Loro credevano di essere normali adolescenti, ma non lo erano , non lo erano mai stati e non lo saranno mai, anche se ci proveranno.
Cinque ragazze con un destino già segnato.
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Victoria - novizia vampira che è dovuta crescere troppo in fretta.
Crystal - la solitaria a cui piace leggere nel parco e disegnare tutto quello che prova.
Diamond - ragazza solare e pimpante con tutti, oltre che ingenua.
Alexandra - una studentessa modello dal cuore di ghiaccio e cinica in amore.
Deborah - capo cheerleader, amante degli sport, stronza e menefreghista.
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Tratto dal Prologo:
Mentre ignare le cinque ragazze si dirigevano a scuola e a lavorare, un ragazzo dai capelli castani e gli occhi del medesimo colore era appena arrivato a New Orleans con l'intento di rovinare la vita delle giovani e delle loro anime gemelle.
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Il Prologo presenta solo le protagoniste femminili.
Trailer : https://www.youtube.com/watch?v=ft0TqxGWrdg

"L'Inferno brucia come il fuoco che c'è in noi"
"Non aver paura delle fiamme dell'Inferno perché l'amore che abbiamo dentro brucia più di loro"
"Sapevo che avrebbe reagito così, ma almeno ci ho provato"
"Io non sono quello che tu pensi che sia Hope, il vero me é perfido, cattivo e sopratutto sadico"

É stato per questo mondo in preda alla sofferenza che noi Misti Salvatori abbiamo deciso di lottare, fingendo di essere gente normale per poi trasformarci di nascosto in vista del pericolo. Già, 'trasformarci', perché noi non siamo solo umani, ma possiamo mutarci quando vogliamo nella belva che ci rappresenta. Ma se da un lato ci siamo noi, pronti a salvare l'umanità, dall'altro ci sono i Misti Puri, fra la Terra e l'aldilà, accecati dal desiderio di raggiungere il divino ed ostili agli umani, che ritengono impuri.
Questa non è magia, è un dono degli dèi per farci capire che vogliono salvare la Terra. E per farlo hanno forgiato noi Misti, nati dalla fusione dell'uomo, astuto e intelligente, con il felino, forte ed imbattibile. Ma il male ha le sue carte vincenti ed ogni Misto Salvatore deve essere disposto a morire pur di garantire la salvezza.
Io, ad esempio, salverò i miei cinque idoli dal pericolo anche a costo della vita e proteggerò Niall, l'unico ragazzo che abbia mai amato, fosse l'ultima cosa che faccio. Nessuno potrà fermarmi, perché gli dèi sono dalla mia parte.
Ah, quasi dimenticavo… Salve, mi chiamo Zaira e sono un Puma.

''Nicol, non puoi continuare così per molto!'' disse mia sorella Sophie
''Ho fame e niente mi fermerà'' ribattei fredda
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''Chi sei tu?'' domandò ingenuo
''Sono l'unico essere più potente della terra, non immagini cosa posso farti'' sorrisi compiaciuta mentre mi avvicinavo sempre di più alla preda
''E' impossibile non puoi essere così forte'' mi sfidò lui, cosa che non doveva fare assolutamente
''Ah si, allora prova a fermarmi'' con un gesto presi per i capelli il ragazzo, feci uscire i canini e li affondai nel suo collo.
Una maledizione deve portarsi dietro per il resto della vita. Lei non è solo un vampiro
''Cosa sei tu?'' chiese spaventato
''Io sono...

La vita di Hope Allow era abbastanza normale ed ordinaria, finché nella sua città non arriva un gruppo di ragazzi insoliti. Nonostante si senta intimidita, riesce a percepire uno strano legame con Harry, uno di loro. I cinque sono diversi da tutti gli altri, più di quanto lei possa mai immaginare.
Dopo un evento straziante che stravolge la vita di Hope e suo fratello, Scott, si ritroverà a fare i conti con il mondo a cui i cinque e misteriosi ragazzi appartengono e a cui anche lei è legata in qualche modo.
La normalità sarà sempre più rara nella sua vita d'ora in poi.

