Recensioni per
Scattered pictures
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 351 recensioni.
Positive : 351
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/01/18, ore 15:17
Cap. 5:

Mrs Hudson è un personaggio meraviglioso, è una donna adorabile e credo che non amarla sia assolutamente impossibile... questa piccola OS ne è l’ennesima conferma, che vecchia volpe.
Facendo un passo indietro... John ci ha messo un mese a capire il perché della sfuriata di Sherlock, forse non dovrebbe lamentarsi poi molto se Sherlock lo definisce come “una mente ordinaria”... Personalmente, Mary come personaggio mi piaceva, ma una parte di me non è riuscita ad evitare di non sopportarla per il solo fatto di esistere e per aver diviso Sherlock e Watson, un po’ ho goduto quando è morta... di certo se le cose fossero andate come hai scritto, sarebbe stato tutto molto più rapido e semplice, oltre che indolore.
E l’immagine di “Sherlock-gattino” abbandonato sul ciglio della strada è la dolcezza.

Recensore Master
22/01/18, ore 15:11

Questa mi è piaciuta davvero moltissimo, forse più delle due precedenti... sarà che anche la fanart che fa da background è davvero carina.
John ne ha passate davvero tante per mano del nostro detective, ormai forse si è così abituato a tutte le sue stranezze da passare sopra a molte cose... ma questa volta si è, giustamente, arrabbiato parecchio. Una settimana senza parlargli, però, la vedo un po’ difficile considerando che gli basta fare gli occhi dolci per farti cambiare idea XD Ho idea che Sherlock sia un vero maestro a fare la faccia da cane bastonato quando c’è John di mezzo.

Recensore Master
22/01/18, ore 15:08

Eccomi qui.
Che dire... qui c’è davvero molta malinconia, vedere John soffrire perché pensa di aver perso Sherlock è sempre triste, anche se ormai sappiamo bene era come sono andate a finire le cose.
Il senso di colpa di Sherlock non è stato approfondito più di tanto nell’anima serie, basti vedere come si presenta all’appuntamento tra John e Mary all’inizio della terza stagione... qui invece è lampante, gli si dà finalmente voce appieno, così come la disperazione del nostro amato dottore.
Passo immediatamente alla prossima ora che ho tempo, ho letto quasi tutta la raccolta e penso che ne commenterò buona parte, a questo punto.

Recensore Master
22/01/18, ore 15:04

Come avevo predetto, sono andata a dare un’occhiata ad altri tuoi lavori e mi sono imbattuta in questa raccolta.
Ormai è passato molto tempo da quando hai pubblicato questa flash, ma voglio lasciarci comunque un commento: ho letto molte storie con una trama simile, il ritorno di Sherlock e l’incontro con John dopo anni di separazione... questa tua versione mi è piaciuta molto, e la fanart è davvero bella, così come l’espediente con cui si sono ritrovati, piuttosto semplice, con Sherlock che semplicemente lo raggiunge sotto casa, ma è molto dolce la paura che prova John nel restare deluso.
Passo subito alla prossima :)

Nuovo recensore
01/01/18, ore 19:21

Questa storia così romantica mi è piaciuta davvero parecchio (e io non sono una da storie romantiche e fluffoserie) ma questa mi ha fatto arrivare alla fine in un baleno. Amo molto le storie "epistolari" o come in questo caso fatte di messaggi, trovo che creino una suspense emotiva non indifferente. Chiunque sa cosa significa ricevere un messaggio da una certa persona, quel brivido, il friccicore... XD Mi mancano un po' quelle sensazioni. Sono stata felice di ritrovarle qui.
Un abbraccio!

