Z: mi devo tenere a te però, ameno che non mi vuoi far cadere
G: ok
Mi aggrappo a lei ma le tocco il sedere (bello sodo)
G: quello sarebbe il mio sedere, ti dispiacerebbe lasciarlo???
Z: un po’ ma va bene
Ha finito la sua creazione e si abbassa per vedere se mi sta bene o meno, le nostre labbra sono a 2cm di distanza, quanto vorrei affondare le mie sulle sue così rosee, così carnose; le distanze spariscono, le nostre labbra combaciano alla perfezione, apro leggermente la bocca e infilo la lingua, così fa lei, esse iniziarono a danzare, un baci che vorrei non finisse mai

-Elizabeth Taylor Tomlinson, dove cazzo devi andare alle 7.30 di mattina?-
-Ho capito ma mio fratello è chiuso in quel bagno da più di venti minuti a sistemarsi quello stramaledetto ciuffo!-
[...]
-Liam James Payne, il bagno è mio e tu non ti devi neanche azzardare a varcare quella soglia!- dissi afferrando la maniglia ed entrando in bagno.
-Non sapevo che chiamari con il nome completo sta diventando una moda in questa casa!- disse sbadigliando il riccio.

Dal primo capitolo:
Varcai la soglia del cancello e 5 ragazzi che si muovevano molto lentamente mi vennero incontro.
-Tu devi essere quello nuovo. Disse un ragazzo moro e scuro di pelle.
Quello nuovo? Oh bhe si, con una differenza io sono una ragazza.
-Guardatelo, porta anche la matita. Ma tranquillo vieni con noi! Disse il ragazzo riccio, quello più alto di tutti.
Mi presero sotto braccio, senza neanche farmi rispondere o dargli il tempo di spiegare chi ero veramente. Mi portarono in un posto dietro la scuola.
Il biondo m sferrò un pugno in pancia facendomi piegare in due dal dolore. Poi il ragazzo scuro mi diede uno schiaffo.
-Cosa diamine vi ho fatto? Mi fate schifo! Dissi sputando sangue.
Non mi sarei mai aspettata un benvenuto così. Non mi era mai successo nelle altre scuole, semplicemente mi facevo i cazzi miei.
-Sei il nuovo! E i nuovi devono imparare chi comanda qua! Disse il biondo, aveva un accento strano, aveva l’accento irlandese.
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Dal capitolo tre:
Pagò tutto e poi uscimmo fuori.
-Hai intenzione di non parlarmi per tutto il pomeriggio? Chiese Louis.
-No! Risposi secca
Intrecciò le mie dita con le sue, poi si fermò di colpo e mi fece girare su me stessa, dopo il giro mi attirò a se facendomi finire sul suo petto. Alzò il mio viso mi diede un bacio sulla fronte e poi disse: -Lo vuoi capire o no che l’unica che ora mi interessa sei tu?.
Quelle parole mi provocarono un rossore alle guance e un uragano nello stomaco: Vomito Pensai. Peccato che il cuore i diceva Amore.
Abbassai lo sguardo, lui lo rialzò e poi mi diede un bacio che inizialmente era dolce ma poi si trasformò in qualcosa di meno casto.
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Ecco a voi la mia quarta FF molto diversa dalle altre.
Leggete oltre il 3 capitolo, la storia potrebbe prendere una piega che nemmeno immaginate :)

“Ehi tranquilla. Adesso ci sono io. Tra poco questo incubo finirà, te lo prometto.”
Aspettò qualche secondo prima di ricominciare a parlare perché dall’altro capo del telefono qualcuno rispose.
“Harry stai zitto e non fare domande. Vieni subito qui fuori, devi venirmi a prendere. Devi accompagnarmi in ospedale, perché c’è una ragazza parecchio mal ridotta qui per terra vicino a me. Muoviti!”
Staccò la chiamata e mi accarezzò di nuovo il viso, ma a quel punto collegai la parola ospedale, e ne ebbi paura. Riuscì finalmente a spiccicare parola, anche se quello che ne uscì fu un sussurro.
“No ti prego … non portarmi in ospedale. Ovunque ma non lì.”
“Ma tu ti devi far curare, sei ridotta male.”
“No ti prego, portami a casa mia. Me la caverò!”
“No, no, no e ancora no! Se vuoi ti porto a casa mia, ma non a casa tua. Devo curarti e sei ridotta troppo male!”
“Va bene, ma non portarmi in ospedale ti prego.”
Con una dolcezza infinita, mi prese in braccio, dove mi strinsi nel suo petto, godendomi quell’intenso profumo di vaniglia che emetteva la sua pelle. [...]

