La Dedimo Street High School era una delle scuole private più famose e rispettate dello stato.
Sorgeva nella parte finale di Dedimo Street, il quartiere dei ricchi per eccellenza. Ma la DSHS non era una semplice scuola superiore, bensì un istituto per la correzione disciplinare dei figli dei potenti. Era la scuola per coloro che rifiutavano le regole e la disciplina.
Era frequentata da quei ragazzi che erano stati cacciati da almeno 2 scuole e che comparivano nel libro nero scolastico. Non era una scuola, era una prigione dorata.
Helèna Jaden è il capo della confraternita femminile, Santiago Evans il capo di quella maschile.
Sono entrambi orgogliosi, scaltri, viziati e potenti.
Una lotta pari per la supremazia e il potere scolastico.
Un premio al più popolare che lei ha sempre vinto ma che lui vorrebbe ottenere.
Una sfida tutta maschile per chi riesce a far impazzire la nostra protagonista.
L'odio che si mescola all'amore, ma che l'orgoglio non riesce a distinguere.
In più: Un amica traditrice, uno scagnozzo viscido, una guardia troppo buona e una preside pignola.
Tutto questo accade tra le mura della grande Dedimo Street High School.

"Lui era il capo della segretissima confraternita maschile, era lui che organizzava le feste segrete, i tornei clandestini, era lui che ogni notte aveva una ragazza diversa nel suo letto.
Lei era il capo della segretissima confraternita femminile. Era famosa nella scuola, era bella, era popolare. Ogni ragazzo cadeva ai suoi piedi, ma non tutti potevano entrare nel suo letto.
E Santiago, chissà perchè, non ne aveva il permesso."

CAP 8: Era assolutamente fantastico, meraviglioso, da togliere il fiato. La sua bellezza era così assurdamente magnetica da catturare il suo sguardo ed impedirle di guardare altro.

Come può combiare la vita di una ragazza dopo una scelta? Cosa incontrerà Martine Westwood al suo ritorno a Malibu dopo due anni di assenza lavorativa? Non più una bambina ma una donna, il richiamo della vecchia vita si farà sentire o saprà resistere?
Tutto in questa storia, che dedico solo a voi...(seguito di "Le due metà")

VM 17! Hotel Luxury. Sette stelle. Sette peccati capitali. Il principe azzurro. La fata buona. L'audace eroe. Il grillo parlante. Cappuccetto Rosso vestita da principessa. La strega cattiva. Il principe coccodrillo. E il lupo affamato. Ero l’ennesima cameriera dell’hotel. Ma io ero speciale, perché mi occupavo di persone speciali, di quelle persone che avevano strani attacchi di fame e che riuscivano a fare cose non umane. ATTENZIONE: TRacce Yaoi.

Shade richiamò l’attenzione della lupa tirandole forte i baffi, e lei, paziente, tornò a guardarlo. Le manine paffute del bambino strinsero il suo pelo, gli occhioni verdi – gli occhi di suo padre – piantati con incredibile forza nei suoi.
E mormorò qualcosa.
Qualcosa di diverso dai suoi soliti gorgheggi, mormorò una parola, una soltanto…la prima, di tutta la sua breve vita. Quella parola capace di far trasalire Lylith e Luke, di far voltare di scatto il falcone, di far riempire di lacrime invisibili gli occhi d’argento della lupa.
-Mama?-
Diana.
Un nome, una donna, una creatura unica ed inconcepibile destinata a mutare persino l'universo.
"Conoscesti la pace, Diana Black.
Conoscesti l'amore del tuo uomo, della tua famiglia, la gioia cheta e sicura della tranquillità... ma tutto, ora, ti è stato di nuovo strappato. Avrai la forza, Diana Zabini? Potrà la Regina tornare a combattere per ciò che ama?"
"È il perpetuo timore della paura, la paura della paura, che forma il volto di una persona coraggiosa."
[George Bernanos]

Valentin Williams, è un hacker e si trova a capo del Bastard's Club, un sito privatissimo riservato solo ai membri scelti da lui. In più è ossessionato da Kimberly Fox, la sua migliore amica. Le cose si mettono male per lui quando Virgil West, una matricola curiosa, vuole scoprire che cosa si cela dietro il Bs'C.

“Tom Kaulitz,” si presentò lui alla fine, stringendole la mano. Fu allora che l’attenzione gli cadde sul cartellino che lei aveva al collo. “Vibeke V. Wolner?” lesse.
“Si legge ‘Wulner’,” lo corresse lei rigidamente. “Sono norvegese.”
“Ah,” fece lui, dimostrando scarso interesse. “Posso chiamarti Vi, per comodità?”
“No.” Ribatté lei secca.
“La v puntata per cosa sta?” le chiese allora Tom.
“Non sono fatti tuoi.”
Si occhieggiarono con un accenno di ostilità. Vibeke seppe immediatamente che tra loro due sarebbe stato impossibile instaurare un rapporto civile.
[Sequel di Lullaby For Emily]

{Una FF su Gustav}
Si, perchè io sono l’eterna idiota, il tipico personaggio delle favole che s’inciufola del principe azzurro, sapendo benissimo che non è stato, non è e non sarà possibile. Il masochismo esiste, gente. Il solo fatto di bramare “l’ama e sii amato” è da considerare il primo passo verso la pazzia, la frustrazione, le risate per cavolate, le uscite con altri uomini fallite per il solo fatto che loro non sono lui.