Recensore Master
30/12/17, ore 21:19

Ciao!
Purtroppo sono riuscita solo ora a leggere questa storia, ma è stato un bel regalo di Natale, come lo è stato per John il ritorno di Sherlock. Purtroppo capita sempre più spesso che le coppie debbano separarsi per lavoro, ma è bello che almeno loro siano riusciti a trovarsi. Li vedo perfettamente a ballare in mezzo alla strada (e magari alla neve).
La magia natalizia, d'altronde, invade tutta la storia... quando mai un autista inglese fa uno strappo alla regola? Solitamente sono severissimi!
Buone feste,
Viviana

Recensore Master
26/12/17, ore 22:22

Quello s'incontra in questa ff è uno Sh diverso rispetto a quello delle prime Stagioni: è davvero cambiato e, lasciando da parte il caos totale della quarta, tu lo caratterizzi con quello che, secondo me, è una delle cose da salvare proprio di ciò che abbiamo visto. Infatti, attraverso la desolazione di Eurus e l'isteria pesante di John, difficile da digerire, (indimenticabile, purtroppo, il pestaggio all'obitorio in TLD), si staglia un consulting più umano, più pacato e più riflessivo di fronte a ciò che succede. Quasi indifeso, ma è il sentimento che prova per John e i drammi vissuti sulla sua pelle che lo portano ad essere meno in balìa della sua spietata razionalità e più in ascolto del suo cuore.
La promessa di tornare per Natale, il continuo tenersi in contatto con John, anche solo per condividere con lui le caratteristiche più interessanti dei luoghi in cui si trova e, alla fine, la corsa affannosa per arrivare in tempo alla festa danzante, sono segnali significativi di un notevole cambiamento rispetto al “primo” Sh, arrogante, ipercritico, incapace di relazionarsi in modo equilibrato con gli altri.
Speciale la scena del passaggio che gli viene offerto da un pullman turistico, grazie a due signore, evidentemente colpite da quell’uomo così particolare (avrei fatto assolutamente fermare il mezzo anch’io). È un momento in cui tu metti in risalto ulteriormente quello che è, ormai, il disarmante attaccamento di Holmes al suo “coinquilino” e l’urgenza di non lasciare più che una cosa vitale, come il chiarimento di una situazione, che non può più essere nascosta o negata, subisca il soffocamento del “non detto”.
“…quella serata è la più importante della loro vita…”: se avessimo visto quello che tu racconti con la tua consueta bravura, saremmo più sereni, perché è così che doveva essere e non un far scendere il sipario bruscamente su molti punti interrogativi. Ci riporti indietro, al clima irripetibile del 221b ma con uno Sh impegnato a cercare di non distruggere la magìa del loro essere complementari l’uno all’altro e con un John ripulito dalle asprezze indigeste dell’ultima stagione.
Questa tua raccolta è quella che preferisco, rispetto all’ “Advent Calendar” in cui, comunque, non mancano pezzi di tutto rispetto. Infatti, sarà perché, in “Scattered Pictures”, tu hai rispecchiato, dal 2012, tutte le sfumature della Johnlock nelle sue infinite declinazioni, sarà perché mi riporta indietro a tempi in cui non si aveva la quasi certezza che finisse tutto in un modo un po’ sbrigativo, fatto sta che, il ritrovarla ogni tanto, è un grande piacere.
Complimenti.

Recensore Master
15/12/17, ore 21:55

E' una storia molto... tenera, soprattutto il finale (ho dovuto davvero per la vita di John), ma, in realtà, anche molto profonda, vista la questione portatori di nastro VS senzanastro. Volendo, la si può anche vedere come una metafora di quanto accade nel nostro mondo a coppie come John e Sherlock.
Le immagini, poi, danno un tocco in più di realismo alla storia che ho apprezzato moltissimo.
Viviana

Recensore Master
15/12/17, ore 21:34

Che bella storia per Halloween!
Fino a quasi la fine sembra un misto fra Poe, un racconto horror e il film "The Others" da cui penso tu abbia preso la "sorpresa" con cui si concludo lo scherzo.
E' molto da Sherlock affidarsi a qualcosa tipico della cultura di massa come Cosmopolitan, ma interpretando i contenuti dal SUO punto di vista, travisando e prendendo troppo sul serio i loro consigli. Il finale, per fortuna, è divertente e tenero, a smorzare tutto quello che c'è stato prima.

