(X Men - First Class) - Quella mattina, Erik fu chiamato dal suo padre adottivo. Sebastian aveva del lavoro per lui. Sinceramente non si mise a pensare a cosa potesse essere, si limitò semplicemente a percorrere il lungo corridoio che divideva la sua camera dall'ufficio. Bussò educatamente prima di entrare e , quando lo fece, Shaw si alzò in piedi, aprendo le braccia con un sorriso.
-Ho del lavoro per te, figlio mio!- esclamò con estasi, mentre l'uomo rimaneva dritto in piedi di fronte a lui, con sguardo fiero.
-Dimmi, cosa devo fare, padre?- gli domandò con voce molto bassa.
-Ti ho trovato un obiettivo.- festeggiò Sebastian, facendo il giro della scrivania.
-Ah, e quanto tempo mi dai?- gli chiese cortesemente il giovane, incrociando le braccia.
-Tutto il tempo che ti serve, figliolo.-
-Dammi il nome ed io partirò subito.- disse secco Erik, avvicinandosi alla scrivania, quando suo padre aprì il fascicolo dell'ennesima vittima di suo figlio.
-Il tuo prossimo obbiettivo è Charles Xavier.-

Non aveva bisogno di parole, il sesso non richiedeva linguaggio. Richiedeva corpi, richiedeva carne, richiedeva desiderio, passione... amore, forse. (Raccolta di oneshot a tema erotico.)

[Ziall; Post apocalittica]
La razza Nafytï proviene da un pianeta sconosciuto agli esseri umani. Qualcuno dice che non fa neanche parte del sistema solare, ma nessuno può davvero saperlo.
Un nafytï lo riconosci, ha la pelle quasi sempre segnata da tatuaggi intricati e capelli lucidi – scuri – raccolti in trecce lunghissime. Ogni umano sa, più o meno da quando ha sette anni e la capacità di tenere in mano un coltello (o un fucile), che se individua un nafytï deve ucciderlo.
Niente prigionieri, niente eccezioni.
Niall questa regola l’ha infranta.
{Prima One Shot della raccolta "In questi periodi neri spettacolari".}

[...] il suo sguardo lo sconvolse di più della tempesta infernale
Due drabble che trattano del medesimo momento storico visto da due punti differenti: dagli occhi del vinto e del vincitore. Il frammento di storia riguarderà la disfatta dell'Invincibile Armata spagnola, sconfitta inaspettatamente dall'Inghilterra.
La tempesta che sconvolse e inabissò i piani di conquista della Spagna.

Sebastian si sveglia il primo giorno delle vacanze di primavera in un mondo nuovo, gli unici umani rimasti sembrano essere lui e Hunter. Tutti gli altri sono in preda ad una frenesia cannibale inarrestabile.
In fuga, i due ragazzi si ritrovano a lottare per la sopravvivenza.
________________________________________________________
[Huntbastian, Zombie!AU, Rating Rosso]
Storia originale di HannahSheree, traduzione di Nymeriah.

- “Siamo ragazzini o siamo uomini? Vogliamo fare sul serio?” -

''...il mare è splendido qui, mi chiedo perché non ci siamo mai venuti prima. Dovreste farci un salto anche voi, sul serio. Se il Paradiso non è così, per l'Angelo, poco ci deve mancare. Sta andando tutto bene, tralascinado il fatto che Magnus abbia deciso di andare in giro con un gonnellino di paglia, dimenticandosi che non siamo alle Haw-''
«Oh, andiamo pasticcino! Hai deciso di voler rimanere seduto lì per tutta la vacanza?»
[15° - Malec ; End]

Raccolta di one-shots più o meno brevi, su vari pairing e/o personaggi.
1; "Haruka sapeva che poteva abbandonarsi a lui. Che Makoto non l’avrebbe lasciato cadere."[MakoHaru - NC17]
2; "Lui e il senpai Rin non scopavano." [RinAi - NC17]
3; "Non capisco come faccia Rin ad andare in giro vestito così, mi sento esposto!" [MakoHaru, accenni RinHaru]
4; «Sei proprio un gatto viziato. Cosa devo fare con te?» [MakoHaru - NC17]
5; "Makoto portava l’ombrello e Rin danzava sotto la pioggia" [MakoHaruRin]

