The Edge, autore su EFP Fanfiction

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The Edge

Membro dal: 09/10/11
Recensore Master (841 recensioni)

Bazzico sul web da un discreto numero di anni, sono nata nel 1997 in un giorno di festa, se si può dire, e molto spesso la gente si dimentica del mio compleanno. Scrivo da che ne ho memoria, la musica è la mia fonte di ispirazione principale, l'umorismo e il sarcasmo sono il mio tratto distintivo. Mi piacciono le lingue, più sono difficili più mi diverto, adoro cucinare e ho un amore platonico per le papere. Potete trovare i miei racconti, in inglese (e spero presto anche in tedesco) su AO3, Nao_Mullen

Novembre 1978

Novembre 1978
Dublino
Un giovane ragazzo dai capelli biondi era avvolto nel suo pesante giaccone. Gli occhi verdi erano colmi di lacrime, le quali scivolavano lungo le guance bagnando il suo bel viso.
Il ragazzo guardò con tristezza la lapide di fronte a sé.

Niente ferma un amico

“Allora man, la bevi quella birra sì o no?” domandò Slash con una punta di impazienza nella voce.
“Ma farti i cazzi tuoi mai? Al posto di pensare se bevo la MIA birra, potresti anche darmi una mano a trascinare Stevie fuori dal cesso, sai com’è, dovrei pisciare e vorrei farlo in pace, non con il nostro batterista agonizzante sul pavimento.”

I miracoli esistono!

“Imbecille fai più attenzione!” bisbigliò una voce.
“Man non è colpa mia se gli starnuti arrivano adesso”
“SShh zitto! Non dobbiamo far saltare la nostra copertura”
“Volete chiudere il becco sì o sì?” domandò stizzita una terza voce.

I miss you Big Man

Odore di cuoio.
La pelle scura di Clarence Clemons profumava di cuoio.
Bruce aveva sempre amato quell’odore, sapeva di amicizia, complicità e musica

Where's John?

“John dove sei?” Domandò ingenuamente il batterista, ma non ricevette risposta.
“Deaky… yuuuu-huuu...” cantilenò Roger mentre camminava a grandi passi nello studio.
“Johnny.. tanto lo so che ci sei! E’ inutile che ti nascondi, vecchio burlone! Vieni fuori, su.”

Piccole dolcezze

Mike sorrise sotto ai baffi, era felice di avere quelle due piccole pesti addosso.
Diede un bacio sulla fronte ad entrambi e il bambino dichiarò “Papà… io e Ruby abbiamo fame”
Il bassista si accarezzò il mento pensieroso “Che ne dite di pane e nutella?”

Sweet Caress

Duff udì un flebile singhiozzo provenire dalla cameretta di Grace.
Guardò l’orologio, segnava le ventidue e quaranta. A quell’ora la piccolina doveva dormire da un pezzo.

Il Segugio di corte.

“In un mondo che non vi dico, in un anno che non so, c’era una volta una principessa con i capelli rossi. Questa principessa era diversa da tutte le altre. Non vestiva abiti eleganti, ma comprava dei vestiti sgargianti. Il suo completo preferito era di un colore misto tra il lilla e il fucsia”

Under the same sun

Siamo lontani, viviamo in due paesi diversi.
Mi rincuora il fatto che viviamo sotto lo stesso sole e respiriamo la stessa aria.
Mi manchi.

Il difficile mestiere di padre

- Ultimo capitolo

E' difficile il mestiere di padre, e ogni papà che si rispetti deve proteggere ed aiutare i figli.
Cosa faranno un chitarrista armato di scolapasta e un bassista con dei calzini verdi?
Ad alto contenuto di idiozia, LOL

Moby Dick

-Sarò anche il più vecchio tra noi, ma non cado così in basso! Io, James Patrick Page che progetta le battute? Assurdo-
Robert fu l’ultimo ad alzarsi, posò una mano sulla pietra e sussurrò –Buon compleanno Bonzs. Prima o poi verremo da te e potremo suonare di nuovo, per l’ultima volta-

Niente cambia nel tempo

Niente cambia nel tempo, e Duff lo sa bene. Per questo andrà a far visita ad un amico di vecchia data.
"STRADLIN APRI LA PORTA, PORCA MISERIA!"

Golosità

“Buongiorno Mikey” mi saluta Frank mentre finisce di bere gli ultimi rimasugli del caffè.
“Ciao Trè”
“Hai visto Billie?”
“No…. Strano, aveva detto che dovevamo vederci qui per le nove. Io sono puntuale, tu idem. Lui che fine ha fatto?”

La ricerca della felicità

George Harrison si era sempre chiesto qual era la felicità più pura...

Demoni e incubi

Axl si svegliò urlando.
L’ennesimo incubo, l’ennesimo sogno in cui riviveva le violenze subite durante la sua infanzia.
Era solo nella stanza, le lacrime cominciarono a scorrergli lungo le guance, il suo respiro si fece più affannoso, veloce, i brividi corsero lungo la sua schiena, dei formicolii gli artigliarono le mani.
Era completamente solo, in balia dei demoni del suo passato.

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