Mostro.
Quella parola rimbombava nella testa della regina mentre scappava lontano dal castello.
Per dove stesse scappando non lo sapeva, esattamente.
Sapeva solo che non c’era più posto per lei ad Arendelle.
//Salve a tutti, questa è la mia prima FF in assoluto.
Visto che il film era principalmente incentrato sul viaggio di Anna, ho pensato di sviluppare la stessa storia del film, solo incentrata su Elsa. E, per rendere la storia interessante, perché lasciarla sola? Perché non metterci qualcuno simile a lei? Credo abbiate già capito di chi parlo, e spero che la mia storia vi piaccia.
E.
-IN SOSPESO

Siamo in piena estate, Klaus è partito a New Orleans già da qualche mese. Caroline e i suoi amici si sono appena diplomati ma Mystic Falls continua a non essere un posto così sicuro. Nuove amicizie, amori che sbocciano, tradimenti e allenze inaspettate.

INCOMPIUTA
Quando sentii due colpi alla porta, per poco non cacciai un urlo.
«Chi è?» esclamai.
Non ottenni nessuna risposta.
«Chi è?» chiesi di nuovo; la voce mi tremò un paio di volte.
Non avevo il coraggio di guardare dallo spioncino.
Non rispose nessuno. Mi accasciai a terra, tenendomi la testa tra le mani.
Sentivo il cuore sbattere violentemente contro il petto, il battito mi assordava, mentre le mie gambe iniziarono a tremare.
[...]
«Ti apro» dissi cercando di controllare il tremolio della voce.
Quando spalancai la porta – dopo aver tolto catena, chiavistello e aver dato tutte le mandate possibili – mi ritrovai davanti un Louis stranito.
«Va… va tutto bene?» chiese insicuro.
Seguii il suo sguardo e vidi che stava osservando il coltello che avevo in mano. E il mascara colato sulle guance.
Scossi il capo in modo confuso, per poi annuire decisa e stamparmi un sorriso falso in faccia.
«Benissimo» dissi, sperando non avesse notato la mia voce incrinata.
«Lyn… sei sicura? Insomma… hai un coltello in mano» disse con fare ovvio.
«Oh» mormorai. Dovevo sembrargli una fuori di testa. In fondo lo ero. «Io… stavo cucinando».
«Piangendo?»
Inarcò un sopracciglio.
«Cipolle» dissi in fretta.

STORIA MOMENTANEAMENTE INTERROTTA PER PROBLEMI FAMIGLIARI.
«Posso sapere perché ridete, così rido anche io.»
Quella voce cristallina, quella voce fragile, quella voce femminile, fece girare tutti quanti verso la porta. I ragazzi rimasero un po’ a fissarla, era abbastanza bassa, insomma, non era altissima, aveva sempre i suoi capelli biondo grano che le arrivavano alla vita e sempre il cerchietto verde che liberava la fronte e risaltava gli occhi grigi, grigi e tanto grandi. Il fisico non era più quello di una bambina, le curve si erano create, il seno era più prosperoso e non era di certo cicciottella come una volta. Aveva la felpa della ‘Hollister’ che le stava particolarmente grande, le maniche, che le arrivano fino alle mani, le teneva strette tra le sue dita minute. I jeans chiari avvolgevano la sue gambe con delicatezza fino ad arrivare alla caviglia dove le Convers bianche spuntavano sotto di essi. L’ultima cosa che saltava all’occhio era la collana, abbastanza lunga, con un ciondolo con la chiave.
«Ciao Ally.» Dissero in coro i quattro amici sorridendole amichevolmente.

Klaroline is THE way!
Gli occhi di Caroline non guardano più Klaus allo stesso modo, questo la spaventa, la confonde, la cambia. La cambia ma non la rende diversa da Klaus.
“Noi siamo uguali, Caroline” [Cit. Klaus]

Pairing: Team Originals
Questa storia ha un presente completamente diverso dal telefilm. Klaus ha sconfitto tutti i suoi nemici, e lui e i suoi fratelli stanno spargendo il caos e il male ovunque. Il mondo è in mano ai vampiri e sono gli Originari a dettare le sanguinose regole. Molti sono morti, molti si nascondono per sfuggire alla loro crudeltà. Il destino di ogni creatura è nelle mani sanguinarie di questi orgogliosi vampiri millenari, che sembrano non conoscere alcuna debolezza nè sentimento.
Toccherà a una bionda vampira cambiare il corso degli eventi e cercare di salvare i suoi amici rimasti. Il passato e il presente si mescoleranno fino a definire un nuovo futuro, che sarà pieno di ombre o di luce.
Questa è una storia dove amore e tenebre non conoscono confini.

Kate ed Harry sono legati da un patto molto semplice, "Niente amore, solo sesso", che li lascia liberi di avere una vita sentimentale con chiunque eccetto loro stessi e che, allo stesso tempo, gli permette di sperimentare qualunque loro fantasia frenetica.
La presenza di nuovi personaggi avrà effetto sul loro patto, sulle loro emozioni e sulle loro vite.