Una videocassetta, con dentro la morte di una bambina, potrà veramente cambiare la vita di quei ragazzi?
«Sette giorni, sette giorni per fuggire dalla morte, dopodiché morirai, il tuo destino è già segnato, come quello di tuo nipote, e delle tue fottute amiche…non sfidare la morte.»

*Dal capitolo 4*
-Da quando fumi?- Chiede Harry sedendosi a fianco a me.
Faccio spallucce. Che gli dico? Oh, sai fumo da tre anni e mezzo. Poco dopo che hai inziato a picchiarmi.
-Mi dici cos’hai? È da prima che fai così. Non capisco perchè.. è colpa mia?-
Scuoto la testa. -No.- Dico semplicemente.
-E allora cos’hai? È da quando hai visto.. aspetta.. sei gelosa?- Dice poi con un sorrisino dipinto in volto.
Sgrano gli occhi e tossisco, mi è andato il fumo di traverso(?) E’ possibile? Beh, a me è successo.
-Cosa ti salta in mente?! Perchè dovrei essere gelosa?!- Chiedo nervosa, ma non so se se n’è accorto o no.
-Ma... non lo so, quindi non sei gelosa?- Chiede sempre divertito dalla situazione.
-No!- Affermo decisa, forse troppo.
-Ah no?!- Dice ancora avvicinandosi di più e mettendo il braccio intorno alle mie spalle, avvicinandomi a lui, facendomi appoggiare la testa sulla sua spalla.
Ogni volta che mi è vicino vado in tilt e non capisco più nulla.
-Tu ti fai film mentali. Poi non capisco perchè dovrei essere gelosa, ormai ogni cosa che provavo verso di te è scomparsa da tempo.- Dico alzandomi e buttando la sigaretta a terra, poi entro in casa.
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Mi chiamo Alexis Parker, ho 17 anni e la mia avventura è iniziata grazie ad uno strano oggetto, meglio definito come magico. Questa non è una storia comune alle altre, è la mia storia e vi assicuro che vi terrà con il fiato sospeso.
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Lo strano uomo, tira fuori dalla tasca un oggetto, un orologio tascabile precisamente.
- “Stai attenta a quello che farai… tutto dipende da questo. Il tuo futuro potrebbe cambiare, e il passato tornare al presente.”
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- "Che cosa mi stai nascondendo?"- sento la voce calda di Harry alle mie spalle.
- "Parte della mia vita..."- dico senza voltarmi per non incontrare i suoi occhi.

Virginia "Gin" Robinson è finita a Fortbrooke, un vecchio castello usato come riformatorio per i ragazzi.
Tre anni dopo arrivano a Fortbrooke cinque ragazzi, ognuno con un segreto diverso.
Ma Fortbrooke non è solo un castello.
Fortbrooke contiene un segreto enorme.

-Malik, mi dica contro quale grande nazione si scontrò l’Inghilterra durante il periodo elisabbetiano- mi ordinò il signor Tunner.
Peccato che io fossi troppo occupato ad osservare la fanciulla accanto a me, che con la testa piegata sul libro, prendeva tranquillamente appunti.
A quel punto quei due grandi occhi neri che desideravo vedere di nuovo si posarono su di me.
-Malik, sto parlando con lei!- richiamò di nuovo la mia attenzione il professore alzando leggermente il tono.
-Cosa?- mi voltai a guardarlo a malincuore, abbandonando quel viso talmente perfetto da sembrare irreale.
-Le ho fatto una domanda, ma lei sembrava molto occupato a fare altro con la signorina Kingsley-
-Cosa?- le mie parole furono ripetute dalla sua voce suadente, che aveva assunto un tono più acuto.
-Lo so che stavate parlando!- continuò l’uomo imperterrito.
-Io? Parlare con lui? Lei è pazzo- si difese la moretta con tono stizzito.
-Ah, risponde pure! Kingsley, Malik, dal preside entrambi!- urlò.