miei e non permetto a nessuno di toccarli.
Saranno anche sciocchezze ma sono cose personali
alle quali mi sono sempre aggrappata e sempre mi aggrapperò:
sono una sognatrice e ho intenzione di rimaner tale.



"Tum vero exterritus, amens,
conclamat Nisus nec se celare tenebris
amplius aut tantum potuit perferre dolorem:
-Me, me, adsum qui feci, in me convertite ferrum,
o Rutuli! Mea fraus omnis, nihil iste nec ausus
nec potuit (caelum hoc et conscia sidera testor)
tantum infelicem nimium dilexit amicum!-.
Talia dicta dabat, sed viribus ensis adactus
transadigit costas et candida pectora rumpit.
Volvitur Euryalus leto, pulchrosque per artus
it cruor inque umeros cervix conlapsa recumbit:
purpureus veluti cum flos succisus aratro
languescit moriens, lassove papavera collo
demisere caput pluvia cum forte gravantur. "
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"Sbigottito, come un folle allora Niso,
che più a lungo non può celarsi nelle tenebre
e sopportare simile dolore, lancia un urlo.
-Io, io, sono io che ho colpito, contro di me rivolgete il ferro,
oh Rùtuli! La colpa è mia; nulla ha osato costui,
né l'avrebbe potuto (chiamo a testimoni cielo e stelle);
ha solo amato troppo l'infelice amico suo!-.
Così gridava, ma la spada spinta a tutta forza
trafigge Eurialo al costato, ropendo il candido petto.
Cade riverso nella morte, scorre il sangue
per il bel corpo e, reclinando, il capo s'abbandona sulla spalla:
come un fiore purpureo che, reciso dall'aratro,
langue morendo, o come i papaveri che chinano il capo
sul collo stanco, quando la pioggia li opprime."

Eurialo e Niso, "Eneide", libro IX, versi 424/437, Virgilio

"La vita è soltanto
un'ombra errante, un guitto che in scena
s'agita un'ora pavoneggiandosi, e poi
tace per sempre: una storia narrata
da un idiota, colma di suoni e di furia,
senza significato."

"Macbeth", Atto V, Scena V, versi 24/28, Lord Macbeth, William Shakespeare

 

"Muta argomenti. Dimmi ragioni
che possa seguire. Il tuo dire
dilaga: una piena, senza riparo.
Allénati ad essere vile, mi dici. Perché?
Soffro al suo fianco, fino in fondo.
Io, scelgo. So l'odio contro chi è perfido.
Non c'è peste
che mi disgusti tanto."

"Puoi capire molto di una donna dalla sue mani.
Per esempio, se sono avvolte attorno alla tua gola,
probabilmente è leggermente arrabbiata con te."

Styxx, "Styxx", The Dark Hunters Series, Sherrilyn Kenyon

 

"La vita è una scommessa, Vane.
Per la maggior parte del tempo è dura e piena di dolore,
e non è cosa per i vigliacchi.
La preda va al vincitore,
non a quelli che non si presentano neanche sul campo di battaglia."

Acheron, "Il gioco della notte", The Dark Hunters Series, Sherrilyn Kenyon

 

"Però, signor Simplicio, venite pure con le ragioni e con le dimostrazioni,
vostre o di Aristotile, e non con testi e nude autorità,
perché i discorsi nostri hanno a essere intorno al mondo sensibile,
e non sopra un mondo di carta."

Salviati, "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo" II, Galileo Galilei

 

"It's not useless, idiot.
Everyone believes in you, that you definitly will come back. No stepping down, this time. Meanwhile, I'll teach him a lesson. That no effort is useless."

Kagami Taiga to Kuroko Tetsuya, "Useless effort", Chapter 120, Page 15/16, Kuroko No Basket






 

Raphael, "Sulle Ali dei Violati", "Commedie di Amore e Violenza", Agapanto Blu

 

Luka and Yuki, Uragiri wa boku no namae wo shitteiru (alias "Uragiri- Il tradimento conosce il mio nome"), immagine di takeapotatochip, deviantart.

"To the future or to the past,
to a time when thought is free, when men are different from one another and do not live alone;
to a time when truth exists and what is done cannot be undone:
from the age of uniformity, from the age of solitude,
from the age of Big Brother, from the age of doublethink;
greetings!"
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"Al futuro o al passato,
ad un tempo in cui il pensiero sia libero, in cui gli uomini siano diversi l'uno dall'altro e non vivano soli;
ad un tempo in cui la verità esista e ciò che è fatto non possa essere disfatto:
dall'età dell'uniformità, dall'età della solitudine,
dall'età del Grande Fratello, dall'età del bipensiero;
salve!"
 

Winston, "1984", George Orwell

"I am the Shadow that HAS overcome the light."
Sono l'unica a tradurre questa frase come: "Tié!"? XD

Kuroko Tetsuya to Akashi Seijuro, "The match's end", chapter 274, page 11, Kuroko no Basket

"Noi siamo i figli dei padri ammalati;
aquile al tempo di mutar le piume
svolazziam muti, attoniti, affamati,
sull’agonia di un nume.
[…]
Canto l’ebrezze dei bagni d’azzurro,
e l’Ideale che annega nel fango…
Non irrider, fratello, al mio sussurro,
se qualche volta piango."

"Preludio", E. Praga

"Quando il diavolo ti accarezza,
vuole l'anima."

Proverbio

"Il Poeta assomiglia al principe dei nembi
che abita la tempesta e ride dell’arciere;
ma esule sulla terra, al centro degli scherni,
per le ali di gigante non riesce a camminare."

"L'albatro", C. Baudlaire

"Solo, un poema un po’ fatuo che si getta alle fiamme[…]."

"Languore", P. Verlaine

Ah, quasi dimenticavo!
Già che siete qui, ricordate sempre:
IO HO SEMPRE RAGIONE, ANCHE QUANDO HO TORTO!
V.V