«Cosa ti porta a New Orleans, piccola?»
«Musica, arte, cultura», le dita di Caroline giocherellavano con il bicchiere colmo di liquido trasparente, «sangue facilmente reperibile».
SPOILER dalla 4x20 in poi, future!fic. KLAROLINE.

In un futuro dispotico la razza degli umani è sottomessa dai vampiri. Chi patteggia per il nemico, sarà giustiziato senza pietà e Caroline Forbes sa benissimo che rischi corre, aiutando un gruppo di umani a scappare da Mystic Falls, il quartiere generale degli Originali.

E poi si avvicinò dicendo: "L'hai sentito anche tu, vero?"
"Ehm, Styles sentito cosa?"
"Quel briv… Ooh, Al diavolo tutto!" Mi prese il viso tra le mani e mi diede un veloce bacio a stampo.
Le stesse sensazioni di prima si ripresentarono aumentate all'ennesima potenza.
E poi se ne andò via. Lasciandomi così, con un espressione tra l'ebete e lo scioccato, senza realizzare cosa fosse successo.
"Sweet Dreams" disse prima di svoltare l'angolo con un sorriso malizioso e con il suo perfetto accento inglese.
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Ollie arriva a Londra, piena di aspettative, e con le idee molto chiare sul suo futuro. Ma si sa, quando nella vita si è troppo sicuri di alcune cose, spesso arriva qualcosa che stravolge tutto.. e l'incontro con 5 ragazzi, beh può essere uno di questi qualcosa.. E quando realizzi un sogno, si sa, gli altri vengono di conseguenza.

Fortune odia la scuola in una sua sfaccettatura, e spera solo che prendi fuoco. Qualcuno però le farà cambiare idea; e sarà l'unica persona che lei non avrebbe mai immaginato:il suo professore.
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un amore da nascondere, un lavoro troppo importante per poterlo perdere e una cattedra ad allontanarli.

Dopo la fine della guerra, molti studenti di Hogwarts si erano ritirati dalla scuola, e con loro eterna gioia, si erano scrollati di dosso il peso di ulteriori esami stressanti, come se la grande guerra non fosse bastata.
Una sola ragazza era rimasta. Colei che forse più di tutti, persino più del salvatore del mondo magico, aveva perso gran parte di se stessa in quella battaglia. In fondo era vero, quella dannatissima battaglia, pensò Hermione Granger tra sé, non aveva fatto altro che portare via la maggior parte dell'anima di qualsiasi individuo vi abbia partecipato. E lei, la maga più brillante di tutta Hogwarts, era rimasta senza niente. Aveva perso ciò che le era più caro. Ciò a cui lei aveva sempre fatto riferimento.
***
Si credeva l'unico lì ad Hogwarts. E magari era vero. Ma ancora non sapeva che con lui lì, ci fosse ancora una persona di sua conoscenza, che stava soffrendo le sue stesse pene. Draco Malfoy se ne stava lì, appollaiato beatamente su quella poltrona in pelle nera, su cui molti anni prima rivelò ai finti Tiger e Goyle ciò che sapeva sulla faditica Camera dei Segreti. Cominciarono quindi i sensi di colpa........

Provavo qualcosa in più di un'amicizia con Liam, anche se lui non era mai andato oltre al 'ciao' con me. Era la persona che frequentavo di meno all'interno del gruppo.
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Harry era diventato stranamente attaccato. Non ci eravamo mai 'frequentati' così tanto. Probabilmente non mi avrebbe nemmeno salutata se non fossi stata amica di Louis ma ora era cambiato tutto e non riuscivo a capire perché.

Janet urlò il suo nome e prese a correre verso di lui
«Aspettami» disse con l’affanno fermandosi davanti a lui
«Cosa? Che ci fai tu qui? »
«Devo avere cura di me…bè allora eccomi, ho detto stop; stop alla mia vecchia vita, stop a mio padre, stop al dolore» lui sorrise e l’abbracciò.

Continuavo a fissare mia madre con un'espressione tra lo sconcertato e lo spaesato. Mentre lei, con un'aria abbastanza tranquilla e rilassata mi stava annunciando, a suo parere, la nuova e lieta notizia.
-Stai scherzando vero?- Gli chiesi incrociando le braccia verso il petto.
Non potevo ancora credere che avesse fatto una cosa del genere.
-No, assolutamente. Abiterà quì, con noi, d'ora in poi.- Mi informò, con un coinvolgente sorriso stampato sulle labbra.
Peccato che a me, in quel momento, non andasse proprio di ridere.
-E quando lo hai deciso tutto questo? Come al solito sono sempre l'ultimo a sapere le cose in questa famiglia.- Sbottai, poggiando con forza i pugni sul mobiletto della cucina, dove mia madre era attualmente intenta a preparare uno dei suoi prelibati manicaretti.
-Non dire così figliolo. E' sola, non ha più nessuno al mondo. I suoi genitori sono morti.- Accarezzò dolcemente le mie gote. Mi ritrassi in men che non si dica da quel tocco.
E' legale amare così tanto una persona, da far fermare il tuo cuore ad ogni suo sguardo o semplicemente sfioramento?