[Sterek, diverge dal canon a partire da subito dopo l'incendio in cui sono morti gli Hale]
Senza più un branco o una famiglia, Derek e Laura scelgono di nascondersi andando a vivere nelle Isole Aleutine, in Alaska, dove loro padre - umano - vive come ricercatore da dopo il divorzio con loro madre.
Otto anni dopo, Derek è ancora in Alaska, ha ancora un cumulo di colpe che gli pesano sul cuore, e Stiles - piccola peste dell'isola - è in cerca di qualcuno che gli faccia un favore particolare.

[Traduzione!] In cui Stiles ha un programma radiofonico universitario tutto suo, e il misterioso e senza faccia Derek è il suo fan numero uno.
E c'è anche un tipo fico che continua a incontrare in biblioteca che assolutamente lo odia a morte.

Crossover: QueerAsFolk-Merlin-Glee
[Personaggi principali: Merlin, Arthur, Brian, Justin, Kurt, Blaine, Sebastian Smythe]
Se Arthur e Merlin vivessero a Pittsburgh, città in cui vive Brian Kinney, il dono di Dio per i gay, cosa accadrebbe? E cosa accadrebbe se un giorno giungesse a Pittsburgh Justin Taylor, ventenne dal volto angelico? Se a ciò aggiungessimo un gruppetto di ragazzini scatenati, come cambierebbe l’esistenza di tutti?
[....] Justin era convinto che se l’uomo avesse smesso di illustrare il programma per domandare ai presenti chi voleva farsi scopare sulla cattedra, in pochi secondi ci sarebbe stata la coda per prendere il numerino come al supermercato, e lui avrebbe sgomitato tra la folla per essere il primo.
[....] “Chi è Brian?” chiese Brittany incuriosita.
“Il dono di Dio per i gay”
“Non ho mai incontrato un dono di Dio. Secondo te me lo fa un autografo?”
[....] “Morgana ci ha visti”, sussurrò Merlin allibito.
“E allora?”, replicò Arthur lambendogli la pelle fino a raggiungere l'ombelico.
“Siamo nudi, Arthur... nudi!”, strillò Merlin.
“E siamo froci. Lei lo sa e non ti sbaverà sul culo, se temi che attenti alle tue grazie. E ora stai zitto e lasciati scopare".

La tavolozza ha sette mutamenti,
uno per ogni bacio che mi hai dato.
Sette baci di labbra e assoluto. [Alda Merini]
I sette baci di Arthur e Merlin, le sette tappe del loro amore.
Buona lettura!

RICETTA: Prendete un Asino Pendragon, un cameriere sfrontato e un po’ magico, una manciata di frasi scritte dal Destino, bevande afrodisiache e mescolate il tutto.
Arthur odiava il caffè.
Lui era inglese. Inglese purosangue.
(…) Arthur era stato allevato con la convinzione che il caffè fosse Il Male Assoluto (come i suoi artificiosi derivati) e che gli Inglesi Veri e Autentici bevessero solo tè.
(…) Eppure, non poteva ignorare le occhiate indulgenti che ogni tanto Zigomi Illegali gli lanciava e, con encomiabile spirito di sacrificio e una punta di sensi di colpa, afferrò il manico di ceramica e si autoconvinse che un sorso – uno solo, per carità! – non avrebbe ucciso nessuno. Preparò quindi le labbra allo sgradevole incontro con l’ignoto sapore e...
E fu un’esplosione di gusto, caldo e avvolgente, una colata schiumosa e ricca sulla lingua, contro il palato e poi giù, giù…
Prima ancora di sapere come, Arthur osservò incredulo il fondo vuoto della tazza, chiedendosi come mai fosse già finito. Com’era possibile? Perché quell’orgasmo delle papille gustative non era durato qualche istante di più?!
[Modern!AU (e Reincarnation!AU ad interpretazione personale) – Merthur of course!]

Un piccolo momento tra Arthur e Merlin presentato dal punto di vista di Leon. Perché i cavalieri la sanno lunga.
C'è qualcosa, nel Re, quando guarda Merlin, che lui non sa identificare, perché non ha mai visto niente di simile in nessun altro: è come se gli occhi gli si trasformassero, colorandosi di una sfumatura segreta, e il suo viso intero mutasse con quelli.

