WOW WOW WOW
Ok, mi stai facendo partire una passione inumana per la tua storia.
Beccati questa recensione lunga, girl, e al diavolo se poi non hai voglia di leggerla.
Dio, è bellissimo il rapporto se così vogliamo definirlo che ha Edward con le ferite di Zoe o almeno, quello che gli comporta vedere le braccia segnate di Zoe, che non lo fanno dormire la notte, amo questo dettaglio quasi quanto amo vedere le lentiggini che gli fanno perdere la testa.
Tutto questo mi piace perché non sei affatto scontata nel raccontare il tutto.
Il punto, secondo me, è questo: qualcosa è entrato in Zoe dalla prima volta che si è tagliata le braccia, e non ne è più uscito. Qualcosa di "male", se vogliamo, e il problema è che ci devi fare un duello verbale mostruoso e non ne esci vincitore, perché ormai lei lo vive come la sua valvola di sfogo e la sua unica valvola di sfogo, come ha detto lei qualche capitolo fa, non è altro che un mezzo d'evasione e lo paragona alla stregua dei libri, della musica o della droga, ognuno sceglie il suo mezzo, lei ha scelto il suo.
Spero e voglio che Ed e Zoe continuino a confrontarsi, che ogni tanto lui colga l'occasione per lanciarle frecciate, che a volte il discorso degeneri ma, nonostante tutto, lui continui a battersi per farle cambiare idea.
Cavoli, è il tuo corpo, ce la mette tutta, giorno dopo giorno, per farti vivere, per sostenerti, amalo un po'! Rispettalo!
Poi, devo dire una cosa: io anche nei miei momenti peggiori non riuscirei a tagliarmi proprio perché, oltre che fastidioso, non proverei nulla. Non sarà una ferita o un taglio al braccio a farmi dimenticare che una persona a cui tengo è in ospedale, o che a volte mi sento sola, o il futuro è incerto e collabora poco. Ok, mettiamo che mi taglio, e poi? Una ferita al corpo dovrebbe farmi dimenticare quanto mi sento rotta dentro? Non credo proprio.
"Ti fanno male le braccia, e così non pensi al vuoto che ti pesa sullo stomaco, non pensi ai problemi".
Ehm, no, se è un problema che ti fa davvero male, non è certo un taglio al braccio a darti conforto.
Questo porta al nocciolo: mi piacerebbe vedere che Zoe, una volta, si confrontasse con questo, forse come prova finale per farla smettere.
Una persona che ama (seguendo il filone Edward) sta male, molto male, ed è in ospedale (magari dopo che hanno litigato o urlato le peggio cose), Zoe prova a tagliarsi e non ci riesce, non prova dolore, non prova pace, non prova niente, il sangue scorre ma in quel frangente non può più fare nulla per farla sentire meglio, per farle sentire un po' di sollievo.
Ti pregooooo, un giorno regalami un momento così!!!
Prima però, litigate, odio e scontri xD.
Tornando al capitolo, comunque mi è piaciuto come è descritto il dialogo tra Edward e Zoey, il fervore con cui lei difende la sua strana pratica. Rende la sua psicologia (e la sua guarigione) più complessa.
Arriviamo a Edward. Intanto, è molto cool l'immagine dell'attore con cui hai scelto di accompagnarlo, e avrò i miei problemi mentali, ahah, ma ricoperto di sangue che si lecca le dita è fantastico (non chiamare la polizia, ahahahah, ovviamente si intende contestualizzare). Tornando a noi, questo lato molto più dark e folle e impulsivo di Edward mi piace, mi piace anche il background che gli hai dato, anche con lui non sei stata scontata, o meglio, immaginavo che ci fosse un padre alcolizzato e manesco nella sua infanzia, ma hai dimostrato che le storie di violenza domestica non sono favole e le vittime (come Edward)(come Will) possono anche dare di matto, trasformarsi come i loro carnefici e avere reazioni orribili - in questo, penso che Edward sia come Zoe, qualcosa è entrato dentro di lui dopo tutti quegli anni traumatici e dopo l'esperienza di quasi patricidio. Qualcosa di male. E non ne è uscito, visto che in un momento di follia pensa che un individuo come Adam meriti quasi un coltello nel collo.
A complicare le cose, la psicologia, trovo comunque interessante la descrizione che fa Adam di Zoe. Se non fosse così chiaramente schizzato, non dico che gli darei credito, ma fa una descrizione comune alle persone che soffrono di disturbi simili a quelli di lei, idealizzazione ecc.
L'entrata in scena finale di Fred spezza tutta la drammaticità facendomi sganasciare dalle risate, perché effettivamente se io entrassi e vedessi uno che ha attaccato al muro un altro e lo minaccia con un coltello, direi: "Ma che cazzo state facendo in casa MIA?!". AHahahahhahahah.
Invece di dirti BRAVA, stavolta di dico GRAZIE, per un capitolo così succulento. |