In questa Dramione, siamo al settimo anno di Hogwarts.
A causa di una delle solite iniziative molto "peace and love" di Silente, i Grifondoro dovranno lavorare insieme ai Serpeverde.
Indovinate con chi finirà in coppia la nostra Granger?
Passione sconvolgente e inesorabile.
Sentimenti contrastanti, il senso del proibito in bocca.
I pregiudizi del mondo da sconfiggere.
Ci aggiungiamo i fantasmi del passato di Draco, e le paure di Hermione.
E un nuovo pericolo che incombe sulla comunità magica.
Voldemort è davvero scomparso?
Qualcuno manca all' appello da Hazkaban.
Chi è Obscuria?
Che intenzioni ha?
Come spiegare gli strani segnali ad Hogwarts?
La minaccia incombe, mentre un nuovo amore tenta di sbocciare tra le spine.

Piccolo squarcio di una delle amicizie più sincere e tenere di sempre.
Terza classificata al "Severus' life Contest" indetto da Sevvie.

Seconda classificata al Severus' Life Contest indetto dalla magica Sevvie!
Un momento di debolezza del nostro professore prima di iniziare l'ultimo anno a Hogwarts.
Forse, forse se chiude gli occhi si addormenterà.
Se perde il primo giorno, se perde il primo mese forse passerà tutto.
Se si sveglierà tardi forse potrà chiamarsene fuori.
Non lo voglio più fare.
Cos'è un altro tradimento, in fondo, in un'intera vita di bugie?

Sirius devastato per la morte di suo fratello..tanto che non può fare a meno di ricordarlo e parlare con una voce che sente nella sua testa..

Ecco la parodia del secondo libro di Harry Potter! é la mia prima parodia, siate clementi! Harry Potter era un bambino eccezionale, l'unico difetto: ci metteva un po' per capire le cose. Recensite!

"Hermione Granger parlava con la Biblioteca, le raccontava le sue storie, i suoi piccoli problemi esistenziali. In un mondo distrutto, dilaniato dalla guerra che si era intromessa nella vita di ognuno lei poteva finalmente parlare di cose futili, cose sciocche, ma anche fare domande alle quali lei stessa non aveva saputo rispondere. "
fanfiction pensata senza troppe pretese, ambientata durante il sesto anno di Harry, Ron ed Hermione. Parla di un dolore dettato dalla consapevolezza di esistere e di essere creature mortali. Sperando che piaccia. Writ

"Un Black ragiona, pensa, riflette.
Cosa farai, ora che hai capito?
Romperai lo specchio."

"Perché eri tu il perno che faceva girare la mia vita. Il mio migliore amico. La punta del mio compasso. "
Sirius è sconvolto dalla morte di James. Come dice Molly, quindici anni dopo, "Harry non è James". E Sirius, senza la presenza del suo migliore amico è sconvolto. Letteralmente. Non ho messo nè date nè luoghi. Sirius è perso. Sperando che piaccia. Writ

James si volta per guardarlo; si scherma con una mano dalla luce del sole e poi sorride.
“Ci saremo anche stasera, lo sai, vero? E fanculo alla luna”.

Marlene si era ripromessa di non amare Sirius molto tempo prima, ma una parte di lei rimaneva ancorata al ricordo di loro due assieme.
Chissà perché, poi.
Forse era tutta colpa del suo sguardo, di quel modo che aveva di fissarla, come se vedesse realmente cosa c’era dietro quella maschera di indifferenza che lei portava ormai da tempo, per tentare, inutilmente poi, di nascondere ciò che provava davvero.
Dicono che gli amori impossibili, platonici o reali che siano, durino per tutta la vita, immutabili nello scorrere lento delle giornate.
Ma non se ne vanno, non ci abbandonano.
Non potrebbero farlo mai, perché diventano parte di noi, si stringono ai nostri cuori in un abbraccio tanto potente, da non poter essere mai sciolto.

«Dovrai vederlo tu stessa». Ron fece scivolare il ricordo nel Pensatoio. Si voltò verso Hermione. «Da sola».
Hermione si avvicinò al Pensatoio: era la prima volta che lo vedeva da vicino e doveva ammettere con se stessa che provava qualcosa a metà tra la riverenza e il timore.
Ma quello era il modo in cui Ron la stava rendendo partecipe dei suoi pensieri: era quello il mezzo usato da Ron per permetterle di chiarire i suoi dubbi.
Fece un piccolo sorriso a Ron prima di chinarsi e infrangere la superficie col viso.
Un attimo dopo venne risucchiata all’interno.

Una missione: cento prompt. Cento giorni, cento avventure. Cento risate, pianti, discorsi, sguardi.
Cento giorni di quattro splendidi soli: I Malandrini.
[Dal 16 chap: "Frank Paciock entrò esitante, i capelli rossicci illuminati dal sole e resi come fiamme viventi.
Prima di poter aprire bocca, James si alzò con un sorriso largo da orecchio a orecchio e, mezzo nudo, si buttò fra le sue braccia.
-Lily!- esclamò soave, scoccandogli un bacio a stampo sulle labbra.
Silenzio.
-Lily.. ti sei tagliata i capelli? E ce hai alle guance, tesoro?-
Un suono come un crollo di montagna fece sobbalzare tutti. Sirius rideva, rideva, rideva, sbattendo la testa contro il fondo del letto e tenendosi lo stomaco fra le mani. Rotolava."]

"-Tu credi nelle fate?-
Remus Lupin si girò sorpreso, molto sorpreso, verso il suo compagno di ben undici anni. Che domanda era? Certo che no! I libri non ne parlavano mai, ed era ormai risaputo che erano solo favolette per bambini.
Voleva prenderlo in giro, ecco cosa voleva fare."
-- dedicata a Lenobia. Tanti auguri, tesoro ♥

Quando il nostro eroe è minacciato da qualcosa di grande, molto grande.
Quando la professoressa Cooman azzecca -purtroppo- una predizione.
"-Caro ragazzo … povero caro ragazzo … no … è meglio non dire niente ... No… Non chiedermi … -.
-Che c’è? Che c’è, professoressa?-.
La donna si passò stancamente una mano sul volto, ignorando gli occhiali storti in bilico sul naso.
I ragazzi si fissarono in silenzio l’un l’altro, carichi di nervosismo.
-E’… E’ Lei-Sa-Chi, professoressa?- chiese roco Dean Thomas."