Fanfiction Dennor/Sunor/Nednor ispirata a Notre Dame de Paris.
Copenaghen, 1635.
Tratto dal testo:
"Cosa ti turba, amico mio?"
Jan incrociò le braccia sul tavolo, guardando l'amico fisso negli occhi.
Mathias teneva stretto tra le mani un piccolo crocifisso d'oro, e non rispose, tenendo lo sguardo basso.
"Sarà forse... una streghetta puttanella?"
A quelle parole Mathias alzò lo sguardo, gli occhi azzurri erano adesso rossi per lo stress.
"Lo sapevo" Rispose Jan con un ghigno. "Beh, mi dispiace per te, amico, ma sarò io ad averlo per primo."

Sono passati solo sessant’anni da quando Gilbert ha tenuto una creatura piccola, rossa e piangente tra le braccia, e adesso, alla vigilia dell’ennesima guerra, ha di fronte a sé un adone ariano, una macchina da guerra.
«Herr Hitler dovrebbe gioire di me, che gli faccio dono della resistenza. Non gli serve un’altra marionetta, ne ha già in abbondanza. Ti basta guardare in basso». A volte Gilbert si chiede fin quanto si possa spingere. Quante volte ancora potrà fare commenti del genere prima che Ludwig perda la testa, diventi più folle di adesso. Quanti insulti occorrono perché Ludwig gli avvolga le mani intorno al collo e lo uccida.
{ Ludwig & Gilbert | One shot | 3182 parole | 1933-1939 | Traduzione di Hiraeth }

[UsUk Human!AU]
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Londra, 1975
Nel cuore di una società sottoposta a un’evoluzione senza controllo, dove droga, sesso e alcol fanno da padroni, le vite di un gruppo di ragazzi devastati dagli eccessi si intrecciano nel panorama del neonato movimento punk che ormai ha assalito la cultura della capitale inglese.
Arthur Kirkland, ventitreenne tossicodipendente e membro dei "Siberian Cubs", osserva passivamente la sua vita scivolargli via dalle mani, senza alcun desiderio di reagire e di sfuggire alla dipendenza.
Il suo coraggio, la sua voglia di uscire dal baratro della droga, e i suoi sentimenti verranno messi alla prova quando si imbatterà nel giovane agente di polizia Alfred F. Jones, determinato a salvarlo da un mondo che lo sta lentamente uccidendo.

[Secondo spin-off di “Siberian Cub”. Contiene spoiler!]
[RoChu Human!AU]
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Le memorie perdute di Ivan e Yao. Le motivazioni che li hanno spinti a fuggire abbandonando il loro passato, a separarsi, e a ricongiungersi in quella che potrebbe essere la loro ultima volta assieme.
Una piccola e tormentata storia d’amore al profumo di oppio e al sapore di vodka, iniziata nella lontana Siberia e forse destinata a concludersi a Londra.
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Estratto da “Danish Cub”:
«Sono immigrati illegalmente a Londra dalla Siberia quando erano ancora giovanissimi. Braginski aveva appena diciassette anni, Wang diciannove. Successivamente siamo riusciti a risalire al periodo in cui lui era vissuto a Hong Kong, e abbiamo scoperto che aveva lavorato in un Opium-Den, cominciando anche a produrre e a trafficare, oltre che a consumare, ovviamente. Poi è vissuto in Siberia, continuando sempre il traffico di oppio. Nessuno ha mai comunque capito perché avesse deciso di trasferirsi in Unione Sovietica. Lì comunque ha conosciuto Braginski e... Non si può dire che non sapessero come cavarsela anche qua in Occidente. Quando erano appena ventenni, controllavano più di tre quarti del traffico di oppiacei di tutto il Regno Unito, più altre nazioni dell’Ovest.»

[Primo spin-off di “Siberian Cub”. Contiene spoiler!]
[DenNor Human!AU]
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Dopo quello che è successo a Mathias, Lukas crede che la sua vita si sia definitivamente staccata dai Siberian Cubs e dall’ambiente a cui appartengono. Un incontro inaspettato gli farà capire che il suo ruolo in quel mondo da cui Mathias aveva sempre voluto proteggerlo non è ancora finito, e che la possibilità di salvare gli altri ragazzi potrebbe dipendere solo da lui.
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Estratto da “Siberian Cub”:
Mi rendo davvero conto del legame in cui sto incatenando Alfred, mi rendo davvero conto di cosa significhi vederlo stretto fra le braccia bucate di un tossico che vorrebbe solo proteggerlo ma che non è nemmeno in grado di proteggere se stesso. E lo capisco. Forse ora davvero comprendo e riconosco la paura che ha spinto Mathias a togliersi di mezzo piuttosto che finire per imprigionare Lukas a quelle braccia ferite che non gli avrebbero causato altro che dolori. D’un tratto, Mathias mi sembra un po’ meno stupido di come l’ho sempre guardato.

