First Larry ever! ♥
«Louis se ne stava sdraiato sul letto di Harry e osservava incuriosito le pillole per il sonno. Era abbastanza sicuro che sua zia, dopo la depressione post parto, avesse ingerito quantità industriali di quella roba. Chissà cosa avrebbe dovuto farci uno come Harry?
Pensò che avrebbe dovuto saperlo, perché la sera prima l'aveva baciato.
All'inizio era stata tutta una ripicca contro Eleanore, ma poi, vedendolo cosí indifeso era scattato qualcosa. Aveva saputo da Gemma che Harry era più piccolo di lui di un solo anno, ma ieri sera gli era sembrato un bambino, qualcosa da proteggere. Era l'unica cosa certa che ricordava; tutti quei baci che non avrebbero dovuto significare nulla avevano centrato proprio l'obiettivo di quello stupido gioco: confonderlo.»

“Dimmi qualcos'altro di te.”
Harry lo guarda, e Louis pensa: 'Come diavolo fai ad essere così bello?'
“Una cosa a caso?”
“Sì.”
Harry sembra pensarci un attimo, prima di dire: “Non sono andato al liceo. Ho sempre studiato a casa.” Si volta verso Louis e dice: “Tocca a te.”
“Io non ho studiato a casa.”
“Non vale!” dice Harry, affondando ancora di più i piedi nella sabbia.
Louis pensa alla sua squadra di calcio, pensa alla parola 'finocchio' scritta a caratteri cubitali sulla sua macchina dopo l'allenamento, e dice: “Avrei voluto studiare a casa.”
Harry annuisce e ci pensa un attimo, prima di dire: “Non so fischiare.”
“Mi piace questo gioco.” dice Louis, mentre pensa a qualcosa da dire. “Da bambino ho pianto per tre ore perché mia sorella aveva staccato la testa alla mia bambola di Spiderman.”
Harry quasi ride. “Io... Ho fatto yoga per quasi tre anni.”
“Una volta il mio più grande desiderio era diventare uno spazzino.”
Harry sospira piano e a Louis ricorda il rumore di una foglia che cade sull'erba.
“A settembre ho provato a suicidarmi.”
[Larry] [Accenni Ziam]

“Sei gay?” Mi domanda curioso.
“Ti sei appena rovinato la reputazione.” Sospiro.
“A me non interessa.” Alza le spalle.
“Tu cosa vuoi da me? Lasciami in pace.” Sputo velenoso dimenandomi.
“Come ti chiami, piccoletto?” Mi chiede ignorando quello che ho detto.
“Non deve interessarti e non chiamarmi piccoletto!”
“Sembri una ragazza mestruata.”
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ATTENZIONE: Zouis e con accenni di Lilo.

«bello e dannato, la parte mancante di una mela avvelenata.»
[...]
Appoggiò una mano sul muro, era davvero grande. Era vicino alla mia testa. Deglutii mentre continuava a guardarmi.
"sei la sorella di Peter, Peter Davis?" disse in un ghigno.
Annuì leggermente, continuando a guardare i suoi occhi verdi.
"perfetto, non vedevo l'ora di conoscerti" ridacchiò.
[...]
"ormai non hai più vie di scampo.." affermò "ormai ci sei dentro" concluse.
Era sempre più vicino a me. Appoggiò una mano sulla mia schiena, facendo schiacciare il mio petto contro il suo, per l'ennesima volta.
"per questa volta ti lascio andare, ma ci rivedremo presto" disse con voce rauca, per poi toccarmi il sedere.

Sai che prima o poi dovrai affrontare le paure del passato vero?? mi aveva detto quella che era la mia migliore amica.

"Dimmi, stai cercando solo di andare avanti?"
"No, ho solo paura di innamorarmi"
"Non voglio perderti, sono disposto a fare qualsiasi cosa, perchè non voglio vederti piangere, non lascerò che ci separino, per questo sono disposto a lottare per te" lo guardai attentamente prima di girarmi dalla parte opposta alla nostra, cominciai a camminare senza sostare neanche un minuto, non volevo girarmi per guardarlo, non l'avrei più potuto fare, non avrei mai più potuto guardare in quei due occhioni azzurri...

Continuavo a fissare quel ragazzo seduto in fondo alla sala del ristorante. Era alto quanto basta, molto più alto di me se si considera la mia misera statura. Le sue spalle erano larghe e possenti, non eccessivamente muscolose, ma quel tanto che basta a lasciarti a bocca aperta. I suoi capelli erano di un castano chiaro tirati tutti in su in modo disordinato, ma che davano a quel viso un tocco decisamente sexy. Le sue labbra erano sottili e perfettamente disegnate, a differenza delle mie eccessivamente carnose. Ma ciò che aveva attirato maggiormente la mia attenzione erano i suoi occhi. Aveva due occhi grandi e penetranti, di un colorito tra l'azzurro e il grigio profondo, contornati da lunghe ciglia scure. Era davvero il ragazzo più bello che avessi mai visto in tutti i miei vent'anni.

