Andrea ed Elisa credono di essere diverse tra loro, ma in fondo sanno che sbagliano. Si incontrano per caso e per caso si attraggono. Ma cosa possono dare l'una all'altra?
Andrea ha venticinque anni, studia architettura all'università e ha uno stile di vita dedito alle feste, l'alcol e alle droghe leggere.
Elisa ha diciassette anni, ha i capelli tinti di rosa, un'anima tanto ribelle quanto insicura e tanti dilemmi in testa.
Una convivenza forzata, una stupida scommessa, la gelosia e un aiuto tanto svariato quanto non richiesto daranno il via a una serie d'inaspettati eventi.
Dal testo:
«Sai una cosa, Elisa?», domandò Andrea.
Elisa sentiva il freddo entrarle negli occhi, gelarle le lacrime, «Cosa?», mormorò in un filo di voce.
«Faccio fatica a toglierti gli occhi di dosso», confessò Andrea.

Hanji cadde a terra, perdendosi nelle vicissitudini dei propri pensieri perché il dolore leannebbiava la testa, accarezzandola con lingue affilate che le trafiggevano la pelle come aghi.
Era disperatamente pronta a morire, esattamente fino a quando una forte mano non la tirò fuori con la forza da quella pozza viscosa, riportandola in vita.
^^ Continuo di "Obsession" ^^

Tutto ciò che Levi odiava era racchiuso in quel posto. Più a lungo restava lì seduto più avvertiva crescere un insopportabile prurito sottopelle. Si sentiva sporco fin dentro le ossa. Tutto lì dentro era sporco: gioco sporco, coscienze sporche, pensieri sporchi...
Anche lei era lì.
A differenza sua, lei sembrava essere nel suo elemento naturale. Lei ci sguazzava lì in mezzo, come un pesce nelle acque del suo fiume. Viveva e respirava nel chiasso, nella sporcizia, nell'ebbrezza, nel lezzo di alcol scadente e nel caos.
Per molti aspetti Hanji Zoë era il caos.
E rappresentava tutto ciò che Levi odiava.

Elena Gilbert stava girando il sugo quando le squillò il telefono.
Sì, il sugo.
Ed era strano, curioso, perché lei non cucinava mai, aspettava sempre che fosse lui a farlo, con il suo grembiulino bordeaux e quel sorriso che sapeva di primavera.
Lei lo guardava, seduta su una sedia, dopo aver apparecchiato la tavola, e lui le parlava della sua giornata, di quanta gente era entrata nella sua piccola libreria, di tutte le storie che gli avevano raccontato, del sogno che aveva fatto la notte precedente o di quel film che dovevano obbligatoriamente andare a vedere.
Ed Elena lo ascoltava, sorridendo, dava ad ogni sua parola un peso enorme, perché non basta una vita intera per conoscere una persona, si diceva sempre, ma lei voleva imparare ad amare ogni piccola parte di Stefan.
Per questo si disse che forse era stato un segno del destino il fatto che avesse scelto, proprio quella sera, di cucinare, per fargli una sorpresa.
Perché nessuno avrebbe mai mangiato quell'orrenda lasagna.
Damon/Elena/Stefan

Primo capitolo:
Sorride, “dovresti tornare a casa, i tuoi ti vogliono bene” “ah si? E tu che ne sai?” gli domando ironica prendendo una lunga boccata dalla sigaretta che stringo tra le labbra con rabbia, “so che domani mattina quando busseranno alla tua porta per andare a messa e non ti troveranno impazziranno [..]” la guardo e non capisco, “ma chi sei tu davvero?” gli chiedo seria mentre lei mi guarda e sorride “che ne dici invece di tornare nella tua camera, metterti a letto, e domani mattina dopo la messa fare un giro con me? Potrei mostrarti l’inferno se credi sia quello il posto giusto per te”

-Revisione totale di "Silence in love" pubblicata qualche anno fa-
Ermete deve fare i conti con il totale ribaltamento della sua vita. Nuova casa, nuova madre, nuovo ambiente.
Come se non bastasse dovrà affrontare anche un altro cambiamento. In se stessa e nel suo modo di vedere il mondo.
E il suo nuovo punto di vista parte da un nome: Calliope.
"Ma quello che più mi sconvolge è il suo viso. Pallido, la mascella dal taglio netto, gli zigomi alti e affilati, le labbra dure e piene e gli occhi. Gli occhi. Viola. Un viola intenso. Resi più profondi dalle lunghe ciglia nere che li circondano.
È decisamente bella.
La fisso e tutto quello che il mio cervello sconvolto riesce a pensare è "Non ha gli occhiali".
Lei mi fissa a sua volta. Mi fissa e un sorriso sensuale e strafottente le increspa le labbra:
- Ciao, sorellina.
Merda."

