Ciao! Eccomi qui ^^
Allora. Non preoccuparti per la scelta dei temi, abusati o meno (sinceramente non so quanto effettivamente lo siano, non ho letto molte storie del genere, anzi l'unica che mi viene in mente di vagamente affine è "Il seggio vacante" della Rowling, ma io non faccio troppo testo-) l'importante è che vengano affrontati nel modo giusto, cosa che per me qui stai facendo, e non mi sembri proprio il tipo di persona che banalizza un tema del genere.
Se si drogano c'è un motivo - purtroppo al giorno d'oggi c'è anche chi si droga per semplice moda, anche se magari limitandosi a cose ben più leggere dell'LSD -; trovo che non ci sia assolutamente da linciarti per il fatto che Zoe si droghi: non tutte le ragazzine reali vivono una vita normale, tu stai riportando un triste aspetto della realtà.
Premesso che di droghe ne capisco ben poco, mi è piaciuto come hai descritto gli effetti, come spieghi anche nelle note più che allucinazioni vere e proprie si tratta di ampliamento dei sensi: dunque Edward vede acuito il pallore e il rosso dei capelli di Zoe, vede muoversi le sue lentiggini, e lei per contro scorge nell'oscurità qualcosa che non c'è, un mostro nero che prende vita. Per me ci può stare, assolutamente.
Edward paradossalmente mi sembra molto responsabile. A maggior ragione, ci sono sicuramente ottimi motivi - che ho già paura di scoprire, povero :c - per cui è finito nella spirale della droga. Si preoccupa per Zoe, si sente in colpa nei confronti di una ragazzina che non conosce che, diciamocelo, se l'è cercata, ha fatto quasi tutto da sola.
Certo, lui era fatto, ma penso che in molti avrebbero reagito al "furto" più con rabbia che con preoccupazione per l'integrità mentale del responsabile.
Zoe, be', incuriosisce senz'altro a conoscerla meglio, sembra un bel po' disperata, anche lei già invischiata nel mondo delle droghe sebbene sia ancora molto giovane. Insomma, se a 18 anni ha già provato sostanze su sostanze e rischiato il coma etilico immagino che abbia iniziato ben prima. Che tristezza ;;
Stilisticamente parlando, il testo scorre benissimo, non ci sono frasi ambigue/che affaticano la lettura, il lessico è ben scelto e perfettamente adatto al contesto.
Unico appunto che ti porto all'attenzione è il narratore: ne usi uno esterno con PoV, direi, ma il PoV saltella da Zoe a Edward e viceversa.
Ora, per me sinceramente non è un problema, uno dei miei libri preferiti presenta un pov salterino e a me non dispiace. Te lo dico essenzialmente perché finché non mi è stato fatto notare non ci avevo nemmeno mai pensato, e penso che sia tutto sommato uno spunto di riflessione molto interessante. Inoltre, ad alcuni lettori non piace, ma questo non cambia il fatto che sei libera di gestirti il narratore come preferisci.
Il titolo mi piace, incuriosisce ed è inerente!
Penso di aver detto tutto. Alla prossima!
Mari |