Ronnie Williams e Harry Styles. La prima è un' abilissima ladra costretta dal patrigno a rubare, il secondo è un cantante di fama mondiale. Cosa succede una volta che Ronnie ruba in casa di Harry? E se tra i due nascesse qualcosa dopo che lui l'aiuta a scappare dal patrigno?
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Annuisco involontariamente, quasi per non sentire più le sue mani sul mio corpo fragile, quando sento la cinghia della sua cintura muoversi, segno che si sta calando i pantaloni.
«Ti prego Robert, non farlo» Sussurro io, singhiozzando come ormai d’abitudine
Non mi ascolta, anzi, sorride beffardo e si china su di me, per poi allargare le mie gambe con forza mentre io mi dimeno.
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«Ti va se ci divertiamo un po’?» Domando senza vergogna, infilando una mano sotto la sua maglietta scura
Mi guarda confusa, fino a quando raggiungo il gancio del reggiseno e cerco di toglierlo.
«Sono una ladra non una puttana» Risponde lei acidamente, inchiodando le iridi cioccolato nelle mie chiare
Questa sua affermazione mi fa divertire.
«Potresti fare un’eccezione per me, i soldi ce li ho» Prendo a ridere «Anche se, dopo tutto quello che mi hai rubato, dovrei ricevere il servizio gratis»
«Vaffanculo Harry»

And i will give you all my heart
So we can start it all over again.
E ti darò tutto il mio cuore
Così potremo ricominciare tutto da capo.
Ma lui non aveva mantenuto la promessa, lei ci aveva sperato, sapeva di aver sbagliato, aveva cercato di rimediare a tutto quello che è successo, e ci era riuscita, aveva riconquistato il cuore del suo unico amore, lui le aveva ridato l’amore, le aveva dato il suo cuore, ma non hanno mai ricominciato niente da capo. Lui le aveva fatto una promessa, e lui non l’ha mantenuta. Lui aveva spezzato il cuore a quella piccola ma grande ragazza indifesa. Ma lei ancora ci spera.

Io: Vorrei solo sentirmi qualcosa di più, vorrei sentirmi come la vera ragazza di harry styles e non il suo piccolo giocattolo difettoso.
Harry: Difettoso?
Io: Si, harry. Se non te ne sei accorto viviamo in un mondo dove i ragazzi non fanno altro che aprire la porta a nuove ragazze, ‘comprare’ giocattoli che poi butteranno via. Dimmelo harry, sono il tuo giocattolo difettoso? È questo che sono?

Tratto dal capitolo 2
-Carter ti fidi di me?
- Horan sei l'ultima persona di cui mi fiderei in questo mondo.
-Perchè? sono così angelico- disse avvicinandosi
-Angelico quanto Madonna nel video Like a Prayer - lo spinsi

Ciao io sono Allison Syles ma tutti mi chiamano Alli. Sono la sorella di un cantante Harry Styles e ora mi dovrò trasferire a casa sua a Londra con i suoi amichetti.
La mia vita è decisamente un disastro. E sono pronta per cominciarne una nuova.
Sarà un disastro anche questa?
[REVISIONATA FINO AL 3 CAPITOLO]

-'Che senso ha dirti grazie!? Sei uguale a loro.'-
-'Come fai a dirlo? Neanche mi conosci!'.-
-'Oh andiamo Styles! Da quando in qua hai iniziato a giocare al buon samaritano?'.-Styles che aveva preso le mie difese,ma scherziamo?
-'Da quando ho capito che non bisogna giudicare le persone solo dall'aspetto..'-

Le persone che credevi ti fossero più vicine ti hanno abbandonata?
Come ti senti Hope? Non pensi che sia colpa tua?
E' tutto "merito" tuo, brutta zoccoletta da quattro soldi. E sono contento che tuo padre ti abbia abbandonata.
Ma ora sei qui, nelle mie mani, e solo io posso decidere cosa fare di te.

DAL CAPITOLO 6:
"Ti prego portami a casa..."Disse singhiozzando
La posai leggermente sul letto di casa mia,non potevo certo bussare a casa sua alle 3:00 di notte e dire "Ciao,vostra figlia si è ubriacata perchè Zayn l'idiota l'ha tradita scopandosi un altra!" La circondai con una coperta e spensi la luce
"Harry,ti prego non lascirmi sola..."Disse,non so se parlasse nel sonno ma non me lo feci ripetere due volte e mi stesi affianco a lei,circondandola con le mie braccia.Lei aveva bisogno di affetto,e io glielo avrei dato.Lei aveva bisogno di amore,e io glielo avrei dato.Lei non voleva soffrire,e io non l'avrei mai fatta soffrire.Io amavo quella ragazza.