"Styles... Harry Styles" Guardai la segretaria cercare il mio nome nel lungo elenco di fogli che aveva.
"Styles, Styles, Styles... Ah eccolo! Stanza 258, sei in camera con un certo Louis Tomlinson!"
Presi le chiavi che mi offriva e le rivolsi uno dei miei sorrisi, che ero sicuro l'avrebbero sciolta. Probabilmente quella segretaria quarantenne era la donna più giovane in questo posto. Perchè i miei mi avevano costretto ad un college maschile? Beh in realtà lo sapevo, ma non era comunque giusto.
Attenzione, questa storia è una Larry!

Ebbene si,lei é una sirena.. Quel pericolo é dietro l'angolo attenta Halilad!

E se gli One Direction fossero divisi tra male e bene.E se fossero degli angeli caduti e da loro dipendesse il destino dell'intera umanità?E se uno di loro si innamorasse di una mortale?Cosa accadrebbe alle loro vite? Venite a scoprirlo,entrate in questo mondo parallelo...

«Avete ventiquattrore di tempo per arrivare a conoscervi di nuovo, come quattro anni fa.
Per tornare a capire chi siano veramente Harry Styles e Billie Donovan.
Se entro la mezzanotte non ci sarete riusciti, allora rimarrete così per sempre.»
~
Mi toccai i capelli. Morbidi, corti, ricci.
No.
Doveva essere un incubo. Stavo ancora sognando.
Non avevo mai creduto al fantasy soprannaturale, perché iniziare quella mattina?
Ma non c’era altra spiegazione, se non che... sì, per forza.
Ero finita nel corpo di Harry Styles.

«Louis è il padre del mio bambino» dissi sottovoce con tono piatto. Mio cugino spalancò gli occhi appena sentì quelle parole e si alzò dal letto di scatto, squadrandomi.
«Chi è quella testa di cazzo?» gridò sottovoce per non farsi sentire, né da Nathan né da Anne e gli altri. Io annuii abbassando lo sguardo. Harry si abbassò verso di me e mi mise le mani sulle spalle «Dimmi che stai scherzando! Lui non può essere il padre di Nathan!»
«Secondo te non ricordo con chi ho fatto sesso, Harry? E’ lui, Louis Tomlinson. Mi piaceva, molto temo fa, peccato che lui mi abbia solo usata! Veniva al mio stesso liceo a Doncaster, e ora non ci credo che sia qui, dall’altra parte della casa. Guarda un po’ tu che coincidenza!» chiarii mentre altre lacrime di rabbia scendevano sul mio volto.

Louis e Grace,due ragazzi innamorati,due ragazzi come tanti.
Potrà il loro amore andare oltre le atrocità della guerra?
Questa One Shot è dedicata a tutte quelle persone che in questo momento stanno combattendo per permetterci di vivere sereni,per farvi capire quanto siate importanti!

Dal prologo:
Avete presente quando da bambine sognavate di essere principesse? Di vivere in grandi castelli, partecipare a sfarzose feste e di sposare il principe azzurro?
Per me, almeno le prime tre cose, sono realtà. Mi presento, sono Claire Windsor, principessa del Galles.
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Nella storia i One Direction non esistono, ossia sono ragazzi normali, niente fama e fan.
La storia parla di due tipi di amori: uno "imposto", "costretto" e l'altro spontaneo, che nasce piano piano. Spero che vi abbia interessato
Francesca.

Violentati dalla stessa forza dell'amore.

Louis ed Harry. Penso che tutti voi sappiate di cosa sto parlando.

Charlotte lasciò cadere a terra il corpo senza vita del ragazzo che aveva appena dissanguato.
Con il dorso della mano pulì il sangue che scendeva dalla sua bocca.
I suoi canini ritornarono normali, insieme ai suoi occhi, che ripreso il solito colorito verde acqua.
Non le piaceva essere costretta ad uccidere per vivere.

«Perché mi chiedi continuamente di sorridere per te?» chiese Harry, guardando attentamente Louis. L’altro gli sorrise.
«Perché amo il tuo sorriso. Mi rende felice.» spiegò.
Harry sospirò e scosse la testa sentendo la solita risposta che Louis dava ogni volta alla sua domanda.

Due ragazzi, un amore eterno, un incidente, un amico distrutto.

Harry ed Allie, un evento, un dolore, staranno insieme per sempre, qualunque cosa succeda.

Ambientata nella guerra d'indipendenza irlandese. Precisamente la domenica del 21 novembre del 1920 soprannominata anche 'The Bloody Sunday' o 'la domenica di sangue'. Non saprei dirvi se ha un lieto fine, dipende da come la si vuole guardare.

«Posso ricominciare da capo col mio destino? Non posso andare indietro eh? Devo solo sopportarlo? Devo restare ed affrontare i miei errori ma se diventassi più forte potrei riuscire a superare tutto questo.» dico a bassa voce con la voce strozzata dal pianto.