«Abel, fa freddo.»
Dicevano che l’amore fosse sofferenza, voleva dimostrare che l’amore sapeva essere consolazione.
[ NedDen | P0rn Fest #11 ]

Mathias era bello e inquieto come l’oceano, era un tutt’uno con le onde e la schiuma e Abel l’amava perché era completamente diverso dalla gente con cui era solito avere a che fare.
[NedDen]

Le loro storie si sono incrociate lì, in un ospedale di Berlino.
Lì hanno imparato pian piano a sopportarsi ed amarsi. Quello per loro sembrava un nuovo inizio,un inizio felice,un inizio insieme.
- Human!Au, Rusprus con accenni ad altre coppie-

L'amore è volgare.
Io sono semplicemente vissuto per te, mi avevano privato di tutto il resto.
Dagli occhi di un bambino, solo una banale verità poteva nascere dal male puro.
Egli era mio fratello, il resto l'ho scordato.
IN REVISIONE
ATTENZIONE
(Questa storia potrebbe urtare la sensibilità del lettore, in quanto tratta temi delicati tra cui: pedofilia , violenza fisica e psicologica, tematiche storiche e religiose).

Olanda/Islanda | AU
Cambiare insegnante non porta mai nulla di buono.
Non a metà dell’ultimo anno, perlomeno.
Eirik quasi credeva che l’avessero fatto di proposito, forse come tentativo di sabotaggio per l’esame o qualcosa del genere.

“Il tuo nome tovarishch è stato cancellato, mai più dovrà ricomparire su una carta politica e se continuassi a chiamarti 'Prussia' nessuno ti considererebbe mio vassallo.
Nonostante ciò voglio essere generoso e donarti un appellativo che rispecchi il tuo modo d'essere e le tue origini,
che ne diresti di Deutsche Demokratische Republik?”
La storia di Prussia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale , se avesse scelto una sorte diversa.
[PruRu || Storico || Tematiche delicate, What if?]

Spin-off di Schooljaar, ma può essere letta autonomamente.
pseudo-Olanda/Danimarca, bambini.
E poi Jan non aveva i capelli biondi come quelli di Camille. Li aveva più scuri, assomigliavano al colore di quelle barrette dolci fatte di mandorle e miele.
Ognuno, per conto suo, era arrivato alla conclusione che l’altro gli piacesse. Gli piacesse come alla mamma piace il papà. Non era nemmeno una conclusione, non si erano fermati a pensare, era solo qualcosa che premeva candidamente sul fondo del cuore.

Le creature magiche di Norvegia non sono tutte carine, buone e simpatiche.
Sgrana gli occhi vedendo le increspature nell’acqua farsi più frequenti a mano a mano che il suo compagno si avvicina. Si accovaccia sulla riva mentre tende tranquillamente le mani per bere.
Non lo vede.
Lui sì invece, lui lo vede benissimo.
Ha l’istinto di scappare via quando vede un paio di occhi brillanti emergere a filo d’acqua e fissare il bambino. Sente una sensazione terribile arpionargli il petto.
Grida.

Quattro differenti percorsi, e dieci gruppi destinati ad incontrarsi, a spezzarsi e perire, corrotti dall'odio che ogni anima riesce a far fiorire così rigoglioso nelle menti di ogni pedina.
Dopo Berkeley Square ed il Gioco, le Nazioni riusciranno finalmente a scoprire qualcosa sull'entità misteriosa e perversa che da mesi li perseguita?
Il dado è tratto.
[_Fra le storie più popolari dell'anno 2012/13 su Axis Powers Hetalia: più recensioni positive_]

«Digli addio anche tu. È al limite.»
Non vorrebbe darlo a vedere, ma sussulta a quelle parole.
Addio.
Dire addio.
Non vuole dire addio. Non può farlo. Non è... pronto.