Arriecoce.
Appena lui entrò mi incomincio a guardare dalla testa ai piedi, è adesso cos’è che non va bene in me, non sarò alta come lui, però non sono nemmeno cosi bassa.
Appena lui entrò incominciO' a GUARDARMI dalla testa ai piedi, la frase dopo è non sense, perche non dovrebbe andare bene qualcosa solo perchè ti guarda? ma sopratutto cosa c entra l'altezza? mistero.
gli arrivavo se tutto va bene alla spalla NO. NO. NO.
io annui (VIRGOLA) lui si tolse la maglietta senza problemi davanti a me, si mise la maglietta, (RIPETIZIONE INUTILE) una specie di capellino (CAPPELLINO) E me ne diede uno simile e mi fece segno (FACENDOMI SEGNO) di seguirlo.
Va bene (VIRGOLA) neanche un ciao, perfetto, non so perché ma mi sta già antipatico, (PERCHE LEI HA SALUTATO?) non si è nemmeno presentato. (NEANCHE LEI) Stranamente si avvicino(O' ACCENTO) a me “Vieni che ti mostro“ (TI MOSTRO COSA?), io lo segui(ACCENTO), pensai che era meglio stare zitta, visto che non li gli vado a genio, lo capito l'ho (ERRORE IMPERDONABILE) subito mi ha squadrato subito appena mi ha visto(EH? semmai l'ho capito subito da come mi ha squadrato quando mi ha visto), si è tolto la maglietta e pantaloni senza problemi davanti a me, per lui ero come invisibile. (I pantaloni quando se li sarebbe tolti? perchè? e soprattutto perchè fai sti ragionamenti senza senso?)
Il lavoro iniziò e lui persona misteriosa del quale non so il nome (Se vuoi fare la battuta, che ti anticipo non è divertente, falla tra parentesi, comunque basta presentarsi come le persone normali) ed io parlammo gran poco degli ingredienti da mettere sopra (VIRGOLA) a quello ci pensava lui, io mi occupavo solo di mettere il pomodoro e mozzarella, mi chiedo (Presente, prima passato, rileggi cribbio) per quanto avrei retto il suo mutismo.
I punti questi sconosciuti.
Appena il lavoro fini (ACCENTO) andai a cambiarmi, per fortuna non c’era(VIRGOLA) quindi mi potei cambiare senza problemi, una volta messi i vestiti che avevo (VIRGOLA) i miei jeans corti e la mia maglietta a righe, lui arrivo (ACCENTO) e disse “Vieni a ballare?” ma se neanche ti conosco, io mi chiedo se uno come lui l’ho (NO NO NO NO. lo fa non l'ho fa dio.)fa apposta, a comportarsi cosi “Ma se neanche ci conosciamo, non so nemmeno il tuo nome”, lui mi guardo piazzò la sua fronte sulla mia, ora mi faceva sentire ancora più bassa, “Ma che caratterino sei una ribelle?” ribelle io? Un po’ l’ho (LO ERO MA CAZZO, ALLE ELEMENTARI LO INSEGNANO) ero, (ma cosa ce ne frega se sei ribelle, se uno mi fa cosi lo spintono via) “Abbastanza, tu invece cosa sei? Il belloccio di turno che crede che tutte gli vanno dietro”, forse avevo esagerato, accidenti a me e alla mia bocca, “Sei una difficile”, ma ci stava provando o no? con lui, no, non mi faccio trattare cosi, “Sarà, ma intanto, non so come ti chiami moro”, (ma tutte moro? ma un pò di fantasia) lui rise odio ammetterlo ma aveva un sorriso che mozzava il fiato, per non parlare degli occhi essendo cosi vicino a me, potevo, notarli molto meglio di prima, (MACHISSENEFREGA DIO, ti sta rompendo i coglioni lo spintoni via) lui mi prese una mano la blocco sul moro (eh? non ho proprio capito) “Ti dico il mio nome, ma prima voglio un bacio da te”, hai capito male con me i ricatti non funzionano (ma soprattutto una richiesta cosi una persona normale non la accetta, giusto per), cos’è CON tutte quelle che hai conosciuto (NO VIRGOLA) hai usato la stessa tecnica (ALTRI PENSIERI NO SENSE), “Guarda che stai sbagliando, i ricatti, falli con qualcun altro, e visto che ho già perso abbastanza tempo con te, me ne vado a casa”.
