Adesso li riconosco davvero.
Lui innamorato che non riesce davvero fare a meno di lei...(andare a salutare la nonna non é in realtà la speranza di incontrare Oscar?! La speranza che lei lo fermi nei suoi propositi??).
Lei é una testona incredibile, come solo lei. E ovviamente lei deve sbattere il muso x capire le lezioni...
Adesso mi sembra che riesca finalmente a comprendere quanto lui é importante. Ma non ha ancora davvero capito le sue motivazioni....
Aspetto il loro incontro a Palazzo...
Un abbraccio.

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Oscar riesce a mantenere fermezza e orgoglio e metterli davanti alla reazione e alle pretese di André di fronte al suo voler rimanere dove sono e vivere la loro relazione nel segreto. Ha sentito principalmente la rabbia e la delusione che le fanno dire di non Ave bisogno di lui. André invece vuole la sua Oscar ma ha scoperto che deve avere un minimo di rispetto per se stesso e ha fatto questa difficilissima scelta....chissà se se ne pentirà!comunque è davvero interessante questa storia con due protagonisti abbastanza diversi dagli originali, specie lui!Ti seguo!
Brava!
Un bacio.....
Sandra
(Recensione modificata il 05/07/2016 - 10:23 pm)

Faccio fatica a riconoscere questo Andrè perchè lui è sempre stato capace di andare al di là di se stesso e delle sue sofferenze e starle accanto; molto deciso nel pretendere di essere considerato come suo amante e di voler fuggire...è una pretesa bella e buona, considerata la situazione ma io ti seguo con piacere! Voglio vedere dove ci porti! Di te mi fido!:-)
Un bacione,
Sandra

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Per ora una scelta é stata fatta ognuno rimane fermo nel proprio proposito, nel concepire la propria vita. Importante sono I sogni che li contraddistinguono : una sogna di loro due giovani contro il mondo, l'evasione felice dalla propria vita, dai doveri, l'altro una casa un figlio una vita.
Sono determinati vedremo come riusciranno a rimettere insieme i cocci della loro storia.

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È una notte anche dell'anima quella che trascorrono in questo capitolo Oscar e Andrè: dopo la lite ognuno deve fare i conti con se stesso e con la propria solitudine. E se in Oscar prevale la rabbia che la porta a maledire e a ripetere come una litania di non aver bisogno di lui, in André c'è la dolorosa e struggente consapevolezza di amarla, ma anche la rassegnazione di non poter agire diversamente, non solo per una questione di dignità, ma anche e soprattutto perché alla fine la avrebbe odiata, come spesso succede quando dalla persona amata si pretende qualcosa che non ti può dare.
Il passaggio dalla veglia al sonno sembra quasi incrinare con sogni e ricordi l'irrevocabile decisione di entrambi, ma il nuovo giorno segna la definitiva separazione delle loro strade. Pacata e più serena sembra la reazione di André: c'è in lui la convinzione radicata di aver fatto la cosa giusta in fondo; Oscar invece sembra svuotata, anche se continua a ripetersi di non aver bisogno di nessuno e si riveste simbolicamente di quell'uniforme che ha sempre eretto a difesa di se stessa. Tuttavia, ''Nessun uomo è un'isola'' recitava John Donne e credo che questo Oscar lo imparerà presto a sue spese.
Bellissimo capitolo, Monica, uno dei pochi che da quando bazzico su efp ho riletto 3 volte(!):un'introspezione profonda e avvincente, una scrittura scorrevole e raffinata. Brava Un abbraccio
Silvia

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Credo tu ci abbia giá detto tutto, guidandoci nei loro sentimenti, nelle conseguenze delle loro scelte...
Brava, brava, brava....

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Ed eccoci al momento clou....alla fine, giustamente secondo me, André non riesce piú a sopportare la situazione e prende quella che da é l'unica decisione possibile....andarsene per la sua strada...
Nonostante tutto l'amore che prova per la sua donna, é impensabile che possa andare avanti cosí....
Povero André....

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Stupendo il passaggio del tempo senza che nulla riesca a smuoversi... Entrambi desiderosi di fuggire ma incatenati alle regole, alla rigida gerarchia di casta....che sofferenza per quelle povere anime....
Quel soldato... semplicemente bleahhhh...ma si é messo contro il comandante sbagliato temo....
Bravissima, come sempre!!!