“La mia piccola rossa sta crescendo eh?” sospirò lui.
“Lou, io non sono la piccola di nessuno” sorrisi io.
“Così mi offendi” mise un finto broncio.
“Okay forse sono un po’ tua” risposi abbracciandolo.
“Un poco??!! Come ti permetti?! Tu sei la mia piccola rossa”
Iniziò a farmi il solletico. I passanti ci presero per pazzi, ma che potevo farci? Non sopportavo il solletico.
“Vendetta!”urlai appena ebbe finito. Lo trascinai a casa mia e lo buttai sul divano.
Mi misi sopra di lui e gli scompigliai i capelli, sapevo quando ci teneva.
“Sei una piccola stronza “ urlò dopo. Poi scoppiò a ridere e io con lui.

Dal primo capitolo
Ricordavo benissimo quell'espressione beata mentre dormiva, stringendo il cuscino. Ricordavo di come avevo lasciato un bacio leggero e pieno d'amore sulle sue labbra,con il terrore e la consapevolezza che poteva essere l'ultimo che avrei potuto dargli, di come avevo sperato che non soffrisse troppo,per quanto potesse essere inverosimile.
***
Dal quarto capitolo
“Non c'è una spiegazione logica!Tu...tu....”
“Lascialo parlare.”disse la ragazza, sorridendomi come per incoraggiarmi. “Ha il diritto di raccontare ciò che è successo.”
***
Dall'ottavo capitolo
“Cosa vuoi Liam?Perchè mi segui?”domandò. Sembrava che temesse ciò che potevo dire.
“Perchè è ora della verità. David...ti nasconde qualcosa,è vero.”
***
LUcy__/Slash(LiLo)/Rating Arancione-Rosso/AU/OOC

Marissa Smart: noiosa, seria, super organizzata, rompe le palle peggio di tua madre, impeccabile, mai in ritardo, ordinata, perseguitata dalle sue manie di perfezione, dipendente dai giudizi altrui, sostenitrice di sani principi morali, non fa mai una figura di merda in pubblico.
Louis Tomlinson: cretino, idiota, buffone, disordinato, pieno di senso dell’umorismo, simpatico, allegro, disorganizzato, fuori di testa, se ne fotte del giudizio altrui, sfacciato, collezionista di figure di merda, la sua morale? Carpe Diem.
E’ come tentare di attaccare fra loro due calamite di carica opposta.
Come sperare di vedere il sole e la luna nello stesso cielo.
Come accendere il fuoco con un fiammifero bagnato.
Volete innescare una bomba? Mettete questi due nella stessa stanza.
“Ma gli opposti si attraggono... “.
Davvero?
Non era piuttosto, gli opposti si assalgono?

Dal capitolo 43:
-Zayn.. Io..- appena iniziai a parlare le lacrime cominciarono a scendere lungo le mie guancie.
-Non è che non voglia riprovarci, ma se quando tu esci da solo baci ogni ragazza che mi somiglia come posso fidarmi?- a questo punto iniziarono anche i singhiozzi. -Ti prego dì qualcosa..- dissi piangendo. Il suo silenzio non faceva altro che confermare la mia teoria e anche se lo amavo non potevo stare con lui se non era pronto a rinunciare alle sue avventure in discoteca. Avevo voglia di sprofondare di sbattergli la porta in faccia e rannicchiarmi in un angolo del divano a piangere, ma speravo ancora che dicesse qualcosa..
POV Zayn
Non sapevo cosa rispondere.. Mi faceva male pensare che per lei fosse difficile fidarsi, ma la capivo. Dopo avermi visto quella sera era normale pensare una cosa del genere. Lei continuava a piangere e io continuavo a cercare la cosa giusta da dire. Quando alzai lo sguardo vidi che stava chiudendo la porta, così la fermai.
-E se..-
POV Ni
-Si?!- dissi con la speranza che dicesse qualcosa che mi avrebbe fatto cambiare idea.
POV Zayn
-E se ti dicessi che ti amo?- lei non disse niente così continuai. -Se ti dicessi che ti amo riusciresti a fidarti?!-