“Vuoi che ti accompagno? ”, adesso aveva pure il coraggio (di?), “Scusa, ma non hai visto il motorino qui fuori, di chi credi sia” (di sto cazzo) lui si avvicino a me, ancora di più, ormai sentivo il suo respiro “Muori dalla voglia di baciarmi vero? ” ma che si era fumato, (bè se te non lo respingi c'ha pure ragione) cos’era (VIRGOLA) il caldo gli giocava questi scherzi o era sempre cosi,(PUNTO DOMANDA) “Senti, con me non giocare potresti pentirtene”, lui non si spostava(VIRGOLA) non accennava a farlo, “Va bene, ho capito, sei una ribelle, ma riuscirò a farti cedere” riuscì a spingerlo via, usci dalla pizzeria e mi diressi verso casa. (perche una ribelle? ma che mentalita hai? Bho)
Appena arrivai, vidi una macchina parcheggiare nella casa di fronte, mi nascosi dietro il cespuglio o lo vidi scendere, no non poteva essere che abitava la, nella casa di fronte alla mia, non ci volevo credere (VIRGOLA) guardai il messaggio di Johanna non poteva essere era la stessa via, ma la casa di fronte, tutti potevano saperlo tranne lui, sennò non mi avrebbe più lasciato in pace.
e fino a questo momento non te ne eri mai accorta?
La mattina seguente andai verso casa sua, per fortuna mi venne ad aprire sua mamma “Ciao Giulia come stai? ”, io sorrisi “Bene, molto bene”, lei mi fece accomodare dentro, la casa era grandissima, e molto ben arredata “Ieri sera com’è andata il lavoro, ti sei trovata bene con mio figlio? ”, non potevo certo dirgli quello che era successo, menti e le risposi “Si, si tutto bene”, mi sorrise mi offri un bicchiere d’acqua che accettai molto volentieri, poi lei mi disse : “Se vuoi ti faccio vedere le bambine, cosi vi conoscete, mio figlio, sta ancora dormendo, dopo ti darà una mano anche lui sta tranquilla”, salimmo al piano di sopra le bambine erano già sveglie “Allora quella seduta alla finestra è la più grande di loro si chiama Charlotte, ma chiamala pure Lottie, come facciamo tutti noi, quella seduta che sta leggendo il libro è Félicité ma chiamala pure Fizzy, mentre le due gemelline sono Dasy e Phoebe, comunque se hai problemi ti puoi sempre far aiutare da Lottie oppure da Louis”, finalmente scopri il nome del moro, era ora, Johanna ci salutò e ci disse che doveva andare al lavoro, io rimasi in stanza delle bambine, erano tutte tranquille (VIRGOLA) le gemelle (NO VIRGOLA) stavano giocando, Fizzy leggeva, mentre Lottie si avvicino a me “Sei brava in matematica? ”, io le sorrisi “Si me la cavo, ti serve una mano? ”, lei annui e poi aggiunse “Mi aiuteresti, perché mio fratello, non mi vuole mai aiutare”, allora avevo indovinato usa il carattere da stronzo con tutti, le feci segno di sedersi alla scrivania. Prima di iniziare l’aiuto di matematica andai un attimo in bagno, quando usci, sbattei contro qualcuno mi alzai, si alzo anche lui, mi guardo “Bello ora ti ho anche a casa mia” (a una affermazione cosi una persona normale lo ricopre di insulti), non gli risposi E andai ad aiutare Lottie.
LLORA COME AVRETE CAPITO GIULIA È UNA RIBELLE LOUIS CON LEI SI COMPORTA IN MANIERA MOLTO STRANA.
Intanto Giulia non è una ribelle, perchè poi? non ha senso.
Luis con lei si comporta come se fosse uno stolker spicopatico.
Come sempre le recensioni sono dirette alla grammatica e alla logica della storia, non alla trama o a te come persona.
|