E' un semplice venerdì sera quando in un bar Nick, studentessa italiana trasferitasi a Parigi per studiare Filosofia alla Sorbona, incontra Gabrielle.
Tra le due ragazze scatta un'incontenibile attrazione che si trasformerà nel corso della storia in pura passione.
Ed è proprio tra passione, romanticismo e filosofia, nella bellissima Parigi, che si delinea il quadro di questo amore spesso contrastato.
DALLA STORIA :
< E cosa ti ha spinto, invece, a voler trascorrere il tuo primo venerdì parigino con una perfetta sconosciuta seduta ad un bar? > Chiese ancora.
< Questa domanda è semplice > Affermai sicura di me giocherellando con una sigaretta. In quel bar si poteva fumare e questa cosa mi piaceva e non poco. < Hai presente “Assenzio” di Degas? > Chiesi e lei annuì guardandomi intensamente. < Il tuo sguardo era proprio come quello di quella donna. Sei ipnotica, Gabrielle non potevo far a meno di non avvicinarmi a te. Ovviamente tu non bevi assenzio ma tequila e sei senza ombra di dubbio molto più bella della donna dipinta da Degas > Conclusi aspirando dalla mia sigaretta.

Damon ed Elena si conoscono quando sono solo adolescenti.
Non hanno niente in comune, se non i casini e la confusione che entrambi si portano dentro. E' un'amicizia improbabile la loro, in cui i confini si confondono, a volte sofferta, ma di cui nessuno dei due riesce a fare a meno.
Anni dopo, entrambi si sono costruiti una propria vita lontani l’uno dall’altra: ma l'inatteso ritorno di Damon a Mystic Falls può ancora mandare all’aria molti piani e finire per rimettere tutto in discussione.
Dalla storia. “Per tutto ciò che ha spinto, e forse spinge ancora, me e Damon ad avvicinarci, c'è sempre stato anche qualcos'altro, più nascosto e latente, una forza contraria sempre pronta ad esplodere e ad allontanarci con la stessa intensità. E non so se, adesso che entrambi siamo cresciuti e andati avanti con le nostre vite, anche questo sia cambiato. Forse, il vero quesito a cui è più difficile rispondere è se io voglia davvero scoprirlo oppure no."
AU/AH

Se c'è una cosa di cui Bianca è certa è che lo detesta. Non sopporta quel suo atteggiamento da dio sceso in terra, proprio non lo tollera. Eppure non riesce a fare a meno di seguire ogni sua mossa quando sono vicini. E non riesce nemmeno a resistere alle sue provocazioni. Si tratta davvero di odio? Oppure è qualcosa di diverso?
Che cosa passa davvero per la testa di questa ragazza?
Venite a scoprirlo.

Ian e Michael AU.
Due diciassettenni; uno ricoperto di tatuaggi che non si affeziona facilmente, l'altro con i rasta e il sorriso gentile, con una passione in comune: il calcio a 5.
Dal testo:
"«Ehy, ciao.»
Una voce calda e un po’ ansante gli fece alzare la testa. Delle bellissime labbra che contornavano un sorriso meraviglioso erano davanti a lui, sotto degli occhi così belli che sarebbe rimasto a fissarli anche tutta la vita. Non erano semplicemente celesti. Da lontano era impossibile notarlo ma da quella distanza poteva vedere ogni sfumatura. Sembrava ci fossero delle piccole lineette, come delle venature azzurre, nelle sue iridi. Non aveva mai visto nulla di tutto ciò. Erano magnetici e il ragazzo si ricordò di parlare solo quando l’altro sbatté le palpebre.
«Ciao» rispose semplicemente, non sapendo improvvisamente cos’altro aggiungere. Il fatto che fosse stato lui a cercarlo per primo lo aveva abbastanza confuso e sorpreso. Si soffermò sul suo corpo. Era davvero muscoloso e i tatuaggi gli disegnavano il petto, lasciando il collo pulito. Le braccia erano piene fino al polso di disegni di rose e teschi, fiamme e scritte."