“Senti,” cominciò Stiles, raggomitolato al sicuro nella sua Jeep mentre guardava enormi scrosci di pioggia rotolare giù per il parabrezza, annebbiandogli la vista “in questo momento sono bloccato da qualche parte nel bel mezzo del nulla e credo di aver bucato.”

Quando ritorni in Beacon Hills sono le sei del mattino, la strada è deserta e quieta, il sole non ancora sorto del tutto che inizia a rischiarare il cielo solo in lontananza, dietro gli alberi, mentre tu guidi ancora nel buio.
Non è un caso che tu abbia scelto quest'ora, quando molte delle persone sono ancora addormentate o nelle loro case a prepararsi per la loro giornata, ti da il tempo di respirare, di abituarti gradualmente al posto che hai tenuto lontano ma che non ha mai lasciato realmente la tua testa.
[..]
Che è Stiles lo capisci prima ancora di esserti avvicinato e di aver letto quello che c'è scritto, come se il suo odore fosse rimasto intrappolato nella colla labile che li regge, impregnato nella carta sottile insieme all'inchiostro.

L'amore, o meglio la gelosia che ne deriva, ci fa comportare in maniera sciocca e possessiva, rivelando la paura di perdere la persona amata... Quest'ultima, però, non sempre è accondiscendente verso questi
comportamenti.
è il caso di Aragorn che si aspetta una lavata di capo da parte del principe di Bosco Atro... Esatto, si aspetta...

Senza neppure rendersi conto dei suoi movimenti, il moro si sedette sul bordo del letto e come sotto un incantesimo al quale era del tutto impossibile resistere, il dorso delle sue dita si mosse, andando a passeggiare leggero sulle salite e sui declini di quel corpo che oramai da tempo lo stregava.

Le mani di Artù stringevano tanto forte il bordo del ripiano da aver perso colore. Merlino sapeva che a metterlo alle strette erano stati i suoi stessi gesti, il suo spingersi così oltre da osservarlo andare in pezzi e riportarlo indietro, il suo gemito nascosto alla prima spinta, il non essersi impedito determinate cose, come mordersi un poco il labbro mentre i loro fianchi si muovevano all’unisono. Tutte quelle cose lo avevano esposto e Artù era un miscuglio di orgoglio, desiderio di aprirsi e timidezza. Una timidezza della quale bisognava calcare bene i confini prima di azzardarsi a sfiorarla.

Doveva ubriacarsi. Non c'era altro modo di affrontare quella grigia, grigissima tragedia. Il punch scivolò giù nella gola che una vera bellezza! Forse un po' troppo bene, tant'è che lo stomaco iniziò a bruciargli come avesse inghiottito un fiammifero. Lasciò cadere il bicchiere di plastica vuoto a terra e si appoggiò al muro durante un giramento particolarmente crudele. Era alla maledetta festa della confraternita dei Camelot, Arthur Pendragon era lì da qualche parte a strusciarsi in mezzo alla bolgia ubriaco come una melanzana e lui, che finalmente era riuscito a trovarsi nello stesso posto alla stessa ora e non perché avevano lezione insieme, era vestito da donna!

[ATTENZIONE: Grossi spoiler per chi non segue la terza stagione!]
"Potresti... puoi restare?"
In realtà dovrebbe correre a casa e aiutare suo padre nelle ricerche di Heather, ma Derek glielo sta chiedendo, per una volta, e non ordinando con uno dei suoi soliti ringhi che lo fanno tremare da capo a piedi, e Stiles decide che sì, può restare, rimanere ancora un po' con il sourwolf e il corpo morto di Erica sopra le loro teste.
[Sterek; post 3x02]

Per poter sopravvivere sul pianeta Terra, più precisamente nella piccola e graziosa cittadina di Beacon Hills, c’era una sola, semplice regola da dover diligentemente rispettare.
Mai, mai disturbare il sonno Derek Hale.
[STEREK]

Derek era ferito.
Non c'era sangue, però. E questo, più di ogni altra cosa, terrorizzò Stiles.
Perché l'assenza di sangue indicava la presenza di una ferita molto, molto più profonda.