Due cacciatrici.
Una setta.
E, soprattutto, due vampiri.
Due vampiri capaci di vincere le strenue difese, gli oscuri passati di due donne.
Occhi d'argento e occhi di zaffiro.
Gelidi quanto le loro anime.
Riusciranno le cacciatrici a vincerli....
O ad averli?
Fic a due mani fra Iaia e Ran!!

SEGUITO DI "PROIE ROUGE". [...]Ricordo ancora le sue parole: "Fuori dal Proie Rouge io non ti dimenticherò. Farò solo finta di averlo fatto." Ecco perché non voglio andare avanti e dimenticare. Perché dentro di me so che lui non dimenticherà. O forse spero solo che non lo faccia. Che non mi dimentichi.[...]Ma dobbiamo fingere che niente sia successo. E lui sembra farcela. Anzi, lui può farcela. Lui è Draco Malfoy. Ed io?

Non dovevo farmi illusioni su di lui: era troppo bello ed elegante per me, e percepivo tanta amarezza in lui. Non gli serviva altra disperazione, non gli serviva una seccatura come me tra i piedi. Non mi avrebbe nemmeno considerata, probabilmente.
Fu questo a farmi spingere più vicina a lui, sempre di più, fino a che non gli fui quasi accanto.
Credevo che l’ultima cosa di cui avesse bisogno uno come lui fosse una come me, abbandonata ed evitata da tutti, una reietta destinata a morire di freddo e di fame nell’angolo di un vicolo buio.
Eppure, quando si voltò e mi vide, il ragazzo dagli occhi tristi mi sorrise.

“Solo tu potevi accettare l’invito di uno sconosciuto, fra l’altro in uno dei quartieri più malfamati di Amburgo.”
E tutto iniziò con un delitto da Starbucks in cui la vittima fu un cappuccino e l'assassino un ragazzo dagli occhi blu...

"Una vita sbagliata, cominciata male. Una vita di una ragazza qualunque, una ragazza che fin da piccola era stata abituata a soffrire. La prima cosa che ti fa capire che la tua vita andrà a rotoli, è quando hai una famiglia sbagliata che ti guida in una via sbagliata." La storia di una ragazza oppressa,che con l'aiuto di sua cugina comincia a vivere sul serio,andando avanti con la convinzione che un giorno potrà incontrare Tom.In realtà non si rende conto che il suo più grande sogno, si trasformerà in un incubo...La storia è scritta in prima persona, cioè è lei, la protagonista, che parla e racconta di sè. Ho deciso di scriverla così per far entrare meglio i lettori nel personaggio e per far trapelare il più possibile le emozioni da uno schermo al cuore...buona lettura!

Le piccole ampolle di profumo, ormai completamente evaporato, che riempivano gli scaffali di un armadio a muro. Era l'unica cosa che le rimaneva di sua madre, quella, una piccola collezione di essenze profumate che sapevano di casa. "Non ti vedo particolarmente ansiosa di partire" una ragazza bionda si voltò verso la porta. Strinse le spalle magre abbozzando un sorriso forzato. "Mi dispiace lasciare qui tutte le mie vecchie cose!" ammise nostalgica. "Hero, sei grande ormai! Hai 16 anni e io sono troppo vecchio per stare dietro a una ragazzina!" disse l'uomo entrando nella stanza. "Lo so William, lo so!" lo vide avvicinarsi per poi avvolgerla in un caldo abbraccio. Lui era l'unica persona che le era stata sempre accanto fin da quando era nata. L'unico che in fondo era stato in gradi di capire le sue paure e i suoi disagi. "Ho promesso ai tuoi genitori che mi sarei preso cura di te, e in questi anni ho cercato di fare del mio meglio Hero ma, capisci anche tu che hai bisogno di un'istruzione come si deve, vero?" una domanda superflua. Certo che lo sapeva, conosceva alla perfezione il volere dei suoi genitori, morti ancor prima che lei riuscisse a parlare. Desideravano il meglio per la loro unica figlia, un'istruzione con i contro fiocchi in un College Inglese molto rinomato che offriva a tutti gli iscritti le credenziali necessarie per entrare a far parte in un mondo fatto per pochi, un mondo d'elite.

Salve! Mi chiamo Laura e questa è la mia primissima fanfiction che pubblico (oh, che emozione!). Molto probabiilmente non sarà un granché, quindi sarei felice se mi faceste commenti e critiche per capire se è possibile continuare o se è meglio smettere. La storia inizia alla fine di Eclipse e non viene narrata da Bella ma da un personaggio di mia invenzione: una misteriosa ragazza appena trasferita a Forks... Grazie in anticipo! Ciaooooo!

In quel momento, appena lei ripose la sua chitarra nella custodia i cancelli inaspettatamente si aprirono perchè forse uno o due o tre o quattro orecchie in più di quelle duemila ragazze l'avevano sentita, e non avevano aspettato oltre perchè a tutti costi volevano iniziare, a tutti i costi dovevano suonare per un motivo non precisato, volevano farlo e basta e penso si sia capito chi l'avesse fatto...O no?......storia di una piccola Stella che brilla sempre di più!