“Come fai a essere così sicura dell’inconsistenza dei miei sentimenti? Così mi offendi.” Le dita dell’Ase sfiorarono appena quelle della ragazza mentre prendeva dalle sue mani i pesanti volumi provenienti dalla biblioteca di Odino.
“Mi corteggi per noia, principe Loki.” L’Ase le sorrise di nuovo, ma stavolta le sue labbra assunsero una piega malinconica, distante. Era cominciata mesi prima, quella storia. Una specie di spettacolo teatrale a uso e consumo di secondini e condannati. Le chiedeva di sposarla quasi ogni sera e lei, invariabilmente, declinava la sua offerta. Solo che.
Rinchiuso nelle prigioni di Asgard, condannato a una prigionia eterna come solo la vita degli Aesir sa essere, Loki sta impazzendo. Nella sua Corte di derelitti protetta da pesanti grate, l'unico contatto che riesce ad avere è con Sigyn, almeno finché le Norne non decideranno altrimenti.
Una fanfiction in due capitoli su Loki e Sigyn, ovviamente.

Loki di Asgard ha finalmente ottenuto ogni cosa: il trono, il potere, la ricchezza, la vendetta. Solo un'ombra sfugge al suo controllo ed è inafferrabile, impossibile da possedere.
Dal testo: Loki Laufeyson era pelle e nervi e muscoli pronti a scattare. La strinse a sé e la baciò sulle labbra affondando le dita nelle sue ciocche seriche e belle. Sigyn. Balsamo sulle ferite, sollievo che sa di miele e di idromele sorseggiato tra le coperte calde.
Cos'è la fedeltà, dove arriva la gelosia, quali conseguenze hanno certe scelte?
Ecco a voi una struggente one-shot dedicata a Loki e Sigyn che cerca di rispondere a tutte queste domande.

Sei mai entrata, Sigyn, nella tana di un drago? Ti sei mai chiesta quanto può bruciare il desiderio nel tuo cuore così fedele?
Dal testo: E tornò lei, col viso rosso e gli occhi accesi, chiedendo il conto di quel gioiello che Loki, per il gusto di vederla di nuovo nella fucina, le aveva sottratto senza che se ne accorgesse. L’Ase piegò le labbra compiaciuto, chiuse la porta della bottega scura.
Rabbrividendo Sigyn si tolse i guanti di pelle chiara, slacciò in fretta il collo di volpe rossa che le stringeva il collo
Ecco a voi il mio personale regalo di San Valentino in versione one-shot. Un'intensa Loki/Sigyn.
[ ♦ Storia Terza Classificata parimerito al contest "Keep calm e... fatemi amare la vostra otp II edizione", indetto da eleCorti sul forum di Efp. ♦ ]
[ ♦ Storia Vincitrice del contest "Sette Chakra" indetto da Laila_Dahl sul forum di Efp ♦ ]

"Un motivo estremamente serio mi ha spinto a cercarti – aspettarti, tutto questo tempo.”
Sul viso affilato del dio degli inganni sparì ogni traccia di facezia, eccezion fatta per la luce brillante che gli illuminava lo sguardo. “Parla, allora,” disse sfilandosi rapido i guanti di pelle. “Presumo tu abbia bisogno del mio aiuto, anche se sarebbe più corretto dire dei miei servigi,” ghignò tetramente.
Sapeva di essere indispensabile ai sovrani di Vanheim. Mille e mille volte le sue trovate astute e i suoi piani brillanti avevano salvato la Casa di Njord da invasioni e guerre, consentendogli finanche di tener testa ai fieri Aesir dalle armi dorate.
È l'inizio di un sottile gioco politico? Una subdola manovra del dio degli inganni per usurpare il trono di Vanheim, portata avanti con pazienza per mesi o una bugia confezionata così bene da sembrare reale? Il sorriso ambiguo di Loki pare suggerire che la realtà, semplicemente, non esiste. O forse sì…
Rating alzato a Rosso.

Ho intenzione di riprendere a breve gli aggiornamenti, abbiate fede!
Ormai, dopo rispettabilissimi diciotto anni vissuti nello spasmodico desiderio di essere baciata (e magari anche sodomizzata, perchè no?) dalla fortuna, era giunta all'inoppugnabile conclusione che qualsiasi progetto avesse tentato di portare a termine sarebbe stato inevitabilmente disturbato da un morboso e sadico inconveniente che l'avrebbe portata a ricominciare tutto daccapo. Era un classico caso di A.S.N.C.M.S.; sigla che, per chi nasceva con la sfiga saldamente avviluppata al patrimonio genetico, aveva un significato quasi profetico: alla sfortuna non c'era mai scampo.
Un soggetto su un milione nasce con l'abbonamento alla sfiga cronica, la peculiarità di ingrassare con l'ossigeno, la dirompenza atletica di un bradipo paraplegico e la tendenza a sviluppare brufoli negli unici giorni in cui sarebbe estremamente gradita la loro assenza... E Nabiki Tsukiyama, franco-giapponese, figlia di mezzo (e perciò, già sfigata di suo!) era nata proprio sotto quella cattiva stella.
[Pairings: MORI X OC / HIKARU X KAORU / TAMAKI X HARUHI X HIKARU]