Probabilmente fu colpa dell’adrenalina che gli scorreva in corpo, o forse il dolore e l’alcol gli avevano fuso il cervello, forse furono i maledetti occhi verdi di Percy Jackson che brillavano di rabbia, fatto sta che Nico afferrò l’altro per la nuca e lo spinse verso di sé. I loro denti cozzarono e Nico gli morse il labbro inferiore perché voleva fargli del male, voleva che soffrisse, voleva che Percy Jackson rispondesse a quel bacio che sapeva di sangue e disperazione.
Secondo posto a pari merito al contest: “Percabeth or Pernico? This is the problem” indetto da Water_wolf sul forum di EFP.
[Pernico - Percabeth - Post Series]

FF Klaroline AU. Caroline è una giovane neuropsicologa entusiasta ed ottimista che sta per cominciare l'anno di tirocinio al MIT. Klaus è il direttore del dipartimento sperimentale in cui lei dovrà lavorare, nel suo passato c'è un'ombra che lo perseguita e nel suo presente è invischiato in una situazione che lo porterà ad incontrare non poche difficoltà. I due, all'inizio distanti e diversi, si ritroveranno coinvolti in un'attrazione reciproca che li condurrà ad un'unione tanto tortuosa quanto forte.
Dimenticate alcuni legami di parentela tra i personaggi di TVD, come quello tra Elena e Jeremy.
Dal Prologo: “Proferssor Mikaelson, questa è la nostra nuova collaboratrice, la specializzanda Caroline Forbes, svolgerà il suo anno di tirocinio qui al MIT”.
I suoi occhi cristallini schivavano il mio sguardo indagatore.
I lunghi capelli dorati erano raccolti in un’elegante coda di cavallo.
Solo dopo qualche secondo ebbe il coraggio di sollevare lo sguardo ed incrociare il mio.
“Piacere di conoscerla Professor Mikaelson”.
Mi accorsi che quegli occhi, turchesi e diafani, erano troppo simili ad altri occhi già visti e vissuti, gli occhi di lei".

«Dici che non sono più lo stesso. Io non lo so, so solo che non sto bene.»
3 mesi dopo la morte di Sin, i nostri protagonisti si ritrovano faccia a faccia con i loro dolori, passati e presenti.
Lulu, soprattutto, si renderà conto che far sparire il dolore è più difficile di quanto lei abbia mai creduto.
[One shot in particolare su Wakka e Lulu, ma che accenna a tutti gli altri protagonisti.]

"Stiles restò di sasso cercando per un intero minuto di trovare la falla in quella frase, l’inganno, il trucco. Perché c’era sempre il trucco, soprattutto quando si trattava di Derek."

Bitinia, 124 d.C.
Adriano viaggia attraverso il suo impero, come ogni viaggio è una ricerca; la sua lo porta in Bitinia, fra le braccia di colui che terrà il suo cuore per sei anni d'oro, prima di portarlo con sé nei fanghi putrescenti del Nilo che inghiottirà bellezza, speranze e due anime smarrite sull'orlo di due rive opposte.
-------------------------------------------
Parla, parla ancora, fu il suo pensiero. E intanto che sussurrava lo osservava; osservava le linee del viso, generose curve rosee temperate da una punta di durezza nello sguardo, questo ingenuo ma estremamente attivo. I capelli inghiottivano la luce, ne attenuavano i bagliori in quell’angolo di giardino in cui l’aveva condotto; l’ombra del labbro, che mai ancora si era steso, tremolava su di lui come la lama di una spada. E Adriano sentiva che tutto ciò che desiderava era esserne trafitto.

Né Prussia né Romano, cercavano una nuova relazione, specialmente non tra di loro, ma in qualche modo finiscono per diventare più vicini di quanto avessero mai creduto o cercato. Prumano con altre parings come accompagnamento. Il rating è per il linguaggio.