Questa storia è una storia di fate...Una storia molto carina di fate, dove ci saranno anche innamoramenti ma molta azione e colpi di scena inaspettati che renderanno piacevole la lettura

Ruggero, imperatore di Meridia, parte assieme a una ciurma di pirati e al suo migliore amico, il vescovo mago Marco, alla ricerca dei fiumi infernali Stige, Acheronte, Flegetonte, Lete e Cocito.
I fiumi, infatti, garantiscono a chi si bagna nelle loro acque l'invulnerabilità in battaglia.
Riuscirà il sovrano a trovare le acque miracolose e a rendere invincibili se stesso e i propri soldati?

Lorenzo è un adolescente come tanti: ha quindici anni, e trascorre le sue giornate tra amici, scuola e sport. Per difendere una sua compagna - se non di più -, Giulia, viene condannato ad una sospensione di dieci giorni, che i genitori hanno concordato di fargli trascorrere tra le Alpi nello schietto paese dove abitano i nonni, e dove lui è nato, in quanto credono che "l'aria di montagna lo aiuterà a rilassare i nervi"
Ma un'oscuro segreto che attanaglia la sua famiglia fin dai propri albori lo attende, e non potrà più lasciare il paese a patto che non ritrovi l'Aspetto degli Antichi, un antico tesoro perduto da secoli che si narra celi un enorme potere magico.

Storia che ho scritto per un concorso, principalmente basata su "Alice in Wonderland". Non ha apparente senso.

Dalla prefazione:
"Mi ritrovai davanti ad un edificio alto e bianco, e entrai senza pensarci. Una volta sulla porta, mi voltai. Due uomini vestiti di nero attraversarono la strada sulla quale poco prima stavo correndo io, ma non si fermarono, e continuarono ad avanzare con passo veloce. Non mi avevano notata. Ma questo non significava che avessi vinto.
La mia pausa durò il tempo di un battito di ciglia. Mi voltai di nuovo ed entrai nell'edificio. Con il fiato corto, trovai una lunga rampa di scale e salii. Dovevo allontanarmi il più possibile. La scala divenne a chiocciola, e più ripida. Inciampai, ma continuai ad avanzare senza smettere di correre.
Arrivata in cima, mi resi conto dell'errore. Di quell'errore che mi sarebbe costato la vita.
Ero arrivata all'ultimo piano, forse il ventesimo, forse di più. Ero su una terrazza panoramica, con zero possibilità di scappare, se non dalle scale. Se i miei aguzzini fossero saliti, non avrei potuto far altro che aspettare il loro arrivo, e con quello la mia morte... "

Cosa succede dopo la morte? Se lo chiedono in molti, taluni arrivano spendere tutta la loro vita per cercare delle risposte introvabili. E quando un cataclisma inaspettato e inarrestabile devastò la parte settentrionale dell'Italia, tutti, uomini e donne, ricchi e poveri, credenti e atei, si chiesero cosa sarebbe stato di loro. Riaprirono gli occhi all'unisono, in un mondo tanto familiare quanto sconosciuto: il più alto dei cieli, oltre lo spazio, oltre l'immaginazione. Innanzi a loro gli Dei, secolari creature mistiche che da eoni governavano il flusso degli eventi, con i loro occhi freddi come il più gelido degli inverni. Erano stati chiamati per una prova, erano stati chiamati per dimostrare il loro valore.

Andrew McGrory è un ragazzino di 12 anni, trasferitosi da poco da liverpool alla ridente cittadina di WoolWitch, qui scoprirò cose del suo futuro e del suo vero io che non poteva lontanamente immaginare

questa volta era diverso,mi sono sentita come se fossi la vittima...Ma non importa non mi vedrai mai piangere!

Può un terreno essere causa di litigio tra buoni vicini e vecchi amici? La storia dell'uomo ci risponde di sì, ma come andrebbero le cose in un mondo fantasy? Scopriamolo.

Improvvisamente sentii l’uomo sussultare, dalla sorpresa sobbalzai a mia volta, cos’era quel pesante sospiro che uscì dalle sue labbra vecchie e screpolate? Quel signore aveva la capacità di lasciarmi esterrefatta ad ogni sua azione..Restai per altri sessanta secondi a fissarlo confusa, inconsapevole di quale sarebbe stata la sua prossima mossa. Eppure appena raggiunto il sessantaduesimo secondo, sul suo viso si dipinse un grande e meraviglioso sorriso. Ne rimasi incantata, tanto che fece sorridere pure me.
Poi finalmente iniziò a spiccare parola:
«Piccola Maggie , ti andrebbe di ascoltare una storia? »