Riprendo. La lettura della tua long, sperando, finalmente, di riuscire a tornare a recensire regolarmente.
Questo capitolo è il preludio a qualcosa di grande e, proprio nelle ultime righe, mi regala la rivelazione che ha aleggiano sulle teste di Marta e Degel da quando si sono incontrati.
Hai descritto quelle sensazioni, quella dolcezza che circonda i primi approcci tra due persone che si attraggono vicendevolmente.
Qui c'è un di più : entrambi sono consapevoli che in questa situazione, sotto attacco, rischiano la vita e questo spinge l'uno a voler proteggere l'altra, a cercarsi per assicurarsi che l'altro sia bene.
Con buona pace di Cardia, il sentimento tra Degel e Marta sta crescendo, sebbene lei dia frenata dal fatto che Degel sarà Camus, ma qui, in questo lembo di storia lui non lo è ancora. È Degel di Aquarius e con Camus non c'entra ancora nulla, forse anche la ragazza se ne renderà conto.
D'altronde lei è Seraphina e quello che ha di fronte è il suo amato Gold Saint.
Avranno l'occasione perduta nell'altraparte della storia?
Anche stavolta, fossi in lei, sarei tentata di salvare Degel e Cardia e, soprattutto, il mio amato Albuccio. Non scendere in campo da solo Albuccio! Chiama quel nullafacente di Shion!
Torniamo alla tua storia.
Una voce nella mente di Marta mi inquieta. Il Mago? O chi altri?
Degel è ferito, alla fine della battaglia e Marta, dopo essersi assicurata che Sonia stia bene (tenerissimo l'abbraccio e la riappacificazione di Sonia con Cardia e anche il continuo confronto di Cardia con il sé stesso del futuro), si prende cura di lui che, esattamente come Camus, non si cura di sé ma solo degli altri.
Le rivelazioni che in seguito vengono fatte ai Gold Saints strappano più di un brivido (Albuccio! XD) ma, quella che, ti ripeto, mi lascia qui a domandarmi che cosa succederà è quella che Marta fa a Degel nelle ultime righe.
"“Io sono Marta, sorella minore e allieva di Camus, Cavaliere d’Oro dell’Acquario del XXI secolo, colui in cui si reincarnerà Dègel nella prossima vita!”
Beh, a Degel il cuore deve essersi fermato, almeno per un momento. Ma lui non è Camus, non sa ancora chi sia Camus, immagino come sua conoscere il se stesso pur non essendo proprio la stessa persona, lui è Camus hanno solo un frammento di anima in comune ma esoerienze del tutto diverse che ne fanno, per forza di cose, individui differenti.
Forza Degel! Io continuo a fare il tifo per Camus /Seraphina, qui di a che per Degel/Marta!
A presto! |