Recensioni per
Alla fine della strada c'è la neve
di kiku77

Questa storia ha ottenuto 403 recensioni.
Positive : 403
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/05/17, ore 23:53
Cap. 18:

I genitori di Yukari hanno ragione: la saggezza è una cosa che si aquisisce con la maturità.
La loro figlia è ancora troppo giovane per comprendere, deve ancora cadere e rialzarsi svariate volte prima di imparare...
La giovinezza porta con sé l' incoscienza, l' ingenuità, a volte la superficialità, ma è dall' esperienza e da gli errori che si impara e si cresce. Succederà anche a lei, con il tempo...
Molto tenero il confronto padre-figlia, soprattutto mi è piaciuta la frase "Da dove vuoi che cominci?" "Da te!" .
Molto bella.

Alla prossima

Recensore Master
02/05/17, ore 17:43
Cap. 18:

Ah, questi padri innamorati delle figlie femmine, che si sacrificano sempre e comunque, pur di vederle felici! 
Nishimoto-san si meriterebbe un monumento per l'amore paterno, disinteressato e assoluto: ci avrebbe rimesso financo la salute, pur di lasciare tranquilla Yukari. Ma quando una figlia ama i suoi genitori non la puoi tenere lontana: Yukari non lascerà il Giappone prima del momento giusto, su questo non ci sono dubbi.
Il dialogo padre-figlia è bellissimo e toccante, mi commuove profondamente, l'ho interiorizzato, anche perché questi sono momenti delicati ed irripetibili che conosco molto bene. Anche la semplice vicinanza di Yukari, che riempie tutta la stanza, sa essere corroborante per il padre ammalato: credo che la presenza della figliola non possa che fargli del bene, perlomeno a livello psicologico.
Tutti gli altri possono aspettare: per me (dico: per me) possono pure andarsene al diavolo!

Recensore Master
02/05/17, ore 14:52
Cap. 18:

Ciao :)
confermo: questo è un capitolo doveroso e che permette a noi lettori di capire ancor meglio l'intricato rapporto che lega Yukari ai suoi genitori ed in particolare a suo padre. Mi è piaciuto l'attimo iniziale di timore e lo sciogliersi man mano che raccontava la sua vita in Inghilterra. Mi piace sempre moltissimo come descrivi le emozioni dei tuoi personaggi e soprattutto come li rendi vivi e reali. Il rapporto che lega Yukari ad entrambi i suoi genitori è speciale e trapela sia da questo che dal precedente capitolo. Ti confesso che sono curiosa di scoprire come hanno preso i genitori di Genzo l'assenza di Yukari. Attendo il seguito ed ancora complimenti per come si sta snodando la trama. A presto ;)

