-Cazzo!
Draco Malfoy si guardò intorno e l'unica espressione che gli venne in mente fu quella. Fece scorrere lo sguardo argenteo sulle pareti umide della stanza in cui era stato trasportato e poi scese ad osservare i visi coperti da maschere anonime che lo circondavano. 
-Cazzo... Cazzo. Cazzo!
Uno sbuffo infastidito lo fece voltare di lato. 
- Malfoy smettila, sei ripetitivo.

Elena è sempre più decisa ad aiutare la sua amica Bonnie per farla diventare più sicura di sè e in una delle loro discussioni trovano una soluzione:scambiarsi di corpo!
Cosa succederà?
Spero che vi possa piacere e avverto che è una Bamon,con un pizzico di Stelena ;)

Potevo rendere tutto più facile ma mi serviva un motivo, se credevo in noi e in lei potevo averla. Mi serviva solo una ragione in più. Io una ragione in più l’avevo ed era proprio davanti a me.
“Sei tu,” dissi “la mia ragione sei tu. Ti amo Hermione quindi resta”

Ad un'attenta analisi, Patrick Jane si rende conto che ci sono un po' troppe cose che non quadranocon Lisbon: come fa lei a sapere sempre dove trovarlo o che è nei guai? Ma sopratutto... come fa Lisbon ad essere uscita inerme da un conflitto a fuoco, solo con qualche cerotto? Perchè, se lui è di mezzo, è sempre al posto giusto nel mommnto giusto? Come fa a intuire cosa lui stia pensando ancora prima che lui lo faccia, o capire che mente o cosa provi? Ormai Jane ne è certo, Lisbon nasconde un segreto, e lui ha ogni intenzione di scoprire di che cosa di tratti... Au, Jisbon all the way!

Questa storia nasce da una costola di : "Quella strega di mia suocera", che ho finito di scrivere poco tempo fa... I protagonisti sono Eltamin Cassiopea Malfoy, secondogenita di Hermione e Draco, fredda, orgogliosa e puntigliosa Serpeverde e James Sirius Potter primogenito di Harry Potter e Ginevra Weasley, prefetto Grifondoro simpatico e irriverente.

Immaginatevi una rivincita da parte del Male, immaginatevi un quartetto e un duo che si trovano a lottare assieme. Immaginatevi una casa troppo grande per una sola persona che diventa una nuova Tana. Immaginatevi un fratello morto alle spalle e un amore sbocciato a cui nessuno avrebbe mai creduto.
Immaginatevi tutto questo, leggendo questa piccola ff.
Dopo essermi buttata in una one-shot, adesso provo a buttarmi in una storia piuttosto...shock, diciamo. Spero che vi piaccia e soprattutto spero di non aver messo dentro errori catastrofici! xD

Io non sono come loro. Io non ho detto a Bellatrix che quello che i Ghermidori avevano portato in casa era Potter, nè che la ragazza era la Granger. Quando Bellatrix l'aveva marchiata, avevo visto scorrere il suo sangue.
La differenza tra il suo e il mio? Non ne ho idea. Non ne ho viste, neanche una.
Ne ho viste solo nel carattere. Lei si era rialzata, anche se ferita e sconvolta, poi era scappata da quella villa infestata con i suoi amici, per ricominciare la caccia agli Horcrux per salvare il mondo.
Io ero rimasto lì, a prendere ordini da quella dannata donna e da quel mostro di mio padre, incapace di lasciarli, di tradirli e schierarmi dalla parte di Potter; la parte che, in fin dei conti l'ho sempre saputo, è quella giusta.

"Rise. Era da tanto tempo che non le capitava. - Ho appena detto a Draco Malfoy, il Principe delle Serpi, il Purosengue Sono-il-migliore-di-tutti, che voglio sentirmi sexy??? Io? La Mezzosangue Zannuta??? Ahahah -" Cosa sarà successo??? Leggete e lo scoprirete!!!

Da grande divoratore di libri insieme alla mia socia di avventure, giocando con le trame di un ottimo scrittore come Dan Brown, abbiamo deciso di miscelare e dramionizzare le sue " fatiche ".. Non faremo un copia ed incolla dei suoi racconti ma li sfrutteremo da semplice ispirazione, per quanto possibile, per narrarvi la storia di una élite di Auror che vive a cavallo di due mondi.
Dal prologo:
..alzando lo sguardo la sua attenzione fu attirata da due stivali lucidi dritti davanti a lei. Lentamente alzò la testa prendendo atto di una tutta mimetica babbana, un porta bacchetta allacciato allo stivale, una pistola alla vita,una semiautomatica HK 45, sul lato sinistro del petto uno stemma raffigurante una bacchetta incrociata con un aereo da caccia su campo nero, sul destro i gradi di colonnello. Ma fu il viso dell’uomo a farla indisporre immediatamente, il suo odiato nemico di sempre Draco Malfoy.

Una raccolta di Drabble senza alcuna pretesa, da aggiornare quando ne avrò il desiderio e il tempo.
Attimi di vita dei nostri eroi, colti negli istanti più "intimi" del loro viaggio.

Non sono una Draco Hermione , ma è già la terza che scrivo su di loro perché sono stata spinta da un agguerrita sostenitrice. Oggi questa personcina compie gli anni, e ho voluto scrivere questa piccola e insignificante storia per augurarle un Buon Compleanno.
~ Era intenzionato a seguire le orme del padre: non poteva permettere che una stupida Mezzosangue entrasse nei suoi sogni e nei suoi pensieri. ~

Settimo anno di Hogwarts: lei studentessa brillante e impeccabile, la personificazione dell'orgoglio e del coraggio; lui freddo e diabolico, la personificazione dell'opportunismo e del peccato...è una storia senza pretese: solo quella di strappare un sorriso ed un attimo di tenerezza alla giornata di chi legge!

-Stai zitto Ronald non ti sopporto più!-

-Ah davvero? Non mi sopporti più? Allora perchè non muovi il sedere e te ne vai, Miss Perfezione?-


"...Ed ecco l'ennesima litigata tra la Mezzosangue e Weasley, sfociata ovviamente nelle lacrime di lei..." pensò Draco sbuffando.


Ogni santo giorno la stessa storia.

Finito il pranzo Weasley la insulta e lei puntualmente si trasfigura in una fontana.

Peccato solo che dovesse accadere ogni volta sopra la sua stanza.

E, guarda caso, nell'unico momento della giornata in cui Draco poteva rimanere tranquillo a farsi i fatti suoi, dormendo o -suo malgrado- studiando.

Eh si, proprio così. Draco Malfoy stava studiando, e questo certo non giovava al suo umore.

Non chiudeva occhio da una settimana ormai e aveva un disperato bisogno di dormire; come se non bastasse, era appena tornato da una piacevolissima lezione della McGranitt e dopo l'ennesima insufficienza non chiedeva altro che starsene per i fatti suoi, cercando di non crollare sui libri di trasfigurazione.

Ma ovviamente, puntuali come orologi svizzeri, quei due maledetti Grifoni iniziavano ad urlargli sopra. La loro monotonia era frustrante.


Draco udì un tonfo soffocato e dei singhiozzi provenireda sopra di lui e, intuendo che Hermione si era seduta sull'erba sopra la sua stanza, per di più in lacrime, perse la pazienza.

-Eh no, questa poi no!- esclamò esasperato il ragazzo -hanno superato il limite... Adesso vado lì e la schianto, parola mia!-

Detto questo, Draco sbattè il libro sul letto e uscì dal dormitorio, intenzionato a porre fine alla questione.