[Spinoff prequel de Il bronzeo addormentato nel bosco]
Dieci anni dopo la festa in onore del principe del regno d'Egitto, ma sei anni prima del suo risveglio per il primo bacio d'amore, uno dei musicanti di Brema si avventurò per il mondo, finendo tra le grinf- ehm, amorevoli mani di un'incantevole strega...

Quando si baciavano, Shouto lasciava cadere la propria compostezza e il suo essere perennemente in ansia, pensieroso; tutto taceva meravigliosamente nel groviglio di sensazioni che gli si affollavano nel bassoventre, donandogli quell'eccitazione che, per parecchio tempo, aveva pensato di non poter sentire davvero sua, non sul serio.
[Inasa/Shouto]

[Akutagawa & Atsushi | 500 parole | Pensierino per XShade_Shinra]
Non capitava spesso che Ryuunosuke Akutagawa andasse in giro per un centro commerciale, ma desiderava regalare alla sua sorellina una giornata normale e spensierata, per cui in una mattina invernale in cui entrambi erano liberi da incarichi assegnati dalla molto temibile Port Mafia, l’aveva accompagnata in giro per negozi a fare compere.

[Akutagawa x Atsushi]

Si erano dati un limite di sei mesi.
Alla fine del quarto, Ryuunosuke si era ritrovato di fronte alla porta dell’Agenzia con tutte le intenzioni di lasciarsi la Port Mafia alle spalle. Ora, seduto sul pavimento dell’appartamento che Atsushi divideva con Kyouka, Ryuunosuke fissava il vuoto, chiedendosi il perché di quell’insano gesto.

Aizawa Shouta/Shinsou Hitoshi
(Future!fic)
Scritta per la Notte Bianca XXX di LandeDiFandom
A convince B a guardare insieme un film dell’orrore molto cruento. Dopo una decina di minuti B non riesce già più a reggerne la vista, ma non può fingere di nuovo di essersi addormentato come l’ultima volta.
- - - Shouta si dice che per una volta può pure provarci e farlo contento, ma i suoi buoni propositi durano circa una decina di minuti, tanto ci vuole per finire i titoli di testa e arrivare al primo sgozzamento.
No, Shouta ha bisogno di un piano B migliore, uno che non possa essere neutralizzato con della caffeina, e beh, c’è solo una cosa che gli viene in mente che potrebbe distrarre Shinsou abbastanza da convincerlo a spegnere la dannata televisione.

Aizawa Shouta/Shinsou Hitoshi
Scritta per il Big Bang Italia di LandeDiFandom
(prevalentemente fluff)
È uno stupido incidente, ma Shinsou si ritrova trasformato in un gatto. La soluzione più ovvia è andare a chiedere aiuto all’unico professore di cui si fidi e che possa cancellare il quirk che l’ha colpito – che poi si ritrovi bloccato nell’appartamento di Aizawa senza possibilità di comunicare con lui, se non tramite miagolii, è tutto un altro paio di maniche.
- - - l gatto nero socchiude gli occhi - di un blu talmente intenso da sembrare quasi viola, ma i gatti non hanno occhi viola né tantomeno il pelo, per cui deve essere colpa della luce al neon del corridoio - e si stiracchia, pigramente, come se avesse tutto il tempo del mondo e non fosse in presenza di un umano sconosciuto. Forse è vero che gli animali percepiscono le intenzioni, si dice Shouta; questo prima che il gatto, con un miagolio irritato e uno scatto di coda che rende evidente tutto il suo dispiacere, si infili tra le sue gambe e sfrecci dentro l’appartamento.
“Oh, no, no, no! Non puoi stare qui!”

Non avrebbe dovuto cedere.
Per il senso dell’onore che lo legava a Port Mafia, per una questione morale infarcita di mero orgoglio, per quella punta di disprezzo facile da rievocare dal fondo della sua anima e utilissimo per ogni momento di dubbio. Ryuunosuke non avrebbe dovuto cedere, per tutte quelle e altre mille ragioni valide.
Eppure, puntualmente, non ci riusciva.

❝ « Sono passati sei mesi, jinko, e ho detto che ti devo ammazzare. Vieni fuori e combattiamo. »
́
« Non posso combattere adesso, torna tra una settimana! »
́
« …Come tra una settimana? Io ti devo ammazzare ora. »❞
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❥ Shin Soukoku;

Le vite dei personaggi raccontate attraverso i significati dei tarocchi. Romanzazioni, headcanon e un paio di divergenze dal canon.
[Le Stelle] Ciò che tutti avrebbero visto sarebbe stato un meraviglioso cielo stellato.
[La Luna] Lei non era figlia della luna.
x La raccolta potrebbe rimanere incompiuta. Tuttavia, ciascuna oneshot si può leggere autonomamente.