Recensore Master
13/12/17, ore 23:50

Non c'è niente da fare, con le tue storie mi sciolgo come un ghiacciolo al sole.. Mi riporti i John e Sherlock che ho tanto amato con le prime due serie e ti adoro sempre e comunque. Grazie per questa perla <3

Recensore Master
11/12/17, ore 09:44

Finisco di lasciarti recensioni, fermandomi a dire due parole anche su questa storia bellissima che ho trovato ieri sera con molta sorpresa. Mi domando seriamente come tu faccia a pubblicare addirittura due storie in un giorno... mi viene il dubbio che tu abbia più di 24 ore al giorno a disposizione! No, davvero, perché se oltre alle storie dell'altra raccolta, sei riuscita a tirar fuori questa meraviglia... complimenti davvero.

La storia mi è piaciuta tantissimo, ma davvero tanto. A iniziare dall'ambientazione temporale volutamente non precisata, sembra una post quarta stagione, ma non accenni mai a Rosie e nella quale Mary e le tragedie sono lontani anni luce. Il rapporto che hai creato in pochissime righe tra John e Sherlock, è stupefacente. Trasmette calma e serenità, un'intimità che non hanno ancora raggiunto appieno, ma che c'è e si vede da come la loro relazione è cambiata ed è diversa. Il modo in cui si abbracciano all'inizio, trasmette tanta pace. Anche se non sono ancora arrivati a quel punto, è chiaro che tutti e due stiano cercando di indirizzare le cose in quella direzione. Anche se il lavoro (e Mycroft) si mette in mezzo. Mycroft che non riesce a trovare un agente segreto in tutta l'Inghilterra che non sia Sherlock, il quale viene spedito addirittura a Tallin dove dovrà trascorrere almeno due settimane. Questa è anche un po' sfiga comunque...

Mi è piaciuta la canzone di Michael Buble, immancabile sotto Natale, ascoltata un po' ovunque e che fa quasi da perno per tutta la storia. L'ascoltano entrambi quasi senza accorgersene, in più punti della storia sino ad arrivare alla fine. E le parole della canzone li portano sempre a riflettere sulla loro condizione, come se Buble stesse parlando proprio di loro due. Mi è piaciuta, ecco. Io ho un po' un pallino per cose come questa e tu l'hai gestita benissimo.

La storia è davvero molto romantica. Non esageratamente fluff. Trasmette buoni sentimenti e mostra una relazione già molto rodata pur senza essere romantica. Sherlock fa l'impossibile per arrivare in tempo, e John lo sa. Non ha bisogno di sentirglielo dire ancora, lo sa che arriverà per la festa. Anche se in ritardo. Questo l'ho trovato adorabile. E se poi vai a guardare bene, non c'è nemmeno un bacio e questo perché non serve. Basta il loro mettersi a ballare, la maniera in cui si guardano e come si amano tanto palesemente.

Insomma, una storia bellissima.
Koa

Recensore Master
04/12/17, ore 16:40

sono un po' in ritardo, ma ho avuto vari problemucci, diciamo!
che bella! io stravedo per il gotico classico e anche se (per una volta! ^^) avevo subito capito che era uno scherzo di Sherlock, volevo vedere dove si sarebbe spinto
tutti i dettagli sono perfetti, le reazioni di John assolutamente IC
In parte logiche, da buon laureato in medicina, da una parte quelle di un uomo che ormai convive con l'incredibile. In ogni senso
bravissima!
Setsy *-*