Recensore Master
30/04/17, ore 23:56

In questi ultimi capitoli abbiamo visto prima tre coppie a confronto (due di fatto, una ha buone probabilita' per diventare tale), e aggiungo le tre coppie che avevo sempre immaginato da ragazzina quando seguivo l'anime, anche se Yukari io la vedevo piu' con Taro e Kumi con Genzo. Della coppia non ancora formata si distingue la solarita', il reciproco tentare di conoscersi meglio, anche se al momento quello piu' preso mi sembra Taro (ed e' piu' che giusto! In genere sono sempre queste povere ragazze che devono elemosinare un minimo d'attenzione fra partite e allenamenti..). Kumiko e' lei: solare, esuberante, schietta (anche se con il suo modo "bambinesco" che la contraddistingue), dolce, ma allo stesso tempo tutta da scoprire. Concordo con te sul fatto che Kumi e' un personaggio a cui sembra apparentemente che vada tutto bene, ma e' molto piu' profonda di quanto sembri, e questo particolare l'ho notato anche guardando l'anime quando faceva delle riflessioni fra se sui ragazzi della Nankatsu e sull'infortunio di Tsubasa, anche se davanti a tutti si mostrava sempre allegra. Nella coppia Sanae/Tsubasa si percepisce la tristezza, soprattutto quella di lei riguardo alla sua sterilita'. Non e' il Capitano a fargliene una colpa, ma e' lei che si colpevolizza sentendosi in un certo senso "non perfetta". Piu' che altro lui sottovaluta il fatto che per sua moglie il fatto di non potere avere figli e' un dramma (come lo e' per la maggior parte delle donne), un fallimento come donna, e lei invece che sfogarsi si chiude in se stessa, a parte la sua confidenza all'aeroporto a Yukari. Ecco: un'altra cosa che apprezzo delle tue storie e' la tua visione di Sanae. Purtroppo in troppe fanfiction che mi e' capitato di leggere, in cui lei era la protagonista, l'amore che le autrici nutrivano per questo personaggio le ha spinte a descriverla come non e': una supergnocca che fa innamorare a turno Genzo, Kojiro, Karl, Pierre e tutti i ragazzi piu' affascinanti dell'opera di Takahashi, di cui tutti hanno stima, quasi un mito per le ragazze, che aspirano a diventarne l'amica del cuore, e l'oggetto delle invidie e delle gelosie delle presunte rivali in amore. Una Mary sue in piena regola, insomma, che ha snaturalizzato il personaggio originale. Sanae Nakazawa e' una ragazza normalissima con i suoi pregi e i suoi difetti, e non una supereroina, e credo che sia tanto amata proprio per questo, perche' e' piu' facile rispecchiarsi in una ragazza che col tempo e' diventata piu' femminile e carina, ma che ha mantenuto qualcosa del suo carattere fumantino da bambina, piuttosto che con una strafica troppo sdolcinata, ed il fatto che nella tua storia e' proprio lei impossibilitata a procreare la rende piu' umana. E veniamo alla coppia protagonista: Genzo/Yukari. Troppi silenzi, soprattutto da parte di lui. Insomma, e' sempre lei a dover prendere l'iniziativa, e alla fine nemmeno un abbraccio? O una parola d'amore? Capisco che Genzo non e' tipo da sdolcinatezze in pubblico, ma al telefono (e oltretutto lo ha chiamato lei) poteva lasciarsi andare un po' di piu', concordo con le recensioni che mi hanno preceduta. E' giusto che Yukari in questo momento resti accanto a suo padre, che non sta affatto bene, ma e' pure vero che lui dovrebbe farle sentire di piu' la sua vicinanza. E stesse attento, perche', contrariamente a cio' che ha detto Yukari a sua madre, non e' lei quella che non sopravviverebbe senza di lui, ma proprio Genzo, perche' Yukari e' forte, non ha paura di nulla e si espone, come ha fatto al ristorante con i genitori di lui. Altro che le bamboline superperfette! QUESTE sono le donne che ci vogliono per Genzo e compagni. Le Mary sue non ce la farebbero a comprendere, sopportare e a volte anche contrastare i loro malumori e silenzi, troppo concentrate come sono su loro stesse e i loro drammi. Alla prossima.

Recensore Master
29/04/17, ore 18:54

Eccomi cara, e scusami per il ritardo: avevo letto ambo gli ultimi capitoli, ma ho avuto una settimana allucinante.
Con molto dispiacere apprendo della malattia cardiaca del povero signor Nishimoto, che ha sempre anteposto la sua amata famiglia alla propria salute, cercando di tenere nascoste le sue vere condizioni. Ha il cuore strapazzato pover'uomo, ma l'amore per la vita lo ha sempre sorretto, con coraggio e dignità. E' davvero un personaggio adorabile, cara Kiku, e si capisce perché la cara Yukari è tanto buona e sensibile. Povera figliola, la capisco benissimo: purtroppo SO cosa voglia dire avere i genitori malati, leggere le certificazioni mediche tenendosi la fronte tra le mani.
Adesso Yukari deve dedicarsi al babbo: la sua famiglia sta passando un momento difficile, ed è giusto che la anteponga ad ogni cosa.
Ed ora l'incognita Genzo.
In tutta sincerità, fuori dai denti, non mi piace per nulla come si atteggia. Con la scusa che è introverso si permette il lusso di fare il freddo ad oltranza. Ma se sa fare le capriole nel letto, deve anche saper dare sostegno morale. Cosa in cui è assolutamente negligente ed inadeguato.
Ed infatti Yukari, che non è stupida per nulla, ha dovuto dire alla madre come stanno le cose: ovvero, se per davvero a Genzo importi qualcosa della lontananza... oppure no.
La vedo dura, parecchio.

