“Malik”Che ci faceva qui a quell’ora? Perché dovevo trovarmelo dappertutto?
“Payne” Disse sfoderando il sorrisetto da ‘mafioso’ per cui mezza scuola già sbavava, tutte quelle dei primi e dei secondi, quelle che svenivano al passaggio di Zayn Malik.
“Bel costumino” Aggiunse ammiccando al mio costume intero, “Simpatico. Che fai qui? È tardi”
“Potrei dirti la stessa identica cosa” “La piscina è aperta agli iscritti a qualsiasi ora, tu sei un semplice studente. Fuori di qua!” Gli intimai indicandogli la porta.

Era partito per sempre, senza lasciare spiegazioni, non che me ne dovesse. Non aveva informato nessuno ed io ero L'ULTIMA persona alla quale si sarebbe rivolto. Ogni santo giorno rimpiango di non avergli detto tutto e mi illudo che qualcosa sarebbe cambiato. Ho sempre sognato la vita come un film, passavo giornate inventando incontri che ti cambiano la vita. Ma la vita non è un film. Non puoi tornare indietro per rivivere i momenti migliori, non puoi fermare tutto e non puoi neanche andare avanti nel tempo. Semplicemente devi prendere le cose come vengono, senza storie, anche perché sarebbe inutile.

Che senso ha andare ad una stupida festa solo per accontentare quella rompiballe di tua sorella?Nessuno. Nessuno se non è vi è mai capitato quello che è capitato a me.
Sono Venice e mia sorella Siena ha deciso di sana pianta di portarmi a una festa in maschera cercando di farmi sorridere , almeno dopo la settimana infernale che ho avuto. Oh certo , può sembrare ridicola una cosa del genere , ma è vero. E forse dovrei ringraziare quella sclerata di mia sorella che mi ha concesso di conoscere un ragazzo fantastico chiamato Niall Horan.

Wir werden miteinander siegen: noi insieme vinceremo.
Il primo settembre 1939 i tedeschi invasero la Polonia. Io, a quel tempo avevo solo diciassette anni; ero giovanissima, piena di vita, di voglia di fare, con speranze, sogni e progetti per il futuro. In quei giorni tutto svanì lasciandomi terrorizzata, preoccupata e senza speranza. La guerra distrusse tutto, dalle città all’animo delle persone.

"Non aveva mai perso le speranze di poterli vedere davvero un giorno, anche se il tempo passava, e quel fatidico momento non arrivava mai, Ells restava fiduciosa, e sapeva che un giorno avrebbe incontrato la boy band che l’aveva fatta impazzire in così poco tempo, quel ragazzo in particolare, che l’aveva fatta innamorare senza averla mai vista dal vivo [...]"

“Hai idea di quello che ho pensato vedendoti attaccata a quello?” mi chiese lui che doveva avermi seguito.
“Che lo stavo baciando.” gli risposi,
“Che lo stavi baciando? Cazzo Es! Quanto hai bevuto?” sbuffai,
“Era solo un drink, che era eccessivamente forte, ma non preoccuparti, non sono ubriaca fradicia, sono solo un po’ brilla” lui scosse la testa e iniziò a farfugliare delle cose che non capii, ero troppo impegnata a seguire il movimento delle sue labbra.
Dovevo mettere fine a quel tormento,
“Zayn?” lui incrociò il mio sguardo,
“Che c’è?” disse,
“Vieni qui..” lui mi raggiunse, lo tirai dalla camicia e lo trascinai sul letto insieme a me,
“Gli altri a che ora tornano di solito?” lui mi fissò incerto,
“Verso le sei” alzai un angolo della bocca,
“Perfetto” lui inarcò le sopracciglia,
“Perfetto per co..” non lo feci finire di parlare, premetti le labbra sulle sue.
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Zayn incontra Estelle, una ragazza che sembra così diversa, ma che alla fine è uguale a tutti gli altri. Diventerà qualcuno per lui. Già ma cosa?
Terza FF ciccie, siate clementi:33

"era stufo di soffrire ogni dannata volta, ma lui era fatto così, la sua sensibilità non gli permetteva di essere razionale, e ogni volta, il suo povero cuore si spezzava, e lui si ritrovava sempre lì, nel buio della notte, da solo [...] "

Questa FF parte dall'idea di questa OS : http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=980953&i=1. Ho avuto ispirazione ed ho scritto dei capitoli successivi,trasformandola così in una Fan Fiction vera e propria. Il primo capitolo è appunto quello della One Shot.
Vi prego di leggere e recensire, mi farebbe davvero piacere sapere cosa ne pensate. :3
-Fede.

La gabbia di vetro che si era costruita intorno a sè, ormai oppressa dalle troppe crepe e dai troppi graffi, si frantumò in milioni di schegge che trafissero il corpo di Clare e in maniera particolare gli occhi e il cuore, facendola scoppiare in un pianto silenzioso.
Ci aveva provato a credere che non esistesse, ma lui esisteva ancora.
Esisteva ancora e pensava che lei fosse morta.

Rovistai nella borsa, alla ricerca di un altro pacchetto di sigarette e trovai le Black Devil. Altri ricordi.