[P0rnFest#12]
Fandom: BOKU NO HERO ACADEMIA
Coppia: Hitoshi Shinsou / Shota Aizawa
Prompt: “I tuoi gatti ci stanno guardando”
Note: Ambientato in un ipotetico futuro in cui Shinsou è un prohero e già maggiorenne.
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Esitante, con un vago malessere allo stomaco, Hitoshi sostava di fronte alla sua porta, una mano stretta al petto, a torturare il cappotto che pareva troppo stretto, la sciarpa a pungergli in maniera fastidiosa il viso arrossato dal freddo. Le narici avevano preso a pizzicargli, forse in previsione di un possibile raffreddore, mentre le orecchie avevano già da un pezzo perso sensibilità. Il suo fiato condensava con l’aria della sera, la neve già a riempire le sottili impronte che si era lasciato alle spalle, sugli scalini e nel vialetto che precedevano l’ingresso alla villetta.
Si sentiva a disagio. Era da quasi quattro mesi che non si vedevano.

Storia per il contest di rhys89: Un fiume di soulmate!AU col prompt 65: solo il tuo soulmate umano può ucciderti volontariamente
La raccolta comprenderà quattro storie divise, di diversa lunghezza, ma che copriranno un arco narrativo. La prima, parla della scoperta del legame da parte nel narratore, Levi. (Non scrivo: POV, perché non mi piace!)
Scopriremo come l’orfano arriverà alla conclusione che il suo soulmate è Eren, e se la terribile battaglia contro i Titani li vedrà amici o nemici, uniti dal fato o divisi dalla morte.
Buona lettura… il mio primo passo sul questo bel fandom.
Vostra, Setsuna
[Genere: soulmate, drammatico, guerra, erotico
Avvertimenti: what if?, grafic violence, hints! di autolesionismo, lime, slash
Localizzazione: canonica.]
Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere malgrado la discontinuità e l'incertezza sul rating!
Nota:Una dichiarazione ufficiale - scoperta oggi, 21/11: l'ambientazione è ispirata alla Germania, esattamente alla città:
Holzgerlingen

[]
[Gundam Iron-Blooded Orphans][Gundam Iron-Blooded Orphans]"... aveva lavorato come meccanico sin dai primi anni della sua infanzia, non aveva ricordi di un periodo in cui non tenesse in mano chiavi inglesi o saldatrici. Era stato circondato così tante volte da lastre di metallo, chiuso all’interno di sezioni da assemblare o aggiustare, da trovarsi a suo agio solo fra quelle pareti, quasi fossero quelle dell’utero di una madre che non aveva mai conosciuto."
Fanfiction sull'anime "Gundam Iron Blooded Orphans", Norba Shino X Yamagi Gilmerton.

Il seguito di "Don't touch my bunny!" (come promesso, eccolo in arrivo!), ho solo aggiunto il drammatico causa flashback.
In questa seconda serie eccovi la storia dei gemelli, un nuovo personaggio e tanto altro ^^
"-Maestro! Lavi è...è...solo un bambino!- balbettò, puntando l’indice accusatorio contro un noncurante Generale.
-Ha diciotto anni. E hai frainteso, discemolo, sai che amo solo le belle donne- precisò l’uomo, annoiato.
A quelle parole, Allen si precipitò da un allibito Junior, stringendolo per le spalle e scuotendolo lievemente.
-Ascoltami bene, Lavi! Non devi mai, per nessuna ragione, dare confidenza al maestro! È disumano, vorrà solamente sfruttarti per pagare i suoi debiti come ha fatto con me! Salvati, finchè sei in tempo!- l’inglese ci teneva a mettere in guardia il povero malcapitato.
-Questo perché avevi bisogno di un allenamento speciale. Lui ha ben altre doti... *- Marian sorrise furbo, sicuro di dare una stoccata all’allievo e metterlo così a tacere. Ma l’espressione traumatizzata dei due lo lasciò perplesso. -Uh? Che vi prende ora?-"
Stesse coppie: [LinkxAllen][TykixLavi][Lavi+Kanda]

[Nagron - Nasir POV] C’è stato un tempo in cui Tiberio era l’unico nome che ricordassi di aver mai avuto. Un collare di cuoio nero e un tatuaggio sulla spalla mostravano a tutti quale era il mio posto. Il collare stringeva e lasciava segni che invece lo ricordavano a me, ogni giorno.
Da fanciullo pensavo spesso a cosa si provasse senza indossarlo. Cercavo di immaginare il tocco dell’aria fresca su quel tratto di pelle che non ne ricordava più la sensazione.
Chiudevo gli occhi e inspiravo l’odore di sesso e sudore, ormai famigliari e quasi rassicuranti, tramutandoli con la mente in profumi che ricordavo appena di aver mai sentito. Terra, aria secca e calda, sole... pioggia.