Un momento. Nulla di più importante.
Una svolta. A quella tua noiosissima vita che vivi da sola, che vivi in una stanzetta senza nient'altro che ciò che tu ammetti.
Antoher one bites the dust.
Sarai tu?
{Genere: Introspettivo, nonsense; Parole: 180;Avvertimenti: songfic;
si consiglia vividamente d'ascoltare la composizione durante la lettura. }

Com’eri bella, oh mia Dea. Com’eri splendida, oh mia Regina. Com’eri amabile. Com’eri amata.
[Madre GreciaxMadre Egitto] [Madre EgittoXAntica Roma]

Vedere Chris, il suo Chris, era sempre stata una fonte di gioia per lui.
Era come osservare il Sole: lo accecava, lo riscaldava, gli dava semplicemente la vita.

[Thor/Loki | Post "The Avengers"]
Sapeva che il suo ritorno ad Asgard non sarebbe stato accolto da trionfanti squilli di tromba e dalle ovazioni del popolo, quindi quando vi rimise piede non si stupì più di tanto dinnanzi alla silenziosa quiete di Asgard. Ciò che però non sopportava, erano quelle umilianti catene - inibitrici dei suoi poteri - che lo rendevano prigioniero nella sua stessa dimora... sempre se poteva ancora considerarla tale.

5 prompt per 5 leoni: Schiaffo, Cersei Lannister, Furore, Jaime Lannister,Pazienza, Joffrey Baratheon, Brivido, Tyrion Lannister, Gelosia, Lord Tywin Lannister. HEAR ME ROAR!
Terza classificata al I girone (5x50) di WAR e contribuisce alla scalata al trono di A Game Of Fanfic.

Arthur seppellisce suo figlio Fred, mentre George lo guarda.
Il mio personale tributo a Fred e George, in una giornata così speciale come il loro compleanno.

Un breve viaggio fra i pensieri di un innocente protagonista condannato ad una morte vana. Pensiamo mai a cosa c'è dietro al rito del “M'ama, non m'ama”?
- Prima classificata al contest La Morte in Cento Parole, indetto da Oyzis -

La Morte fece vagare lo sguardo sul bambino che stava giocando lì vicino. Notò gli occhi cremisi, i capelli candidi quanto la neve e la strana risata che gli dipingeva il volto di gioia: era il perfetto ritratto di Gilbert nei suoi primi secoli di vita.
«Questo piccolino riporterà la Prussia e il magnifico me alla gloria dei secoli passati!»
La Morte lasciò il bambino ai suoi giochi e fissò il prussiano, col suo sorriso spavaldo onnipresente sul volto ormai stanco.
«Ne sono certa, Gilbert.»

La notte, a Berlino, era fredda e nera. Nera di inchiostro, nera d’uniforme, nera di lutto, un miscuglio denso di oscurità e storia. La luna, in cielo, illuminava solo una striscia grigia e gelida, spessa contro l’orizzonte.
Germania si arrestò dinanzi a quella lingua di cemento e alzò la testa; un soffio bianco tra le labbra screpolate, il volto, arrossato per il freddo, nascosto dalla sciarpa scura, Ludwig attendeva, come tutti le notti, che il profilo di uno dei Vopos si addensasse contro le stelle fosche, lo fissasse con occhi socchiusi dalla rabbia, le labbra storte dal fastidio, e poi gli puntasse contro il fucile.
[Shomèr ma mi-llailah, shomèr ma mi-lell, shomèr ma mi-llailah, ma mi-lell]

La stoffa leggera delle tende filtrava dolcemente la luce del sole, che con un’innata lentezza sfiorava la superficie degli antichi mobili di quel soggiorno.
Quella stanza, in quel preciso istante, sembrava un’immensa fotografia. Anche la luce perdeva il suo senso vitale, perdendosi in quella staticità che tutto permeava, confondendosi nel suo colore pallido. Sembrava un antico ricordo, inavvicinabile se non con la mente, mentre tutto il resto pareva morto.

Sirius Black, in cella, riflette sul suo amore per Lily...
Mi hanno parlato di Azkaban come di un inferno.
Avevano torto.

[...] Il suono della gloria ti accompagna a cavallo, sul bianco destriero ora pieno di polvere e reduce di guerra, portante il grande cavaliere che io ammiro tanto. [...]
{POV - Little Germany }

1. Write down the names of 10 characters.
2. Write a fic of fifteen words or less for every prompt, using the characters determined by the numbers. Do NOT read the prompts before you do step 1.
1. First time - 4 e 6 (Spagna-Francia)
Dopo quel bacio, Francis capì cosa voleva dire essere le pays de l’ amour.

«E lui? » Il mio sguardo vagò su un punto preciso, bloccandosi fermamente su di esso. «Chi? » «Quello là. » E indicai con il dito un ragazzo che stava in mezzo a tutte quelle cariche, ma che ai miei occhi risaltava come la neve in un campo di papaveri. «Quello con i capelli da pecora. » Sentii mio nonno ridere di gusto vicino al mio orecchio, solleticandomi con la barba e indispettendomi non poco. «Quello è il più importante di tutti. » «Più del re? » «Certo, lui è la Prussia. »