Recensore Master
14/11/17, ore 09:48

Così come altre tue storie che abbiamo già letto, questa ha come tematica principale non tanto la relazione sentimentale tra John e Sherlock (che addirittura passa in secondo piano), quanto la tematica sociale che fa molto più che da sottofondo. Succede spesso, specie nelle alternative universe di un certo tipo come le soulbonding o le omegaverse, di incappare in mondi in cui le ingiustizie sociali e la disparità di genere sono ancora più accentuate che nella realtà. E di tanto in tanto hanno risvolti crudi e drammatici. Ma di solito queste situazioni fanno più che altro da sfondo, sono problemi in cui incappano i protagonisti prima di risolvere il tutto e poi vengono dimenticate a pro di quella che è la tematica principale ovvero l'amore che trionfa su tutto. Qui e in questo caso non è strettamente così. Ho avuto la sensazione che, pur essendo John e Sherlock i due protagonisti della storia, la loro storia d'amore fosse quasi messa da parte a pro del sottolineare in quale tipo di mondo questi vivono. Un mondo in cui si ghettizza chi è "senza nastro", tanto per cominciare. Ma non solo, un mondo dove chi ha il nastro ed è in una relazione, dev'essere per forza felice. Perché se hai il nastro e hai un'anima gemella, allora è impossibile che tu sia infelice o che possa non accettare l'altra persona. L'analisi fredda e razionale che Sherlock compie a metà storia e mentre è su una scena del crimine, analisi che riguarda proprio l'idea che le persone col nastro possono anche uccidersi tra "anime gemelle" e che le ingiustizie domestiche esistono, non poteva esser fatta da uomo più lucido e distaccato di lui. Credo che quello sia stato il momento in cui la trama prende per definitiva vie traverse da quelle che ci si sarebbe aspettato.

Più in generale, tutta la storia è ricca di episodi del genere. Quello che mi ha colpito di più è stato il licenziamento di John all'inizio della storia. Licenziato perché un "senza nastro" è una persona poco empatica. Qui c'è un problema radicale di fondo, ovvero l'idea di star vivendo (da parte di chi ha il nastro) in un'utopia che utopia non è affatto. Sono assolutamente convinti che siccome hanno il nastro e un'altra persona, allora le cose siano per forza e sempre quelle che dicono loro, che esista una sola verità. Ciò che in realtà succede è che c'è tutta una parte non vista in questa storia e che potrebbe benissimo riguardare violenza domestica, femminicidio e quant'altro. Tutto questo non viene detto, ma si percepisce che è così.

Ad ogni modo, Sherlock e John. Confesserò che a me ci sono diversi punti che delle soulbonding non riesco ad accettare mai troppo. Prima di tutto l'idea che una persona abbia un'anima gemella e che tu possa essere felice solo con lei. E se questa vivesse dalla parte opposta del pianeta o se fosse morta? Sarebbe molto ingiusto un mondo del genere e molto più imperfetto di quanto non si voglia credere. Per questo tendo sempre a evitare di leggerne. Qui ho apprezzato davvero tanto il fatto che alla fine Sherlock e John rimangono loro stessi. Non gli cresce il nastro perché si sono incontrati, non sviluppano un legame magico. Rimangono loro e il loro amarsi in maniera pazzesca. Un amarsi che il resto del mondo sembra divertirsi a voler sminuire solo perché non c'è nessun benedetto nastro.

Sì, è una storia che parla di ghettizzazione, razzismo, omofobia e ingiustizie. Uno spaccato tristemente realistico del mondo trattato come al solito in maniera superba.
Koa