Recensore Master
29/04/17, ore 14:07

La madre di Yukari si è un po' ammorbidita in questo capitolo,mi fa piacere.Genzo invece,è stato il solito orso.Le frasi "è giusto che tu sia con lui adesso.Prenditi tutto il tempo necessario",sono giustissime,ma poteva degnarsi di aggiungere "ovviamente,mi manchi tantissimo,ti amo,e mi piacerebbe averti accanto in questo momento ma,adesso,il tuo posto è accanto a tuo padre".Invece è stato zitto come sempre,e non va bene,perchè Yukari soffre moltissimo per questi suoi continui silenzi.

Recensore Master
28/04/17, ore 19:20

Che tristezza! Spero che la distanza non li divida! Genzo è sempre così restio a parlare...:-(

Recensore Master
28/04/17, ore 17:52

Ciao :)
un capitolo palesemente in bilico un pò perchè la discussione tra Yukari ed i suoi genitori è ancora fresca, un pò perchè la nostra protagonista si sente un pesce fuor d'acqua con tutti quei termini medici. In più la telefonata a Genzo non l'ha aiutata, anzi forse l'ha addirittura confusa ancor di più. Genzo è Genzo: ermetico all'inverosimile ed al telefono non è facile far trasparire le emozioni, figurarsi se già di tuo non sei molto loquace. Mi è piaciuto l'inizio della telefonata tra i due innamorati, è stata molto dolce e nel loro stile. Inoltre mi ha molto intenerito la parte in cui Yukari e sua madre ricordano il padre mentre si recava al lavoro e di come si comportava l'uomo quand'era in famiglia. Ancora complimenti per le emozioni che riesci a regalarmi in ogni capitolo. Alla prossima ;)

Recensore Master
28/04/17, ore 16:43

Yukari è smarrita. Non sa come muoversi, come gestire la situazione del padre.
Speriamo che i pareri dei medici di fiducia dei Wakabayashi possano rendere più chiaro e comprensibile il quadro clinico anche per lei...
Vorrebbe che Genzo le dicesse qualcosa che arrivi dritto al suo cuore, che le dicesse che gli manca, oppure un "torna presto", che ha bisogno di lei. Ma non lo fa e lei ci resta male.
Lui non lo fa non solo per il suo carattere, ma anche perché sa che se lo facesse, lei si affretterebbe a tornare a casa quanto prima e, pur desiderandolo, non è la cosa giusta da fare per lei in un momento così critico per la sua famiglia. Ma almeno un parola d' affetto... le sarebbe sicuramente di gran conforto...
Genzo, Genzo!

A presto
(Recensione modificata il 28/04/2017 - 04:45 pm)

Recensore Master
26/04/17, ore 14:03

Non ho mai vissuto una cosa simile,quindi,non me la sento di esprimere giudizi.Mi sento di dire una cosa sola:qualcuno,vuole dare un po' d'affetto e calore a stà povera Yukari?!Prima Genzo;poi i suoi genitori;indifferenza e freddezza totale verso di lei.E' semplicemente una figlia preoccupata per la salute del proprio padre,che vuole stargli vicino in un momento così difficile per lui,che cosa sta facendo di male?
"Genzo non ha bisogno di nessuno.Semmai sono io che ho bisogno di lui.Può benissimo fare a meno di me per un po'.Fidati".Questa frase dice tutto.Non è stato facile per lei lasciare Genzo in un momento così delicato e importante,sia per la sua carriera,sia per il loro futuro come coppia,vista la pressione che li stanno mettendo addosso i genitori di lui,e invece di apprezzarlo,i suoi genitori non hanno fatto altro che criticarla.