TRATTO DALLA STORIA:
"Il primo è un signore sui quarant’anni, alto, capelli brizzolati e tiene un braccio intorno alla vita di mia zia, lei ha le braccia sul suo petto e lo guarda con un’espressione da bambolina innamorata, l’altro è un ragazzo che sembra essere mio coetaneo, forse avrà vent’anni, alto anche lui e capelli scuri, lui non fa niente, mi fissa e basta."
***
"Sento una mano afferrarmi per farmi voltare. Nemmeno il tempo di dire qualcosa, che Blake mi ha già buttato sulla sua spalla come un sacco di patate. Inizio a scalciare e a sferrare pugni sulla sua schiena ordinando di essere messa giù, ma lui mi appoggia a terra solo per spingermi in macchina e chiudermi lo sportello in faccia.
Dopo essere salito sull’auto, mi osserva e dice: «Bel reggiseno, piccola. Molto eccitante.»"

Da quando i suoi genitori hanno divorziato, Harper Wyatt vuole avere tutto sotto controllo: odia essere al centro dell'attenzione e il suo unico obiettivo è avere il massimo dei voti per poter essere ammessa al college dei suoi sogni.
Ma quando suo padre decide di sposarsi la sua vita prende una piega inaspettata.
Harper è costretta a trasferirsi, e come se non bastasse il suo nuovo fratellastro è Logan Collins, il ragazzo più popolare del liceo.
Vivere sotto lo stesso tetto non è facile, specialmente quando il tuo nuovo coinquilino è la persona più insopportabile sulla faccia del pianeta.
Ma le persone non sono sempre ciò che sembrano, e per quanto Harper odi le sorprese, sarà obbligata a guardare Logan con occhi diversi.
Perché si sa: mai giudicare un libro dalla copertina.

Alla fine della quarta serie Phoebe aspetta un bambino che poi le viene sottratto dalla sorgente.
In un universo parallelo però quel bambino, anzi quella bambina è nata e decide di tornare indietro nel tempo per risolvere un problema. Quello che ignora è che è arrivata nel tempo giusto ma nella dimensione sbagliata, in una dimensione dove lei non è mai nata...come reagiranno le sorelle? Dakota riuscirà a trovare quello che cerca?

La vita vera di Emily iniziò nel giorno in cui sarebbe dovuta morire.
[...]
Sorrise.
Aveva perso ogni timore. Ogni ansia che aveva in vita. Fino a quel momento aveva avuto più paura della vita che della morte e questo la faceva sorridere.
L'idea di levarsi la vita era nata tanto tempo prima quando aveva capito che paradossalmente, vivere, la uccideva lentamente.
Ed era felice di poter mettere fine a quella tortura, felice di poter scegliere lei il giorno, il momento.

Elijah Mikaelson sente da sempre la responsabilità di prendersi cura della sua famiglia; di Rebekah così fragile, di Klaus così impulsivo, di Finn che obbedisce alla madre fin troppo ciecamente, di Kol che prende la vita troppo poco su serio. E ora anche di Freya che è tornata dopo secoli rivelando un passato oscuro e di dolore che ha messo in luce le colpe della loro madre. Ora che Finn è custodito dentro un ciondolo magico, Kol è morto e Rebekah è partita per vivere la vita da umana che ha sempre desiderato nel corpo della giovane donna che la ospita, lui e Niklaus sono rimasti soli con il loro sempre e per sempre. Oltre che al suo scellerato fratello Elijah però deve anche prendersi cura della piccola Hope e di Hayley per cui prova qualcosa che lo sconvolge e spiazza. Ad aggiungersi alla lista delle sue preoccupazioni arriva anche Allison, la cacciatrice che sembra aver perso se stessa. Una donna bella e "letale" che l'Originale elegante, come proprio lei lo chiama, ha amato intensamente... e che forse ama ancora.
-Questa storia non è un crossover ma qualche personaggio da SPN, TVD e Constantine potrebbe, ogni tanto, farsi vivo.-