Recensore Master
13/11/17, ore 23:26

Quel "Ti ho sentito, sono qui" finale racchiude tutto l'amore del mondo anche perché correda, come dolce didascalia, quella splendida immagine di Sh, inginocchiato di fianco a John, che gli comunica tutta la sua disperata attesa e la vitale necessità di riaverlo con sé. La frase, che Watson trova la forza di pronunciare su quel letto d’ospedale, è quanto di più significativo possa essere detto da chi ama davvero. Quelle pochissime parole, nella loro essenzialità, significano tutto ciò che ci si aspetta in un grande amore che è, soprattutto, l’esserci sempre, l’esaudire il desiderio più profondo di non separarsi mai l’uno dall’altro.
John sa che Sh ha bisogno di sentirlo vicino a sè e non accetterebbe più di essere da solo perché, dopo di lui, non riuscirebbe a sopravvivere al vuoto lasciato da una persona che gli ha fatto conoscere la bellezza di una strada condivisa ed il calore dell’essere in due, complementari ed indispensabili l’uno all’altro.
Molto tenero e disarmante quell’appello, quasi ingenuo, che il consulting lancia al capezzale del suo compagno, parlandogli di assunzione di responsabilità che dev’essere assolutamente onorata (“…Ci dobbiamo sposare, ricordi?..”) Come se John avesse scelto di stare lì, in coma, su quel letto d’ospedale.
Sono partita dalla fine della storia perché non volevo dimenticarmi di metterne in risalto l’assoluta credibilità e la grande suggestione emotiva, anche se fiumi di parole sono state spese, purtroppo pure a casaccio, su quei due ma le tue, come quelle di pochissimi altri Autori della Sezione, mi riportano, come fosse la prima volta, a qualcosa di passato e di mai dimenticato, di profondo e di dolcemente intrigante come tutta la potenzialità sentimentale che l’incontro tra Holmes ed il triste reduce di guerra ha fatto intuire durante le Serie BBC.
A proposito dei personaggi, pur nel contesto diverso, l’Universo dei “Portatori di nastro e dei Senzanastro”, hai saputo mantenere perfettamente IC le loro caratteristiche, da Mike a Greg, da Mycroft a Donovan ed Anderson. Ma è soprattutto nei due protagonisti che si vede la tua rara capacità di capire una figura come quella di Sh o quella di John e di trasporle, senza deformazioni, in una storia tutta tua. E, come ho scritto più volte, non è solo Holmes ad avere una personalità labirintica e difficilissima da inquadrare in canoni precisi. Anche John, con la sua mitezza, cela dei lati del suo carattere che risultano sorprendenti.
Questa è una storia davvero intensa, scritta con il tuo consueto collegarsi direttamente al cuore delle persone, lettori e personaggi, facendone uscire immagini e sensazioni irripetibili.
Inoltre, l’idea dei “nastri”, che connotano delle persone, creando, però, anche dei grossi problemi legati all’ipocrisia di molti, è molto interessante dal punto di vista del contenuto di una storia d’amore e d’intolleranza. Quest’ultima, infatti, l’hai resa terribilmente concreta proprio grazie alla presenza o meno dei particolari contrassegni.
Chiudo la mia chiacchierata con un complimento particolare alla tecnica narrativa, originale senza dubbio, per cui, in un testo narrativo consueto, inserisci delle immagini che animano davvero il fluire, già di per sé avvincente, della storia.

Recensore Veterano
13/11/17, ore 13:12

ciao
Mi piace il tuo lavoro ed adoro questi due ma non è per questo che voglio farti i complimenti.
Ogni volta che leggo una storia in cui i pregiudizi, le credenze o le più banali consuetudini creano discriminazione mi ribolle il sangue.
Nessuno, NESSUNO, ha il diritto, per qualunque motivo pensi di potere, di credersi migliore di un altra persona.
L'orientamento sessuale ma anche la sola differenza di genere, la nazionalità piuttosto del colore della pelle o il credo religioso non devono essere criteri di valutazione degli esseri umani o peggio, di discriminazione.
Fino a quando le scelte e le azioni di una persona non diventeranno il solo ed unico criterio di valutazione?
Per questo trovo che sia importante che anche quì, nel nostro paradiso di fantasie, si cerchi di far passare il messaggio e ti ringrazio per averlo fatto una volta di più.
A presto