Recensore Master
26/04/17, ore 12:43

Povera Yukari è proprio in una situazione scomada, vorrebbe stare vicino a Genzo e a suo padre nello stesso momento, ma non è possibile. Poi per di più avere accanto una persona così introversa come Genzo non deve essere facile, quel bacio mancato deve averle bruciato lo stomaco tremendamente.
Posso capire i genitori della ragazza, non volevano che lasciasse all'improvviso la sua nuova vita e ha ragione la madre, questa lontananza potrebbe costarle

Recensore Master
26/04/17, ore 10:53

Ciao :)
scusa il ritardo, ma tra ponti e festività mi sono persa ^_^' Finalmente la nostra protagonista è rientrata a casa, penso che sia più che comprensibile il suo stato d'animo scosso all'inverosimile per la preoccupazione verso il padre. Ti confesso che i genitori (specie la madre) mi sono sembrati dei gufi nel prevedere la rovina di Yukari con il suo rientro e spero con tutto il cuore che sbaglino o che comunque la caduta della nostra protagonista non sia troppo rovinosa. Complimenti ancora per la descrizione emotiva dei tuoi personaggi e soprattutto per come riesci a trasmettere le emozioni anche a chi legge (almeno con me ci riesci perfettamente ^_^) al prossimo capitolo ed a presto ;)

Recensore Master
26/04/17, ore 00:05

Ryo ci aveva visto giusto: la situazione è piuttosto seria.
La salute del padre di Yukari è in bilico da sempre e adesso che non è più giovanissimo, non può che diventare ancora più precaria.
Yukari è risentita con i suoi per le loro bugie ma, allo stesso tempo, sa che sono state a fin di bene, non solo per proteggere lei, ma anche per rendere la vita del padre più accettabile...
Tuttavia la situazione è critica e lei non se la sente certo di abbandonarli in un momento del genere. Il problema è che, a quanto pare, non si tratta di una questione momentanea...
Che cosa farà adesso? Quanto dovrà stare lontana da Genzo?
I due uomini che ama di più al mondo hanno bisogno di lei, seppur in maniera diversa, e lei non può certo dividersi.
Senza contare la sua errata convinzione che Genzo possa cavarsela benissimo senza di lei...
Temo che saranno tempi duri, molto duri...

Alla prossima

Recensore Veterano
25/04/17, ore 21:36

“Genzo non ha bisogno di nessuno. Semmai sono io che ho bisogno di lui. Può benissimo fare a meno di me per un po’. Fidati.”
Yukari ricade nelle sue insicurezze quando è lontana da Genzo perchè si fa "invadere"dall'emotività.
Quando è con lui, invece, gestisce il loro rapporto con grande razionalità, cogliendo ogni più piccola sfumatura sia verbale sia corporea.
Soni curiosa di scoprire quanto la lontananza inciderà sulla coppia.

Recensore Master
23/04/17, ore 21:04
Cap. 15:

Yukari parte, con il cuore gonfio di tristezza, e temo che questo stato d'animo sia dovuto non solo alla comprensibile preoccupazione per il genitore malato, ma anche perché deve lasciare Genzo... e non sa come andrà a finire il loro rapporto.
Ora, io mi permetto un paio di considerazioni mie spassionate. 
Capisco il problema della distanza e capisco che il campione non possa muoversi dall'Inghilterra.
Ma fare una simile tragedia di fronte alla necessità che la fidanzata parta... no, non sono d'accordo.
Yukari ha il sacrosanto diritto di partire e di vedere come sta suo padre, e non trovo giusto farle pesare con musi e mugugni il proprio malcelato disappunto, anche perché se è sufficiente un periodo di lontananza, tanto più per un motivo serio come questo, allora forse il loro rapporto non era poi così solido.
E come si comporta Genzo, no: non mi piace per nulla. Io uno così lo manderei a quel paese.