Sara vive a Milano con la famiglia. Il padre deve essere trasferito per lavoro e lei finirà con l'abitare vicino a strane persone. In questa storia i Tokio Hotel non centrano nella vita dei 4 ragazzi.

Si sentiva ancora una bambina, piccola, immatura. Come poteva solo lontanamente pensare di compiere un salto talmente grande da gravare sulla sua intera vita?

Isabella li osservava interessata. Non aveva mai visto due persone tanto carine nello stesso metro quadrato. I loro lineamenti erano vergognosamente perfetti (...)- La nostra proposta è questa: vorresti essere la ragazza di Bill? – chiese Tom, con lo stesso tono di quando si chiede “Vorresti una caramella?”(...) Non aveva smesso di pensare alla notte precedente. Al corpo di Bill, alle sue labbra, i suoi occhi dal lupo che la fissavano quasi l'avessero voluta divorare con lo sguardo, le sue mani sulla sua pelle...(...) “Lavorolavorolavoro…” si ripetè mentalmente, facendo di quella parola il suo mantra spirituale...

Odiava quel ragazzo con tutto il cuore. Lo odiava perché si vestiva esattamente come lui, ascoltava la stessa musica che ascoltava lui e perché gli rispondeva a tono. Lo odiava perché era tremendamente fragile da colpire, cascava sempre al suolo. Lo odiava soprattutto perché non era un ragazzo e perché lo faceva sentire in colpa di tutto quello che gli aveva fatto in quei mesi.
Avvisi: OOC, AU, lemon, language, no-slash
A/N: I personaggi della storia non mi appartengono e non interpretano i loro reali ruoli. Tutto ciò che è scritto è puramente inventato ed è mio. Perciò non copiate e avvisatemi qualora prendeste la storia per postarla in altri posti.
Point of view: estraneo alla storia

“Ok ok allora. I Tokio hotel tra una settimana faranno una data qui ad Amburgo! Non è meraviglioso?!” Quasi potevo immaginarmela, nella sua camera tappezzata di poster di quei quattro, con gli occhi lucidi per l’emozione. Puah. “Sinceramente Ary, non vedo come io possa trovare meravigliosi quei quattro crucchi!” Non mi sono mai piaciuti, davvero. Soprattutto il chitarrista, quel mezzo rapper. Che schifo. Ary invece ne andava matta, poi se si parlava del suo “Bassista sessoso” Come lo chiamava sempre. Ribadisco, che schifo.

"Berlino era grande. Berlino era cupa.
Berlino era la nostra tana."
La storia si svolge nel futuro, attorno al 2015, in una Germania diversa da quella che conosciamo ora. Richiama un po' il periodo della seconda guerra mondiale per la tensione e la paura che c'è nell'aria, ma quegli avvenimenti non fanno parte della trama.
Se accadono determinate cose hanno tutte un significato che magari verrà spiegato più avanti nella storia o che è già stato spiegato in precedenza con un sottile filo di collegamento. Tuttavia vi informo che chi legge deve avere una mente pronta a tutto, al peggio come al meglio. Inoltre vorrei precisare che la situazione è drammatica, quindi qualche gesto che potrebbe essere avventato in realtà non lo è.
Il titolo della fan fic è ispirato dall'omonima canzone dei Cinema Bizarre e, oltre alla progatonista femminile, il secondo personaggio principale è Tom Kaulitz. Gradirei che quello che ho scritto non venisse copiato e/o pubblicato da qualche altra parte senza il mio consenso. Grazie per l'attenzione.

Tutto ad un tratto sento le sue labbra avventarsi sulle mie,passo la mano dietro al suo collo per poterlo tenere stretto a me così per sempre,il suo corpo finisce sul mio senza che me ne accorgessi,attimi,parole appena sussurrate,gemiti Le tue mani si insidiano dentro alla mia camicietta."amore vuoi?"sorrido "si,con tutta me stessa"[...] Faccio per entrare in salotto quando una persona mi afferra."che cazzo fai!?"mi mette una sua manaccia sulla bocca "ferma è meglio non andare in salotto"ma ora questo perché cazzo bisbisglia!!mi indichi il divano,non si vede un gran che ma distingo molto bene un Bill chino sul qualcuno e della braccina che penzolano dal bracciolo del divano."oh mannaggia!"senza fare rumore cerchiamo di uscire dalla stanza. "potresti almeno dirmi grazie!"non ne vedo il motivo "e perché dovrei scusa?!"lo vedo girarmi le spalle "io e te non andremo mai d'accordo!!"[....]

"Sapeva che a lei ci pensava, ogni tanto, si domandava come stesse e se pensasse a lui." Sono passati più di sei mesi, da quel caldo autunno, ma c'è ancora qualcosa di irrisolto... Seguito di "Autumn Song"

«Tutti i compiti che ti ho affidato fino ad ora li hai portati a termine senza ulteriori complicazioni. Ma questa volta ti sto assegnando un compito molto più serio. Eliminare un umano. Sei libera di rifiutare, qualora non te la sentissi. Ma nel momento in cui dovessi accettare, ricordati: non puoi tirarti indietro». Quelle sue parole così perfettamente pesate, così mirate, mi fecero riflettere. Eliminare un umano. Senz'altro la cosa più orribile del mondo. Ma io non avevo uno scopo diverso nella vita, se non quello di ubbidire agli ordini di Sean e di dimostrargli quanto valessi.

Questo è la mia seconda ff, parla di Elise, la migliore amica dei Tokio Hotel, ma con un rapporto molto speciale con il Sex Gott del gruppo, sono innamorati l'uno dell'altro, ma in momenti diversi. E se si intromette una ragazza che farà innamorare il chitarrista come mai successo prima? come fare? Beh, semplice, le si fa i dispetti dietro le spalle al ragazzo oppure inventare un piano...
Non dico altro...
Leggete e recensite... Spero vi piaccia.

Era passato un anno. Esatto, già un anno era trascorso dal giorno in cui avevo conosciuto i Tokio Hotel. E quasi un anno era passato dalla mia relazione con Tom che, magicamente, eravamo riusciti a mantenere solida. Certo i problemi non mancavano, ma qual'era quella coppia che non ne aveva?
[Sequel di "Looking for happiness"]

"In un mese me la scopo."
"Chi? Quella? Figurati... Non te la darà mai!"
"Scommettiamo?"

Finalmente Bill e Sara sono davvero fecili,il loro amore è riuscito a superare gli ostacoli ed ora insieme al piccolo Yoki vivono la loro vira in serenità...almeno questo è quello che credono loro ma il destino si sa gioca brutti scherzi(continuazione di "solo io e te")

Chi è che se ne stava in camera mia quando sono arrivato?!-.
-Avevo sonno e mi sono addormentata!-.
-Sul mio letto?! Ammettilo che sei cotta di me!-.
Io cominciai a ridere da assatanata.
David ascoltava in silenzio la conversazione, sorseggiando il suo the ad occhi chiusi, non troppo interessato mentre i tre ragazzi si passavano sconsolatamente una mano sul viso.

C’è una ragazza. Seria, sola, enigmatica forse. Ha preso decisioni importanti, eppure si sente fragile. Si difende con la dignità. Ma la sua vita non è una favola e forse non lo sarà mai. Essere investita da una macchina sembra solo l’ennesima sfortuna. Ma tutto sta in CHI c’è su quella macchina…“E quando sentirai questa canzone autunnale / Ricordati i tempi migliori stanno già arrivando…”