TRATTO DAL CAPITOLO 1
-Oggi pomeriggio a casa mia, alle 5-
-non ci verrò mai conoscendo i tuoi lati perversi.-
-oooh, ma daii, non faremo niente!-
-no no e no-
-Allora non me ne vado-
-non c'è un'altra cosa per farti andare via?!-
-si!-
-e cosa?-
-Però devi giurare che la farai!-
-SI GIURO CHE LA FARO' BASTA CHE SMETTI DI ROMPERE!-
-devi venire a letto con me-
TRATTO DAL CAPITOLO 5
disse avvicinandosi e far combaciare alla perfezione le nostre labbra
prima lentamente solo a stampo e poi le nostre lingue cominciarono una danza e cominciarono a giocherellare tra di loro proprio come due bambini.
ci staccammo per prendere fiato e rimanemmo in un silenzio imbarazzante
-o-ok.. continuiamo a fare la pizza...- dissi io
-si...la pizza-

Jess è una ballerina che sogna di sfondare, ma per colpa dei suoi genitori è dovuta andare a studiare in una scuola di lingue. Lei VUOLE a tutti i costi realizzare il suo sogno, e niente e nessuno potrà metterle i bastoni tra le ruote. Introversa e un po' sbruffona, incontrerà Zayn, un ragazzo con il suo stesso identico carattere e per questo motivo si troveranno a litigar in molte occasioni. Jess non vorrà ammettere a se stessa di essere innamorata di lui ma...

E tu, Louis, che mi dicevi sempre che ogni cosa sarebbe andata bene.
Perché mi hai mentito?
Perché non mi hai mai detto che a volte sorridere non basta? Sorridere non serve a niente.

Brenda è INNAMORATA FOLLEMENTE di Louis. C'è un ostacolo: Eleanor Calder.
Queste sono le 'avventure' per 'disintegrarla' e far innamorare Louis della protagonista.
Come farà?

"facciamo una scommessa. Ci stai?"
"una scommessa dici? Ci stò, e in che cosa consiste?" disse ammiccando
"ora noi giocheremo a strip poker e chi rimane per primo senza vestiti perde"
"vabbene, allora se vinco io tu vieni a letto con me e se vinci tu..." mi fece segno con la mano per dirgli la mia condizione
"se vinco io tu verrai a scuola con la gonna per una giornata intera"

Questa Fan Fiction parla di una ragazza, la solita studentessa alle prese con i compagni di scuola e gli insegnanti.
Costretta a sopportare una banda di cinque ragazzi stronzi che se la tirano.
Quel ragazzo soprattutto, che odia con tutta se stessa ma che la farà ricredere, anche se lei non vorrà mai accettare la verità di quello che proverà per lui.

-Zayn Jawaad Malik, nato a Bradford il 12 Gennaio 1993, e ancora in vita, si spera per un altro po’,- sorrisi - prometti di essermi sempre fedele, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di volermi bene e onorarmi tutti i giorni della mia vita?- mormorai mentre il mio cuore accelerava i battiti.
Con una calma che mi spiazzò annuì arrossendo e rispose.
-Julie Anne Seekings, nata a Bradford il 17 Ottobre 1994, e arrampicata su di me come una scimmia, prometto sui miei capelli - gli scappò una risatina- di esserti sempre fedele, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.-
Mi rivolse un sorriso a 32 denti, di quelli che solo lui è capace a farti e soddisfatta affondai il viso nella sua spalla.