Vincitrice del contest 'One shot dell'Estate' indetto da EFP!
2^ classificata (su 31 storie) al contest [One shots only] Yaoi is the way! indetto da Heriken (Frandra) e Silyia_Shio!
Ricordava l’azzurro del cielo terso che si specchiava nel mare cristallino.
Ricordava il sole vanitoso che si rifletteva nell’acqua cospargendo di pagliuzze dorate le lievi increspature della superficie.
Ricordava il profumo di salsedine e isole lontane trasportato dalla fresca brezza estiva, narratrice di storie avventurose e piratesche.
Ma soprattutto, ricordava i giochi sulla spiaggia: le corse con il loro cane in riva al mare, l’acqua che schizzava ad ogni passo e i castelli di sabbia ornati di conchiglie raccolte qua e là sul bagnasciuga.
Ogni immagine, ogni risata, ogni fragranza di quel passato più vicino di quanto avesse mai creduto, colpirono la mente di Ciel potenti come un uragano: dopo sei anni, era ritornato su quella riva dove la sua famiglia era solita trascorrere parte dell’estate.
Quando riemerse senza fiato, realizzò che non aveva con sé nulla per potersi asciugare e il solo pensiero di dover ritornare alla magione fradicio, con solo la camicia da notte indosso, gli fece venire i brividi.
“Signorino.” La voce vellutata di Sebastian gli giunse alle orecchie inaspettata. “Avevate dimenticato qualcosa mentre uscivate di notte, senza avvisare nessuno?”
{Sebastian x Ciel}

FanFiction ad alto contenuto demenziale. Perchè dopotutto Sebastiano di Michele non è mai stato un demone, e Ciel è soltanto un piccolo bambino viziato a cui piacciono troppo i congiuntivi.

Dedicata a Redseapearl
Storia sospesa a tempo indeterminato
A quel tempo, L non poteva immaginare dove lo avrebbe condotto il crudele disegno del destino. Non poteva sapere che un semplice diamante, un pazzo visionario ed un subdolo enigma lo avrebbero portato decisamente più lontano di quanto avrebbe pensato, ossia nella labirintica e gotica città di Praga. Non poteva immaginare che di lì a poco si sarebbe ritrovato faccia a faccia con un mondo oscuro, fatto di incubi e sangue, che avrebbe minacciato di condurlo alla follia e alla morte. Non poteva ancora sapere quali sarebbero state le sorti di Eraldo Coil e di Danuve, nè poteva ipotizzare che avrebbe avuto bisogno di chiedere aiuto agli più improbabili ex membri della Wammy's House: X, Y e Z.
Quando L decise di risolvere quello che in seguito venne battezzato Nightmare Case... Non aveva idea che gli incubi potessero uccidere.
E neanche tu ce l'hai, caro lettore.
[Personaggi: L, X, Y, Z, Watari, Danuve ed Eraldo Coil]

C'era una domanda che Near avrebbe voluto da sempre fare a Mello: perchè? Perchè aveva deciso di sacrificare la propria vita per risolvere il caso Kira, salvando, di conseguenza, quella del suo odiato rivale?
Una domanda a cui Near non avrebbe mai ottenuto risposta, o almeno questo era ciò che lui credeva, finchè nella sua vita non comparve una porta gialla e tutto ciò che vi era nascosto dietro.
[Mello x Near]

[ CONCLUSA ]
Uahahah, io te l’avevo detto, signor Sutcliffe!
[ tentativo di longfiction; personaggi originali; possibili accenni ad altre coppie; spoiler! sui personaggi del manga e sul finale dell'anime ]
[ Sebastian/Grell ]

“Io sono un mostro, una bestia umana. Nessuno mai vorrebbe toccarmi, tantomeno baciarmi: sarebbe disgustoso, dice Emily.” [No pairing]

Chi sei tu che di notte mi appari in sogno riempiendo le mie angosce, le mie malinconie, i miei silenzi, le mie tenebre?
Una What if? ambientata durante il ballo del Visconte Druitt.
{Alois x Ciel}

Il primo incontro doveva essere “…solo un espediente per conoscere Alois Trancy e sapere perché ha complottato contro la mia famiglia, quindi non ti permetto di insinuare certe cose, Sebastian!”, ma Ciel scoprì ben altro rispetto ai suoi propositi.
La seconda cena fu consumata alla dimora dei Trancy e doveva dare ad Alois la possibilità di “… conquistare Ciel, ormai è come una farfalla nella mia tela!”
Ed ecco che Alois e Ciel erano giunti al loro terzo incontro sei giorni dopo...
{OOC lieve, più che altro si tratta di sfumature.}

Un quadro inviato ad un Conte... Un regalo poco gradito... Nella mente di Ciel Phantomhive si risvegliano ricordi e immagini notturne... Perché il Conte Alois Trancy è qualcuno di davvero depravato, capace di disturbare le sue notti con le sue parole scandalose, e di imporporire le sue guance con una semplice immagine dipinta su una tela...

L, Near, Mello, Matt: quattro vite riassunte in cento parole ognuna, con le similitudini e le differenze dei più grandi classici della letteratura per ragazzi.