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Ciao ,
una storia dura davvero. La mia è solo una personalissima opinione,ma mi sembrano lontani,molto lontani,questi Oscar e Andrè da quelli ideati dalla Ikeda.
Oscar ha davvero un carattere molto maschile,nessun cedimento, nessun sentimentalismo,niente. Mi chiedo se sia innamorata di Andrè perché non lo ha mai detto o dimostrato. Il suo è il sonno dell'indifferente?
Andrè,di lui si può comprendere la frustrazione covata per anni,ma 'fuggire è davvero la soluzione "? Ma forse se restasse finirebbe con odiare se stesso e Oscar.
Ora inizia un lungo viaggo per ritrovare se stessi e anche l'altro,perché sembra che a guidarli sia solo l'orgoglio.
Il to stile è sempre coinvolgente ed emozionante e sono sicura che saprai ben guidarci in questo viaggio molto difficile.
Anna

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E' sempre doloroso vederli così... e se un poco capisco Andrè e il suo orgoglio ferito, un po' meno riesco a comprendere lei, cocciuta e fredda fino al grottesco. Si ripete che non ha bisogno di lui... più per convincere se stessa e forse per giustificare un comportamento che penso senta già sbagliato. Lui si allontana per continuare ad amarla... ma quanto male si faranno ancora questi due?
Credo che toccheranno il fondo e si troveranno entrambi in un vicolo cieco. Eppure per assurdo, io penso che la prima a dare fuori di testa potrebbe essere lei...
Spero che avvenga presto.
un bacio

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Sono due notti e due solitudini molto diverse, legate dal filo sottile e doloroso del distacco e del ricordo, soprattutto per André. Oscar sta reagendo più che come un uomo, come una bambina a cui viene tolto o negato il giocattolo più bello, più amato, e dovrà forse fare un bel percorso introspettivo per capire che si tratta di un sentimento profondo. André sembra spaesato senza di lei, ma della fine rimane saldo nei suoi propositi, non tornerà da lei.
È tutto sempre trascinante fino alla fine, bravissima!! attendo news!!
:-)))
Cecile
(Recensione modificata il 23/06/2016 - 10:08 am)

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Cara Monica,
La scena descritta nella prima riga di questo nuovo capitolo è di grande effetto e starebbe
bene all' interno di un film pluripremiato alla notte degli Oscar.
Anche il dramma di questa notte, infelice e tenebrosa, è descritto con molta efficacia.
L' intreccio fra le due diverse storie è perfetto.
Ma...
Ancora una volta, purtroppo, la parte della "cattivona" spetta a Oscar.
E' lei a pronunciare le parole più dure. E' lei a cadere immediatamente in un sonno profondo
senza sogni, nel quale non aleggia nemmeno l' ombra di un tenero ricordo di vita condivisa
con Andrè. E' vero, Oscar si comporta come un uomo, ma com'è allora che a Andrè, che uo-
mo lo è realmente, vengono concessi sia ricordi e sogni, che modi più teneri?
Lui non fa altro che ripetere "Ti amo tanto, Oscar"... Queste parole, ripetute così tante vol-
te fanno, sinceramente, venire voglia di imbavagliarlo e di legarlo saldamente ai piedi di
quel pioppo cipressino.
Un caro saluto a te e alla consulente

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Cocciuta, cocciuta, cocciuta Oscar!
Mi viene voglia di strigliarla per bene e sgridarla. Ci risiamo con quel "non ho bisogno di te André"
come nell'originale.
Questa volta però la vedo un po' più dura. Non credo che adesso pensi di voler vivere "come" un uomo perché ha cercato di essere donna ma è stata rifiutata (dal bel Conte); ma di voler vivere "senza" un uomo perché adesso che donna lo è stata, è stata respinta.
Non so se sono riuscita ad esprimermi bene ma è tardi e a una certa ora vaneggio....
Comunque complimenti. Un modo di scrivere sublime. Hai sicuramente studiato più di me.
Mara

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La tua consulente é sempre pronta a qualsiasi sfogo, indecisione, consulenza.... Esserci è un vero piacere oltre che un onore.

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Hai ragione, Monica, entrambi cominciano a guardarsi dentro...anzi, Andrè è già da un bel po' che lo fa, dunque la sua decisione appare sempre più inevitabilmente e dolorosamente ponderata.
Due notti gemelle, ugualmente stanche, ugualmente cariche di sogni, ugualmente bisognose di tornare alle calde e confortevoli certezze del passato. Ma con due esiti diversi, con due risposte differenti. Oscar continua a murarsi viva dentro quel suo intaccabile muro d'orgoglio ferito, continua a credere che la ragione sia concentrata solo su di lei, incolpa lui d'averla tradita. Già, ironia della sorte, per il troppo amore. Perché all'improvviso tutto il "carico" di un sentimento totalizzante si è fatto macigno e rischia di soffocarlo, se sarà costretto a sua volta a soffocare ogni emozione che lo porta a lei.
Andrè scappa per necessità. Per non barattare più sé stesso ed il simulacro di una vacua serenità. Per non sminuire il carattere maiuscolo del suo Amore, più di quanto non abbia già fatto lei col suo tiepido e rassicurante tergiversare, con il cinismo sferzante di quel riso oltraggioso...
Chissà cos'avrai in serbo per loro...conto fermamente in un'illuminazione sulla via di Damasco ( Versailles?) per lei, anche se credo che crescere comporti ben di più di un singolo momento di rinsavimento. E confido nel fatto che Andrè mantenga intatta la purezza dei suoi sentimenti, non si faccia via via corrodere da risentimento e lontananza...che pur sarebbero davvero comprensibili...
Sempre impeccabile.
Un bacio.
Tamara Alessandra.

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